Carissimo Andrez,
ho letto la sintesi del Rapporto annuale 2009 ISTAT da te riportata (per il documento lo si può vedere: http://www.istat.it/dati/catalogo/20100526_00/sintesi.pdf)
poi ho guardato l'Annuario Statistico Italiano 2009 con dati 2008 (vedi: http://www.istat.it/dati/catalogo/20091120_00/) di cui riporto una sintesi pubblicata da Tiscali a novembre 2009:
Vecchia, istruita, tecnologica e multirazziale: ecco l'Italia vista dall'Istat
Sempre più istruiti e propensi al divorzio, ma anche troppo malati, vecchi e insoddisfatti della situazione economica. E' la fotografia degli italiani scattata dall'Istat nell'annuario 2009. Ma scorrendo il testo e i numeri emerge anche l'Italia sta ormai diventando multirazziale, cresce infatti anno dopo anno la quota degli immigrati sia tra i cittadini sia tra la forza lavoro. Ma c'è anche il nuovo che avanza tra tecnologia e salutismo. Gli italiani usano sempre di più il computer e internet e c'è sempre più attenzione del mondo agricolo per i prodotti di qualità Dop e Igp: aumentano nel 2007 le proposte (10 in più sul 2006) ed è boom per le aziende produttive (+20,6%,a 12.909 unità), soprattutto al Sud (+180,7%). Sul fronte ambientale però siamo ancora carenti. Nel 2008, su 3.584 controlli effettuati dai Carabinieri per la tutela dell'Ambiente in tutto il territorio nazionale, nel 45% dei casi è stata riscontrata una situazione di non conformità alla normativa. Nel 2007 su circa 7.000 controlli la percentuale è stata del 37%.
**Cresce l'istruzione - **La quota di persone con diploma di scuola superiore è del 32,6% mentre i laureati sono il 10,7%. L'incidenza dei connazionali che hanno al massimo la licenza elementare (pari nel complesso della popolazione al 25%) risulta ormai estremamente bassa tra i più giovani (2% nella fascia 15-19 anni) mentre tra gli ultrasessantacinquenni raggiunge il 68,8%. Dall'indagine risulta che il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al 100% per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, mentre continua ad aumentare per la secondaria di secondo grado, dall'86,3% del 2001-2002 al 93,2% del 2007-2008.
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**Sempre più computer e Internet **- In particolare l'uso del pc è cresciuto in modo rilevante dal 2007 ad oggi, mentre per internet l'incremento è stato costante. E se diminuisce ma persiste ancora il divario territoriale e quello di genere, con gli uomini che ancora 'navigano' più delle donne, spunta il primato delle bambine, quelle tra i 6 e i 10 anni, sui loro coetanei maschietti. Nel 2009, notano i ricercatori, in Italia dichiara di usare il pc il 47,5% della popolazione e il 44,4% usa internet. Un incremento niente male rispetto al 2008 quando usava il pc il 44,9% della popolazione e internet il 40,2%. E aumenta anche, fa notare l'Istat, il numero di persone che usa internet tutti i giorni. L'uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e raggiunge il livello massimo tra i 15 ed i 19 anni (86,0%). Dai 20 anni in su comincia a diminuire fino a raggiungere i valori più bassi tra gli anziani (9,9% per la fascia d'età 65-74 anni e il 2,4% tra i 75 anni e più)e un trend analogo vale per l'uso di internet.
20 novembre 2009
Parafrasando i tuoi ragionamenti, che in parte condivido, il cambiamento dal novembre 2009 ad oggi è come il buon umore prima delle regionali e la crisi greca adesso,:x a parte gli scherzi, dando per buoni i dati ISTAT emerge che c'è una generazione molto ampia di persone: dai 20 anni in su che persiste in un atteggiamento privo di curiosità verso lo studio e privo di adattamento verso le nuove tecnologie, questo atteggiamento sembra incoraggiato dalle politiche scolastiche degli ultimi 40 anni che abbattuta la scuola modello Gentile ha in corso due problematiche:
la sostituzione del vecchio modello con uno nuovo più adatto alla globalizzazione, soprattutto a livello mentale (le riforme calate dall'alto è come vedere che piove e aprire l'ombrello, incidono pochissimo), creando una classe docente ed una mentalità discente nuova la modifica delle priorità politiche nei riguardi dell'Istruzione, ieri era la priorità centrale di un paese analfabeta, oggi vaga tra un azienda di profitti (quali?) ed una dispensatrice di titoli in media europea, ma qual'è il progetto didattico - sociale?Per quanto riguarda invece la disparità sociale tra un figlio di persona acculturata ed un figlio di persona analfabeta è un problema ricorrente, generalmente la soluzione passa attraverso lo Stato: diritto/dovere della scuola per tutti ed i Docenti: non discriminazione tra alunni.
Resta comunque che mio figlio può essere aiutato a fare i compiti da me, mentra il figlio di un analfabeta può contare rispetto a mio figlio in una maggiore voglia di emergere.
ciao
marlomb