TENTATIVO DI RICOSTRUIRE IL COMPLESSO (almeno per me lo è) FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO ADSENSE E DEL PARALLELO CIRCUITO ADWORDS:
La società PIPPO (inserzionista) affidandosi a Google decide di pianificare una campagna pubblicitaria aderendo al programma ADWORDS.
Google visualizzerà l'annuncio pubblicitario creato dall'inserzionista tra i risultati del proprio motore di ricerca, quando un utente di questo ricerchi qualcosa di attinente al contenuto dello stesso, e/o ogniqualvolta una persona (c.d. “navigatore del web”) acceda ad un sito internet, aderente al distinto circuito ADSENSE, in cui è trattato un argomento pertinente il contenuto del messaggio pubblicitario.
Il publisher aderendo al programma ADSENSE si affilia alla cosiddetta “Rete Google” definita come
“La Rete Google è la più grande rete pubblicitaria disponibile online e raggiunge oltre l'86% degli utenti Internet in tutto il mondo.” Al termine di ogni periodo di fatturazione all'inserzionista viene addebitato un costo dipendente da diversi fattori (numero di click, qualora l'inserzionista abbia aderito ad una campagna PAY PER CLICK, o numero di pubblicazioni, qualora abbia aderito ad una campagna PAY PER IMPRESSION).
Parallelamente al publisher viene corrisposta una somma di denaro che rappresenta una quota dei ricavi di Google sugli agli annunci pubblicitari degli inserzionisti terzi che sono stati fruiti tramite il sito web del publisher (l'utilizzo del termine fruizione non è casuale poichè le campagne pubblicitarie sono condotte secondo una logica "pay per performance"). Anche in questo caso la remunerazione dipende da una somma di fattori - principalmente visualizzazioni e click - stabilita univocamente da Google, sconosciuta al publisher, nonché passibile di modifica in qualunque momento.
Il publisher affiliandosi “alla rete Google” non instaura alcun legame partecipativo con Google (sembra un NOSENSE ma cosi è specificato al punto 18.7 del contratto, è probabilmente ho solo usato impropriamente i termini) mantenendo la propria autonomia ed organizzazione (se vogliamo vedere una micro-impresa nel tenere un blog).
L'operazione richiesta al publisher per permettere la visualizzazione dell'annuncio (o se vogliamo per facilitare a Google l'adempimento della propria obbligazione nei confronti dell'inserzionista), ossia l'inserimento nelle proprie pagine web di un codice javascript, è resa a Google e non all'inserzionista e nemmeno forma oggetto del rapporto contrattuale tra Google e quest'ultimo.
Conseguentemente la messa a disposizione spazi sui propri siti web NON equivale a fornire servizi pubblicitari