• Moderatore

    Ti chiediamo di inviarci almeno 3 articoli di test, che il nostro Responsabile Copy prenderà in esame e valuterà il tuo operato.
    L'articolo di prova dovrà prendere in considerazione un tema attuale, pertinente alla categoria scelta. È indispensabile uno stile informale, ma non eccessivamente colloquiale, dal quale emerga comunque la posizione dell'autore.
    È, inoltre, importante per l'articolo di test tenere in considerazione le caratteristiche sopra elencate al punto 1.
    Se quanto illustrato sinora è di tuo gradimento ed interesse, aspettiamo i tuoi articoli di test sulle tematiche da te prescelte fra quelle elencate precedentemente.
    Sarai valutato nel giro di qualche giorno ed eventualmente abilitato a scrivere per il blog.
    Resto a disposizione per eventuali domande e/o chiarimenti.
    Buon inizio lavoro!

    Insomma si richiede una grande abilità di scrittura per 4 euro/articolo lordo, meglio lavorare gratis.
    Ragazzi, io vorrei proporre ai Copywriter di questo forum di fare una sorta di associazione indipendente di copywriter che fissi un cartello tra i copy più quotatati.


  • User Attivo

    Io non ho stabilito prezzi fissi, ma lavoro in base al tipo di progetto.
    Cinque euro sono pochi come base di partenza, comunque.

    Il minimo dovrebbe essere tra dieci e quindici euro, ovviamente con le giuste competenze.


  • User

    Per quel che mi riguarda mi rendo conto che, inevitabilmente, il criterio è soggettivo e va calibrato in base al cliente, alla nostra tecnica/strategia di scrittura, al rapporto velocità-qualità nel lavoro e a molti altri parametri. Parto dalla premessa che il mio lavoro abbia un valore, e che io sappia a quanto effettivamente possa propormi sul mercato, valutandomi dignitosamente senza eccedere in megalomania o svalutazione.

    Poi c'è uno iato, inevitabilmente, tra il mio tariffario dei sogni (vedi i tariffari dei copy e dividili per tre, giusto per umiltà 🙂 ) e i limiti stessi del mercato (tariffe da fame, committenti pretenziosi e aspiranti writer ad angolo retto), iato che rende sempre e comunque le tariffe che accetto più basse del valore che mi attribuisco. Questo legittima il principio che si possa calibrare una tariffa sulle possibilità economiche del cliente, o per dirla più gentilmente sulla sua volontà di investire seriamente nella materia prima di un progetto web, ovvero il contenuto.

    Le discriminanti nello stabilire la tariffa, che rendono ostica l'impostazione di un tariffario fisso, sono ad esempio:

    • La nostra posizione fiscale (qui ci sarebbe molto da dire);

    • L'argomento di cui si scrive (gossip o medicina?);

    • L'esperienza nell'argomento di cui si scrive, che determina la velocità e l'accuratezza di scrittura > Discriminante soggettiva;

    • Il valore di mercato del materiale (magari sono specializzato in endocrinologia, scrivo gli articoli in 5 minuti... ma sul mercato sono l'unico, quindi ho un valore molto alto) > Discriminante oggettiva;

    • Le possibilità economiche del cliente. Se un cliente manifesta possibilità economiche elevate, posso proporre una tariffa alta con la consapevolezza di proporre e realizzare un lavoro di grande qualità (sempre che sia in grado di farlo). Un buon copy scrive bene anche un articolo di 3 euro, ma inevitabilmente (e premesso che accettare la suddetta tariffa è già una dichiarazione di intenti) a tariffa elevata corrisponde maggior investimento di tempo e forze. E' giusto che questo accada, è giusto che ci sia una proporzione che naturalmente va bilanciata in base al nostro modus operandi. Non c'è limite alla qualità che si può mettere in un articolo. Quanto curereste nel dettaglio la produzione di un articolo ottimizzato di 100 parole per il quale siete pagati 180 euro? (ok, fantascienza 🙂 ). La qualità può migliorare consultando più fonti o fonti rare, con ricerche più accurate sulle keys, utilizzo di nuovi registri e via di seguito.

