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E per fortuna che eri stanco...
Condivido il tuo pensiero, dici, come wm faccio al meglio i siti, come seo parto dal presupposto che ogni cosa giusta e logica vada applicata sul sito, sia che i motori la analizzino o meno. Prendi atto di cio' che "e'", discuti su quello, cercando di non influenzare i colleghi su aspetti teorici che potrebbero essere poco utili o peggio dannosi.
Infatti, ripeto, e' un mio errore, tu hai ragione, e non perche' la ragione si da ai fessi, ma perche' hai ragione e basta.
Per quanto riguarda invece Alekhine, hai centrato il problema. Scrivi:
"Nella foresta mentale di Alekhine è caduto un albero ed il rumore è stato udito solo da Alekhine stesso. E' sufficiente per considerare l'albero caduto, anche se non lo saprà mai nessun altro."
Proprio su questo aspetto sposo una teoria diversa, riconoscendo che quanto sopra' e' logico e giusto. Questa mia filosofia e' distorta, e crea delle distorsioni logiche. Non sono in grado di spiegarla, ma se qualcuno avesse il piacere di leggersi "Ricambi" di Marshall troverebbe verso il fondo del libro una parte dedicata a questa balzana idea. L'albero caduto, della e nella foresta mentale crea una foresta di orrori e distorsioni, il Gap, cosi' come lo definisce Marshall. Certo, e' per gente che con la testa non ci sta del tutto, ma se prima ci si fa un paio di birette...
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Parto al contrario:
prima con una mia opinione su quel detto finora poi ritorno all'idea di partenza di agoago."Se un sito possiede caratteristiche utili agli utenti, viene valutato di più."
Grazie al ****o!
Hai ragione però questo non è SEO se permetti. Ci sono persone che ho conosciuto di persona che hanno un mega-sito ultra bello per gli utenti, con migliaia di visitatori ecc ecc.
Poi aggiungono una pagina, si posizionano primi e credono di essere dei SEO professionisti senza capirci una mazza di motori.Cosa voglio dire con questo ?
Che il tuo discorso fila, è giustissimo, però c'è chi si spinge oltre e capisce il perchè e il percome.Hai presente i cracker ? Quelli che fanno i crack.
Fanno reverse engineering per capire un algoritmo, per fare un generatore di seriali e poi lo distribuiscono e gli utenti aprono il programmino scaricato e hanno i loro amati softwarini-crackati-gratuiti.Ecco è paraganobile ai SEO e i WM.
I seo studiano come funziona un motore, per diletto principalmente, i WM si adeguano alla moda e mettono il title in un certo modo a seconda di come tira al momento ecc ecc."Quindi" tu starai pensando ?
Il tuo discorso fila da WM, non da SEO a mio parere e te la cavi in maniera troppo facile.
agoago invece è l'incarnazione del SEO vero e proprio che non dorme la notte per capire il perchè e il percome delle cose (non sto dicendo che tu non lo faccia, analizzo solo la tua frase)."A livello concettuale invece la cosa è estremamente importante, perché l'intera visione penalty-centrica .. bla bla bla .. anomalo. "
Continuando il discorso mio di sopra:
Allora i seo da cosa sono nati ? Secondo me dalla volontà di non dover fare le cose per me ma di copiare e incollare una key 10 volte per vedersi primi, per trovare una scorciatoia e così via (probabilmente il primo seo in assoluto è un italiano).
Allora una visione penalty-centrica mi sembra naturale, per lo meno dal punto di vista di un motore di ricerca e forse è proprio quello che ti manda oltre i limiti di un test e ti aiuta a capire come funziona un motore di ricerca ?
Forse è proprio quando succede qualcosa di anomalo che pensi "cazzarola forse han messo un nuovo algoritmo" ?
Guarda mi è capitato di pormi domande fuorvianti, passare giorni e giorni a pensarci, non trovare la risposta, passare ad un'altro problema e dopo 3 mesi dire "pupazzona ladra ecco cos'era" e scoprire che dal punto di vista teorico avevo ragione.Quindi fare i SEO come detto sopra ha senso, anche se ti porti in casa un sacco di problemi. Fare i WM ha senso, fino a quando G premierà per i siti di qualità per gli utenti, ma poi quando premierà gli spam engine ?
