• User Attivo

    Ma i soggetti senza IVA?

    Ho letto tutta la discussione sul profilo IVA di Adsense, ma non si fa cenno ai soggetti non iva. Ho letto anche qualche pagina di discussioni e nessuno fa riferimento ai soggetti non IVA.
    Il mio problema è che per il momento farei 100-200$ l'anno. Non credo che mi facciano neanche aprire la partita IVA.

    E' possibile specificare nella discussione sul profilo IVA anche qualcosa sui soggetti non IVA? Come faccio io a dichiarare, ad esempio, 100$ Adsense senza fattura?

    Grazie infinite.


  • User Attivo

    Cominciamo col dire che la partita IVA te la fanno aprire in ogni caso. Anche se tu non fatturassi poi niente.
    Se tu scegliessi poi il regime dei minimi che prevede alcune agevolazioni in fatto di IVA, non dovresti versarla e quindi neppure richiederla a google. Facilissimo.

    Dovrai però fatturare a google per poter dichiarare i tuoi redditi.

    A questo punto il discorso è il solito:
    per essere in regola e non essere un evasore fiscale devi aprire la partita IVA e dovresti anche iscriverti alla camera di commercio (dico dovresti perchè questo punto non è chiaro per nulla, ma è un altro discorso) con costi superiori alle tue entrate.

    La domanda è: ne vale la pena per 100 euro all'anno?

    I guadagni che ti consentono di pareggiare le spese di commercialista e versamenti all'inps conseguenti all'iscrizione alla camera di commercio, sono di circa 400$/mese all'attuale cambio euro/dolaro.

    Sono perfettamente d'accordo che non c'è nessun motivo ragionevole per cui uno non possa guadagnare due soldi ed essere anche a posto col fisco. Ad esempio una gestione supersemplificata per chi non supera una certa cifra.
    Invece no. Se non superi un minimo, la tua attività è, per il fisco, priva di senso.

    Qualsiasi domanda che riguardi la possibilità di guadagnare con adsense senza avere una partita IVA, purtroppo, ha una sola risposta: non si può.

    Ci sono alcuni programmi pubblicitari che non prevedono, per il privato, la necessità di partita IVA. eDintorni mi pare uno di questi.
    Fino a che non raggiungi un numero di vistite sufficienti a guadgnare un po' di pìu, potresti passare a questi.


  • User Attivo

    In realtà attualmente non uso Adsense proprio per questo rischio di dubbio sulla mia regolarità, attualmente uso solo sprintrade e a maggio sono riuscito a fare la dichiarazione in regola.
    Il fatto he necessito di partita Iva mi allontana molto da Adsense.
    Se non si fa qualche migliaio di euro annui da quello che ho capito non conviene.

    Grazie della risposta.


  • User

    A dire il vero la partita iva servirebbe in ogni caso, che sprintrade ti faccia la ritenuta d'acconto non significa che sei in regola, cioè sei in regola agli occhi di sprintrade e agli occhi tuoi, ma non necessariamente agli occhi dell'agenzia delle entrate (che è quella che alla fine conta).

    Se hai letto tutti i post su "partita iva e AdSense" avrai visto che in realtà, il fatto di vendere spazi pubblicitari in maniera continuativa sul tuo sito (24 ore su 24 e 12 mesi all'anno) difficilmente è considerata "prestazione occasionale" ma è considerata attività d'impresa, per la quale serve la partita iva.

    Lo so, tu mi dira: ma guadagno poco, ti capisco, ma per il fisco non importa se tu guadagni 1 euro o 10000, se fai attività d'impresa tu devi/dovresti avere partita iva.

    Tu mi dirai: ma allora il gioco non vale la candela, si, se guadagni poco purtroppo il gioco non vale la candela.


  • User Attivo

    @infoman said:

    il fatto di vendere spazi pubblicitari in maniera continuativa sul tuo sito (24 ore su 24 e 12 mesi all'anno) difficilmente è considerata "prestazione occasionale" ma è considerata attività d'impresa, per la quale serve la partita iva.

