• User

    Diffide: mi date un parere?

    Buongiorno.
    Ho inviato delle diffide ad alcune persone che da un anno mi diffamano, ingiuriano e molestano con altra gente che mi ha riferito il tutto, e su Facebook di cui ho molti screenshot di insulti contenenti il mio nome e cognome.
    Questi due possono "difendersi" querelandomi?
    Inventandosi ovviamente dei reati verso di me che non esistono e tenendo conto che ho molti testimoni e prove a mio favore, e questi due sanno benissimo di essere colpevoli.


  • Possono, per potere possono ...
    Ogni persona può querelare un'altra persona. Anche senza alcun appiglio ... naturalmente ne subirà le conseguenze ...


  • Super User

    Snow, mettiamo le cose in chiaro:

    Anche se tu fosti realmente colpevole dei fatti di cui loro sparlano, si parlerebbe di DIFFAMAZIONE

    Commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l'onore o il decoro di una persona presente, ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 516,46.
    Commette invece il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l'altrui reputazione in assenza della persona offesa. In questo caso la pena è della reclusione fino ad un anno e della multa fino a € 1032,91.
    Dall'ingiuria e dalla diffamazione deve distinguersi il reato di calunnia (art. 368 c.p.) che si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l'obbligo di riferire all'Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato. Per il reato di calunnia la pena è della reclusione da due a sei anni, salvo i casi di aggravante. La giurisprudenza ha chiarito che non è necessario che sia iniziato un procedimento penale a carico della persona offesa dal reato, essendo sufficiente la mera potenzialità che un tale procedimento si avvii.

    Quando persone ti citano e ti procurano danno all'immagine con persone che conosci questo è il reato da loro commesso. Tale reato si persegue per querela presso la Procura della Repubblica; inoltre ti garantisco che ottenuti gli indirizzi delle pagine facebook e fatte le dovute copie da allegare alla querela, questa causa si chiuderebbe in poco tempo e potresti costituirti parte civile oppure iniziare un procedimento civile ex-novo per ottenere il risarcimento.
    Qui si parla di 10.000€ solo di danni morali.

    Se queste persone ti ricoprono il diario di molestie ed eventuali minacce si andrebbe persino a toccare il reato di Stalking:

    Art. 612 bis. Atti persecutori. Stalking.

    Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterata, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

    Tutto ciò che devi fare è
    1 rivolgerti ad un buon penalista
    2 studiarti il caso e proporre querela con istanza di punizione ...... (hai 90 giorni dal reato per proporre la querela, poi il reato si estingue)


  • User

    Grazie Lokken
    Un anno fa ho querelato presso la Polizia Postale una di queste persone per avermi diffamato ingiuriato e minacciato su Facebook con circa 7 post in 3 mesi in cui era contenuto il mio nome e a volte il cognome, querela (di 10 pagine) che è ancora lì nel limbo perchè non si sa ancora nulla 🙂
    E ultimamente ho inviato 2 diffide dall'avvocato ad altre persone coinvolte.

    So che i tempi sono lunghissimi, ma appunto mi chiedevo se questi personaggi (codardi e capaci di fare del male solo dietro uno schermo) potessero cercare di difendersi accusandomi di cose non vere, anche perchè io non ho mai fatto nulla.
    Per accusare credo ci vogliano prove concrete, e dato che non ci siamo mai visti di persona dovrebbero falsificare post o testi per accusarmi di reati falsi.
    Comunque so che esiste il reato di calunnia e se servira' saprò cosa farne!


  • Super User

    Snow! Questo non è vero, i tempi sono molto stretti, il tuo avvocato ti sta truffando! Questo che sto per dire doveva riferirtelo lui:

    1 - le querele si fanno dalla polizia giudiziaria o direttamente alla procura, meglio in procura. A distanza di 1 mese devono essere trascritte al 335 della Procura, dove potrai controllare la tua pratica. La Procura nel lasso di tempo indicato avrà già affidato il caso ad un PM, il quale ha ravvisato i reati oppure archivia subito.