Ok non so cosa ho scritto ma l'ho scritto, spero si sia capito qualcosa.
Mi è venuta la febbre, proseguo domani.
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Che il tuo discorso fila, è giustissimo, però c'è chi si spinge oltre e capisce il perchè e il percome.
Questo è stato il mio percorso:
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Reverse engineering per identificare gli elementi premiati dai motori
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Ottimizzazione del sito in tutti i suoi aspetti, cosa che influisce anche nei risultati delle ricerche.
Quindi, per quello che riguarda me, lo studio delle tecniche di reverse engineering non sono "l'oltre" ma sono state l'ABC, poi ho acquisito una concezione del problema più ampia di quella che deriva dal solo reverse engineering.
Non avrebbe senso fare un passo che per me sarebbe involutivo, e tornare a basarmi solo sul reverse engineering. Il R.E. non è stato abbandonato, ma non mi è bastato più, ho sentito il bisogno di aggiungere altro al mio approccio con i motori.
Questa ovviamente è solo l'esperienza del sottoscritto, che partendo da un approccio esclusivamente informatico è riuscito ad ampliare le proprie conoscenze sui motori solo osservando la problematica da altri punti di vista. E' ovvio che chi parte con altri approcci possa vedere nel reverse engineering e nei test tecnici la sua evoluzione come SEO.
Individuare un approccio universale e valevole per chiunque, sostenendo che solo quello sia SEO e che non contempla espansioni che non riguardino elementi meramente tecnici, è una procedura che mi sta stretta, mi limita e mi induce a sottolineare che la morte come bruco che tu decreti per il mio attuale approccio al SEO gli altri potrebbero pure chiamarla [url=http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=NMWQRKA21IBNI]farfalla.
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E' scesa la febbre continuo.
"La maggior parte dei webmaster e dei SEO percepisce il SandBox .. immergendo il server a Lourdes."
Io una cosa su cui mi sono sempre trovato in disaccordo con tutti quelli che leggo è il sandbox.
Poniamo l'ipotesi che G abbia 10 algoritmi che fanno funzionare il ranking di una pagina\sito.Mettiamo che almeno 3 di questi algoritmi riguardino i "fattori esterni", tipo anzianità, link spontanei e tempi di navigazione degli utenti sul dato sito.
A me sembra ovvio che un sito non si debba posizionare entro poco tempo, a meno che non trovi il modo per fregare G ovviamente.Magari il sito in questione ha su 7 filtri un punteggio positivo tipo:
Contenuti: +100
Struttura: +20
Codice: +35
Bababa: +45Magari però ha:
Anzianità: -100000e quindi sta fermo qualche mese.
Ho ragione ? Ho torto ? Bho, forse, nessuno può saperlo.
Però il discorso funziona: l'insieme di algoritmi non mi dà abbastanza punti per salire in 2 settimane, ci vogliono x mesi.Ok questa sul sandbox non c'entrava niente.
"Però, SandBox a parte, è importante capire se l'ennesimo stravolgimento nelle SERP è frutto di un filtro o di un normale fattore di ranking. Perché se si tratta di un malus bisogna chiedersi "cosa ho fatto per beccarmelo?" mentre se si tratta di un bonus bisogna chiedersi "cosa hanno fatto gli altri siti per meritarselo?".
Ricollegandomi al discorso di prima:
io sono un WM, faccio il sito perfetto e G mi premia. Poi mi penalizza e mi butta giù ovunque, anche se il sito è stato studiato alla perfezione per gli utenti.
Allora che faccio ? Penso "era meglio fare il SEO" ?Per il resto quoto in pieno il concetto, sono d'accordissimo con te.
"Io ne prendo atto ma dico, non conta cio' che e' ma cio' che dovrebbe essere."