    Tu mi dirai: ma allora il gioco non vale la candela, si, se guadagni poco purtroppo il gioco non vale la candela.

    Si è vero quello che scrivi, ma sul codice tributario ci sono anche dei parametri monetari e cioè tutti i soggetti che guadagnano sotto unacerta cifra sono ESENTI da dichiazione, non solo IVA e non solo 730. Sono proprio esenti da dichiarazione.
    Inoltre avendolo dichiarato ho pagato anche l'irpef che pagherei anche come imprenditore individuale.
    Insomma: se una persona guadagna per i fatti suoi 20000 euro e ci mette anche gli altri guadagni allora dovrebbe dichiarare tutto, ma se si sta sotto la soglia minima?


  • User

    Da quello che so io, al di sotto dei 5000 euro puoi essere esente dall'apertura della partita iva facendo ritenuta d'acconto (quella che ti compila sprintrade, e quella che hai fatto tu credo).

    Il problema è che quelle dovrebbero essere prestazioni OCCASIONALI, il fatto di vendere spazi pubblicitari, secondo molti non è occasionale perchè ti organizzi, hai un tuo sito, scrivi contenuti, la pubblicità la pubblichi 24 ore su 24 e ti fa guadagnare 24 ore su 24.

    Quindi, se fai un'attività d'impresa non occasionale, inteoria dovresti aprire partita iva anche se guadagni 1 euro.

    Tieni presente che io non sono un commercialista, questo è quello che mi è sembrato di capire leggendo gli interminabili post scritti a riguardo su questo forum, ci sono anche molte opinioni discordanti.


  • User Attivo

    @infoman said:

    ...ci sono anche molte opinioni discordanti.
    Purtroppo le opinioni sono discordanti anche al di fuori del forum.

    Il mio commercialista, che non mi pare l'ultimo pirla, non è molto a suo agio con questo tipo di attività e non mi sa consigliare per nulla.

    Alla camera di commercio, quando sono andato per sentire cosa dovevo fare mi hanno detto che non dovevo fare niente e che, secondo loro, non era un'attività di impresa. Quando ho chiesto se me lo mettevano per iscritto o magari soltanto se mi rifiutavano la domanda di iscrizione motivandola in modo che potessi usarla "a mia discolpa", hanno detto: "portaci più documentazione che vediamo meglio..."

    Adesso andrò all'agenzia delle entrate a vedere cosa dicono, ma anche lì credo che non sapranno nulla e otterrò solo opinioni.

    Peccato che alla fine l'unica opinione che avrà valore sarà quella di chi farà i controlli.

    non so se sia un problema solo italiano, ma le complicazioni in nome del nulla mi pare che stiano trionfando.


  • User

    Bluc purtroppo nessuno te lo metterà per iscritto, l'unica cosa formale che si può fare è l'interpello all'agenzia delle entrate, solo in quel modo lo mettono per iscritto ed è vincolante per loro, significa che se ti dicono che lo puoi fare senza partita iva, poi non ti possono multare in occasione di un accertamento fiscale.

    Piccolo problema, per fare un interpello serve un commercialista (quindi soldi), o comunque uno pratico, dipende molto da come gliela poni la questione.


  • Super User

    @hinocki said:

    Ho letto tutta la discussione sul profilo IVA di Adsense, ma non si fa cenno ai soggetti non iva. Ho letto anche qualche pagina di discussioni e nessuno fa riferimento ai soggetti non IVA.
    Il mio problema è che per il momento farei 100-200$ l'anno. Non credo che mi facciano neanche aprire la partita IVA.

    E' possibile specificare nella discussione sul profilo IVA anche qualcosa sui soggetti non IVA? Come faccio io a dichiarare, ad esempio, 100$ Adsense senza fattura?

