APPUNTI LEZIONE TRE: COMMUNITY MANAGER - LE BASI
3 cose importanti all'interno della community:
- Identità (chi sono io all'interno della community
- Gruppo (si crea per un scopo ben preciso - Es. Community Linux), "dare avere" (si dona, si ascolta e si riceve)
- Linguaggio ( parole, slang, espressioni - esempio meme attacco dei giganti -), il mio linguaggio (" e ciao a tutte e a ciao a tutti, qui è Tommy")
Ambienti Sociali
Partecipare alla community, non solo leggere. "Chi legge, legge" (leggere non fa esperienza)
Utenti: Quelli che chiedono (vitali per la community), quelli che scrivono (personas: chi sono) , quelli che leggono (quelli da trasformare in utenti), quelli che deviano (provare a farli partecipare), quelli che chiudono, quelli che gureggiano (lo sono ma non lo dicono - futuri mod -, lo sono e lo dicono (abbassare cresta o ciao), non lo sono e dicono di esserlo (ban)
Il ban è un punto forte: il ban definisce i limiti (importante) È una cosa fondamentale (casa mia, regole mie)
Statistiche ultimo mese: premi e nuove persone nello staff
ONE TO MANY: non si risponde al singolo ma a tutti (cosa che cerco di spingere sempre sul mio canale youtube)
INTERAZIONE
Se l'azione non porta un cambiamento al di fuori dell'online allora non è una vera e propria community. Se non si crea VALORE la community è fine a se stessa.
Online:
- Interazioni di Flusso (discussioni, problemi, off-topic)
- Interazioni Fisse
COMMUNITY VINCENTE: Se lo dicono gli altri e non lo dici tu
LE LINGUE:
Conoscenza delle lingue (registri linguistici): Usula K Le guin (Lingua paterna (del potere, divide e crea community), lingua materna (che ascolta, che si aspetta una risposta), lingua nativa (questa unisce, esempio parabole (non hanno tempo)))
Importante avere conoscenza di tutte e 3 le lingue.
VOGLIA DI CONDIVIDERE (Chi lo fa veramante e chi no)
Le community vere accellerano la conoscenza, l'apprendimento e l'innovazione.
Il miglior discorso della tua vita (CHRIS ANDERSON)
LA MIA COMMUNITY SU YOUTUBE:
Premetto che, da quando ho aperto il canale YouTube, ho deciso di creare uuna community unicamente su questa piattaforma. Scelta quasi forzata dal fatto che non ho altri "social" o piattaforme dove condivido chi sono e le mie conoscenze.
ONE TO MANY, un concetto che ho appreso con il tempo dopo e che non finirò mai di sostenere: ultimamente molti iscritti mi contattano in privato per avere un "supporto" o semplicemente la risposta a un problema relativo agli argomenti che tratto e, li ho sempre reindirizzati nella sezione commenti di YouTube. Questo perchè? DARE VALORE ALLA COLLETTIVITÀ e NON AL SINGOLO. Come ha detto Giorgio, non rispondo a te, ma a tutti perché l'obiettivo finale è accrescere il bagaglio di conoscenze della collettività e dare a tutti la possibilità di crescere.
LINGUAGGIO:
In passato (quando ero letteralmente malato di Social Media) gestivo una "grossa community" di studenti della mia università (se così possiamo chiamarla). Quello che ho appreso da quella esperienza e, successivamente da "podcast community manager" di un altro gruppo è che, è necessario avere la conoscenza delle 3 famose "lingue" citate da Giorgio: parterna, materna e nativa.
Io do una mia interpretazione e, ritengo che la paterna sia la capacità linguistica di "dare ordini e ordine" - imporsi - far capire che sei tu che comandi a casa tua.
La lingua materna è quella che sto cercando di mettere in pratica sempre di più, la lingua dell'apertura (anche mentale) e dell'ascolto. Avere la capacità di accogliere consigli, parole e pensieri che ti vengono detti anche da chi ha meno conoscenze di te e può darti una visione differente su un determinato argomento.
Alla lingua nativa do un'interpretazione diversa: la lingua della semplicità. La lingua che ti permette di trasmettere un messaggio che arrivi a tutti, anche a coloro che, magari, non riescono a comprendere un linguaggio "più aulico"/complicato. Secondo me questa è la lingua più difficile. Ancora adesso mi accorgo in molti casi di non essere riuscito a trasmettere quello che volevo dire veramente in parole semplici ed efficaci.
Mi soffermo molto sul linguaggio perché è il "mio punto debole": ho sempre molta paura di non essere capace di trasmettere veramente e, nel modo giusto, quello che c'è dentro nella mia mente. So che è la parte su cui devo lavorare di più.