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    I migliori post di pdellov

    • AI e SEO: come cambia il ruolo dello specialist?

      Buongiorno a tutti,
      riporto qui una sintesi della riflessione condivisa al Search Marketing Connect sabato - su cui mi piacerebbe confrontarmi.

      In questi anni stiamo vedendo un'accelerazione importante sull'intervento dell'AI nel nostro lavoro, da diversi punti di vista

      Schermata 2021-12-06 alle 08.31.24.png

      Volente o nolente, Google ormai tiene la barra dritta su questo punto (con tutti i rallentamenti e gli imprevisti del caso che conosciamo bene), ma soprattutto il mondo al di fuori di Google ha una crescente attenzione verso il tema. Poche settimane fa è stata presentata la strategia italiana per l'AI - e da ciò che sembra per ora il montante degli investimenti sarà assolutamente non banale. Noto inoltre che le aziende hanno sempre più interesse per le applicazioni specifiche dell'AI al business, in particolare negli ambiti di supporto all'analisi e di automazione (es. Robotic Process Automation, applicata ai più svariati contesti). Tutto questo nel contesto nazionale, che è fra gli ultimi in Europa (al netto di una produzione scientifica particolarmente importante, ma con scarsi risultati in termini di trasferimento). Se ci aggiungiamo che l'Europa è molto dietro a UK, US e Cina, la fotografia diventa ancora più rilevante.

      Con l'accelerazione che stiamo vedendo, credo sia importante interrogarsi su quali siano le opportunità per questa professione. L'AI in ambito SEO permette per esempio di:

      • automatizzare processi ripetitivi (es. classificazione keyword, mappatura di 301, check di "compliance" rispetto a linee guida tech)
      • snellimento e velocizzazione di attività a basso valore aggiunto (es. il ruolo del copy di schede prodotto che si sposta da "mettere parole intorno a feature di prodotto" a "definire prompt per l'AI e arricchire il testo con use case ed elementi di creatività")
      • supportare l'analisi identificando pattern nei dati e anomalie (es. identificazione di trend di ricerca, identificazione di drop di traffico e cannibalizzazioni "nascoste" nella Search Console)
      • arricchimento di dati e modellazione dell'azione (es. Marketing Mixing Models, data enrichment tramite scraping, stime di traffico)

      In questo senso a mio parere diventa importante saper cogliere l'opportunità e spostare il proprio ruolo. Diventano fondamentali così:

      • specialisti che possano interpretare i fenomeni senza "enorme storico di dati", lavorando così dove l'AI difficilmente arriva
      • specialisti che sappiano muoversi in contesti caotici e non digitalizzati - per digitalizzarli per primi e rendere l'AI applicabile
      • specialisti che sappiano unire una forte conoscenza di contesto (quali metriche e dimensioni utilizzo per la SEO? Quali sono le leve che ho a disposizione) e che si concentrino su fare in modo che le cose avvengano davvero (davvero pensiamo che ogni volta che un sito non ha un title tag ottimizzato è perché "nessuno lo aveva notato"?)

      Schermata 2021-12-06 alle 08.47.37.png

      Quali competenze sviluppare in questo senso? A mio parere saranno fondamentali la capacità di analisi e di relazione - sia in termini "soft", molto vicina alla negoziazione, sia in termini "hard", ovvero lo sviluppo di profili T-shaped che permettano di mantenere verticalità di ruolo ma consapevolezza di tematiche che permettano di dialogare con altre figure con competenza.

      Ne parliamo?

      postato in Intelligenza Artificiale
      pdellov
      pdellov
    • RE: È possibile posizionarsi su Google comprando Click?

      Qualche tempo fa facemmo qualche test:

      • uno in ambito di brand reputation, per pulire le correlate con nuovi suggerimenti

      • uno sempre in ambito brand reputation, per alterare i posizionamenti

      Script basato su Selenium, qualche centinaio di private IP e una distribuzione sensata di user agent, risoluzioni schermo, etc.
      I bot si svegliavano la mattina, facevano ricerche di vario tipo. Poi a un certo punto della giornata facevano l'azione desiderata (refine di ricerca per il primo test, pogo sticking sui risultati dei competitor e click senza tornare indietro sul nostro risultato).

      Fatti questi test poi abbiamo smesso e archiviato il progetto.

      Risultati fantastici in tutti i test fatti francamente. L'effetto sulle correlate si vede velocemente, idem in SERP. L'effetto dell'alterazione però piano piano si sistema da solo, credo in base ai click reali.

      La mia opinione è che la considerazione ci sia eccome, ma che i volumi necessari non siano banali. E che ci siano bei meccanismi di filtro su vari parametri per verificare la veridicità dei click 🙂

      postato in SEO
      pdellov
      pdellov
    • RE: AI e SEO: come cambia il ruolo dello specialist?