    (Postilla: un bravo copy sa come valorizzare il proprio lavoro e mostrare nuovi orizzonti al cliente, invitandolo ad investire di più ed ottenendo il risultato)

    • I servizi accessori, richiesti dal cliente o forniti da noi per serietà professionale, comunque vada. Un conto è dire “ti scrivo x articoli”. Un altro conto è uscire con un piano editoriale, curare dei report, monitorare, pianificare, proporre;

    • L'annosa faccenda del SEO: ovvero se mi spaccio come “SEO copy” valgo di più? Io mi definisco per esperienza e per correttezza SEO copy ON PAGE, ma se accetto un lavoro in cui metto in campo queste attenzioni specifiche (che generalmente metto in campo comunque) fornisco servizi accessori e tutte le spiegazioni del caso al cliente, con relativo incremento del costo a parola. Anche scrivere un titolo o mettere un grassetto "fa SEO", ma facciamoci due conti e valutiamo quanto effettivamente ci sia un lavoro di ottimizzazione extra-time, e quanto lavoro sia magari l'espressione di un bagaglio personale (esperienze, letture) che ha comunque un valore, anche se "ci viene facile";

    [Postilla 2: almeno per la mia esperienza, i guadagni dipendono a) dalla capacità di proporsi al cliente sapendo leggere il suo bisogno e rispondere alla sua domanda, e b) dalla capacità di mostrarsi effettivamente all'altezza di tutte le roboanti sigle con le quali ci si presenta (da Seo Archangel a Persuasive Strategy Master...fate vobis :). Dimenticavo c) l'umilità. Di dire "ho sbagliato, ho fatto una cavolata, proviamo a rivedere tutto". E quindi ricalibrarsi in un rapporto empatico e sempre vivo con il cliente - almeno come prospettiva.]

    • La visione (solo se realistica) in prospettiva. Se ho la possibilità di scrivere pezzi ad 1 euro per una nota rivista posso utilizzare quell'occasione a scopo autopromozionale. A patto che ci sia un progetto personale serio dietro, e non l'eterno e generico alibi dell' “esperienza”;

    • Non esistono articoli, esistono progetti e situazioni. Ci sono clienti che vogliono articoli in word, clienti che li vogliono sul cms, clienti che vogliono anche l'immagine, clienti che vogliono tutto subito e quasi gratis, clienti che direbbero OK anche a un testo scritto dal vostro nipotino di 3 anni. Seguire ciascuna di queste attività impegna un tempo. Creare un account dropbox impegna un tempo. Comunicare 12 volte al giorno e 40 min su skype con quel cliente stopposo impegna un tempo.

    Appoggio dunque il principio dell'elasticità esposto sinteticamente da Riccardo. Siamo solo noi che possiamo valutare, di volta in volta, quanto effettivamente vale 1 parola nel rapporto di lavoro con quel cliente specifico.

    Questi sono soltanto alcuni degli aspetti da considerare. Se ne avete altri, suggerite 🙂


  • User

    Ho dimenticato due cose fondamentali:

    • "Ciao" in apertura e chiusura 🙂
    • La formattazione e lo stile da bravo web writer (oggi ha vinto il pedante accademico)

  • User Attivo

    @Sogol said:

    La visione (solo se realistica) in prospettiva. Se ho la possibilità di scrivere pezzi ad 1 euro per una nota rivista posso utilizzare quell'occasione a scopo autopromozionale. A patto che ci sia un progetto personale serio dietro, e non l'eterno e generico alibi dell' “esperienza”;

    Questo è un punto molto importante. In passato ho ricevuto violente critiche per aver sottolineato l'importanza del lavorare gratis per determinate realtà. Questo non significa accettare - come dici tu - lavori miseri con il miraggio dell'esperienza, ma partecipare a un progetto che ti permetta di mettere in risalto il tuo nome.

    Parlo per esperienza personale: i migliori lavori li ho trovati grazie a progetti non remunerati. Per me è solo un discorso utilitaristico: tu paghi 100 euro al mese per avere un banner su un sito che pubblicizzi la mia attività? Io lavoro l'equivalente di 100 euro (una giornata, mezza giornata) per avere un articolo su un magazine (di qualità, dedicato alla mia nicchia, con link al sito) che pubblicizzi il mio nome.

    Devi solo capire qual è il confine tra opportunità e sfruttamento.


  • User

    Intendo quel che intendi.

    Se da un lato tutto fa esperienza, dall'altro possiamo capire cosa può fare la differenza. Rispetto all'"esperienza" tra virgolette mi riferivo ai venditori di fumo e al linguaggio sfoderato da chi, non potendo pagare un copy, si accontenta di raccattare quel che trova.

    A chi esordisce in questo campo direi di scegliersi bene le collaborazioni, se proprio vuole lavorare gratis. Che poi gratis non esiste, se ci creiamo il nostro piccolo progetto di autopromozione. Per "progetto personale" intendo appunto questo tipo di visione, la consapevolezza del motivo per cui sto accettando quel modo di lavorare.

