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- Ma i soggetti senza IVA?
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@infoman said:
...ci sono anche molte opinioni discordanti.
Purtroppo le opinioni sono discordanti anche al di fuori del forum.Il mio commercialista, che non mi pare l'ultimo pirla, non è molto a suo agio con questo tipo di attività e non mi sa consigliare per nulla.
Alla camera di commercio, quando sono andato per sentire cosa dovevo fare mi hanno detto che non dovevo fare niente e che, secondo loro, non era un'attività di impresa. Quando ho chiesto se me lo mettevano per iscritto o magari soltanto se mi rifiutavano la domanda di iscrizione motivandola in modo che potessi usarla "a mia discolpa", hanno detto: "portaci più documentazione che vediamo meglio..."
Adesso andrò all'agenzia delle entrate a vedere cosa dicono, ma anche lì credo che non sapranno nulla e otterrò solo opinioni.
Peccato che alla fine l'unica opinione che avrà valore sarà quella di chi farà i controlli.
non so se sia un problema solo italiano, ma le complicazioni in nome del nulla mi pare che stiano trionfando.
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Bluc purtroppo nessuno te lo metterà per iscritto, l'unica cosa formale che si può fare è l'interpello all'agenzia delle entrate, solo in quel modo lo mettono per iscritto ed è vincolante per loro, significa che se ti dicono che lo puoi fare senza partita iva, poi non ti possono multare in occasione di un accertamento fiscale.
Piccolo problema, per fare un interpello serve un commercialista (quindi soldi), o comunque uno pratico, dipende molto da come gliela poni la questione.
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@hinocki said:
Ho letto tutta la discussione sul profilo IVA di Adsense, ma non si fa cenno ai soggetti non iva. Ho letto anche qualche pagina di discussioni e nessuno fa riferimento ai soggetti non IVA.
Il mio problema è che per il momento farei 100-200$ l'anno. Non credo che mi facciano neanche aprire la partita IVA.E' possibile specificare nella discussione sul profilo IVA anche qualcosa sui soggetti non IVA? Come faccio io a dichiarare, ad esempio, 100$ Adsense senza fattura?
Grazie infinite.
Ciao e benvenuto,
non si fa cenno ai soggetti privi di partita Iva perchè a mio giudizio (e quella discussione l'ho postata io) non v'è una legittima possibilità per costoro di aderire al sistema Adsense nell'attuale regime normativo italiano.
Ti rimando ad approfondire nelle innumerevoli discussioni di questa sezione dove si è affrontato il tema, anche con accese discussioni, sviscerando nei minimi particolari il perchè ed il per come io sostenga una tesi ed altri altra.
Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta che consenta in futuro di poter ritrarre qualche euro senza per forza aver partita iva come impresa.
Paolo
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@i2m4y said:
Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta...
Sarebbe anche ora, ma non so perchè io sono poco "confidente"
Spero che la tua confidenza, come addetto al lavori, sia più... non saprei come dire... giustificata della mia.@infoman: commercialista e partita iva già ci sono per un'altra attività. Il tormentone è: camera di commercio si o no.
Ne ho sentite ormai di tutti i tipi e l'unica cosa che ho capito è che la disinformazione la fa da padrona anche in chi non avrebbe altra "missione" che essere informato ed informare.
Tristezza.
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@i2m4y said:
Ciao e benvenuto,
non si fa cenno ai soggetti privi di partita Iva perchè a mio giudizio (e quella discussione l'ho postata io) non v'è una legittima possibilità per costoro di aderire al sistema Adsense nell'attuale regime normativo italiano.
Paolo
Innanzitutto grazie dell'interessamento. Credo che in fondo il mio problema sia il problema di molti.
Premesso che allora siamo tutti d'accordo che esporre in maniera continuativa un banner NON sia prestazione occasionale, mi è venuta la pulce nell'orecchio. L'iva è di certo una tassa, ma la registrazione della partita iva, nonchè il pagamento della stessa è una dichiarazione. Se, e dico se, esiste davvero una soglia generale di X000 euro sotto la quale si è esenti da dichiarazione, questa regola non vale anche per la partita iva?
Lo dico perchè ho letto di molti che hanno accostato una piccola attività privata all'esposizione dei banner, ma vorrei dire a tutti che a mio parere sono completamente diversi visto che il codice tributario specifica chiaramente che le imprese commerciali hanno una contabilità e delle norme fiscali a parte. L'esporre i banner non è una attività commerciale.
Cito:secondo l'art. 2195 c.c sono commerciali:
- le attività industriali dirette alla produzione di beni e servizi
- le attività intermediarie alla circolazione dei beni
- le attività di trasporto
- l'attività bancaria ed assicurativa
- le attività ausiliarie alle precedenti
Ne deduco che le attività pubblicitarie non sono commerciali se non organizzate in forma di impresa, per cui farebbero parte della prima categoria. Quindi io piccolo fornitore di pubblicità che non supero i 5000 euro annui sono costretto a fare partita iva anche senza dichiarazione, anche senza tenuta di scritture contabili?