      Grazie per gli spunti innanzitutto!
      Provo a "schematizzare" un po' il problema nel complesso. Distinguerei tre grandi blocchi di applicazione:

      • text generation e simili
      • applicazioni all'analisi
      • applicazioni alla personalizzazione e profilazione

      Per quanto riguarda la text generation, su cui c'è un naturale interesse molto marcato, credo che il "problema" sia simile a quello che si ha su altri temi borderline (vedi link building, pratiche "black hat" e simila.. per riesumare termini quasi sepolti). Ci sono diversi tipi di valutazione da fare:

      • quanto funzionano questi strumenti in termini di puro ranking? Da questa prospettiva francamente la sensazione generale è che si tenda a "sopravvalutare" il motore di ricerca (o meglio, l'intenzione del motore di ricerca di mettere la lente d'ingrandimento su questo tipo di pratiche). Ogni anno provo a rifare quello che chiamo "il test delle traduzioni". Compro un dominio scaduto, lo riempio di contenuti tradotti dall'italiano all'inglese, dall'inglese al francese, dal francese al russo, dal russo al tedesco, dal tedesco all'inglese e dall'inglese all'italiano. Pubblico. Sto ancora aspettando l'anno in cui il sito non farà traffico. Nel 2009 ricordo che si diceva che avrebbe avuto "le gambe corte". Sono passati 12 anni. Discorsi simili possono esser fatti in vari contesti. L'esempio di @kal al SMC sui network di link è lampante. Una cosa simile l'avevo fatta su un network di contro informazione qualche anno fa: con un portatilino e un giocattolino per l'analisi dei grafi si possono far magie (sicuramente di magnitudine inferiore a quelle che può far Google). Ma sono passati anni e i risultati sono ancora lì.
      • quanto funzionano questi strumenti se proviamo a fare valutazione globali? qui il gioco si complica. Che senso ha riempire siti di contenuti di dubbia qualità? Il goal non è quasi mai fare solo traffico. Già in questo caso l'applicabilità di questi metodi si riduce a un sub-set di progetti e/o richiede un forte intervento umano nella definizione dei prompt.
      • quanto è "giusto" usare questi strumenti? Ci sono modi per far sì che sia accettabile usare questo tipo di strumenti? e qui la partita diventa davvero complessa. Questi strumenti però sono a mio parere comunque molto interessanti in contesti in cui si debbano per esempio raccontare dei dati, un po' sull'onda del trend dei Conversational Analytics e degli Augmented Analytics (guardate ThoughSpot, per esempio). Genero contenuti a partire da set di dati: schede prodotto che vengono "raccontate", trend di mercato resi leggibili (nell'analisi tecnica non parliamo di cose nuove, per esempio). L'opportunità "buona" in questo senso a mio parere con tecnologie come quelle a disposizione oggi si allarga: cosa è "dato"? Scrivendo un buon prompt e facendo fine tuning dell'algoritmo questi strumenti possono aiutare a velocizzare il lavoro di chi scrive.

      Proprio su quest'ultimo punto secondo me c'è spazio per interrogarsi senza dover vedere questi strumenti come "l'evoluzione dello spinning" (non minimizzo il problema, che sicuramente ci sarà e sarà anche la prima cosa ad esser vista come opportunità, purtroppo): nella scrittura di un contenuto "l'idea", la componente chiave, non rappresenta sempre il 100% del contenuto e un supporto nella componente "meno creativa" può essere senza dubbio utile. Inoltre non sempre nel testo abbiamo bisogno di pura creatività - anche una buona rielaborazione, aggregazione delle fonti e dei concetti può esser utile. Qui il ruolo del copy può esser proprio quello di definire "scheletri" e "fonti" per il contenuto.
      Anche il tema dell'aggregazione, gestito in modo meno becero che in passato, può diventare estremamente interessante. Seguo con interesse l'esperimento dell'amico @filtro con https://ai-summary.com/ che sta diventando una delle principali fonti che seguo per aggiornarmi su temi relativi all'AI: raccolta di news, selezione, classificazione e summarization astrattiva. Intervento umano ridotto alla selezione delle fonti e alla pulizia dei dati (non poco, direi).

      Chiudo con una cosa: siamo sicuri che la parte più interessante sia nella generazione dei testi? Sembra sicuramente più sexy, ma secondo me le potenzialità vere non sono qui, quanto nel supporto all'analisi e nell'ottimizzazione di processo.

      postato in Intelligenza Artificiale
      pdellov
      pdellov
    • RE: Lockdown, virgola. Questa discussione vuole sapere cosa ne pensate del linguaggio SEO!

      @juanin esattamente. Tutto sta a come ci si pone. Non penso si possa insegnare a scrivere a persone che hanno MOLTA più esperienza nel farlo. E francamente non penso esista una "scrittura SEO". Esistono strumenti di analisi che permettono, a chi sa scrivere, di reperire informazioni più velocemente. E la formazione a mio parere va fatta su quello, ovvero sul saper utilizzare strumenti di analisi a supporto del lavoro.