    Io ad esempio lavoro volentieri a 0 euro se ho un tornaconto, che in realtà per me è una forma di pagamento poichè ho guadagnato valore per il tempo speso.

    Poi le opportunità si possono cercare, cogliere o costruire, ma questa è un'altra storia...


  • Moderatrice

    Personalmente sono d'accordo con quanto detto da tutti, ma la domanda che pongo è: chi te lo da il compenso che realmente si merita? Mi sono trovata anche io a rifiutare offerte di "lavoro" addirittura da meno di 1 centesimo a parola. Il punto è che di più nessuno vuole spendere. La maggior parte dei portali definisce la scrittura di articoli sono una passione, molti neanche ti vogliono pagare. Sono anni che lavoro con la scrittura, per un articolo ci impiego almeno un'intera mattinata, se non due giorni, se complesso e molto approfondito. Faccio ricerche, studio l'argomento da trattare, metto giù una bozza di post, lo scrivo, cerco le immagini e un video per completarlo, revisiono e sistemo in ottica SEO. La paga? Ti fanno anche un favore a dartela.


  • User Attivo

    Io credo che la risposta, cara tibi, sia nella reputazione. Farsi un nome vuol dire non solo "perdere tempo" sui social, sui forum o magari scrivendo gratis per qualche rivista del settore. Quando lavori sul tuo brand, sul tuo nome online, guadagni visibilità (quella vera) e diventi un esperto per il futuro cliente.

    E un esperto, un esperto vero, viene pagato il giusto. Soprattutto dopo un'attenta opera di evangelizzazione. Oggi avere contenuti unici e di qualità è sempre più importante: non è vero che le persone non spendono. Spendono dove sanno di trovare buoni risultati.


  • Moderatrice

    Non hai tutti i torti e ci sto lavorando sopra. Collaboro con diversi portali soddisfatti del mio lavoro e i miei scritti creativi sono stati selezionati e pubblicati da diverse case editrici, eppure trovo, nella maggior parte dei casi, persone che chiedono la Luna e vogliono pagare poco e niente. Sicuramente di base l'errore è mio e, rispetto a voi, direi che ho appena cominciato.


  • User

    Ciao a tutti,

    concordo con le vostre riflessioni, e sul fatto che se "la tua reputazione ti precede" (per così dire) il cliente sarà molto più propenso a spendere... Per quanto riguarda il tariffario, comunque, sono d'accordo con Beatrice che lo definisce volta per volta in base al cliente.
    Ciò detto volevo solo cercare di dare un "incoraggiamento" a chi è costretto a sottostare a tariffari così bassi raccontandovi una storia a lieto fine (anzi, non ancora finita!): una che, almeno credo, fa piacere leggere.
    Mio fratello lavora come operaio e ha la passione per la tecnologia - una passione veramente profonda, non conosco nessuno che abbia la sua competenza per tutto ciò che riguarda telefonia, pc e simili. Partecipa attivamente al forum di un sito leader italiano nel campo della telefonia (recensioni etc) e, circa tre anni fa, avrebbe tanto voluto rispondere all'annuncio di lavoro comparso sul sito - cercavano web writer competenti per la realizzazione di un ampio volume di articoli che sarebbe stato inserito in un nuovo sito di prossima apertura.
    Dissi a mio fratello di partecipare (sarebbe stato un ottimo secondo lavoro) ma lui non aveva esperienza nè come web writer nè nel campo della tecnologia ed era un po' scoraggiato.
    Così mi offrii di scrivere per lui la sua lettera di presentazione. Scrissi una lettera simpatica e molto sincera (non la ricordo esattamente ma una parte diceva "non ho esperienza nel campo della telefonia, ma in quanto a spiegare app e funzionalità a completi profani non ho rivali: e vorrei ben vedere, con tre sorelline adolescenti che sanno di volere lo smartphone, ma non hanno idea del perché!"). Naturalmente gli diedi anche una mano con l'articolo di prova che doveva inviare: frasi più corte, stile più "web".
    Long story short, hanno scelto lui su circa 2500 candidati. Lo pagano €35 netti ad articolo e la filosofia è "più ne fai meglio è", e stanno per proporgli di gestire l'intero flusso di contenuti di un altro portale.

    Questo solo per dire: non arrendetevi! 😉

    Buona giornata a tutti


  • User Attivo

    Certo, mai arrendersi.

    Io credo che la giusta strada sia la perseveranza. Devi essere capace di metterti in gioco, di sbagliare e sbagliare ancora.