    Grazie infinite.

    Ciao e benvenuto,

    non si fa cenno ai soggetti privi di partita Iva perchè a mio giudizio (e quella discussione l'ho postata io) non v'è una legittima possibilità per costoro di aderire al sistema Adsense nell'attuale regime normativo italiano.

    Ti rimando ad approfondire nelle innumerevoli discussioni di questa sezione dove si è affrontato il tema, anche con accese discussioni, sviscerando nei minimi particolari il perchè ed il per come io sostenga una tesi ed altri altra.

    Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta che consenta in futuro di poter ritrarre qualche euro senza per forza aver partita iva come impresa.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta...
    Sarebbe anche ora, ma non so perchè io sono poco "confidente" 😉
    Spero che la tua confidenza, come addetto al lavori, sia più... non saprei come dire... giustificata della mia.

    @infoman: commercialista e partita iva già ci sono per un'altra attività. Il tormentone è: camera di commercio si o no. :mmm: Ne ho sentite ormai di tutti i tipi e l'unica cosa che ho capito è che la disinformazione la fa da padrona anche in chi non avrebbe altra "missione" che essere informato ed informare.

    Tristezza. :ciauz:


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Ciao e benvenuto,

    non si fa cenno ai soggetti privi di partita Iva perchè a mio giudizio (e quella discussione l'ho postata io) non v'è una legittima possibilità per costoro di aderire al sistema Adsense nell'attuale regime normativo italiano.

    Paolo

    Innanzitutto grazie dell'interessamento. Credo che in fondo il mio problema sia il problema di molti.
    Premesso che allora siamo tutti d'accordo che esporre in maniera continuativa un banner NON sia prestazione occasionale, mi è venuta la pulce nell'orecchio. L'iva è di certo una tassa, ma la registrazione della partita iva, nonchè il pagamento della stessa è una dichiarazione. Se, e dico se, esiste davvero una soglia generale di X000 euro sotto la quale si è esenti da dichiarazione, questa regola non vale anche per la partita iva?
    Lo dico perchè ho letto di molti che hanno accostato una piccola attività privata all'esposizione dei banner, ma vorrei dire a tutti che a mio parere sono completamente diversi visto che il codice tributario specifica chiaramente che le imprese commerciali hanno una contabilità e delle norme fiscali a parte. L'esporre i banner non è una attività commerciale.
    Cito:

    secondo l'art. 2195 c.c sono commerciali:

    • le attività industriali dirette alla produzione di beni e servizi
    • le attività intermediarie alla circolazione dei beni
    • le attività di trasporto
    • l'attività bancaria ed assicurativa
    • le attività ausiliarie alle precedenti
      Ne deduco che le attività pubblicitarie non sono commerciali se non organizzate in forma di impresa, per cui farebbero parte della prima categoria. Quindi io piccolo fornitore di pubblicità che non supero i 5000 euro annui sono costretto a fare partita iva anche senza dichiarazione, anche senza tenuta di scritture contabili?

    Se ho detto delle stupidaggini correggetemi e modificherò anche il mio messaggio.
    Grazie a tutti


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta che consenta in futuro di poter ritrarre qualche euro senza per forza aver partita iva come impresa.

    Ciao Paolo e grazie della tua disponibilità e competenza in questo campo per moltissimi, come me, oscuro.

    Pensi che si potrebbe organizzare una qualche tipo di richiesta motivata, a non sò quale organismo ufficiale, perchè venga preso in considerazione questo problema?
    Una raccolta firme o altro intendo.

    Penso che come vale per i webmaster, possa valere per altre categorie di persone. O siamo gli unici che fanno una attività 24/7 ma ci guadagnano pochi euro?

    :ciauz:


  • Super User

    Reputo che la risposta non arriverebbe dalla agenzia entrate. Ho già letto in merito risposte singole fornite a contribuenti, ma del tutto insoddisfacenti (Fab75 ne è al corrente).

