Criceto, se ragioni così sarai sempre sprovvisto! Ed è quella la situazione che si deve evitare.
Intanto con lo scontrino, per confutarti il tutto, sono obbligati a prelevare i nastri della videosorveglianza.
In mancanza, fa fede, perchè come è noto, il testimone deve dare congrue giustificazioni di quello che dichiara.
Non è la prima causa che si vince in tal senso. Uno scontrino, magari ottenuto strisciando una tessera nominale, che fa piena prova; un referto medico; la sola presenza in un posto diverso avvalorata da testimoni.
Non è così semplice come la dipingi.
Ricorda che per confutare un affermazione sia PM che avvocato avverso, devono prendersi la responsabilità di rilasciare dichiarazioni contrarie e non quindi semplici congetture, come invece è uso fare, del tipo: è presumibile pensare. Se prendono la responsabilità in un abuso di ufficio evidente. In quel momento un legale furbo cita immediatamente la disparità di trattamento e la discriminazione che avviene in modo palese, sempre se avviene ciò che dici. Bisogna essere al quanto spregiudicati per intentare una follia simile, poi se non è comprovato da prove tangibili scatta il falso ideologico finalizzato alla truffa giudiziaria.
A quel punto anche a seguito di una condanna, anche di terzo grado, sarà la corte di Strasburgo ad annullare la sentenza per grave vizio circa la "giusta causa ottenuta in un tribunale imparziale".