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Ciao fabioski,
Azz.. mica una buccia di fico come si dice dalle mie parti .
Praticamente vorresti analizzare partendo da zero tutto ciò che occorre per aprire un e-shop, bella sfida !
Intanto una premessa, sono conscio che gli aspetti fiscali e burocratici siano importanti, ma questa non è proprio la sezione giusta ed io non sono assolutamente la persona giusta, quindi proverò intanto a risponderti sugli altri aspetti.
Non credo che esista un modo giusto in assoluto, io posso dirti come mi comporterei personalmente. Ovviamente parto dal presupposto che esista un minimo di conoscenza degli articoli e del settore che si va a trattare.
Elenco per sommi capi, poi sviluppiamo con gli altri:
Studio di fattibilità
Cioè stabilire in linea di massima se è un'operazione che potrà avere buone probabilità di successo o meno. Valutare tutte le possibili spese, fornitori, personale realizzazione del sito logistica e tutto il resto.
Informazioni commerciali
Informarsi presso amici negozianti, probaili fornitori, quali siano i prezzi all'ingrosso ed i prezzi al pubblico degli articoli che andremo a trattare.
Piano di Marketing
Stabilire dei budget di investimento e dei traguardi temporali.
Stabilire tutte le azioni necessarie per rendere l'azienda, in questo caso il sito, visibile e facilmente raggiungibile dai potenziali clienti,pianificare campagne pubblicitarie mirate.pianificazione della logistica
Contattare aziende di spedizioni, definire i tempi di consegna della merce, decidere come e dove immagazzinare la merce.
Pagamenti
Contattare e chiedere informazioni su come gestire i pagamenti online effettuati dai clienti, informarsi su costi e tempi.
realizzazione del sito
Quà c'è da scrivere per ore, mi limiterò per adesso a dire solo che andrà prima di tutto progettato in funzione degli utenti/clienti ed andranno studiati sia testo che grafica ad un solo fine, quello di riuscire a realizzare il maggior numero di vendite in rapporto al numero di visitatori oltre ad avere contenuti tali da essere "ben visto" dai motori di ricerca.
Partire con le campagne pubblicitarie online ed offline e la promozione sui motori di ricerca.
A questo punto è tutto pronto per iniziare a vedere se le previsioni erano giuste, i budget adeguati ed i traguardi raggiungibili.
Ora questo è molto stringato, direi di sviluppare un punto alla volta e vedere come ce la caviamo.
PS Solo una curiosità: ma te il negozio online lo vuoi aprire perdavvero ?
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il discorso e' talmente vasto e complesso che meriterebbe un'intera sezione del forum (che proposi tempo fa al buon giorgio ).
ti hanno gia' dato buone indicazioni per ora.
aggiungo solo un piccolo dettaglio (avendo aperto in contemporanea negozio online e negozio offline): e' piu' facile vendere offline.
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@emmebar said:
PS Solo una curiosità: ma te il negozio online lo vuoi aprire perdavvero ?Sono un ing. meccanico che non riesce a trovare lavoro ne da ingegnere ne da cameriere ne da operaio, ne da spazzino.
Grazie alle borse di studio mi resta ancora 4 euro nel conto in banca... Ma ho capito che non me lo posso permettere.
L'idea del COSA vendere potrebbe funzionare davvero.
Intanto continuiamo con il topic che mi sembra davvero TROPPO interessante.La realizzazione del sito è l'ultimo dei problemi.
Fare un carrello elettronico non penso sia complicato, ed il pagamento tramite cc può essere fatto affidando il servizio a Banca Sella e tu paghi un tot al mese.Restano i problemi delle "carte da fare" e della ricerca delle aziende e degli accordi con le stesse.
Non avevo pensato al problema "spedizioni".
Sto leggendo questo artivcolo:
http://www.romaexplorer.it/marketing/e-commerce_clickstore.htm spero sia utile (lo devo ancoa leggere).
Grazie.
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a occhio quell'articolo mi sembra piu' che altro un messaggio pubblicitario.
per quanto riguarda il sito e la sua realizzazione, puoi prendere oscommerce, impari a modificarlo un po', e ci fai molto.
il problema sta:
- burocrazia per l'avvio dell'attivita' (nulla di che, sia chiaro)
- logistica (imballaggi + corriere espresso)
- banca (conto aziendale + gateway bancario)
questo vuol dire anche sostenere dei costi, non solo dedicare tempo. e prima di fare un investimento e' meglio pianificare, altrimenti ci si trova in una situazione ancora peggiore.
intendiamoci, non sto certo dicendo di lasciar perdere o simili. solo non credo che l'avvio di una attivita' imprenditoriale debba essere guidata dalla mancanza di alternative (statisticamente succede questo: nei periodi di maggiore crisi, vengono aperte il maggior numero di aziende. la domanda che mi pongo io pero' e': si, ma quante durano?).
