• User Attivo

    @CamillaB said:

    purtroppo penso di aver superato il limite di 15.000 euro di beni strumentali negli ultimi 3 anni. grazie a tutti.

    C'era qualcosa!!!

    @Mruoppolo said:

    perché i commercialisti tutto sono tranne che "il buon padre di famiglia"

    .....:lipssealed: :lipssealed: :lipssealed: :lipssealed:......


  • User

    rimarrò semplificata a vita.............


  • User

    Salve Fed****claud, cosa ne pensa del quesito di seguito riportato?

    Regime minimi
    Ho acquistato un'auto a 29000 + iva =34800

    Se ho ben interpretato la circolare 7E pto 2.8 quesito b dell'ADE, ai fini del computo del limite triennale dei 15000 per i beni strumentali promiscui devo considerare il 50% di 29000 quindi 14500.

    E' giusto?

    Poi quando vado a considerare le spese da detrarre devo invece considerare l'importo compreso iva (14500+iva), circolare 7E pto 5.1 quesito c

    E' giusto?

    Grazie mille


  • User Attivo

    Secondo l'Ade è così.:ciauz:


  • User

    @CamillaB said:

    ma no dai, è un buon professionista.

    beata te, qui professionalità zero per molti, o meglio nella mia città non ho trovato uno che sia uno che opffre consigli si limitano a notulare.

    io ancora mi chiedo perché ad apertura di piva da finto dipendente non m'ha fatto fare il forfettino (o meglio la risposta ce l'ho si fa prima a lavorare tutti i clienti in ordinaria che a scervellarsi) e perché si ostina a dire che il software per il CA pagato 4000 euro non è un bene strumentale e me lo vuol far portare TUTTO in detrazione con l'unico che debbo presentare fra un po'.


  • User

    @renzogt said:

    Salve Fed****claud, cosa ne pensa del quesito di seguito riportato?

    Regime minimi
    Ho acquistato un'auto a 29000 + iva =34800

    Se ho ben interpretato la circolare 7E pto 2.8 quesito b dell'ADE, ai fini del computo del limite triennale dei 15000 per i beni strumentali promiscui devo considerare il 50% di 29000 quindi 14500.

    E' giusto?

    Poi quando vado a considerare le spese da detrarre devo invece considerare l'importo compreso iva (14500+iva), circolare 7E pto 5.1 quesito c

    E' giusto?

    Grazie mille

    Scusate come al solito l'ignoranza (la mia),

    se l'auto acquistata è fatturata per € 25.000,00 ma il pagamento avviene in finanziamento 5 anni? Al fine del calcolo per il rientro nei 15.000 triennali devo considerare l'uscita di cassa (dunque le rate nei tre anni) o l'importo totale della fattura? Grazie


  • User Attivo

    @Emy said:

    Scusate come al solito l'ignoranza (la mia),

    se l'auto acquistata è fatturata per ? 25.000,00 ma il pagamento avviene in finanziamento 5 anni? Al fine del calcolo per il rientro nei 15.000 triennali devo considerare l'uscita di cassa (dunque le rate nei tre anni) o l'importo totale della fattura? Grazie

    L'ade (e l'art. 98 L.F.) mi sembra aver risposto che ai fini del limite dei 15.000 rileva l'art. 6 del Dpr 633/72. Pertanto ha rilevanza il momento di effettuazione dell'operazione.
    Nel tuo caso, presumo trattandosi di semplice finanziamento e non di leasing, rileverà l'importo fatturato.:ciauz:


  • User

    Buongiorno a tutti, ho intenzione di svolgere l'attività da libero profesionista da casa. La casa è intestata a mia madre, così come tutte le utenze.
    Cosa occorre per poter dedurre i costi sia delle utenze, che quelle relative all'abitazione?

