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Ci sono molti modi oltre google per mantenere su un sito, che ne so vendere un po di spazio web, cercare sponsor, pubblicizzare altri siti in bella vista in cambio di denaro, far pagare alcuni contenuti anche se a basso costo.
Alla fine un portale simili rimane di sicuro in piedi.
Poi dietro ci saranno altre attività che noi non conosciamo.
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nessuno può sapere se attualmente ricavano più di quello che spendono in gestione o al contrario, il valore stimato qualche mese addietro era di circa 1 miliardo di dollari...attualmente tutto quanto è video sul web passa attraverso di loro, dalla festa di compleanno di nonna rosa all'impiccagione di saddam.
i costi di gestione dei server calano a picco... gli utenti aumentano esponenzialmente.....quello è un business che mi ci metterei ad occhi chiusi.!
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@mistermandarino said:
nessuno può sapere se attualmente ricavano più di quello che spendono in gestione o al contrario, il valore stimato qualche mese addietro era di circa 1 miliardo di dollari...
ma secondo te, Google, va a spendere 1,67 miliardi di dollari per acquisire YouTube per poi avere delle spese ulteriori?
@mistermandarino said:
i costi di gestione dei server calano a picco... gli utenti aumentano esponenzialmente.....quello è un business che mi ci metterei ad occhi chiusi.!
appunto per questo, ammesso che vi siano degli introiti, come fa ugualmente a star dietro alle spese, che ogni giorno sempre più gente inserisce e guarda video? Un aumento di guadagno da una parte, provoca l'aumento di utenza dall'altra.. non si pareggeranno mai i conti.
Mi pareva di aver letto da qualche parte (correggetemi se sbaglio..) che vengono inseriti oltre 60.000 video al giorno. Bene, facendo 2 conti, se facciamo una media, di 10mb per video, 60.000 x 10 = 600.000 Mb = 600 Tb di dati al giorno (!!). E più passano i giorni, più c'è un passaparola tra le persone, più tv metteranno YouTube sempre al centro dell'attenzione, e più la massa di persone che lo userà sarà grande, quindi sempre più spese.
La butto sul ridere, non è che google nel suo grande impero possiede anche fabbriche di server? Che sia tutto come una grande casa..
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...raga scusate ma di che stiamo parlando???...
il valore di una web company si misura in base al traffico che genera .... alle visite ed alla popolarità... su cosa lo vogliamo calcolare in base ai click che fanno gli utenti su adsense??? ... ...a quanto ti rende lo sponsor...???...questi sono ragionamenti da webmaster di provincia no da mega portali come quello in oggetto....
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@badu said:
La butto sul ridere, non è che google nel suo grande impero possiede anche fabbriche di server? Che sia tutto come una grande casa..
Di sicuro avrà un server privata, questo è ovvio.
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YouTube è stato creato da due ragazzi che hanno fatto storia. Facevano parte del gruppo che hanno inventato Paypal e che se ne sono andati dopo la cessione di Paypal perchè non ne condividevano più la filosofia
Gli altri del gruppo hanno creato siti di grande rilievo...non ricordo i nomi, ma tutti con una filosofia 2.0 che hanno fatto successo.
Si cono autofinanziati grazie ai soldi fatti con Paypal, quindi sono partiti con budget grossi e aiutandosi fra di loro.
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@mistermandarino said:
...raga scusate ma di che stiamo parlando???...
il valore di una web company si misura in base al traffico che genera .... alle visite ed alla popolarità... su cosa lo vogliamo calcolare in base ai click che fanno gli utenti su adsense??? ... ...a quanto ti rende lo sponsor...???...questi sono ragionamenti da webmaster di provincia no da mega portali come quello in oggetto....D'accordo con quel che dici, ma ci sono siti che con adsense ci fanno 300.000 dollari
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@badu said:
Ma ti pare? La gente migrerà in altri siti dove non ci sono rotture di balle.. e perderà un bella fetta di utenti. YouTube, quindi Google, dovrà trovare un'altra strategia per inserire adv non invasivi casomai.
non ho detto ADV invasivi, cmq tieni conto che se vai su youtube trovi TUTTO, se vai su altri siti di video forse trovi e forse no. Non credo che la gente abbandonerà tanto facilmente youtube
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@mistermandarino said:
...raga scusate ma di che stiamo parlando???...
il valore di una web company si misura in base al traffico che genera .... alle visite ed alla popolarità... su cosa lo vogliamo calcolare in base ai click che fanno gli utenti su adsense??? ... ...a quanto ti rende lo sponsor...???...questi sono ragionamenti da webmaster di provincia no da mega portali come quello in oggetto....Il valore economico di un progetto (online o offline) è dato dal suo fatturato, reale e potenziale.
Lo so, è più bello vedere le cose in altro modo, ma se parliamo di valore di una web company dobbiamo parlare di fatturato.
Il traffico può (non sempre) essere convertito in fatturato, ed in questo senso diviene un parametro che incide sul valore economico di un progetto.