sono tempi duri, e lo sono un po' per tutti. questo porta ad accelerare i pensieri alla ricerca di soluzioni. solo che spesso chi ha fretta non va veloce :bho:
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io mi comporterei in modo un po' diverso.
con l'investimento di qualche euro e un po' di tempo creerei un sito informativo sui prodotti che vuoi vendere (senza però venderli ancora).
quindi elencare i campi di utilizzo, perchè scegliere una tipologia di prodotto invece che un'altra, inventarsi gli argomenti insomma.
questo ti permette di creare un sito che non sia un elenco di prodotti da vendere ma un sito che ha utenti interessati all'argomento.
cercare per quanto possibile di creare una comunity attorno all'argomento (newsletter, forum, commenti agli articoli e quanto riesci a mettere in piedi).
in questa fase, nella quale ancora non vendi nulla, raccimola 2 soldi con la pubblicità (adsense TD o quello che vuoi).
in tempo qualche mese ottieni visibilità da parte dei motori ed il sito comincia a viaggiare.
statistiche alla mano puoi andare nei negozi / grossisti a proporti come rivenditore ma puoi anche andare dai negozi e proporre di vendere gli spazi del tuo sito per fare pubblicità a loro (occhio a non tagliarti le gambe da solo, scegli con cura negozi che non ti siano concorrenti).puoi vendere spazi pubblicitari anche ad associazioni o squadre che hanno a che fare con il tuo argomento, puoi cercare a tua volta pubblicità su riviste del settore.
in questo modo hai un più ampio spetro di attività.
buona fortuna.
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per quanto riguarda il piano di Web marketing bisogna anche considerarne un così detto piano "B" in caso che il primo fallisse... quindi come hai intenzione di vendere?
Ricorda che i prodotti che saranno nel tuo "paniere" dovranno essere ben equilibrati sia sotto un livello di prezzo sia sotto un livello di qualità!
Su che mercato ti proponi di agire? Mondiale, cittadino, regionale, italiano eccetera eccetera
adesso che andiamo verso l'inverno cosa offriresti come "incentivo" per venire a comprare nel tuo negozio? Ad esempio prezzi bassi, oppure promozioni speciali tipo, compra gli sci e noi ti "regaliamo" gli scarponi
quanti competitors ci sono nel tuo campo? E nella tua zona? E cosa fanno loro?E queste sono solo alcune delle domande che bisogna farsi quando si redige il Web Marketing Plan
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Ciao lo so che sembra un pò una follia,ma perchè non cercare lavoro all'estero?ci saranno tante aziende per esempio negli stati uniti che cercano un ingegnere meccanico..e lì non ti trattano a pesci in faccia come qua
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@marcio said:
Ciao lo so che sembra un pò una follia,ma perchè non cercare lavoro all'estero?ci saranno tante aziende per esempio negli stati uniti che cercano un ingegnere meccanico..e lì non ti trattano a pesci in faccia come quaI permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
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in più è anche più facile, sotto alcuni punti di vista, riuscire a "crearsi" il lavoro nel proprio paese... qui c'è la tua famiglia che in caso di crisi ti sta vicino mentre invece li, per i primi tempi, non c'è nessuno!
sto andando in OT...
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@fabioski said:
I permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
certo il visto non è facilissimo da trovare ma se sei bravo e specializzato te lo fanno,cmq certo se non hai voglia di lasciare il paese è inutile!
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ma, se proprio dovessi emigrare andrei in Canada...
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@fabioski said:
I permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
Ho lo stesso problema, piu' o meno...
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Ragazzi, stiamo lentamente, ma neanche tanto, scivolando OT.
Proporrei di riprendere questa interessante discussione dall'intervento di Tymba che espone un approccio diverso dal mio e da quello di Must.
Io e Must abbiamo esposto delle idee adatte a chi disponga di un minimo di capitale da investire, e non mi sembra sia il caso di fabioski; Tymba invece propone un approccio al problema più adatto al caso reale che io personalmente ritengo comunque molto valido.
Alla fine si tratta di investire tempo e conoscenza per cui i soldi servono molto meno.
Una volta poi che il sito comincerà a portare dei guadagni potranno essere prese in considerazione anche le altre azioni per trasformarlo in una vera attività imprenditoriale con tutto quello che ne consegue.
Di certo i tempi non saranno brevissimi, ma in questo caso il rischio è minimo dato il basso investimento e le possibilità di guadagno comunque ci sono.
Un' idea potrebbe anche essere quella di proporsi ad un operatore già affermato ma non presente sul web come una specie di rivenditore in rete.