    2 -Se dici che sei in alto mare significa che la polizia postale sta sopprimendo gli atti, come al solito, probabile è che li faranno prescrivere e tu non avrai ottenuto niente. I reati sono istantanei, quindi fossi in te non lascerei in mano il tutto all'avvocatuccio.
    Torna dai militari accompagnato, insieme a due persone fidate oppure registratore nascosto, ed ESIGI il numero URPA, cioè il numero di trasmissione primi atti. Se non lo hanno o vedi che tergiversano, parla con il Comandante, se anche lui si Rifiuta, vai subito in Procura e prepara una querela per soppressione di atti.
    Tanto per la cronaca 2 anni è il periodo massimo per finire le indagini preliminari SECRETATE (cioè le associazioni a delinquere). La tua ha tempo massimo 18 mesi, ma proprio se il PM dorme.

    3 - Altro fatto importante che non hai valutato è: l'indirizzo del sito (come facebook) con la stampa della pagina, fa fede, perchè tutto viene registrato, facebook è un sito di spionaggio, non perde nulla. Mentre se la diffamazione o minacce vengono postate in rete da altre parti, meno rilevanti, come siti privati su sub-domini ecc... , le cose si complicano.
    Le testimonianze sono importanti, in alcuni casi anche fondamentali, farai bene a parlare con questi tuoi amici ed informarli che vorrai convocarli come testimoni, quindi si ripassino la vicenda per non fare come tanti che vanno in tribunale e non ricordano più niente, non sono sicuri, ecc....

    4 - La tua paura di denuncia non vere, a mio avviso è immotivata.
    Le querele sono azioni a senso unico. L'unico modo per farti un accusa è querelarti per un reato. Poi bisogna vedere su cosa lo basano! Ricorda l'indirizzo ip non si nasconde. Se ci si pinga come fanno i pirati al massimo non si viene tracciati, proprio per questo al massimo non ci sono prove per le accuse che finirà tutto verso ignoti, ma se tu sei attento a non postare fesserie non c'è modo di mandare dal tuo indirizzo qualcosa che possa essere reato.
    E così accusarti di qualcosa che avresti fatto nella realtà! Quando esci di casa passa sempre al supermercato a comprare un oggetto da 1€ e conservalo, avrai sempre un alibi che impedirà a chiunque di rilevare, tramite testimonianza, la tua presenza.


  • :DQuando esci di casa passa sempre al supermercato a comprare un oggetto da 1? e conservalo, avrai sempre un alibi che impedirà a chiunque di rilevare, tramite testimonianza, la tua presenza.

    Salvo a dover poi provare che non è stato un complice a procurartelo ...:x


  • Super User

    Criceto, se ragioni così sarai sempre sprovvisto! Ed è quella la situazione che si deve evitare.
    Intanto con lo scontrino, per confutarti il tutto, sono obbligati a prelevare i nastri della videosorveglianza.

    In mancanza, fa fede, perchè come è noto, il testimone deve dare congrue giustificazioni di quello che dichiara.

    Non è la prima causa che si vince in tal senso. Uno scontrino, magari ottenuto strisciando una tessera nominale, che fa piena prova; un referto medico; la sola presenza in un posto diverso avvalorata da testimoni.

    Non è così semplice come la dipingi.
    Ricorda che per confutare un affermazione sia PM che avvocato avverso, devono prendersi la responsabilità di rilasciare dichiarazioni contrarie e non quindi semplici congetture, come invece è uso fare, del tipo: è presumibile pensare. Se prendono la responsabilità in un abuso di ufficio evidente. In quel momento un legale furbo cita immediatamente la disparità di trattamento e la discriminazione che avviene in modo palese, sempre se avviene ciò che dici. Bisogna essere al quanto spregiudicati per intentare una follia simile, poi se non è comprovato da prove tangibili scatta il falso ideologico finalizzato alla truffa giudiziaria.
    A quel punto anche a seguito di una condanna, anche di terzo grado, sarà la corte di Strasburgo ad annullare la sentenza per grave vizio circa la "giusta causa ottenuta in un tribunale imparziale".