*Dal"Manifesto del Dadaismo"*del 1918, di Tristan Tzara: **
"Per lanciare un manifesto bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a, b, c, firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l'accento dell'ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non-plus-ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l'ultima apparizione di una cocotte dimostri l'essenza di Dio. (...)
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[TD]Prendete un giornale/prendete le forbici.
Scegliete un articolo che abbia la lunghezza che darete alla vostra poesia:
ritagliate l?articolo.
Poi con cura ritagliate ciascuna parola che forma l'articolo mettendola - tutte - in un sacchetto
che agiterete dolcemente.
Tirate fuori ciascun ritaglio uno dopo l?altro disponendoli in ordine d'uscita
e copiate scrupolosamente:
la poesia vi rassomiglierà!...
Ed eccovi diventato uno scrittore infinitamente originale di una sensibilità incantevole benché incompreso dal volgo. (T.T.)
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