Più o meno la proposta potrebbe essere di questo tipo:
Tu realizzi il sito che rimarrà tuo, implementi un catalogo con i prodotti del commerciante o dell'azienda le ordinazioni passano tutte da te che poi le inoltri all'azienda che provvede alla spedizione ed all'incasso e poi ti gira una percentuale sulle vendite stabilita.
In questo modo entrambi i soggetti possono avere dei vantaggi, il webmaster ottiene un guadagno per il suo lavoro, l'azienda apre un nuovo canale di vendita con zero spese e zero rischio in quanto se il sito vende paga una provvigione, altrimenti non spende nulla.
Attenzione, io l'ho fatta semplice ma ci sono molti aspetti da valutare e puntualizzare per evitare che una delle due parti possa subire degli svantaggi.
Prendetelo come uno spunto di discussione e vediamo cosa ne pensate.
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Non voglio portar sf@@a ma qualcuno si ricorda Giacomelli sport.... quanti dipendenti, quanti investimenti....
- ci vogliono ben, ma ben più di 4 euro per partire (guardate Oliviero Store).
- ci vuole la consulenza di chi fa partire aziende per mestiere
- si tratta dell'apertura di una normalissima attività di impresa per il commercio di articoli sportivi (quindi tutte le formalità del caso), poi l'impresa articolarerà le sue vendite su di un canale particolare (internet).
Per quanto riguarda 1): trovare soci di capitale e soci operativi (da solo ho dubbi sulla possibilità di gestire tutto). Rivolgersi eventualmente a società di venture capital od ai c.d. "business angels" (con solidi e documentati business plan) per ottenere soldi per l'avviamento.
Per il 2) io mi rivolgerei ad un commercialista ed ad un esperto di marketing/ricerche di mercato con cui elaborare il business plan da sottoporre ai finanziatoriapportatori di capitale.
Per il 3) ci pensa con facilità il tuo commercialista.Certo che se la vastità di un topic normalmente pesa un chilo... questo è sulle 2-3 tonnellate !!
La soluzione di intermediare le vendite di altri è molto azzeccata e ben più facile. Servono meno risorse e l'attività è quella di agente di commercio (per cui esistono diverse trafile burocratiche).
Ciao,
Paolo.
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Pregiatissimo Dottor Commercialista, supponiamo che l'Illustrissimo fabioski escluda quello di aprire un vero e proprio negozio (mancanza di "coniglietti") ed opti per fare come ha accennato Lei ed altri da rivenditore.
L'Illustrissimo fa un sito e lo predispone per vendere giacche a vento. Contatta 3 aziende produttrici di giacche a vento sportive e tutte e tre le dicono:- Senta Illustrissimo, noi accettiamo, Lei prende gli ordini dal sito, ce li gira e poi spediamo noi. Lei prende il 50% dell'utile generato dalla vendita-
L'Illustrissimo accetta.
Burocraticamente deve aprire la odiosa p.iva? Deve fare delle "carte" firmate da qualche notaio o commercialista?
La cosa non puoi essere fatta come "una cosa tra amici"basata sulla parola tre le 3 aziende e L'Illustrissimo?Quanta difficoltà. E quanti paletti che ci sono per non far decollare le idee dei giovani
Colgo l'occasione per porVi Cordiali Saluti,
Con Immutata stima,
il rispettabilissimo sottosegretario dell'Illustrissimo.
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Esimio Faboski,
quella, come detto, potrebbe essere intesa quale attività di "agente di commercio", seppur svolta con modalità avanzate (online).
Tale attività, oltre allo studio di fattibilità e redditività, non solo vuole:
- apertura della partita iva
- tenuta della contabilità
- iscrizione a forme previdenziali (INPS ed Enasarco, con versamento dei contributi);
- dichiarazioni fiscali (IVA, imposte sui redditi ed Irap) e studi di settore
ma anche una serie di adempimenti presso la camera di commercio:
- iscrizione al ruolo (elenco) se in possesso dei requisiti
Vista la vastità dell'argomento, non compatibile con un post sul forum, preferisco rimandarti ai seguenti link di approfondimento:
http://www.to.camcom.it/agentierappresentanti
http://www.ordinearchitetti.mi.it/news/doc/avvio_attivita.pdf (guida fiscale all'avvio di una nuova attività).
Il consiglio, se realmente intenzionato ad intraprendere l'impresa, è quello di rivolgersi ad un dottore commercialista di fiducia che ti guiderà passo-passo.
Personalmente questa idea di business la giudico più che buona se trovi i giusti partners.
Purtroppo la legislazione italiana (come quella di tutti gli altri paesi occidentali) non prevede la forma di impresa denominata "tra amici"... essa equivarrebbe a quella denominata "in nero", che oltre che immorale è anche vietata.
