• User Attivo

    Il fatto che l'agenzia delle entrate abbia risposto in 3 modi diversi alle email fa capire come mai l'Italia è presa un po' male.

    Lasciando perdere le persone che hanno un lavoro, e che quindi a mio avviso hanno anche i soldi materiali per aprirsi una p.iva (poi ammesso che con adsense coprano le relative spese), credo che si dovrebbe risolvere il problema degli studenti.

    Prima di tutto Google se ne lava le mani, dice che sei tu utente che ti devi arrangiare con le leggi del tuo Paese.

    Molti studenti hanno un loro blog o un loro sito che ricopre una loro passione, e viene spontaneo pensare a coprirsi almeno le spese, e anche perché no guadagnarci un po'.
    Perché allora agli studenti non si permette di aprirsi la p.iva, magari mettendo un tetto di tot euro l'anno (che può anche essere bassisimo 500-1000?), ed essenti da inps e tasse varie, e anche magari essenti da agevolazioni varie.

    Il parlamento ci metterebbe due secondi a farlo.


  • User Attivo

    Certamente hai ragione archeoita.
    Il paletto reddito massimo può essere di 2-3 mila euro, ovviamente basso, diciamo adatto a:

    • iniziare/provare un'attività;
    • tenere un'attività che produce un reddito basso.
      Una tassazione forfettaria del 10-15 va benissimo, ma anche 20%, ma logicamente non puoi far pagare 3mila euro di inps, come altri dicevano l'unico vero problema è l'inps.

    Comunque credo che faremo prima a viaggiare nel tempo prima che i nostri politici facciano una cosa del genere.

    Secondo me, se nasce una cosa del genere moltissimi lo farebbero e cosi non evaderebbero più...logico che poi per attività corpose o attività che iniziano a fruttare si passa ai regimi normali.


  • User Attivo

    image


  • User Attivo

    Quello è un campo minato... c'è chi ci vede addirittura l'attività di agenzia, con tutte le conseguenze del caso... 😞


  • User Attivo

    Mi intrometto in questa bellissima discussione giusto per chiedere a voi, esperti più o meno del caso, se ci sono delle guide molto semplificate per chi è meno esperto.
    Un semplice diagrammino di flusso dove ci sono freccette del tipo: fai questo apri partita iva, fai quello non apri partita iva, guadagni tanto allora paghi tanto, guadagni di meno allora paghi di meno..

    Grazie 😄


  • User Attivo

    Secondo me, il problema più grande sta nel fatto che i nostri politici sanno ZERO sul mondo informatico e perciò sparano cose che non stanno ne in cielo ne in terra (ci ricordiamo tutti di quando volevano creare un registro nazionale di tutti i blog/blogger perché lo vedevano come qualcosa di giornalistico, ma tutti noi sappiamo che un giornale e un blog sono due cose distinte, oppure di quando il ministro Bondi voleva che tutti gli utenti avessero un ip statico personale ecc.).

    Gli stessi giudici devono, a volte, interpretare leggi che non centrano con Internet perché c'è un buco normativo.

    Attualmente c'è la possibilità che studenti, disocuppati ecc, possano guadagnare qualcosa con Internet tenendo semplicemente aperto un sito, per legalizzarlo dovrebbero avere delle spese, la più ingente è l'INPS, quindi loro spendono 100, ma guadagno 20. E' logico che evadono le tasse.

    Provate ad immaginarvi se fosse possibile quello che avevo accennato nell'altro mio post, chiamiamola "partita iva baby". A mio avviso l'erario avrebbe un boom di entrate, perché a quel punto si, io guadagno 50? al mese col mio sito, do la tassa forfettaria di tot, e sono in regola e non mi converebbe più evadere.

    Ma ovviamente siamo in Italia, e tutto questo può essere solo un miraggio...

    Integrazione: rileggendo la maggior parte dei post è chiaro che qui noi abbiamo le idee chiare, e anche la soluzione (variano un po' i tetti massimi ecc), ma la soluzione c'è. Perché i nostri politici non ce l'hanno? Beh mi riaggancio a quello che ho già detto: di informatica, web e Internet sanno poco o nulla!!!


  • User Attivo

    In questo post

    http :// www . giorgiotave.it/forum/problemi-fiscali-del-web/115468-interpello-adsense.html

    è stata inserita la risposta dell'Agenzia delle Entrate ad un interpello relativo alla tassazione dei compensi di Adsense.


  • User Newbie

    @alexandr1 said:

    Perfavore scrivetemi qualcosa.. oggi stesso ho aderito al programma (in realtà devo ancora terminare la procedura), quindi a seconda di cosa mi dite tengo "parcheggiato" il mio account, che userò soltanto in un eventuale futuro (con piu visite e/o PI)

    @Archimede2007 said:

    Attivalo tranquillamente, comincia ad accumulare crediti... e magari lasciali lì, sospendendo i pagamenti in attesa di avere prima o poi delle certezze. Quel che è certo è che fino a quando adsense non ti bonifica i soldi, fiscalmente quel guadagno non esiste.

    :ciauz:

    @i2m4y said:

    Come ripetuto più e più volte in centinaia di topic, sospendere i pagamenti non serve a nulla per qualificare la tipologia di reddito e la necessità o meno di partita Iva.

