la scoperta di una diversa civiltà. É quella dei contadini del Mezzogiorno: fuori dalla Storia e della Ragione progressiva, antichissima sapienza e paziente doloreMi ha insegnato alcune cose Levi con quel libro.
Prima di tutto ad amare la Basilicata e la sua gente, strana Regione del sud senza mafie, che dalla ancestrale miseria e malaria endemiche, da sempre dimenticata dai Governi e di fatto sottomessa, ha saputo recentemente gestire in modo brillante e saggio i suoi ricchi giacimenti di petrolio cambiando così la sua immagine.
Ma anche e sopratutto l'importanza del decentramento e dell'autonomia amministrativa delle Regioni, così osteggiati da quel regime fascista prima e dai governi democristiani poi, ... ma anche dal PCI di allora, che in nome di un atavico Centralismo Statalista di Sovietica origine impedì di fatto per decenni di far sentire la domanda di riforma delle autonomie regionali che proveniva da ogni parte d'Italia, anche dalle genti di Basilicata.
Nelle prime edizioni degli anni '70 il libro riportava un commento di un dirigente di spicco del PCI d'allora che, con freddo e cinico politichese, criticava duramente la posizione a favore delle autonomie regionali espressa con tanto realismo da Levi nel libro; dopo quella lettura così leggera, garbata e pacata era come ricevere un pugno allo stomaco.