• Super User

    Giornalisti altamente qualificati

    Dovremmo fare qualcosa, quando ci capita di leggere queste mastodontiche fesserie su un giornale a larga diffusione come Repubblica.it:

    Estratto da [url=http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/scienza_e_tecnologia/searchengine/searchengine/searchengine.html]questo articolo:

    "La caccia è partita da quando Google, all'inizio dell'anno, ha introdotto il suo motore di ricerca autonomo. Nei tre anni e mezzo precedenti aveva usato - su licenza - lo stesso motore Yahoo, che tuttora appare nella main page Google, in alternativa al suo proprio motore."

    Secondo il giornalista, Google ha un suo proprio motore di ricerca solo dall'inizio del 2005 in quanto prima usava il motore di Yahoo!. Non solo: sulla home page di Google ci sarebbe ancora il motore di ricerca di Yahoo!.

    Come dire: "non so assolutamente nulla di motori di ricerca ma mi pagano per scrivere qualunque cosa".

    Perché non gli consigliamo di chiedere informazioni ad un consulente esterno, prima di iniziare a scrivere qualunque cosa sui motori di ricerca? Farebbe bene alla cultura del posizionamento.


  • Community Manager

    @LowLevel said:

    Perché non gli consigliamo di chiedere informazioni ad un consulente esterno, prima di iniziare a scrivere qualunque cosa sui motori di ricerca? Farebbe bene alla cultura del posizionamento.

    Mi sto rotolando dalle risate, ma come cavolo fanno ad affidare certi articoli a gente che scrive queste fesserie?

    Ma neanche la voglia di leggersi le ultime news da tutti i maggiorni fornitori?

    Scrivi tu Enrico?


  • Super User

    @giorgiotave said:

    Ma neanche la voglia di leggersi le ultime news da tutti i maggiorni fornitori?

    Ma sarebbe pure bastato dare un'occhiata alla home page di Google per tentare di individuare il fantomatico motore di Yahoo! a cui hanno fatto riferimento...

    Scrivi tu Enrico?

    Io mi sono accorto di quelle gigantesche assurdità dopo avergli scritto una e-mail con precisazioni su altri punti.

    Penso di poterne scriverne un'altra, ma conoscendoli (proprio quelli di Repubblica, intendo) dubito che modificheranno l'articolo.

    Se anche qualcun altro oltre me lo vuole fare, è benvenuto.


  • Community Manager

    Bene, ora scrivo anche io vediamo se ci ascoltano 🙂


  • Super User

    hanno corretto l'articolo.


  • User Attivo

    scritto anche io alle 10:05!...

    [vedo ora il post di must... l'articolo non era ancora stato corretto meno di un ora fa!]

    Lucas 😉


  • User Attivo

    Low avevo letto anche io ieri quella news ma anche se perplesso sono rimasto in silenzio in quanto la mia conoscienza dei motori è limitata agli ultimi 2 anni.

    Assurdo...


  • Super User

    Almeno questi numeri sulle ricerche USA

    Ma sugli utenti Google continua a mantenere tuttora un discreto vantaggio, raccogliendo il 36,9 per cento delle ricerche online eseguite negli Stati Uniti, contro il 30,4 del contendente nel mese di giugno.

    hanno un senso?


  • User Attivo

    Si ma lasciano il tempo che trovano in quanto la qualità di un motore dipende solo in minima parte dall'ampiezza del suo database.


  • Moderatore

    mmm....di che vi meravigliate....i giornalisti scrivono sempre fesserie....sono buoni solo a fare retorica, retorica commercialotta peraltro....niente a che vedere con la sana informazione del '900 😄


  • Super User

    @GrazieMamma said:

    Low avevo letto anche io ieri quella news ma anche se perplesso sono rimasto in silenzio in quanto la mia conoscienza dei motori è limitata agli ultimi 2 anni.

    Quello che mi stupisce di più, non è l'ignoranza del giornalista sui motori di ricerca.

    Io posso anche capire che si tratta di un settore di Internet abbastanza tecnico e che non tutte le testate giornalistiche possono permettersi un dipendente ferrato in materia.

    Quello che mi fa rimanere allibito sono quelle affermazioni che ti fanno capire che il giornalista probabilmente non ha mai visitato la home page di Google in vita sua.

    Per controllare la fondatezza di una delle imbecillità pubblicate sarebbe bastato visitare la home page di Google e prendere atto dell'inesistenza del fantomatico motore di Yahoo.

    Ebbene, questo semplice controllo non è stato fatto.


  • User Attivo

    @pieru said:

    Almeno questi numeri sulle ricerche USA

    Ma sugli utenti Google continua a mantenere tuttora un discreto vantaggio, raccogliendo il 36,9 per cento delle ricerche online eseguite negli Stati Uniti, contro il 30,4 del contendente nel mese di giugno.
    hanno un senso?

    Se qualcuno ricorda prima della modifica l'articolo diceva esattamente il contrario (yahoo 36,0 per cento contro il 30,4 di Google). Via email ho chiesto chi fosse l'istituto di statistica ad aver emesso questi dati, vediamo se rispondono...