      La cosa che ho notato è che in alcuni casi, per fortuna limitati, si parte dal presupposto che chi fa formazione SEO voglia insegnare regolette per scrivere.

      Inizialmente ogni volta che andavo in una redazione e rimarcato questi concetti, avevo la presunzione di pensare che " I SEO" prima di me avessero avuto a loro volta la presunzione di insegnare a scrivere ai giornalisti, cosa che ritengo folle.
      Oggi penso che esistano tre casistiche:

      • quelle in cui effettivamente c'è qualche sedicente SEO che vuole insegnare a scrivere a chi lo fa per mestiere da anni (e ritengo sia una minoranza) ;
      • quelle in cui c'è un problema di comunicazione fra le parti, e in cui chi tiene la formazione non riesce a farsi capire adeguatamente da tutti per un errore nel linguaggio e rischia di esser frainteso portando a un effetto simile alla prima casistica (e credo sia la maggior parte dei casi problematici, in cui metto le e mie esperienze fallimentari, su cui vale la pena fare un po' di auto-analisi sul modo di comunicare);
      • quelle in cui il problema di contenuto non c'è e non c'è nemmeno il problema di comunicazione, tranne con un numero ridottissimo di professionisti che partono con il preconcetto. Ecco, anche qui si potrebbe migliorare nel comunicare e nel porsi adeguatamente, però francamente diventa molto più complessa da gestire perché dall'altra parte non trovi una persona aperta al dialogo, ma qualcuno pronto a prendere stralci della conversazione e a estrarli come fosse un servizio da montare ad hoc partendo dalla tesi. Io francamente questo tipo di approccio lo tollero poco e a posteriori mi spiace avere "pensato male" di colleghi venuti prima di me, "vittime" di questo approccio.

      Ribaltando la situazione, in questi casi è un pò come chi a una lezione di UX, appena sente il termine "indicizzazione" usato a capocchia lo usa per screditare il formatore, anche se il formatore non stava parlando di SEO.
      Ricordo un intervento in un evento SearchOn in cui fra il pubblico etichettatono come incompetente un SEO per un brevissimo passaggio di terminologia errata su 45' di intervento splendido e uscirono commentando la sua incompetenza. Ecco, io queste cose non le sopporto.

      Quando leggo articoli come quello di cui sopra mi chiedo sempre se la casistica alle spalle è la prima o la terza, e ultimamente non sono più così convinto sia la prima.

      postato in SEO
      pdellov
      pdellov
    • RE: Lockdown, virgola. Questa discussione vuole sapere cosa ne pensate del linguaggio SEO!

      A me francamente continua a far effetto quanto la semplificazione dei concerti caschi troppo spesso nella banalizzazione più spinta, generando dei malintesi come quelli espressi nell'articolo.
      Una cosa fuori detta fuori dai denti. Spesso ci scagliamo contro fantomatici formatori-SEO che danno regolette. Lo faccio io per primo quando mi capita di parlare con le redazioni. Ma ho scoperto che anche dopo ore di discussione a esasperare concetti come "pensa alla SEO come un modo per studiare l'utente, è fregatene delle regolette" in alcuni casi le uniche cose rimaste sono state le regolette.

      Penso che in questi casi il problema sia duplice:

      • il primo, importante motivo, è il fatto che probabilmente sbagliamo linguaggio, modalità di racconto
      • il secondo è che purtroppo in alcuni casi, sempre più ridotti, si parla a un'audience di persone che si aspettano solo regolette e solo quelle recepiscono.

      Questo per dire che purtroppo inizio a pensare che la soluzione non sia fare divulgazione ai SEO sul contenuto ma sulla modalità di comunicare alcuni concetti. Per anni sono stato convinto fosse un problema di contenuti. Ora inizio a credere che sia un problema di comunicazione.
      Che porta alla creazione di antagonismi insensati come questi.

      Ah, tipicamente i problemi più grossi, nella mia limitata esperienza, li ho avuti con "le penne", che guardando dall'alto verso il basso la materia, spingono a banalizzare (e non bisogna cascarci) e poi appena possono ne parlano male.

      postato in SEO
      pdellov
      pdellov
    • RE: SEONanny: voi lo usate?

      Grazie della segnalazione Giorgio!
      Aggiungo che oggi abbiamo rilasciato alcune nuove cose:

      • Word Cloud pesata per volume di ricerca: trova a colpo d'occhio le parole più cercate per un determinato tema;
      • Tasso di crescita delle keyword: identifica immediatamente le keyword che stanno crescendo questo mese;
      • Andamento del volume di ricerca negli ultimi 12 mesi;
      • Funzioni di export migliorate.

      Qui un esempio di cosa si può ottenere velocemente espandendo la keyword [vacanze]

      Schermata 2020-07-08 alle 12.31.08.png

      postato in SEO
      pdellov
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