Allora sarai sempre come Alekhine, insoddisfatto di non poter buttar fuori il meglio di te stesso.
Perchè dico questo ?
Semplice, perchè così ragionando sarai sempre un passo avanti ai motori di ricerca (dal punto di vista teorico).Poi che al momento G non usi del tutto la logica rispetto al pensiero che hai sviluppato è normale, ci arriva piano piano, perchè tu lo anticipi.
Quando metterà il filtro per vedere se c'è un indirizzo per i contatti tu già t e lo aspettavi e sarai a pensare al prossimo filtro che illogicamente G non ha ancora implementato.Prendi di esempio il redirect: perchè ancora non sega in tronco le pagine con redirect ? E' illogico, giustamente.
Allora tu dici A dovrebbe essere B per logica, ma al momento A è A anche se A dovrebbe essere B.Bhe dai, come ci arrivi tu ci arriva anche il team di G, quando reputerà il momento giusto per segare i redirect A diventerà B, tu lo sapevi, ti eri attrezzato e ne vivrai di rendita, soddisfatto di aver previsto e anticipato G, insoddisfatto perchè G è illogico.
Morale più o meno alla fine succederà questo:
"Alekhine è comunque arrivato a pensare quella mirabile soluzione, e nel regno del pensiero questo dovrebbe bastare per dimostrare a sé stessi le proprie capacità. Che tali capacità non siano state dimostrate ad altri, io lo trovo insignificante."Unica differenza è che forse nel tuo caso a pochi fortunati avrai dimostrato le tue capacità, ma chissenefrega ai fini del thread ?
"cercando di non influenzare i colleghi su aspetti teorici che potrebbero essere poco utili o peggio dannosi. "
E questo chi l'ha detto ? Poco utili oggi, ma fra 6-8-12 mesi ?
Ritorniamo al discorso di base va..
"Ho pensato all'indirizzo email, riportato possibilmente in home, o al link ad un form per scrivere al wm. Se un sito non riporta al suo interno un indirizzo email che sia di riferimento per gli utenti che vogliono scrivere al wm del sito, o non linca un form che permette di comunicare con il wm per lamentele, suggerimenti e quanto altro... quanto puo' essere considerato serio quel sito da un motore?? "
Dunque andiamo per gradi: il tuo discorso funziona e non funziona a mio parere da un punto di vista teorico.
Se fossi in G ragionerei così:
- catalogo varie tipologie di siti e vedo se statisticamente hanno o meno un modulo per i contatti o un indirizzo e-mail
- catalogo il tuo sito per vedere a che tipologia appartiene
- verifico se il tuo sito deve o meno avere un modulo contatti o simili
- agisco di conseguenza
Questo discorso si può estendere a qualsiasi cosa, qualsiasi cosa che noi ignoriamo completamente.
E se G avesse un algoritmo che auto-impara in base statistica cosa in base ad una tipologia di sito deve o meno esserci ?Per esempio se da domani tutti i siti di news mettessero un redirect cosa succederebbe ? Tutti bannati ? Oppure diventerebbe uno standard che tutti i siti di news dovrebbero avere il redirect ?
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"Non avrebbe senso fare un passo che per me sarebbe involutivo, e tornare a basarmi solo sul reverse engineering. Il R.E. non è stato abbandonato, ma non mi è bastato più, ho sentito il bisogno di aggiungere altro al mio approccio con i motori. "
Appunto, cerchi di spingerti oltre giusto ?
Ma se il tuo lavoro si fosse fermato a fare un sito per i tuoi utenti, navigabile\usabile\gradevole\veloce bla bla non saresti mai diventato un SEO, anche se probabilmente avresti avuto dei risultati miracolosi nel posizionamento !
