Sono tornata. Ho riflettuto perché sono davvero insofferente sul tema al momento e ho bisogno di confrontarmi.
Allora secondo me la questione non è solo insegnare la SEO a chi non la conosce (tipo il cliente) ma sensibilizzare pure i colleghi del settore o i giornalisti, altra spina nel fianco. Io sono giornalista e consulente di web marketing, quindi ibrida dalla nascita. E quindi ovviamente soffro come un cane quando vedo la spocchia. (ah sì la seo la so fare, sono le palle verdi di yoast).
La cosa più grave è che i colleghi i molte aziende IN PRIMIS, seguiti dal cliente, NON sanno dove cavolo mettere la SEO.
Quindi fanno il sito senza di te e poi ti vengono a chiedere perché non si indicizza. (#aiutateceh)
Quindi, come buoni propositi 2021 ho scritto una specie di manifesto per una SEO trasversale. Onestamente è il gap più grave che sento in questo momento, perché va a minare proprio il mio ruolo come professionista.
Ho cercato di fare un po' di ordine. Non so se ho tralasciato qualcosa, se a voi è capitata la stessa esperienza, se volete suggerirmi qualche altro tema. Si tratta di un articolo aperto, più che altro per sfogarmi un po' e non so bene se possa esistere un documento su come fare SEO; ma sicuramente possiamo partire da quello che diceva Montale:
sappiamo quello che non siamo, quello che non vogliamo.
E forse sappiamo pure dove cavolo dovete infilarci!
Ve lo linko, ma non so se posso linkare @giorgiotave in caso cancella, vedi tu. Non mi ricordo le regole.
http://www.alessiapizzi.it/2021/01/01/cos-e-la-seo/
Però la formazione andrebbe fatta proprio a tutti, pure ai colleghi del settore che non sanno dove caspita infilarci, non solo a - ipotesi, il cliente o i redattori del mio giornale che di mestiere fanno altro e quindi non sanno di cosa parliamo.
Oh buon anno comunque! Ja potemo fa!