- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Google Ads & Advertising
- Web Tax: Google Ads aggiunge le sue! Incredibile..
-
Web Tax: Google Ads aggiunge le sue! Incredibile..
Mi segnala Gabriele Benedetti ( @halfmoon ) che ha visto un post di Angela Venturin sui Social dove si parla delle "Tasse di Google Ads".
Dal 1 Novembre 2020 in Austria, Regno Unito e Turchia ci sarà un aggiunta variabile da paese a paese.
Qui la pagina ufficiale.
Se non sbaglio Austria e Turchia pagheranno il 5% mentre in UK il 2%. IN PIÙ.
We'll add the fees to your Google Ads costs once at the end of every month, to be paid the next time you are charged. These fees will also be added on top of your account budget if you’ve set up one. For example, if you have a budget of €100 and accrue €5 in Austria DST Fees for ads served in Austria, you’ll be billed €105 (plus any taxes, such as VAT, that may apply in your country). Learn more about adjusting your account budget
Che ne pensate?
-
Che è la stessa cosa che sta facendo Apple e che è palesemente un abuso di posizione dominante, una revisione unilaterale dei contratti pensata per circumvenire quella che è un'imposta (e che in quanto tale dovrebbe pesare sull'utile di impresa).
Sarei molto sorpreso se le autorità antitrust non avessero nulla da ridire.
Comunque buono a sapersi, vorrà dire che per quei paesi sarà di regola mettere un modificatore all'offerta negativo che controbilanci questa ASSOLUTA LADRATA.
-
Più o meno a causa di burocrazie e imposte google legittima l'applicazione di una commissione sulla spesa effettiva in queste nazioni
http://www.advertisingitalia.com/google-ads-introduce-fee-mensili-su-country-specifici/https://www.linkedin.com/posts/activity-6706505463355215872-Pwlm
https://www.seroundtable.com/google-ads-tax-ad-increase-30047.html
-
esatto il problema che così dimostrano in modo netto che qualsiasi cosa si faccia che potenzialmente li ostacola viene semplicemente rigirata e fatta pagare all'utente, limitando la libertà di azione delle nazioni
1 Risposta -
@fabioantichi la vedo diversamente. Questa è a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra all'antitrust europeo, sia quello delle singole nazioni (che hanno competenza fiscale) che quello europeo di responsabilità della commissione.
E che sia una guerra, lo si capisce dal fatto che hanno le spalle politicamente coperte al massimo livello:
https://www.ft.com/content/3eb00398-9815-11e9-8cfb-30c211dcd229
Per questo sopra scrivevo che sarei molto sorpreso se non dicessero nulla.
-
mmm in effetti interessante punto di vista
-
il link ad advertising italia mi da 404 ... + un 4%
@kal mettere un modificatore alle campagne del tuo cliente mi suona un approccio auto-lesivo... sono sicuro di non cogliere il tuo punto di vista, me lo spiegheresti?
1 Risposta -
@halfmoon alla fine, gira e rigira, quando parliamo di campagne Google Ads abbiamo in mano due leve per gestire la componente di costo.
- il quality score
- il bid
Tutto il resto è sovrastruttura (machine learning e altre amenità) per cui si può evitare di considerare.
Anche il quality score in verità può essere ignorato, perché in una campagna con un certo grado di anzianità possiamo considerarlo come "ottimizzato al massimo". Quindi resta solo una leva di costo: il bid.
Ora, se Google mi aumenta surrettiziamente del +5% i costi in un determinato paese, di fatto i clic che io vado a pagare 1,00€ finisce che mi vengono a costare 1,05€.
Questo è il costo EFFETTIVO dei miei clic.
E la cosa non vale solo per me, ma per tutti i miei concorrenti.
E il CPC influenza in definitiva il Costo per Conversione secondo una catena di metriche collegate una all'altra che potremmo riassumere come:
CPC Medio > Quota Impressioni > CTR > Clic > Tasso di Conversione > Costo per Conversione
Se il CPC Medio mi aumenta del +5%, A PARITÀ DI ALTRE CONDIZIONI è molto probabile che anche il Costo per Conversione aumenti anche lui del 5%.
Ora, dicevamo, dato che il bid è l'unica leva di costo... per tornare al CPC medio EFFETTIVO che avevo in precedenza, c'è solo una cosa che posso fare ed è: diminuire il bid.
E posso essere ragionevolmente sicuro che la stessa cosa faranno i miei concorrenti, perché anche loro si ritroveranno i costi aumentati della stessa quota.
In definitiva: mi aspetto che dopo un periodo di assestamento in cui Google incassa di più, alla fine si tornerà a girare come prima, a bid ribassati, e Google toccherà sborsare del suo.
Questo succede quando lasci all'inserzionista la possibilità di gestire la leva di costo.
(ed in Google questo lo sanno benissimo, infatti fanno di tutto per offuscare la reportistica e togliere la leva di costo dalle mani degli inserzionisti con le strategie di offerta automatica, ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo fuori, per cui lo lascerò in sospeso...)
1 Risposta -
@kal grazie per la spiegazione...
... inizi tu?
1 Risposta -
@halfmoon ma certo.
Come detto: nel medio periodo lo faranno tutti, appena guardano le fatture e si fanno due conti.
Alla fine questo costo extra ha il profumo di una vera truffa. Perché quello che paghi non è quello che ti viene mostrato nei report.
Oltretutto: che gli dici al cliente quando ti chiederà come mai ha finito i 1000€ caricati sulla carta ma Google sulle campagne ne segna 952€? Credi che nessuno ti chiederà conto della spesa extra?
Effettivamente esiste un'altra strada alla diminuzione dei bid, ugualmente probabile.
Ed è quella della diminuzione dei budget giornalieri.
Questo perché se mi hanno affidato 1000€ di budget mensile, non posso spenderne 1050€.
In diversi correranno ai ripari da una parte o dall'altra. Mi sembra inevitabile.