@Matty77 said:
Ciao,
chiedo se qualcuno può chiarirmi su alcuni dubbi che mi sono venuti: se aprire una società in Italia o in un altro paese all'estero.
Premesse: luogo di lavoro principale sarà in Italia, con clienti però stranieri
Lavoro: consulenza digitale
Chiedendo ai commercialisti in Italia sembra che aprendo una società all'estero, a livello di tassazione, non cambi nulla perché si pagherebbe lo stesso come se aprissi una società qui in Italia.
Mi è sorto allora un dubbio: perché moltissime società appena possono aprono o spostano la propria sede principale in un paese al di fuori dell'Italia.
Dove sono i vantaggi?
O sono tutti impazziti o ci sono delle informazioni che ovviamente i commercialisti in Italia non mi dicono?
Grazie mille a tutti coloro che mi aiuteranno a capire la situazione se aprire una società in Italia o all'estero
ciao
Ciao, hai avuto piú info relative a questo argomento?
Le informazioni che ho avuto io sono che aprire una società all'estero (io mi sono interessato al Regno Unito) è conveniente a livello di costi (capitale minimo 1 sterlina) , burocrazia (piú semplice) e velocità (potenzialmente qualche ora): parlo di costi di APERTURA nel senso che ti costa meno registrare la nuova società e aprire il conto in banca, le tasse dipendono da dove svolge la propria attività e altre variabili, in piú c'è maggiore riservatezza se richiesta e il caputale può esssere in diverse valute così come il conto in banca.
Mi sono stati consigliati anche studi commercialisti locali che hanno personale multilingue, ti seguono in tutto e ne sanno di piú ovviamente rispetto ai colleghi italiani.