    Ripeto per l'ennesima volta che una soglia dei 5000 è solo nella mente di chi non ha le idee ben chiare, prutroppo. Quella è una soglia che esiste solo per un inquadramento fiscale che nulla ha a che verdere con l'attività che qui si andrebbe a svolgere. Ed ha una valenza solo previdenziale.

    Reputo (mi ripeto) che:

    • l'adesione ad adsense (come l'esposizione di banner il più delle volte) comporti l'esposizione delle pubblicità CONTINUATIVAMENTE;
    • l'attività sia di erogazione di servizi pubblicitari, come spiegato più volte e sancito anche dalla citata sentenza della corte di giustizia UE. E dunque attività del citato art. 2195 del CC.
    • l'ORGANIZZAZIONE pur minima esista e sia data da: sito web, contratto di dominio e di hosting, pc, stampante ed accessori hardware, software di editing web, connessione internet, energia elettrica, contratto adsense ecc. ecc.
    • la PROFESSIONALITA'/ABITUALITA' sia derivante dalla continuativa passione ed azione dello stesso publisher nel migliorare costantemente, contenuti, layout, posizionamento del sito e degli annunci, operare per generare il massimo dei click;
    • il LUCRO esista evidentemente anche se minimo, anche se con lo scopo ovvio di coprire prima i costi e poi forse di guadagnare.

    Insomma TUTTO , MA PROPRIO TUTTO quello che definisce l'imprenditore... piccolo imprenditore, micro imprenditore, ma pur sempre imprenditore e non altro. Non esiste un'altra figura utile nel nostro sistema giuridico per mettere in atto quella attività economica.

    Dunque seppur micro si dovrà aprire una impresa, con annessi e connessi.

    Il fisco non è particolarmente interessato a percorrere strade differenti.... e le ragioni risiedono anche nel fatto che il fisco ha predisposto appositi regimi per microimprese (es. il regime dei "minimi").

    Quindi... non vedo chances se non in una nuova figura normativa... con un facilitato sistema di imposizione. Oppure qualche interpretazione estensiva dell'agenzia delle entrare che "pieghi" la norma per una più ragionevole tassazione di questi microbusiness da meno di 1000 euro all'anno.

    Paolo


  • User Attivo

    Grazie mille. Esaustivo e preciso 😄


  • User Attivo

    Supponiamo che adsense sia l'unica attività e che i guadagni siano (appena) sufficienti ad azzerare le spese (15-20$/giorno).
    Lo so che la domanda è già stata fatta e rifatta, ma quale potrebbe essere il codice attività più adeguato, anche tenendo conto degli studi di settore che, essendo i ricavi prossimi allo zero, credo siano da vedere come "nemici"?

    Riassumendo:

    • partita IVA: SI

    • iscrizione camera di commercio: SI

    • scelta del regime per i contribuenti minimi: SI (questo elimina anche i problemi dei rimborsi IVA di google)

    • commercialista: ovviamente facoltativo, ma indispensabile per chi odia le faccende burocratiche

    • codice attività: ?? (leggendo le descrizioni dei codici attività è facile capire come chi li ha individuati/descritti/scelti sia il primo a capire ben poco di certi settori)

    • possibile impatto degli studi di settore (tutti ne parlano ma chi li conosce davvero?) su un'attività che nasce e forse rimarrà "poco produttiva"?

    Credo che le risposte a questi dubbi possano completare il discorso su adsense per quelli che lo fanno "a tempo perso" ma vogliono comunque essere in regola.


  • Super User

    Se i ricavi sono pressocchè simili ai costi il peggior nemico non è lo studio di settore, ma l'idea stessa di avventurarsi nel business adsense.

    L'adesione ad Adsense nel rispetto di ogni crisma amministrativo, fiscale, contabile, giuridico, previdenziale richiede un livello di ricavi adeguato e non certo di 100-200$ al mese.