Se un bar, invece di vendere il caffè ed il resto, lo regala, diviene subito popolare.. tutti ci vanno o ci sono andati almeno una volta...Eppure dubito che valga di più di un secondo bar che abbia solo la metà delle persone, ma tutti paganti.
Certo, parliamo di un progetto con un numero di utenti spaventoso, è normale che abbia un potenziale enorme... ma qui il problema è come farlo fruttare.
Google stesso, fino a pochi anni fa fatturava zero.... altri avevano provato ad inserire sponsored link nel proprio motore di ricerca, ma con risultati disastrosi...
Fino a che non si è trovato un modello di business che funziona, genera fatturato ed è ben visto dagli utenti.Il valore di YouTube non lo devi paragonare al mio o al tuo sito.
Prova a paragonarlo ad un sito (con i conti in attivo) che abbia solo la metà del suo traffico.... e vedrai che questo secondo sito, con tutta probabilità, ha un valore economico di molto superiore...Un esempio, triste da un punto di vista romantico, è napster.
Napster (il numero di utenti ha superato quota 400.000) ha almeno 30/40 volte meno utenti di YouTube (13 milioni di singoli utenti al mese, dato vecchio del 2006).Eppure il "piccolo" Napster per il trimestre corrente raggiungerà un fatturato di 28 milioni di dollari.
Per il trimestre.... ed in un solo anno fattura il valore di YouTube.
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Spesso e volentieri dietro le compagnie che propongono idee (al tempo) rivoluzionarie ci sono società come sequoia, il cui core business è FINANZIARE le start up, in cambio di quote azionarie o di proprietà. Queste aziende assistono dalla A alla Z (dai finanziamenti ai pareri legali, al marketing) aziende come YouTube e tutte le altre per poi rivenderle quando il loro valore aumenta.
Per Google acquisire una realtà come YouTube, anche se nell'immediato non porta vantaggi economici vuol dire:
1.entrare nel nuovo mercato (in questo caso il video) da leader;
2.rafforzare la propria leadership e il proprio brand;
3.sbaragliare la concorrenza;
4.costruire una rete di contenuti su cui veicolare tutto il suo business.In poche parole... Hanno investito, e tanto... Ma hanno pesantemente presidiato la piazza... E adesso, provate a fregarli i due ragazzacci!
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@Stefano said:
Il valore economico di un progetto (online o offline) è dato dal suo fatturato, reale e potenziale.
Lo so, è più bello vedere le cose in altro modo, ma se parliamo di valore di una web company dobbiamo parlare di fatturato.
Il traffico può (non sempre) essere convertito in fatturato, ed in questo senso diviene un parametro che incide sul valore economico di un progetto.
Se un bar, invece di vendere il caffè ed il resto, lo regala, diviene subito popolare.. tutti ci vanno o ci sono andati almeno una volta...Eppure dubito che valga di più di un secondo bar che abbia solo la metà delle persone, ma tutti paganti.
Certo, parliamo di un progetto con un numero di utenti spaventoso, è normale che abbia un potenziale enorme... ma qui il problema è come farlo fruttare.
Google stesso, fino a pochi anni fa fatturava zero.... altri avevano provato ad inserire sponsored link nel proprio motore di ricerca, ma con risultati disastrosi...
Fino a che non si è trovato un modello di business che funziona, genera fatturato ed è ben visto dagli utenti.Il valore di YouTube non lo devi paragonare al mio o al tuo sito.
Prova a paragonarlo ad un sito (con i conti in attivo) che abbia solo la metà del suo traffico.... e vedrai che questo secondo sito, con tutta probabilità, ha un valore economico di molto superiore...Un esempio, triste da un punto di vista romantico, è napster.
Napster (il numero di utenti ha superato quota 400.000) ha almeno 30/40 volte meno utenti di YouTube (13 milioni di singoli utenti al mese, dato vecchio del 2006).Eppure il "piccolo" Napster per il trimestre corrente raggiungerà un fatturato di 28 milioni di dollari.
Per il trimestre.... ed in un solo anno fattura il valore di YouTube.io sono dell'opinione che la politica paghi più alla lunga della mera mercificazione dei contenuti.
per politica intendo appunto acquisire utenza (acquisire un utente significa anche portarlo via alla concorrenza, fidelizzarlo)
in definitiva poi scusate google cos'è, com'è nato? come motore di ricerca, avete mai visto un banner su google???..poi è nato adsense - adwords ..ed ha stracciato tutti com'era prevedibile...
