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    lorthedar

    @lorthedar

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      Aprire partita iva ha senso ? E quanto costa ?
      Consulenza Fiscale, Imprese, Startup e P.Iva • • lorthedar  

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      L

      Ciao Lorthedar.
      Anche se il tuo quesito è estremamente generico e quindi per alcune domande le risposte potrebbero essere più di una, provo a darti qualche informazione:

      Se non ho capito male, bisogna andare da un commercialista, aprire P.IVA come libero professionista (77220 ?) e incrociare le dita, mettendosi a lavorare come si deve.Esatto! Sul codice attività non saprei; in caso consulta la sezione "Problemi Fiscali del Web"

      Quali utilizzi ha REALMENTE quella partita iva ? (si possono acquistare con la stessa beni materiali ad uso strumentale ?)Ovvio. Potrai portare in deduzione le spese documentate con fatture ed inerenti l'attività svolta. Potrai detrarre l'iva delle fatture di acquisto, in tutto o in parte a seconda della percentuale di inerenza (se sarai soggetto ad iva)
      Bisogna comunque rilasciare ritenuta d'acconto in forma di RICEVUTA o di FATTURA ? Ha senso una FATTURA con la dicitura "RITENUTA" ?In qualità di libero professionista dovrai emettere FATTURE e scontare le ritenute che il cliente sostituto di imposta (quindi non privato) ti verserà. Unica eccezione, se scegli il regime agevvolato per le nuove attività.
      Quante e quali tasse ci si troverà a pagare ?Dipende dal regime fiscale scelto:
      Ordinario: pagherai l'irpef e l'irap secondo scaglioni di reddito che spesso variano di finanziaria in finanziaria
      Agevolato per le nuove attività: imposta sostitutiva del 10%
      Minimi: imposta sostitutiva del 20%
      Ti conviene comunque approfondire leggendo sia l'area FAQ Fisco e Leggi, sia i post contenuti in questa sezione e relative sottosezioni.
      Quanto costa tenere aperta quella partita iva (se non ho capito male non ci sono più costi d'apertura) ?Non ci sono tasse legate all'apertura, al mantenimento o alla chiusura della partita iva. Dovrai ovviamente pagare le tasse e i contributi previdenziali alla gestione separata.
      Esistono dei minimi/massimi economici che non bisogna superare ? O ci sono solo nel caso in cui si utilizzi un Regime Agevolato ? E in questo caso, quali sono le tassazioni relative ?A parte i regimi agevolati, come giustamente tu hai premesso, non ci sono limiti minimi o massimi di reddito. Anche se però esistono gli studi di settore: se il reddito da te dichiarato non risulta congruo ti verrà richiesto di adeguarti pagando più tasse

      In breve...se ipoteticamente si guadagnano 30mila euro annuali, sugli stessi va scalcolata l'IVA, e siam d'accordo. No; l'iva la calcoli sull'imponibile delle fatture, quindi sui compensi; no sul reddito; con la dichiarazione iva calcolerai infatti il saldo iva risultante dalla differenza dell'iva da versare allo Stato (quella delle tue fatture emesse) con l'iva detraibile degli acquisti.

      Ma è anche necessario calcolare inps, irpef, inail e quant'altro o no ? Ovvio; a parte l'inail alla quale non sarai soggetto.
      Il calcolo dei contributi da versare alla gestione separata sarà comunque effetuato in funzione della dichiarazione dei redditi che compilerai (o ti farai compilare) ogni anno.

      Se il professionista lavora da solo, e soltanto su chiamata/richiesta è necessario tutto questo? E se invece intendesse aprire un ufficio, giusto per avere un "posto aperto al pubblico", cosa cambierebbe, economicamente e fiscalmente ?Non cambia nulla, a parte che potrai scaricare qualcosina in più, considerando alcune spese al 100%, e non più al 50% in caso di uso promiscuo dell'abitazione.

      Per fortuna però esiste GiorgioTave.it ;)Per fortuna, è vero

      Ciao

    • L

      Ritenuta d'Acconto - Compendio Riassuntivo e un paio di domande
      Consulenza Fiscale, Imprese, Startup e P.Iva • • lorthedar  

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      L

      Gironzolando per il forum ho trovato questo:

      h t t p://w w w . giorgiotave .i t /forum/prestazioni-occasionali-co-co-co-e-co-co-pro/73341-riforma-biagi-limite-dei-5000-euro-solo-per-i-parasubordinati-no-autonomi.html#post467647

      Mi sa che non siamo i soli ad avere le idee "più o meno chiare"

      Beh, aspettiamo che il mastro risponda (tempo e disponibilità permettendo) e trarremo conclusioni ! Intanto ravano ancora un po' alla ricerca del Sapere Perduto...stay tuned

    • L

      ricevuta di prestazione occasionale a privato
      Consulenza Fiscale, Imprese, Startup e P.Iva • • lorthedar  

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      O

      La ricevuta la emetti se è il privato che te la chiede... è un documento che serve eventualmente a lui, non a te.
      Il ricavo della prestazione (sottratti eventuali costi inerenti e documentati) si somma in dichiarazione a tutti gli altri redditi.
      E' impossibile dirti a priori quanto vieni tassato perchè entrano in gioco aliquote e scaglioni, deduzioni e detrazioni ecc.

    • L

      Marca da bollo
      Consulenza Fiscale, Imprese, Startup e P.Iva • • lorthedar  

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      L

      @Nimue del Lago said:

      Scusate... Non ho ben capito..

      Stiamo parlando di prestazione occasionale ad un privato senza applicazione della ritenuta d'acconto? Guardate che è sbagliato.

      Un conto sono le fatture fatte ad un privato, in cui effettivamente un professionista non applica la ritenuta d'acconto, ed un altro sono le prestazioni occasionali in cui c'è sempre la ritenuta!

      Per la marca da bollo mi sa che vale sempre la regola di importi (lordi) superiori a ? 77,46.

      Temo proprio di non aver capito....

      Io, privato, eseguo prestazione occasionale a privato...e devo comunque calcolare la ritenuta d'acconto ? Non dovrebbe essere pari a 0, da privato a privato ?

      Se l'importo della prestazione fosse, poniamo, di 100 EUR, bisognerebbe COMUNQUE apporre la marca da bollo ? Se sì, di quale importo ?

      Essendo un privato senza partita iva, non posso emettere FATTURA ma solo RICEVUTA, ovviamente. Vorrei capire le modalità corrette per farlo, poiché leggendo in giro ho notato MOLTA disinformazione (molti confondono l'IVA con la ritenuta addirittura, e calcolano male di conseguenza). Su questo forum invece le idee sono a tutti più o meno chiare...tranne che a me Per questo motivo chiedevo gentilmente delucidazioni

      E c'è una cosa che non ho capito: se io emetto RICEVUTA, con o senza ricevuta d'acconto, e a fine anno ne ho emesse, poniamo, 40, devo far cosa poi ? Consegnarle al commercialista ? Ci son tasse ulteriori da pagare ? O devo semplicemente conservare le copie ? Considerate che la mia dichiarazione dei redditi familiare viene compilata dal commercialista e di conseguenza non me ne occupo io, quindi non saprei esattamente come andrebbe gestita la cosa....devo consegnare a lui le ricevute compilate durante l'anno assieme alla dichiarazione ? E sono tutte "già tassate", no ? O c'è ancora qualche malnata e nascosta tassa sul guadagno ?

      Grazie...e scusate per il post chilometrico