Ciao Grisu, riprendo questo thread ed approfitto nuovamente della tua gentilezza per chiederti una cosa ulteriore.
Supponendo, nell'ipotesi di cui sopra, che io metta come amministratore un terzo (un mio amico fraterno, persona comunque di grande affidibilità e quindi per me, senza "rischi"), l'amministratore deve essere obbligatoriamente anche socio ?
Se questa possibilità fosse praticabile, e l'amministratore non percepirebbe nessun compenso dalla società (solo il pagamento della consulenza per la contabilita e gestione societaria, dato che è commercialista) io potrei fare il dipendente e quindi prendere lo stipendio ogni mese ed eventualmente, decidere per il prossimi 5 anni, se a fine anno voler dividere l'utile o meno.
Fin qui ci siamo..o sto sbagliando qualcosa?
A questo punto però, il rovescio della medaglia sarebbe che, il mio amico ammistratore, dovrebbe firmare sempre lui ogni genere di documento, finanche anche per un semplice bonifico in banca, dovrebbe farlo sempre lui... e quindi la situazione sarebbe un pò complicata.
Sulla ditta individuale oggi tra costi previdenziali e fiscali, il peso è piu del 50%. Se facessi una srl, dove io sarei amministratore, pur prendendo uno stipendio, alla fine tra ires e irap, iscrizione agli autonomi e 20% inps sul reddito.. arriviamo sullo stesso carico...in termini di tasse...
A conti, fatti sembra che quasi quasi.. non ci guadagno granchè a farla.. (Al massimo il vantaggio come dici tu, è fiscale, perchè togliendo lo stipendo come costo, e dividendo gli utili, avrei un imponibile sul quale applicare l'irpef, più basso...ma oltre questo niente di piu..
Ho ragionato correttamente?
Se a questo punto stavo pensando ad una S.a.s con me, accomandatorio e un altro socio accomandante.
Sai a livello inps, come è regolata la presenza dell'accomandatario?
Se l'accomandatario prende uno stipendio di amministratore, funziona come la srl ? (cocopro, lavoratori autonomi etc.. ? )
Inoltre, l'altro socio accomandante (insegnante e quindi pubblico dipendente) potrebbe stare in società ma senza far niente e quindi percepire solo utili?
So che in questo caso, l'accomandante non pagherebbe inps, ma la quota degli utili che gli spettano, andrebbe a sommarsi al suo reddito e poi dal totale di questo, quando fa il 740, pagherebbe l'inps in percentuale se supera 2700 euro.. è giusto?
Scusami per le tante domande...
Ciao e grazie