• User Attivo

    A me ne ha indicizzate 28000 tutte con &id=


  • Super User

    inforamticamente parlando un parametro che si chiama id è come uno che si chiama articolo... io mi riferivo al numero nn al nome adottato

    🙂


  • Super User

    L'obiettivo di Google è quello di non indicizzare pagine che hanno negli URL degli id di sessione.

    Pertanto, finché il valore di "id" non assomiglia ad un id di sessione, Google non ha ragione di snobbare la pagina.

    Ma basta che il valore del parametro sia un numero abbasanza lungo, che Google inizia a storcere il naso, ipotizzando che possa trattarsi di un id di sessione. E non indicizza.


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    L'obiettivo di Google è quello di non indicizzare pagine che hanno negli URL degli id di sessione.

    Pertanto, finché il valore di "id" non assomiglia ad un id di sessione, Google non ha ragione di snobbare la pagina.

    Ma basta che il valore del parametro sia un numero abbasanza lungo, che Google inizia a storcere il naso, ipotizzando che possa trattarsi di un id di sessione. E non indicizza.

    ah ecco..ora ci ho capito di piu

    infatti avevo letto qualcosa circa gli id di sessione, anche se in realta' non capisco cosa interessi a google se le pagine hanno id di sessione o meno.

    qualcuno ne sa il motivo?


  • Super User

    Gli ID di sessione servono ad identificare la sessione di un utente, e la maggior parte delle volte sono utilizzati dai server per creare pagine con contenuti dedicati ad un esplicito utente.

    I motori di ricerca non vogliono indicizzare queste pagine. Loro vogliono solo le pagine generiche, non quelle personalizzate.

    Perché non avrebbe senso spedire l'utente che fa la ricerca su una pagina con contenuti riservati ad altra gente (e che comunque probabilmente non funzionerebbe, visto che l'di di sessione solitamente scade dopo un po' di tempo).


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    Gli ID di sessione servono ad identificare la sessione di un utente, e la maggior parte delle volte sono utilizzati dai server per creare pagine con contenuti dedicati ad un esplicito utente.

    I motori di ricerca non vogliono indicizzare queste pagine. Loro vogliono solo le pagine generiche, non quelle personalizzate.

    Perché non avrebbe senso spedire l'utente che fa la ricerca su una pagina con contenuti riservati ad altra gente (e che comunque probabilmente non funzionerebbe, visto che l'di di sessione solitamente scade dopo un po' di tempo).

    si, cio che dici ha un senso sicuramente.

    tuttavia mi pare strano perche di norma l'id di sessione viene creato dopo che l'utente ha fatto un login o simile, cosa che google non fa.

    Se un id (ovviamente numerico) diviene troppo lungo, ci si dovra' preoccupare che google lo ignori? che brutta cosa ! 😢

    Inoltre mi pare strano che si consideri una sessione solo se ha numero lunghi, poiche' spesso non si usano numero lunghi per una sessione ma semplicemente un numero che identifica un utente..

    insomma..mi pare un po' strana come strategia.
    cmq se e' cosi che google dice..ci adegueremo :ciauz:


  • Super User

    @martic said:

    tuttavia mi pare strano perche di norma l'id di sessione viene creato dopo che l'utente ha fatto un login o simile, cosa che google non fa.

    Il problema non è nel login, visto che i motori non lo fanno, ma nel fatto che il Web è pieno di link che contengono ID di sessione nell'URL.

    Se i motori li seguono, rischiano di trovarsi di fronte una pagina generata per uno specifico utente, quindi decidono di non seguirli.

    Inoltre mi pare strano che si consideri una sessione solo se ha numero lunghi, poiche' spesso non si usano numero lunghi per una sessione ma semplicemente un numero che identifica un utente..

    E' un po' di tempo che non faccio test sul numero massimo di caratteri che Google accetta per il parametro ID, ma fai conto che un ID di sessione solitamente è un ID molto lungo, 32 caratteri o più.

    Come regola generale, consiglio sempre di non usare nessun nome di parametro che possa dare l'idea di un id di sessione.


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    E' un po' di tempo che non faccio test sul numero massimo di caratteri che Google accetta per il parametro ID, ma fai conto che un ID di sessione solitamente è un ID molto lungo, 32 caratteri o più.

    Come regola generale, consiglio sempre di non usare nessun nome di parametro che possa dare l'idea di un id di sessione.

    grazie dell'esempio , almeno ci si puo' regolare approssimativamente.

    Ad ogni modo intendevo dire che, visto che spesso l'id di sessione (specifico per un certo utente) viene creato dopo un eventuale login, e' difficile che esso sia un problema per google.

    In pratica mi sto chiedendo quanto 'grosso' potra' mai essere questo problema per google, da causare addirittura l'esclusione di taluni url solo a causa dell'url.

    ciaozz


  • Super User

    @martic said:

    In pratica mi sto chiedendo quanto 'grosso' potra' mai essere questo problema per google, da causare addirittura l'esclusione di taluni url solo a causa dell'url.

    E' un problema consistente per tutti i motori di ricerca. L'indicizzazione di URL con id di sessione è qualcosa che mina fortemente la qualità dell'indice e tutti i motori di ricerca usano filtri per limitare al massimo la presenza di questi URL tra quelli nel database.


  • User Attivo

    @margheritebianche said:

    A me ne ha indicizzate 28000 tutte con &id=
    Le indicizza ma potrebbe non dare la stessa importanza che da a una pagina .html

    Seguimi, due pagine, una:

    www.tuosito.it/pagina.php?id=p&tipo=pippo&ct=pluto

    e una:

    www.tuosito.it/pluto/pippo/pagina-p.htm

    o in qualunque altra forma

    secondo te quale è più pulita?

    Tra le due quale GG potrebbe preferire?