Chi di noi non si è divertito a mettere in piedi una directory...quei pochissimi che poi hanno raggiunto una decina di migliaia di siti l'hanno poi riempita di banner e messa a pagamento ..ed il risultato qual'è???...hanno raccattato le briciole....
eppure queste manovre commerciali dovrebbero essere d'insegnamento per i webmaster, invece mi sembra che si miri solo alle briciole, quale insegnamento dobbiamo dare ai novelli webmaster??? quello di cercare le keywords che pagano di più e farci un sito sopra????
meditate...meditiamo
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Ciao MisterMandarino,
@mistermandarino said:
io sono dell'opinione che la politica paghi più alla lunga della mera mercificazione dei contenuti.
per politica intendo appunto acquisire utenza (acquisire un utente significa anche portarlo via alla concorrenza, fidelizzarlo)Dipende cosa vuol dire "mercificazione dei contenuti".
Il concetto generale è abbastanza semplice: se intendiamo un sito come un progetto lavorativo, il fattore money assume una sua importanza.
Avere utenti è un passo (fondamentale) verso la concretizzazione del progetto lavorativo, ma se assumi "il numero degli utenti" come obiettivo, in ogni caso sbagli nel fare i conti, e rischi di vanificare i tuoi sforzi.Questo diviene chiarissimo nel momento in cui ragioniamo per estremi.
Avere traffico è semplicissimo: se regalo 50 euro ad ogni visitatore, nel giro di poco tempo "corro il rischio" di avere più traffico di google....
Di questo traffico cosa me ne faccio?
Assolutamente nulla!
Nonostante io, di mio, appoggio completamente la filosofia del gratis, mi rendo comunque conto che un progetto può funzionare (sia off che online) anche senza proporre nulla di gratuito (vedi ebay).
Quindi, cosa significa "mercificazione dei contenuti"?
Capiamoci, non è che i contenuti si debbano vendere per forza, nulla è per forza.
Quello che rimane come tassello fondamentale è avere un modello di business che funziona.
Questo modello può reggersi sia sul tutto gratis, come sul tutto pay, sono scelte.
Questo modello può aver bisogno di molti utenti per funzionare, o anche di pochi, dipende.Parliamo di "acquisire un utente", "fidelizzarlo".
Benissimo, certo è una bella cosa, ma....Nel momento in cui io progetto un sito, lo creo e poi lo sviluppo, opererò necessariamente delle scelte, che sono di contenuto (di cosa parla il sito?), ma ancora di più, di stile (come ne parlo?).
Queste scelte vanno poi a segmentare il target di riferimento e mi portano a bivi ulteriori.
Per esempio: più lo stile del mio sito è definito e unico, più fidelizzerò qualcuno e necessariamente allontanerò un altro.
Nello stesso modo se lo stile è neutro, il sito rischia di non colpire nessuno.... e quindi di non fidelizzare realmente nessuno.... divengo un contenitore trasparente, che come tale è sostituibile da qualsiasi altro contenitore.Riassumendo: se voglio fidelizzare il mio sito deve avere personalità... se ha personalità attraggo molto qualcuno ed allontano gli altri.
Sottolineo:- fidelizzare ad un certo punto significa diminuire la base utenti, selezionarli;
- scegliere la base utenti è un'operazione che va fatta, e va fatta con i guanti bianchi.... perché se sbaglio questa operazione rischio di fidelizzare chi non sarà mai cliente ed allontanare i potenziali clienti.
@mistermandarino said:
in definitiva poi scusate google cos'è, com'è nato? come motore di ricerca, avete mai visto un banner su google???..poi è nato adsense - adwords ..ed ha stracciato tutti com'era prevedibile...
Chi di noi non si è divertito a mettere in piedi una directory...quei pochissimi che poi hanno raggiunto una decina di migliaia di siti l'hanno poi riempita di banner e messa a pagamento ..ed il risultato qual'è???...hanno raccattato le briciole....
eppure queste manovre commerciali dovrebbero essere d'insegnamento per i webmaster, invece mi sembra che si miri solo alle briciole, quale insegnamento dobbiamo dare ai novelli webmaster??? quello di cercare le keywords che pagano di più e farci un sito sopra????
meditate...meditiamoIo parlo di progetto, ed in un progetto la scelta delle key diviene un particolare pratico, importante, ma sempre un particolare.
Se io sviluppo una directory senza un progetto preciso, mi pare normale che poi raccolgo solo le briciole.
Questo, scusatemi se lo dico, è muoversi a tentoni: faccio una directory (un sito, un portale, o qualsiasi altra cosa), cerco di promuoverlo (avere utenti) e poi inizio a pensare a come poterci guadagnare.
Capiamoci, tutti abbiamo iniziato lavorando a tentoni, basta guardare le prime versioni dei siti di oggi, oppure i progetti "galattici" ormai quasi scomparsi (chi si ricorda dei passaggi in TV di ciaoweb e infinito.it?).
Però oggi nel web si può e si riesce a pianificare uno sviluppo, a sistematizzare un modello di business in grado di "garantirti" di poterti impegnare con l'obiettivo vero di lavorarci a tempo pieno.
Raggiungere questo obiettivo significa che il mio traffico deve compiere delle azioni (pagare me o i miei clienti), significa che devo selezionare per poter fidelizzare.
Il traffico (di solito) è una buona base, ma del traffico in sé non te ne fai nulla.