    Per curiosità vi quoto l'email (abbreviata un po') che ho mandato un'ora prima della modifica dell'articolo:

    Gentile redazione di Repubblica,

    mi chiamo XXXX e sono un autore che vive a Genova, vostro assiduo lettore da numerosi anni. Vi scrivo per avere alcuni chiarimenti in relazione ad alcuni articoli tecnici sui Motori di Ricerca apparsi sul vostro sito internet www.repubblica.it [...].
    La mia esperienza in materia è pluriennale, ho scritto sull'argomento articoli per riviste nazionali quali XXX e XXX, per numerosi forum e pubblicazioni on line (XXX, XXX...), [...]

    Per non essere troppo prolisso citerò i punti sui quali ho maturato qualche dubbio seguiti da un commento, anticipandovi la mia totale non volontà di usare polemica; [...]

    *> Titolo articolo: Yahoo-Google, sfida sul motore "Vi abbiamo superato". "E' falso" (link)

    Estratto: La caccia è partita da quando Google, all'inizio dell'anno, ha introdotto il suo motore di ricerca autonomo. Nei tre anni e mezzo precedenti aveva usato - su licenza - lo stesso motore Yahoo, che tuttora appare nella main page Google, in alternativa al suo proprio motore. Quest'ultima, mantiene tuttora un discreto vantaggio, raccogliendo il 36,9 per cento delle ricerche online eseguite negli Stati Uniti, contro il 30,4 del contendente nel mese di giugno.*

    Rimango piuttosto stupito da quanto affermato in questo articolo: Google è motore di ricerca da quasi dieci anni, nato con una tecnologia proprietaria [...] progettata inizialmente presso la Stanford University dai due ex studenti ora multimilionari Sergey Brin e Larry Page (quest'ultimo ideatore anche del celebre Page Rank, l'algoritmo in uso da Google che dona un punteggio a ogni pagina sul web in base al numero di link che essa riceve dagli altri siti). Il fatto che il motore Yahoo appaia sulla home page di Google non è vero ed è un fatto facilmente controllabile. I dati citati percentualmente non risultano realistici se confrontati con quelli presenti in numerosi siti di istituti di statistica internazionali, è possibile conoscere cortesemente il nomitavo dell'istituto che ha promulgato tale dati?

    *> Titolo articolo: Google, Yahoo! e Msn è sfida all'ultimo video di ALESSANDRO LONGO

    Estratto: Come fanno allora Msn, Yahoo e Google a trovare il video che l'utente sta cercando? Sfruttano i sottotitoli, che le emittenti americane inseriscono in molti dei programmi trasmessi. Sulla televisione sono invisibili; [...] Dopo che l'utente ha inserito le parole chiavi, quindi, il motore le cerca all'interno dei titoletti e dei sottotitoli dei video che ha raccolto nel proprio database. Così è possibile individuare un video inserendo nella barra di ricerca parole che sono pronunciate durante il programma in questione.*

    In realtà gli algoritmi dei Motori Video utilizzano spesso una tecnologia differente per il reperimento dei filmati. Innanzi tutto analizzano il nome del file, poi cercano il testo presente nelle specifiche del file, in seguito controllano il testo presente nella pagina che presenta il link a tale video, al quale danno buona importanza. Secondo la teoria proposta tutti quei video che non possiedono sottotitoli non sarebbero reperibili dai motori di ricerca, cosa evidentemente non vera.

    *> Titolo articolo: Motori di ricerca super intelligenti quasi pronti "a fare opinione" di CLAUDIO ZAMBONI

    Estratto: l'IBM comincerà a vendere applicazioni di [...] una tecnologia [...] in grado di leggere e capire il testo del Web, usando un liguaggio naturale per operare delle correlazioni tra le parole. In poche parole, un motore di ricerca incredibilmente utile.*

    Su questo argomento ho redatto un articolo di una decina di pagine per la rivista XXX. Non è corretto affermare che la tecnologia di IBM utilizzi un linguaggio naturale per operare delle correlazioni tra le parole. Utilizza un thesaurus, una sorta di grande enciclopedia che contiene migliaia di termini e i sinonimi ad essi legati, plurali o singolari che siano. Una volta effettuata una ricerca in un motore, la tecnologia IBM, sfruttando alcune regole logico-grammaticali di base presenti in ogni lingua al mondo, presenterà i documenti che più risultano attinenti semanticamente (in quanto a significato) alle parole cercate. Superando il più grande limite dei motori di ricerca attuali: l'incapacità di interpretare il senso delle parole cercate e di distinguere tra singolari, plurali, forme flesse dei verbi, ecc. In pratica con la tecnologia fornita da IBM (ma anche in fase di studio da innumerevoli concorrenti, tra i quali l'onnipresente Google) le parole "meteo", "previsioni del tempo" e "previsioni meteorologiche", saranno interpretate come parole che esprimono pressappoco lo stesso concetto, e le ricerche effettutate con tali parole presenteranno più o meno i medesimi documenti: cosa impossibile per i motori attuali che analizzano solo le parole e non i significati ad esse legati.

