Ciao Riccardo,
concordo con te, Le Città Invisibili è un libro davvero fantastico. Di quelli che hanno il pregio di essere senza tempo, sempre attuali.
Valijolie, rispetto alle tue considerazioni mi trovi molto d'accordo. Ogni forma di comunicazione a pensarci bene è un modo di raccontare una storia; se parliamo poi della comunicazione di marketing delle aziende, beh, anche in questo caso la narrazione è il cuore di tutto. Ciò che si veicola con la narrazione forse ormai non sono più tanto i bisogni o i desideri quanto le esperienze. O meglio - il bisogno o il desiderio di sentire, provare una determinata esperienza ... Che viene collegata direttamente per associazione al prodotto o al marchio. Per sommi capi si potrebbe dire che sempre più spesso le persone non comprano quei biscotti di **quella **marca perchè sono buoni, o perchè devono soddisfare il loro bisogno di cibo al mattino. O meglio, è uno dei fattori motivazionali che spingono un consumatore ad acquistare quei biscotti, ma non è il principale. La proposta di valore vera e propria spesso è l'atmosfera calda e avvolgente del momento della colazione con la propria famiglia, tra tavole imbandite e sole che fa capolino, sorrisi e trucco perfetto... Che poi coincide ben poco con la realtà
Ovviamente questo è solo un esempio, se ne possono fare molti altri in cui la narrazione veicola atmosfere che portano con sè significati o comportamenti che sarebbe meglio evitare di far desiderare... Soprattutto a certi target, quelli più "indifesi" per così dire.
Insomma secondo me lo storytelling è uno strumento, che come molti altri può essere usato per fini nobili (o semplicemente corretti) oppure no. Un Martin Luther King che infiamma un popolo oppresso con un discorso è una cosa meravigliosa, mentre uno spot di un farmaco che ti fa credere che un po' di raffreddore si deve per forza curare con una medicina che ha millemila effetti collaterali invece che un po' di propoli, un bel po' di zenzero, un po' meno caffè e una serata in meno in giro per locali è una cosa che può far rabbrividire. Molti direbbero che è una delle grandi contraddizioni di questo tempo, a mia opinione non è che sia una novità (come dici giustamente tu lo storytelling lo facevano anche i greci che raccontavano miti per spiegare i fenomeni della natura, e in fondo la retorica l'hanno inventata loro!), è anche vero che noi che lavoriamo in questo campo ce ne accorgiamo di più (c'è fior fior di gente che non studia comunicazione, non se ne interessa e non ha la bencheminima idea di ciò di cui stiamo parlando)...