Al contempo partners seri (i negozi che rappresenteresti) al 99,9% non accetterebbero di fare business "tra amici"... e questo sia per ragioni di serietà che fiscali.In bocca al lupo.
[OT ON]
Siccome condividiamo la passione per lo sci... non è che hai visto delle previsioni meteo a lungo termine che ci dicono che quest'anno ci saranno nevicate abbondanti sulle alpi?!?!?!?!?!?
[OT OFF]
Ciao
Paolo
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@i2m4y said:
Esimio Faboski,
quella, come detto, potrebbe essere intesa quale attività di "agente di commercio", seppur svolta con modalità avanzate (online).
Tale attività, oltre allo studio di fattibilità e redditività,
sono obbligatori e vanno depositati da qualche parte?non solo vuole:
- apertura della partita iva
- tenuta della contabilità
- iscrizione a forme previdenziali (INPS ed Enasarco, con versamento dei contributi);
- dichiarazioni fiscali (IVA, imposte sui redditi ed Irap) e studi di settore
ma anche una serie di adempimenti presso la camera di commercio: - iscrizione al ruolo (elenco) se in possesso dei requisitiMa se io genero 10 vendite all'anno e guadagno in netto 50 euro, devo lo stesso fare tutti questi casini (li chiamo casini perchè io non ne so nulla).
Il consiglio, se realmente intenzionato ad intraprendere l'impresa, è quello di rivolgersi ad un dottore commercialista di fiducia che ti guiderà passo-passo.
Personalmente questa idea di business la giudico più che buona se trovi i giusti partners.Quindi se non ho capitale per prendermi le giacche a vento non ce l'ho nemmeno per pagarmi le sicuramente costosissime firme e prestazioni del commercialista.Purtroppo la legislazione italiana (come quella di tutti gli altri paesi occidentali) non prevede la forma di impresa denominata "tra amici"... essa equivarrebbe a quella denominata "in nero", che oltre che immorale è anche vietata.
Al contempo partners seri (i negozi che rappresenteresti) al 99,9% non accetterebbero di fare business "tra amici"... e questo sia per ragioni di serietà che fiscali.
Si ho capito della storia dell'attività in nero. Ma per volumi di affari estremamente ridotti... potrebbero chiudere gli occhi, tutti e due. Su 50 euro di guadagno mio, se mi affibiano 51 euro di tasse...In bocca al lupo.
Lascio perdere, uff.[OT ON]
Siccome condividiamo la passione per lo sci... non è che hai visto delle previsioni meteo a lungo termine che ci dicono che quest'anno ci saranno nevicate abbondanti sulle alpi?!?!?!?!?!?
[OT OFF]
Ciao
PaoloOT: Eheheeheh, se frequentassi il [url=http://www.skiforum.it/]miglior forum sulla neve della rete sapresti che ci sono due ipotesi all'antitesi. Se la stagione seguirà quella Patagonica avremo metri e metri di neve, se si instaurerà una bassa pressione sulla Liguria avremo le Alpi italiane secche e gli appennini stracolmi di neve. Personalmente preferirei si verificasse la prima ipotesi... Il mio motto elettorale: Neve per tutti
Grazie per le info e per i linksIl Pregiatissimo.
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non abbatterti ma fai il passo secondo la gamba.
se hai i soldi investi quelli, se hai la testa investi quella (no aspetta, non intendo in senso letterale!!).
non avendo capitale da investire fai girare le rotelline per trovare soluzioni che ti permettono di sfruttare le conoscenze ed esperienze avendo guadagni magari minori ma con investimenti pari a zero.
se tutti si arrendono andiamo tutti a casa e fine.
qualche idea è saltata fuori da questo post
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@Tymba said:
non avendo capitale da investire fai girare le rotelline per trovare soluzioni che ti permettono di sfruttare le conoscenze ed esperienze avendo guadagni magari minori ma con investimenti pari a zero.Allora aspetto con moltissima ansia gli adsense di yahoo (perchè mi sono giocato la possibilità di usufruire di quelli google cliccando da me sugli annunci... che pirlone).
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@must said:
il discorso e' talmente vasto e complesso che meriterebbe un'intera sezione del forum (che proposi tempo fa al buon giorgio ).
ti hanno gia' dato buone indicazioni per ora.
aggiungo solo un piccolo dettaglio (avendo aperto in contemporanea negozio online e negozio offline): e' piu' facile vendere offline.
ho 2 negozi off line, ora ho aperto on line, è una guerra !!!!!!
http://www.nevel.it
è una guerra dei prezzi, guerra con i CORRIERI, si lavora con margini miseri e rischi grandi.
è sicuramente molto ma molto piu facile aprire e tenere aperto un negozio tradizionale.