    Paolo


  • User Attivo

    15-20$/giorno significano infatti tra 450 e 600$/mese.
    Questo, scusa se insisto, per me è il punto "zero".

    Il calcolo approssimativo e forse errato su cui mi baso è questo:

    • Commercialista (il mio): 100 euro/mese
    • iscrizione camera di commercio: <100euro/anno (qui vado con quel che mi dicono)
    • versamenti INPS circa 240euro/mese (sempre fidandomi delle parole del commercialista)

    Fanno poco più di 4000euro/anno -> circa 5500$/anno, all'attuale
    cambio -> circa 15$/giorno.

    Anche se i ricavi sono nulli, non lo considererei un punto di totale inutilità dell'attività, perchè si stanno comunque versando contributi previdenziali che hanno un'utilità futura.

    A questo punto, torno alla domanda... codice/i attività plausibili/corretti/consigliabili?

    Ovviamente se non vuoi rispondere è una cosa che posso anche comprendere e condividere 😉


  • Super User

    Non è che non voglio rispondere.... non ho mai visto nessuno voler far l'imprenditore sapendo di avere utile pari a zero nell'immediato o comunque nel breve medio termine.... e personalmente non neppure mai visto considerare utile l'affidare dei soldi all'INPS.

    In effetti però si potrebbe addirittura decidere di farlo anche in perdita.

    Il codice attività da scegliere richiede le meditazioni che tu hai già ben compreso (studi di settore) ed apposite simulazioni, soprattutto quando il rendere servizi pubblicitari è l'attività principale e adsense dunque non è solo il corollario di una altra attività d'impresa (es. sito del webmaster).

    Non c'è a priori un codice migliore di altri (seppur logicamente si debba sceglierne uno inerente la resa di servizi pubblicitari in proprio e non quale agenzia). Come sempre facciamo sul forum, vista la delicatezza, consiglierei di verificarli con il tuo commercialista di fiducia e fare con lui le simulazioni del caso.

    Paolo


  • User Attivo

    Grazie comunque.

    @i2m4y said:

    ...personalmente non neppure mai visto considerare utile l'affidare dei soldi all'INPS...
    Neppure io! :lol:
    Lo considero utile, nel mio caso in cui ho già versato soldi all'INPS per svariati anni come lavoratore dipendente e ne mancano solo un paio per raggiungere la soglia minima per richiedere, fra molti anni, una micropensione.
    Sempre se ho capito giusto e sempre se non cambieranno di nuovo le carte in tavola. :bho:


  • User

    @i2m4y said:

    Reputo che la risposta non arriverebbe dalla agenzia entrate. Ho già letto in merito risposte singole fornite a contribuenti, ma del tutto insoddisfacenti (Fab75 ne è al corrente).

    Ripeto per l'ennesima volta che una soglia dei 5000 è solo nella mente di chi non ha le idee ben chiare, prutroppo. Quella è una soglia che esiste solo per un inquadramento fiscale che nulla ha a che verdere con l'attività che qui si andrebbe a svolgere. Ed ha una valenza solo previdenziale.

    Reputo (mi ripeto) che:

    • l'adesione ad adsense (come l'esposizione di banner il più delle volte) comporti l'esposizione delle pubblicità CONTINUATIVAMENTE;

    Paolo

    Spesso mi ritrovo a cambiare fornitore di spazi pubblicitari a cui affido il mio spazio sui miei siti, saltuariamente tolgo i banner e i textlink per non invadere gli utenti del mio sito. Quasi sempre non aggiorno il sito ma si autoaggiorna con degli aggregatori....
    Quindi non espongo pubblicità in modo continuativo e non aggiorno il sito..solo ogni tanto ci do una sbirciata in quanto non sono un professionista del settore ma uno che lo fa come hobby.
    Nonostante tutto mi sono arrivati introiti annuali per 4500 euro
    Che devo fare?
    Grazie infinite
    Fiocco