@FDF said:
Buon pomeriggio, è la mia prima volta su questo forum per cui siate clementi
Ho un dubbio riguardo una SRL semplificata (2 soci, 50%) in cui uno è amministratore l'altro direttore sanitario (ambito veterinario). Quest'ultimo vorrebbe svolgere la propria attività di medico veterinario anche a favore della società. Ciò premesso:
essendo direttore sanitario (dunque intestatario di tutte le autorizzazioni e responsabile di fatto di tutta l'operatività) può essere anche lavoratore? Secondo me no perché, a prescindere dal fatto di non essere amministratore, verrebbe a mancare la subordinazione. Tra l'altro l'attività lavorativa prestata coinciderebbe con l'oggetto sociale della Srl semplificata. E' corretto?
Se è corretto, non è preferibile che entrambi i soci siano amministratori, e che l'assemblea fissi un compenso fisso (pagabile mensilmente) ed un eventuale compenso straordinario a fine anno? In questo caso entrambi dovrebbero versare i contributi INPS alla gestione separata, giusto?
Il fatto che come amministratore svolga poi l'attività di medico veterinario per la società, implica l'obbligo di versare contributi anche alla cassa di categoria? Penso di no (è la società a svolgere l'attività...) ma non sono sicuro.
Qualora rimanga 1 solo amministratore (senza compenso, in modo da non pagare inps, di fatto quindi solo un socio di capitale), il medico direttore sanitario può essere assunto come veterinario lavoratore subordinato? O anzi potrebbe fatturare con partita iva?
Spero di non essere stato troppo lungo ma soprattutto di essere stato chiaro.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
Ciao
1)n realtà, però, la legge italiana non vieta espressamente che un socio possa anche lavorare all’interno dell’azienda, perché l’azienda stessa nella sua forma societaria può essere considerata il datore di lavoro. È necessario che si rispettino, però, due condizioni. La prima riguarda il fatto che l’attività del socio non può coincidere con quella del dipendente. In altri termini, il lavoratore dipendente socio non può essere anche chiamato a gestire la società, ossia non può anche essere un amministratore.l’altra condizione da soddisfare per far sì che un socio sia anche un lavoratore dipendente della Srls riguarda il fatto che lo stipendio percepito come dipendente deve essere nettamente separato dai guadagni conseguiti dalla società.
2)soluzone praticabile non vedo ragioni ostative
3)esatto non c'é obbligo di iscriversi alla cassa di categoria in quanto l'attivita è svolta dalla società
4)secondo me no l'amministratore non puo rivestire la qualifica di lavoratore dipendente
Anche l'inps in questo senso gli amministratori esprimono da soli la volontà propria della Società, compreso anche i poteri di controllo, di comando e di disciplina.
In altri termini, in veste di lavoratori, essi verrebbero ad essere subordinati di sé stessi, fatto non giuridicamente possibile. Per essi pertanto, continua la circolare Inps, “in linea di massima, è da escludere ogni riconoscibilità di rapporto di lavoro subordinato e della conseguente assoggettabilità agli obblighi assicurativi.”
In conclusione si può quindi affermare che, ancorché non sussista un divieto legislativo, non risulta compatibile la coesistenza della figura dell’amministratore unico con quella di lavoratore subordinato.
mich