    Quindi non si può neanche cominciare ad accumulare crediti e tenerli in sospeso -(in attesa di verificare se conviene aprire la partita iva) ? 😞


  • User

    Il punto, per quanto mi riguarda, è: qualcuno sprovvisto di PI è mai stato oggetto di accertamento fiscale? Ad oggi ho accumulato 10 euro, rischio qualcosa in pratica?


  • User Attivo

    @alexandr1 said:

    qualcuno sprovvisto di PI è mai stato oggetto di accertamento fiscale?

    Forse si o forse no, non credo che centri molto il fatto "non fanno accertamenti fiscali e quindi anche se non ho PI chi se ne frega procedo con il mio adsense". Come detti da qualcuno, basterebbe una semplice circolare dell'agenzia delle entrate che dica che per importi modesti si può dichiarare gli introiti di adsense come "redditi diversi".


  • Super User

    @alexandr1 said:

    Il punto, per quanto mi riguarda, è: qualcuno sprovvisto di PI è mai stato oggetto di accertamento fiscale? Ad oggi ho accumulato 10 euro, rischio qualcosa in pratica?

    Non funziona così, i controlli non vengono fatti a caso. Come è successo per ebay l'anno scorso, si fanno dare l'elenco di tutti quelli che hanno ricevuto dei compensi rilevanti nel corso di tutto l'anno e dopo procedono.
    Figurati se sprecano il tempo di una pattuglia di finanzieri per controllare chi ha beccato 10 euro.
    Per ebay, se ricordo bene, erano 1000 euro annui.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, seguivo questa conversazione molto interessante, anche io ho un piccolo Blog, ma i ricavi dagli annunci adsense non giustificano l'apertura di una partita IVA, inoltre essendo un lavoratore dipendente non potrei neanche farlo (non sono daccordo su questo) cmq la mia domanda è questa, posso cedere i miei spazi pubblicitati a titolo gratuito ad un mio parente che possiede regolarmente partita iva e relativo account adsense?

    Mio cugino possiede già un network di siti intestati al suo studio, io come privato posso cedere gratuitamente 🙂 i miei spazi e farci mettere il codice adsense del suo account?

    E' necessario un accordo scritto? per me sarebbe una soluzione, naturalmente non chiederi certo soldi a mio cugino, non sarebbe regolare pero sicuramente mio cugino a natale potrebbe farmi un regalo di egual valore alle revenue ottenute dal mio blog 🙂


  • User Attivo

    @dgcreations said:

    inoltre essendo un lavoratore dipendente non potrei neanche farlo (non sono daccordo su questo)

    Perchè non potresti? Lavori già in campo informatico come dipendente?


  • User Newbie

    @444523 said:

    [***]

    No! Lavoro come dipendente pubblico e per quanto ne so io non posso svolgere altra attività, naturalmente questa è un'ingiustizia, perche sono condannato a campare con lo stipendio che mi danno, mentre permettendomi di fare impresa potrei ad un certo punto lasciare il lavoro da dipendente e dedicarmi all'attività in proprio e lasciare libero il mio posto ad altri.


  • Super User

    Ho conosciuto diversi dipendenti pubblici con P. IVA, possono esercitare la libera professione soltanto in regime di rapporto part-time. In pratica lavori meno ore per lo Stato e prendi circa il 30-40% in meno di stipendio, non so di preciso.
    Casomai informati con chi di dovere.


  • User

    Dopo essermi letto da cima a fondo questo thread,sto seriamente pensando di eliminare ad sense dal mio blog!

    Certo che è una vergogna la situazione in Italia,mai una cosa chiara!

    Anche io,come alcuni che hanno partecipato alla discussione,sono uno studente universitario,tra l'altro fuori sede, e a carico dei genitori.
    Gestisco un blog su un argomento che mi appassiona e da meno di un mese ho aperto un account AdSense e ho pubblicato qualche inserzione.
    Al momento il mio saldo è di 35 centesimi,ma davvero non riesco a capire come dovrei muovermi per regolarizzarmi.

    Non ho una dichiarazione dei redditi,non ho un lavoro nulla!
    non è che posso aprire la partita iva per così poco.
    Certo,magari col tempo le entrate aumenteranno,ma probabilmente comunque saranno cifre irrisorie.

    Ma volendo regolarizzarmi,mi sembra di capire che non c'è modo per chi è nella mia situazione!
    O sbaglio?


  • User

    @lord_frankye said:

    Quindi non si può neanche cominciare ad accumulare crediti e tenerli in sospeso -(in attesa di verificare se conviene aprire la partita iva) ? 😞

    Leggendo l' interpello all' Agenzia delle entrate (link nei messaggi precedenti) mi è sembrato di capire che anche loro non hanno le idee molto chiare.
    Ma mi è anche sembrato di capire che fino a quando non inizi a risquotere *(comunicando i tuoi dati fiscali a Google) *non dovresti avere problemi: come puoi pagare le tasse su dei soldi che non hai ancora guadagnato?

    Per chi invece già risquote credo sia possibile aprire la partita iva come libero professionista *(web domainer) *anzichè come impresa: in questo caso non sarebbe prevista l' iscrizione alle Camere di Commercio e i contributi Inps sarebbero calcolati in percentuale al reddito (credo 26%).
    Questo è quanto ho appreso recentemente leggendo altre discussioni, chiaramente è tutto da verificare...