  • User Newbie

    Ciao! ma tipo: se dovessi RIPENSARE LA STRUTTURA di un sito e riscriverne i testi in chiave il più possibile SEO (immagino poche sezioni del tipo HOME + chi siamo + servizi + promo) quanto chiedereste?? E' sempre così difficile monetizzare il proprio tempo... 😞
    Per spiegarmi meglio: io dovrei fare il progetto editoriale del sito che qualcun'altro realizzerà (con Wordpress immagino) e scriverci i contenuti ovviamente.
    Mi aiutate please??

    A questo si aggiunge la richiesta di lanciare per lo stesso sito una campagna AdWords ... e quanto dovrei farmi pagare un servizio simile??
    Grazie a tutti anticipatamente!


  • User Newbie

    Ciao,
    io credo che dobbiate anche mettervi nei panni di chi acquista i contenuti. Io gestisco un blog di anticipazioni tv, è impensabile che possa acquistare articoli per 25 30 euro all'ora come ho letto in questo post. Il problema principale è che un buon progetto si basi sul giusto equilibrio tra le due cose a mio modesto parere e questo non sempre avviene.

    Carmine Picariello
    anticipazioni.tv


  • Moderatrice

    @anticipazioni.tv said:

    Ciao,
    io credo che dobbiate anche mettervi nei panni di chi acquista i contenuti. Io gestisco un blog di anticipazioni tv, è impensabile che possa acquistare articoli per 25 30 euro all'ora come ho letto in questo post. Il problema principale è che un buon progetto si basi sul giusto equilibrio tra le due cose a mio modesto parere e questo non sempre avviene.

    Scusa se mi permetto, ma a me sembra così semplice la risposta. Se non si hanno le possibilità di pagare un professionista, ci si rimbocca le maniche e il lavoro lo si fa da soli oppure si rinuncia al progetto fino a che non si è in grado di permetterselo.


  • User Newbie

    Tibi, forse mi sono espresso male io, non ho detto che non è giusto pagare i collaboratori ma ho specificato che è impensabile retribuire 25-30 euro all'ora un professionista visto quanto ho letto qui. Se ci metti due ore a fornirmi un articolo mi costerebbe 50 euro? Il dilemma è sempre lo stesso, ci vuole equilibrio tra domanda e richiesta e sembra che gli stessi professionisti non lo abbiano per cui non diamo la colpa a chi acquista i servizi se i vostri stessi colleghi si "svendono". Il prezzo lo fa il mercato e se io a 4 euro trovo un ottimo articolo perchè dovrei pagarlo 30? Se in caso contrario a 4 euro non scrive nessuno ( e ti assicuro che a 2,3,4 euro lo fanno quasi tutti gli articolisti) è normale che il prezzo lievita ma questo non avere un listino è il vero problema che tormenta la categoria. Che poi tu parli di professionisti allora il discorso è diverso ma ogni giorno ricevo 50 email di richieste di collaborazioni, esperienze pluriennali e così via ma poi quando si fa a tirare giù un articolo il valore del pezzo ruota sempre intorno a quella cifra. A mio modestissimo parere per richiedere un prezzo adeguato bisognerebbe prima presentare un pezzo che valga i soldi spesi e tra il dire e il fare c'è di mezzo... il mare!


  • Moderatrice

    Riguardo al fatto che alcuni scrivano in modo non consono ti posso dare senz'altro ragione. Ecco perché prima di cominciare una collaborazione, propongo io stessa un contenuto di prova gratuito per mostrare le mie qualità e far capire al possibile cliente se sono la web writer che sta cercando. Onestamente non fisso mai un prezzo ad articolo, ma lavoro a progetto per cui valuto una proposta che soddisfi entrambe le parti. Per esempio, trovo sbagliato il prezzo orario, perché l'altra parte, giustamente, non può e non deve fidarsi sulla parola.


  • User Attivo

    Credo che il compenso debba essere deciso in base al tipo di progetto, e non alla lunghezza del testo. Confesso che in passato anche io ho scritto contenuti tanto a... Ma quei tempi sono passati, perché diversa è la concezione che oggi ho del mio lavoro. Sarà "colpa" dell'età? Fare il copy (o web) writer è una cosa seria. E non possiamo essere seri e professionali percependo una manciata di euro!


  • User Newbie

    Nel settore spagnola in cui attualmente lavoro. Stanno pagando anche meno di 0,01 €. Il lavoro latinoamericano riduce notevolmente i costi


  • User Newbie

    Ciao, quali piattaforme con scrittori freelance si usa?