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@uMoR said:
E se G avesse un algoritmo che auto-impara in base statistica cosa in base ad una tipologia di sito deve o meno esserci ?
nel thread che ho linkato sopra, si parla di filtri bayesiani (o almeno, mi pare fosse quello il thread ). beh, io che non sono seo, non sono wm, ma vendo salami, ritengo sia abbastanza prevedibile che abbia anche filtri bayesiani.
e quindi si, dovrebbe auto-imparare.
ma questo solo secondo la mia personalissima logica
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Must, non se se sono filtri bayesani. Il fatto che si usi, per decidere che scelta fare un determinato sistema di valutazione-analisi, non comporta che poi il tutto debba prendere il nome del sistema di valutazione.
E' un abuso, una forzatura. Conta come si ragiona a posteriori, non come si ottengano ipotetici dati per effetture quella valutazione.
Se uso il teorema A che e' cannato, ed in base a questo faccio delle scelte ovviamente toppo. Se uso il teorema B, che funziona ad hoc, ed in base a questo faccio delle scelte ovviamente l'azzecco. Ma cosa conta e' la scelta a posteriori. Infatti se la mia scelta e' sbagliata, cha a priori ragioni sui dati dati da A o da B, poco conta.
Inoltre un conto e' dire che questo tipo di sistemi basati su bayes si auto-adattino, si auto varino, un conto che auto imparino.
Non imparano un tubo di nulla, a meno che non usino sistemi di intelligenza artificiale. In questo caso conta il sistema di ai e non i teoremi che l'ai usa per prendere le decisioni.
Sono piccolezze, ma sono importanti. Per noi bot, spider, tutto lo stesso. Tanto sappiamo che chi legge capisce.
Ma uno spider e' uno stupido programmino che passa ed archivia informazioni. Un bot e' un robot che usa parte del suo software (lo spider) per raccogliere informazioni e poi grazie alla sua parte di ai decide cosa fare di quelle informazioni. C'e' un abisso.
Per non creare confusione parlerei generalmente di filtri dinamici. Filtri dinamici e spesso evoluti.
Ma a parte tutta questa fuffa, per me, quanto si domanda uMor e quanto tu ipotizzi dicendo che e' prevedibile, e' giusto.
I motori usano filtri dinamici, cosi' come li stanno implementando alcuni wm.
uMoR scrive:
"A me sembra ovvio che un sito non si debba posizionare entro poco tempo, a meno che non trovi il modo per fregare G ovviamente."
Aggiungo, o che in futuro abbia i soldi per pagarsi la pubblicita'.
"Perché se si tratta di un malus bisogna chiedersi "cosa ho fatto per beccarmelo?" mentre se si tratta di un bonus bisogna chiedersi "cosa hanno fatto gli altri siti per meritarselo?". "
Parole sante.
"Per esempio se da domani tutti i siti di news mettessero un redirect cosa succederebbe ? Tutti bannati ? Oppure diventerebbe uno standard che tutti i siti di news dovrebbero avere il redirect ?"
Chiedilo al sistema di ai del motore che dovra' decidere in merito, certamente non a bayes.
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E se G avesse un algoritmo che auto-impara in base statistica cosa in base ad una tipologia di sito deve o meno esserci ?
Questo approccio è stato confermato da un ingegnere di Google, riferendosi ad alcune tecniche anti spam.
Ma è ragionevole pensare che il metodo sia generalizzabile.
Ma se il tuo lavoro si fosse fermato a fare un sito per i tuoi utenti, navigabile\usabile\gradevole\veloce bla bla non saresti mai diventato un SEO, anche se probabilmente avresti avuto dei risultati miracolosi nel posizionamento !
Io dicevo il contrario: se mi fossi fermato a fare reverse engineering, test, analisi e se avessi continuato a analizzare tutto dal lato di chi i motori di ricerca li programma, infondendo nei siti le caratteristiche individuate con le mie analisi, sarei potuto diventare solo un SEO "tecnico" senza comprendere le potenzialità del "posizionamento indiretto", che si basa sulla capacità del sito di interessare gli utenti.
