I genitori erano comproprietari dell'immobile.
Se si fossero separati ancora in vita avrebbero avuto ciascuno il 50%. la morte comporta lo scioglimento della comunione.
Tuo padre ha diritto al 50% come comproprietario. Il restante 50% viene diviso per successione ereditaria. Se non c'è testamento allora il patrimonio del defunto va per metà al coniuge e per metà al figlio (visto che è uno solo).
Ne consegue che tuo padre che ha già il 50% aggiunge un altro 25%. l'altro 25% invece va a te.
Per quanto riguarda la fattibilità dell'accordo, ho dei dubbi per un motivo.
La legge esclude che una persona possa compiere atti di qualunque genere su un'eredità che ancora non ha. Inoltre esclude che possa compiere atti di disposizione definiti mortis causa, cioè che abbiano per scopo di disporre del proprio patrimonio alla propria morte.
Per questi motivi, il contratto non è attualmente realizzabile. Perchè dovrebbe essere invece un contratto con condizione sospensiva che, trattandosi della morte di tuo padre, la legge guarda con sospetto.
Inoltre tu non puoi impegnare la futura eredità, proprio perchè essendo futura ancora non ce l'hai e non sai se potrai mai averla.
Comunque si tratta di una questione abbastanza complicata, come avrai avuto modo di capire. Ti consiglio di rivolgerti ad un legale che possa esprimere un parere più approfondito tenendo conto di tutta la situazione.
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