Se ho detto delle stupidaggini correggetemi e modificherò anche il mio messaggio.
Grazie a tutti
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@i2m4y said:
Confido in una modifica normativa od una interpretazione ufficiale di larga veduta che consenta in futuro di poter ritrarre qualche euro senza per forza aver partita iva come impresa.
Ciao Paolo e grazie della tua disponibilità e competenza in questo campo per moltissimi, come me, oscuro.
Pensi che si potrebbe organizzare una qualche tipo di richiesta motivata, a non sò quale organismo ufficiale, perchè venga preso in considerazione questo problema?
Una raccolta firme o altro intendo.Penso che come vale per i webmaster, possa valere per altre categorie di persone. O siamo gli unici che fanno una attività 24/7 ma ci guadagnano pochi euro?
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Reputo che la risposta non arriverebbe dalla agenzia entrate. Ho già letto in merito risposte singole fornite a contribuenti, ma del tutto insoddisfacenti (Fab75 ne è al corrente).
Ripeto per l'ennesima volta che una soglia dei 5000 è solo nella mente di chi non ha le idee ben chiare, prutroppo. Quella è una soglia che esiste solo per un inquadramento fiscale che nulla ha a che verdere con l'attività che qui si andrebbe a svolgere. Ed ha una valenza solo previdenziale.
Reputo (mi ripeto) che:
- l'adesione ad adsense (come l'esposizione di banner il più delle volte) comporti l'esposizione delle pubblicità CONTINUATIVAMENTE;
- l'attività sia di erogazione di servizi pubblicitari, come spiegato più volte e sancito anche dalla citata sentenza della corte di giustizia UE. E dunque attività del citato art. 2195 del CC.
- l'ORGANIZZAZIONE pur minima esista e sia data da: sito web, contratto di dominio e di hosting, pc, stampante ed accessori hardware, software di editing web, connessione internet, energia elettrica, contratto adsense ecc. ecc.
- la PROFESSIONALITA'/ABITUALITA' sia derivante dalla continuativa passione ed azione dello stesso publisher nel migliorare costantemente, contenuti, layout, posizionamento del sito e degli annunci, operare per generare il massimo dei click;
- il LUCRO esista evidentemente anche se minimo, anche se con lo scopo ovvio di coprire prima i costi e poi forse di guadagnare.
Insomma TUTTO , MA PROPRIO TUTTO quello che definisce l'imprenditore... piccolo imprenditore, micro imprenditore, ma pur sempre imprenditore e non altro. Non esiste un'altra figura utile nel nostro sistema giuridico per mettere in atto quella attività economica.
Dunque seppur micro si dovrà aprire una impresa, con annessi e connessi.
Il fisco non è particolarmente interessato a percorrere strade differenti.... e le ragioni risiedono anche nel fatto che il fisco ha predisposto appositi regimi per microimprese (es. il regime dei "minimi").
Quindi... non vedo chances se non in una nuova figura normativa... con un facilitato sistema di imposizione. Oppure qualche interpretazione estensiva dell'agenzia delle entrare che "pieghi" la norma per una più ragionevole tassazione di questi microbusiness da meno di 1000 euro all'anno.
Paolo
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Grazie mille. Esaustivo e preciso
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Supponiamo che adsense sia l'unica attività e che i guadagni siano (appena) sufficienti ad azzerare le spese (15-20$/giorno).
Lo so che la domanda è già stata fatta e rifatta, ma quale potrebbe essere il codice attività più adeguato, anche tenendo conto degli studi di settore che, essendo i ricavi prossimi allo zero, credo siano da vedere come "nemici"?Riassumendo:
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partita IVA: SI
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iscrizione camera di commercio: SI
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scelta del regime per i contribuenti minimi: SI (questo elimina anche i problemi dei rimborsi IVA di google)
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commercialista: ovviamente facoltativo, ma indispensabile per chi odia le faccende burocratiche
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codice attività: ?? (leggendo le descrizioni dei codici attività è facile capire come chi li ha individuati/descritti/scelti sia il primo a capire ben poco di certi settori)
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possibile impatto degli studi di settore (tutti ne parlano ma chi li conosce davvero?) su un'attività che nasce e forse rimarrà "poco produttiva"?
Credo che le risposte a questi dubbi possano completare il discorso su adsense per quelli che lo fanno "a tempo perso" ma vogliono comunque essere in regola.
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Se i ricavi sono pressocchè simili ai costi il peggior nemico non è lo studio di settore, ma l'idea stessa di avventurarsi nel business adsense.