Tenuto conto che la stragrande maggioranza dei siti realizzati dai SEO da me osservati non risparmia tecniche e trucchi ma non accenna minimamente a sfruttare il "posizionamento indiretto" ottimizzando le caratteristiche del sito che possono condurre a posizioni migliori sui motori, ne deduco che la mia frase "Se un sito possiede caratteristiche utili agli utenti, viene valutato di più." non deve essere tanto banale e scontata come tu ritieni, altrimenti i SEO si darebbero da fare anche per ottimizzare questo elemento finora sottovalutato o addirittura ignorato e che a mio parere rientra pienamente tra i fattori che il SEO dovrebbe prendere in considerazione.
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LowLevel credo di aver capito il senso.
Tu dici, un seo normalmente cerca di capire cosa predilige un motore e in base a quanto sa ottimizza un sito di conseguenza.
Tuttavia il seo difficilmente capisce, prende atto, sa, che un sito ben sviluppato lato utente aiuta anche nel posizionamento sui motori, pertanto quel seo lavora solo lato motore e tralascia le ottimizzazioni lato utente, credendo (illudendosi) che quelle ottimizzazioni lato utente invece non siano utlissime anche lato motore (anche se apparentemente potrebbero sembrare 2 cose distinte).
Cavolo, questa tua analisi apre nuove prosettive, non solo, nuove opportunita' di lavoro.
Come dire, prima c'era un seo generico che conosceva i motori ed adattava i siti in base agli algoritmi base dei motori.
Ma oggi gli algoritmi dei motori si sono evoluti e questo non basta piu'.
Ci vuole un seo che migliori un sito in base alle classiche teorie di posizionamento.
Ci vuole un "seo" che si occupi di marketing, in modo che aiutando l'utente si salga anche nei motori di riflesso.
Ci vuole un "seo" che si occupi di grafica, in modo che gratificando l'utente si salga anche nei motori di riflesso.
Ci vuole un "seo" che si occupi di banda, server, tempi di visualizzazione, in modo che svelocizzando il tutto all'utente si salga anche nei motori di riflesso.
Questo ragionamento e' troppo importante per liquidarlo in 2 parole.
Potrei discutere su cosa normalmente si intende per seo, ma non avrebbe motivo perche' per me il senso di cosa affermi ha troppa valenza rispetto banali disquisizioni lessicali.
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agoago, hai capito correttamente.
Ovviamente non sostengo che un SEO debba fare anche il grafico, ma solo che debba interessarsi di più aspetti possibili di un sito web ed essere in grado, se necessario, di consigliare anche il grafico su alcuni elementi che possono influire sul posizionamento.
Andiamo sul pratico con un esempio che calza a pennello: la gara di immagini organizzata su questo forum.
Il formato JPEG può includere meta-informazioni. Queste meta informazioni sono utili agli utenti perché diversi software per la visualizzazione, catalogazione o indicizzazione delle immagini tengono conto di tali informazioni nei file JPEG e le sfruttano per facilitare le ricerche o le catalogazioni dell'utente.
Adesso, io desidero rendere la vita dell'utente più facile e ritengo che includere le meta informazioni in alcune immagini dei siti che produco sia anche una dimostrazione di qualità del servizio chew offro. La maggior parte degli utenti non si renderà mai conto dell'esistenza di quelle informazioni, ma altri ne potranno beneficiare, magari indirettamente.
Nota ora questi due diversi punti di vista:
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Il SEO "allargato" compie questa azione perché è convinto di aumentare la qualità del proprio servizio nei confronti dell'utente.
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Il SEO "tecnico" compie questa azione perché ha fatto dei test ed ha scoperto che i motori di ricerca usano le meta informazioni nei file JPEG per capire meglio il tema dell'immagine e persino quello della pagina sulla quale l'immagine è pubblicata.
Chi ha ragione? Tutti e due. Non importa il motivo per il quale lo si fa, ma è il caso di farlo. E se lo si fa grazie ad una doppia consapevolezza, tanto meglio.
Ma ecco il bello: come avrebbe potuto il primo SEO migliorare la qualità o il secondo SEO tematizzare meglio immagini e pagina, se nessuno dei due avesse saputo che i file JPEG possono contenere meta informazioni?