  • User Attivo

    @tibi said:

    Scusa se mi permetto, ma a me sembra così semplice la risposta. Se non si hanno le possibilità di pagare un professionista, ci si rimbocca le maniche e il lavoro lo si fa da soli oppure si rinuncia al progetto fino a che non si è in grado di permetterselo.

    Sono d'accordo ma fino a un certo punto. Il fatto è che si tratta di un mercato, ed in quanto tale, ci sono diversi tipi di domanda, cui corrispondono diversi tipi di offerta.
    Se ho necessità di articoli banali tipo "Cosa ho fatto oggi?" di certo non vado a pagare un professionista 30€ \ ora.
    Allo stesso modo, nessuno accetterà 0.01€ \ parola per un reportage che richiede 2 giorni di ricerche originali.

    Proprio come se dovessi comprarmi un'auto: il fatto che alcune persone spendano 100,000€ per una Porsche non significa che chi ne spende 5,000€ per una Smart sia una brutta persona. Semplicemente ci sono esigenze differenti.
    E poi c'è anche chi deve fare solo pochi metri al giorno, e allora si compra una bici con 200€.
    Le vendite della Porsche non saranno minimamente scalfite ne' dal mercato delle bici, ne' delle smart, ne' delle auto cinesi, ne' delle fiat.

    Ora, questo fattore in ambito copywriting è certamente più complesso, perchè anche mio nonno riconosce la differenza fra una Smart e una Porsche, ma non tutti riconoscono la differenza fra un articolo di alta qualità, ed uno semplicemente scritto in italiano.

    Vorrei citare questo breve passaggio tratto da un articolo su Guida alla Scelta, che secondo me rende bene l'idea:

    < 0.01€ / parola
    Articoli sgrammaticati, errori, frasi che suonano male, argomenti semplici trattati in maniera approssimativa.
    0.01-0.02€ / parola
    Con un po’ di fortuna, e dopo aver cercato e provato diversi freelancer, in questa fascia si possono trovare articoli scritti correttamente dal punto di vista grammaticale, con frasi che suonano bene ed uno stile piacevole da leggere. Tuttavia, un proofreader addizionale è d’obbligo se si vuole la certezza di non pubblicare articoli con palesi sviste e poco professionali refusi.
    Inoltre, gli argomenti devono essere semplici o quantomeno trattabili dopo pochi minuti di ricerche.
    0.02-0.05€ / parola
    Come sopra, ma senza esigenza di proofreader, e con ricerche anche di poche ore. Articoli dai contenuti profondi che possono colpire ed interessare anche i lettori più attenti.
    0.05-0.10€ / parola
    Il giornalista professionista, dal quale aspettarsi articoli privi di sviste, informazioni accurate ed approfondite, ricerche originali, idee ed approcci innovativi all’argomento ed uno stile professionale.
    In pratica, articoli che possano in qualche modo fare la differenza nel vasto panorama di concorrenti che l’Internet offre.

    Ogni freelancer ha la sua "area di competenza": ci saranno freelancer più istruiti che pretenderanno anche più di 0,10€ \ parola... come è giusto che sia per chi ha passato una vita a studiare e fare esperienza.
    Allo stesso modo, ci sono scrittori che hanno comunque il diritto di lavorare per clienti di fascia inferiore, abbassando i prezzi per sopperire alle loro lacune.
    I clienti che si rivolgono a questi ultimi sono solo una piccola parte: credete che le testate famose paghino 0.01€ \ parola? Avete mai visto che razza di articoli vengono pubblicati sui siti di coloro che vi hanno offerto meno di 1 centesimo?

    Citando sempre dallo stesso sito...

    Articoli a meno di 0.01$ \ parola, siti a meno di 500€, loghi a 50€… non saranno mai lavori di qualità. Con un po’ di fortuna saranno lavori accettabili, ma mai niente di più.
    Questo alcuni clienti lo sanno e li evitano, altri lo sanno e gli va bene così (d’altronde anche il made in China ha il suo perchè), altri non lo sanno e se lo sapessero guarderebbero altrove… tuttavia, fatevi un favore: non arrabbiatevi, non incaponitevi, non intestarditevi nel tentativo di dimostrare ciò al cliente… ne va della vostra sanità mentale!
    Queste offerte non uccidono il vostro mercato, semplicemente perchè questo non è il vostro mercato!
    Se il cliente decide di rivolgersi a servizi del genere, o ha budget estremamente limitati inadatti alle vostre competenze, o non è in grado di capire come funziona il mercato del lavoro.
    In ogni caso, non vale la pena perderci il vostro tempo.