L'adesione ad Adsense nel rispetto di ogni crisma amministrativo, fiscale, contabile, giuridico, previdenziale richiede un livello di ricavi adeguato e non certo di 100-200$ al mese.
Paolo
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15-20$/giorno significano infatti tra 450 e 600$/mese.
Questo, scusa se insisto, per me è il punto "zero".Il calcolo approssimativo e forse errato su cui mi baso è questo:
- Commercialista (il mio): 100 euro/mese
- iscrizione camera di commercio: <100euro/anno (qui vado con quel che mi dicono)
- versamenti INPS circa 240euro/mese (sempre fidandomi delle parole del commercialista)
Fanno poco più di 4000euro/anno -> circa 5500$/anno, all'attuale
cambio -> circa 15$/giorno.Anche se i ricavi sono nulli, non lo considererei un punto di totale inutilità dell'attività, perchè si stanno comunque versando contributi previdenziali che hanno un'utilità futura.
A questo punto, torno alla domanda... codice/i attività plausibili/corretti/consigliabili?
Ovviamente se non vuoi rispondere è una cosa che posso anche comprendere e condividere
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Non è che non voglio rispondere.... non ho mai visto nessuno voler far l'imprenditore sapendo di avere utile pari a zero nell'immediato o comunque nel breve medio termine.... e personalmente non neppure mai visto considerare utile l'affidare dei soldi all'INPS.
In effetti però si potrebbe addirittura decidere di farlo anche in perdita.
Il codice attività da scegliere richiede le meditazioni che tu hai già ben compreso (studi di settore) ed apposite simulazioni, soprattutto quando il rendere servizi pubblicitari è l'attività principale e adsense dunque non è solo il corollario di una altra attività d'impresa (es. sito del webmaster).
Non c'è a priori un codice migliore di altri (seppur logicamente si debba sceglierne uno inerente la resa di servizi pubblicitari in proprio e non quale agenzia). Come sempre facciamo sul forum, vista la delicatezza, consiglierei di verificarli con il tuo commercialista di fiducia e fare con lui le simulazioni del caso.
Paolo
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Grazie comunque.
@i2m4y said:
...personalmente non neppure mai visto considerare utile l'affidare dei soldi all'INPS...
Neppure io!
Lo considero utile, nel mio caso in cui ho già versato soldi all'INPS per svariati anni come lavoratore dipendente e ne mancano solo un paio per raggiungere la soglia minima per richiedere, fra molti anni, una micropensione.
Sempre se ho capito giusto e sempre se non cambieranno di nuovo le carte in tavola. :bho:
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@i2m4y said:
Reputo che la risposta non arriverebbe dalla agenzia entrate. Ho già letto in merito risposte singole fornite a contribuenti, ma del tutto insoddisfacenti (Fab75 ne è al corrente).
Ripeto per l'ennesima volta che una soglia dei 5000 è solo nella mente di chi non ha le idee ben chiare, prutroppo. Quella è una soglia che esiste solo per un inquadramento fiscale che nulla ha a che verdere con l'attività che qui si andrebbe a svolgere. Ed ha una valenza solo previdenziale.
Reputo (mi ripeto) che:
- l'adesione ad adsense (come l'esposizione di banner il più delle volte) comporti l'esposizione delle pubblicità CONTINUATIVAMENTE;
Paolo
Spesso mi ritrovo a cambiare fornitore di spazi pubblicitari a cui affido il mio spazio sui miei siti, saltuariamente tolgo i banner e i textlink per non invadere gli utenti del mio sito. Quasi sempre non aggiorno il sito ma si autoaggiorna con degli aggregatori....
Quindi non espongo pubblicità in modo continuativo e non aggiorno il sito..solo ogni tanto ci do una sbirciata in quanto non sono un professionista del settore ma uno che lo fa come hobby.
Nonostante tutto mi sono arrivati introiti annuali per 4500 euro
Che devo fare?
Grazie infinite
Fiocco
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Credo che alla legge interessi il TUO continuatamente e non quello dei tuoi banner.
E' come per un negozio che cambia fornitore tutti i mesi. Non per questo non paga le tasse.
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@hinocki said:
***.
Appunto... non espongo ad sense o altro continuamente.
Le tasse non c'entrano quelle van pagate, si trattava di aprire P iva e CCommercio
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@olaola said:
Ciao Paolo e grazie della tua disponibilità e competenza in questo campo per moltissimi, come me, oscuro.
Pensi che si potrebbe organizzare una qualche tipo di richiesta motivata, a non sò quale organismo ufficiale, perchè venga preso in considerazione questo problema?
Una raccolta firme o altro intendo.Penso che come vale per i webmaster, possa valere per altre categorie di persone. O siamo gli unici che fanno una attività 24/7 ma ci guadagnano pochi euro?
Secondo me sarebbe proprio la cosa da fare.
Se cominciassimo a raccogliere le firme?