E come si fa ad apprendere che i file JPEG possono contenere meta informazioni se ci si limita a fare i SEO con quelle quattro putt***** di keyword e link e non si amplia il proprio raggio di interesse ed intervento?
Sai quante delle immagini JPEG che stanno partecipando al concorso hanno al loro interno meta informazioni? Nessuna di quelle che ho osservato.
E questo è solo un esempio, ma è indubbio che considero parte lavoro del SEO anche il web writing e occuparsi di alcuni aspetti sulla corretta configurazione dei server.
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Ok, tu come definiresti-chiameresti questa nuova figura di "super-seo"?
Perche' se si capisce veramente il senso di cosa spieghi allora diventa difficile concigliare questa figura di "nuovo seo" con il classico concetto che ci siamo fatti-dati nel definere il buon vecchio ottimizzatore esperto di motori.
Credo sia importante, per non fare confusione nelle future discussioni, per rendere chiara l'idea, il concetto, sintetizzando il tutto con un termine che lo definisca in modo inequivocabile.
Viceversa ci sara' sempre qualcuno che giocando sul vecchio acronimo di seo suddividera' questa nuova figura_completa in tante sottocategorie, negando la stessa della sua globalita'.
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@agoago said:
Ok, tu come definiresti-chiameresti questa nuova figura di "super-seo"?
agoago, non so cosa rispondere perché dal mio punto di vista questa non è una nuova figura, tantomeno qualcosa di "super" o di "oltre". Io ho sempre fatto SEO occupandomi di tutti gli aspetti che potevano influenzare più o meno direttamente la visibilità di un sito nei risultati dei motori e credo che questo sia il SEO.
Molti SEO si occupano della staticizzazione degli URL contenenti parametri usando il mod rewrite di Apache, ma questo non li rende dei sistemisti né delle figure che superano le competenze di un SEO. Semplicemente, fa parte del SEO anche quello.
Tra le cose che ho sperimentato, c'è stato un modo per acquisire quantità smodate di link grazie ad alcuni contenuti originali e qualche e-mail, ma questo non fa di me un esperto in pubbliche relazioni o uno psicologo.
Lo stesso vale per le immagini, per il web writing, per il link building, per la capacità di attrarre il click sulle SERP o di far aggiungere il sito ai bookmark del browser.
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Inoltre un conto e' dire che questo tipo di sistemi basati su bayes si auto-adattino, si auto varino, un conto che auto imparino.
Non imparano un tubo di nulla, a meno che non usino sistemi di intelligenza artificiale. In questo caso conta il sistema di ai e non i teoremi che l'ai usa per prendere le decisioni.
giusta correzione.
dunque, per quanto riguarda quel discorso credo usino filtri bayesiani.
l'AI se la tengono per analisi semantiche, secondo me.
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Quindi la discussione è partita da un discorso di contatti nel sito per arrivare a dire che fare seo è cambiato rispetto alla visione globale ed abbiamo definito una metaforica figura del super-seo.
Ok sono d'accordissimo con tutti questi discorsi, i motori dunque in linee generiche in futuro premieranno i siti per gli utenti.
Dal punto teorico il discorso funziona.Dal punto di vista pratica non credo, ci sono sempre troppi interessi sotto.
Incideranno dunque la quotazione in borsa di G, il mercato adwords ecc sulla qualità delle serp secondo voi ?
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SI
i soldi prima di tutto e sempre, prendi il giornale e una notizia a caso il denaro è sempre il motivo +o-
anche le serp sono condizionate da $, magari se fosse open source sarebbe più svincolata.
ora mi leggo il post tranquillamente
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@LowLevel said:
agoago, non so cosa rispondere perché dal mio punto di vista questa non è una nuova figura, tantomeno qualcosa di "super" o di "oltre". Io ho sempre fatto SEO occupandomi di tutti gli aspetti che potevano influenzare più o meno direttamente la visibilità di un sito nei risultati dei motori e credo che questo sia il SEO.