    Grazie


  • User Attivo

    svolgo attività professionale per una società di ingegneria, sono iscritto alla relativa cassa professionale e faccio fatture mensili di ca. 2400/euro/mese fino a 28800/euro/anno (incluso 2% Inps e 4% cassa professionale). E' una attività svolta praticamente in esclusiva per questa società, anche se difatti non sarebbe vietata la collaborazione con altre società e/o altri clienti.

    la medesima società ora mi propone di fare anche l'amministratore, a supporto dell'attuale amministratore unico, e svolgere attività di coordinamento/gestione per un compenso di ca. 5.000/euro/anno+spese. Per questa attività sarà versato un contributo anche alla Gestione Separata pari al 10% del compenso (mi pare a carico di entrambi)

    secondo voi se accetto anche questo incarico, esiste il problema del cumulo dei redditi? Ovvero resto un contribuente minimo per la mia attività professionale?


  • User Newbie

    Ciao a tutti: sono Leda Pascale e da pochissimo sono finalmente avvocato.
    Per iscrivermi all'albo, a gennaio ho dovuto aprire la partita IVA come
    professionista, e su consigliodi un collega ho optato per il nuovo regime
    dei
    contribuenti minimi previsto dalla finanziaria 2008 (ho barrato nella
    dichiarazione per l'IVA nel QUADRO B l'opzione "CONTRIBUENTI MINORI").Non ho
    ancora emesso fatture dall'apertura di partita IVa. Ora ho un dubbio:
    considerando che
    -possiedo solo il 50% di un immobile ad Assemini in comproprietà con il mio compagno
    -dal 1/1/08 ho iniziato a pagare il mutuo per l'acquisto della predetta
    prima
    casa (mutuo di 80.000 euro di capitale) di cui vorrei magari recuperare
    qualcosina sugli interessi
    -emetterò fatture principalmente ad imprese con partita iva (e raramente a
    privati)
    -raggiungerò (spero) un reddito non superiore ai 13-14.000 euro per
    quest'anno
    -non ho grosse spese da scaricare perchè lavoro a percentuale come
    collaboratrice nello studio di un altro avvocato
    Considerando tutte queste informazioni secondo Voi mi conviene optare per il
    regime dei contribuenti minimi previsto dalla finanziaria o per un altro
    regime, sfruttando cioè quel periodo di tassazione agevolata (se non erro 3
    anni)successivo all'apertura IVA?
    Ovviamente penso di poter ancora modificare la mia opzione già espressa...
    vero?!
    Io ho le idee molto confuse anche perchè mi affaccio adesso su questo nuovo
    mondo a me totalmente ignoto!!!
    In attesa di risposte, ringrazio anticipatamente.


  • User Newbie

    Ciao vorrei a questopunto sottoporti ilmio caso.Da pochissimo sono finalmente avvocato.
    Per iscrivermi all'albo, a gennaio ho dovuto aprire la partita IVA come
    professionista, e su consigliodi un collega ho optato per il nuovo regime
    dei
    contribuenti minimi previsto dalla finanziaria 2008 (ho barrato nella
    dichiarazione per l'IVA nel QUADRO B l'opzione "CONTRIBUENTI MINORI").Non ho
    ancora emesso fatture dall'apertura di partita IVa. Ora ho un dubbio:
    considerando che
    -possiedo solo il 50% di un immobile ad Assemini in comproprietà con il mio compagno
    -dal 1/1/08 ho iniziato a pagare il mutuo per l'acquisto della predetta
    prima
    casa (mutuo di 80.000 euro di capitale) di cui vorrei magari recuperare
    qualcosina sugli interessi
    -emetterò fatture principalmente ad imprese con partita iva (e raramente a
    privati)
    -raggiungerò (spero) un reddito non superiore ai 13-14.000 euro per
    quest'anno
    -non ho grosse spese da scaricare perchè lavoro a percentuale come
    collaboratrice nello studio di un altro avvocato
    Considerando tutte queste informazioni secondo te mi conviene optare per il
    regime dei contribuenti minimi previsto dalla finanziaria o per un altro
    regime, sfruttando cioè quel periodo di tassazione agevolata (se non erro 3
    anni)successivo all'apertura IVA?
    Ovviamente penso di poter ancora modificare la mia opzione già espressa...
    vero?!
    Io ho le idee molto confuse anche perchè mi affaccio adesso su questo nuovo
    mondo a me totalmente ignoto!!!
    In attesa di risposte, ringrazio anticipatamente.