    [...]

    un grazie sentito per l'attenzione, cordiali saluti,

    ciauz,
    Lucas 😉

    ps: so bene che i commenti non sono nè strettamente tecnici nè precisi, ma non era quello lo scopo dell'email... 🙂


  • User Attivo

    Dall'inizio dell'email sembra che più che suggerire correzioni suggerisci una tua candidatura a scrivere per loro, è lampante l'uscita allo scoperto del tuo super-ego, con questo non voglio assolutamente sminuire quello che hai scritto, è semplicemente uno studio della tua email. 😄


  • Super User

    @pieru said:

    Almeno questi numeri sulle ricerche USA

    Ma sugli utenti Google continua a mantenere tuttora un discreto vantaggio, raccogliendo il 36,9 per cento delle ricerche online eseguite negli Stati Uniti, contro il 30,4 del contendente nel mese di giugno.

    hanno un senso?Per quello che vale un istituto di statistica "abbastanza" serio riporta dati diversi, aggiornati a Maggio 2005.

    http://searchenginewatch.com/reports/article.php/2156451

    Dubito che, vista la professionalità di chi ha redatto l'articolo, i dati riportati siano più recenti o più esatti di questi...


  • Super User

    Estratto: Come fanno allora Msn, Yahoo e Google a trovare il video che l'utente sta cercando? Sfruttano i sottotitoli, che le emittenti americane inseriscono in molti dei programmi trasmessi. Sulla televisione sono invisibili; [...]

    Qui non hanno del tutto torto. Le meta-informazioni relative al documento video sono estrapolate dai contenuti elencati da te, Lucas, ma è vero anche che sfruttano i sottotitoli, se presenti.

    L'errore sta nell'aver scritto "Sfruttano i sottotitoli" invece di "Sfruttano anche i sottotitoli" e nel non aver elencato le altre meta-informazioni.

    Se non avessero ristretto la cerchia a MSN, Yahoo! e Google, allora avrebbero dovuto fare riferimento anche ad alcune tecniche usate da altri motori, in grado di analizzare l'audio e trascrivere automaticamente le parole pronunciate.

    Dall'inizio dell'email sembra che più che suggerire correzioni suggerisci una tua candidatura a scrivere per loro

    All'inizio ero tentato anche io di fare una cosa simile, ma alla fine ho trovato molto più gusto a scrivergli una e-mail canzonatoria. Probabilmente non avranno apprezzato il sarcasmo.


  • User Attivo

    @GrazieMamma said:

    Dall'inizio dell'email sembra che più che suggerire correzioni suggerisci una tua candidatura a scrivere per loro, è lampante l'uscita allo scoperto del tuo super-ego, con questo non voglio assolutamente sminuire quello che hai scritto, è semplicemente uno studio della tua email. 😄

    Carissimo GrazieMamma potresti fare lo psicologo: mi hai beccato (le parti tagliate sono parte del curriculum e propongono una collaborazione)... Sto morendo dal ridere :sbonk:

    Qui non hanno del tutto torto. Le meta-informazioni relative al documento video sono estrapolate dai contenuti elencati da te, Lucas, ma è vero anche che sfruttano i sottotitoli, se presenti.

    Verissimo low... infatto ho scritto "In realtà gli algoritmi dei Motori Video utilizzano spesso"... visto che credo che i video sottotitolati siano una piccola parte del tutto...

    ciauz,
    Lucas 🙂


  • Community Manager

    L'importante è che ora abbiano eliminato il tutto.

    Prossimo passo: assumere qualcuno 😄

    Confermo quanto scrive Beke e capisco cosa ha scritto Lucas (Che in materia è molto preparato)


  • Super User

    Carissimo GrazieMamma potresti fare lo psicologo
    Lui e' uno psicologo 😄


  • Bannato Super User

    Be ragazzi, non finisce mica qui....

    Adesso scatta l'indotto dei giornali di provincia, che raccolgono il giorno dopo, notizie varie stampate dai loro fratelli maggiori nei giorni precedenti, per aggiornare la loro pagina di attualità dal mondo.

    Oggi sulla prealpina ( quotidiano locale di Varese Verbania Novara ) ho trovato la brutta copia di quello citato da Low.

    🙂


  • Super User

    @Lucas said:

    Verissimo low... infatto ho scritto "In realtà gli algoritmi dei Motori Video utilizzano spesso"... visto che credo che i video sottotitolati siano una piccola parte del tutto...

    Dipende molto dall'indice. Google Video, ad esempio, ha iniziato le proprie attività indicizzando le trasmissioni dalle emittenti televisive americane, dove i "closed caption" (i testi invisibili codificati nel segnale video) sono uno standard. Sono pertanto portato a pensare che la percentuale di video con i closed caption presente nell'indice di Google Video sia maggiore del 50%.