Molti SEO si occupano della staticizzazione degli URL contenenti parametri usando il mod rewrite di Apache, ma questo non li rende dei sistemisti né delle figure che superano le competenze di un SEO. Semplicemente, fa parte del SEO anche quello.
Tra le cose che ho sperimentato, c'è stato un modo per acquisire quantità smodate di link grazie ad alcuni contenuti originali e qualche e-mail, ma questo non fa di me un esperto in pubbliche relazioni o uno psicologo.
Lo stesso vale per le immagini, per il web writing, per il link building, per la capacità di attrarre il click sulle SERP o di far aggiungere il sito ai bookmark del browser.
Il fatto che tu esprima-concettualizzi questa "illuminata" visione di come dovebbe esserea un seo, e per di piu' constatare che da sempre lavori in questo senso, seguendo questa tua idea di seo completo, e' da ammirare.
Ma per esperienza, almeno per tutti i seo che ho conosciuto io, sei l'unico che pensa e lavora in questa direzione.
Pertanto ammesso e concesso, (perche' non si puo' non concedere il giusto valore a questa nuova definizione dei ruoli e delle competenze del seo) che un seo e' completo nel momento in cui lavori su tutti i fronti, dovremmo ritenere che tutti i seo "classici" sono seo parziali, seo specializzati in alcune specifiche competenze, e non seo globali, superseo.
La mia proposta di identificare un termine che identifichi questa tua figura di seo globale nasce solo dal desiderio di non dover dire a tutti i "vecchi" seo che sono, chi piu' chi meno, seo verticali (in quanto da ora si affaccia la figura del seo orrizontale) ma che sono si seo (cosi' come li si e' sempre pensati) ma al massimo non ancora xyz-seo.
Tu dici, alcune competenze fanno parte del seo. Se uno le ha e' un seo, specializzato ma pur sempre un seo. Concordo, come dire se uno fa il medico ed e' specialista in cardiologia, non per questo non si puo' definire che non sia un medico, sara' un medico specialista, infatti lo sono tutti, non esiste un super medico che conosce tutta la scienza medica.
Per questo motivo esistono gli ospedali, con i reparti e le loro specializzazioni.
Capisci cosa significa accettare questo semplice ragionamento? Che da oggi o una societa' di consulenza, per ottimizzare i siti sui motori, sara' formata da tante persone, tanti seo, specializzati su tutti gli aspetti, o sarebbe come avere problemi di cuore e rivolgersi ad un ospedale dove magari c'e' solo la chirurgia e la nefrologia...sei morto.
Come dire che il seo singolo va bene al massimo per i propi progetti, perche' al massimo curera' male se stesso, ma solo un gruppo di specialisti possono agire in modo completo.
O ipotizzare che una persona sia in grado di conoscere cosi' tanti aspetti informatici da costituire squadra a se... caso possibile ma molto raro.
Concordo in tutto e per tutto su cosa spieghi, concorderai tu con me che e' una bella mazzata, un secchio di acqua gelata rovesciato su chi sta dormendo. Ed in questo caso i belli addormentati sarebbero i seo che lavorano in modo autonomo ed eventaualmente i loro clienti.
Mi sovviene una canzone: la verita' si fa male lo so... per fortuna che la canti tu, io in caso di insulti mi dichiarero' semplice corista.
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@agoago said:
Concordo in tutto e per tutto su cosa spieghi, concorderai tu con me che e' una bella mazzata, un secchio di acqua gelata rovesciato su chi sta dormendo. Ed in questo caso i belli addormentati sarebbero i seo che lavorano in modo autonomo ed eventaualmente i loro clienti.
Anche io sono d'accordo con le affermazioni che fa Low. Sono consapevole di conoscere solo una parte di questo mondo (e anche poco) e mi piacerebbe molto approfondire tutti gli altri aspetti.
So che piacerebbe a molti qui e so che saremo pronti a divulgare questo modo di pensare, che non e' nuovo anzi, era solo nel nostro inconscio.
Bisogna studiare sempre, ogni giorno s'impara qualcosa, ed e' anche importante avere accanto persone che indicano la strada