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@i2m4y said:
Certo, ciò che "carichi" nella sfera professionale, poi dovrà essere computato anche ai fini degli studi di settore.
Ogni professionista può avere un solo veicolo, quindi o auto o moto.
Per Fulvio: quindi tu ammetteresti la deduzione delle residue quote di ammortamento per il professionista? Non mi sembra che ci sia una replicazione nemmeno parziale di quella norma nel reddito di lavoro autonomo.
Paolo
Ciao Paolo
scusa il ritardo della risposta, ma ho avuto poco tempo per scrivere nel forum in questi giorni
Ho dato un'occhiata veloce e, in realtà, non ho trovato alcuna previsione normativa che esplicitamente estenda anche per i professionisti, quanto previsto dall'art. 65 TUIR
La mia risposta, è dettata da un controllo dell'Agenzia delle Entrate, subito un anno e mezzo fa circa da un cliente/professionista che presentava la stessa questione.
L'agenzia ammise il passaggio.
Nonchè da alcuni articoli, alcuni dei quali ho in copia, del Sole, che confermavano tale possibilitàNella realtà dei fatti, però, manca una disposizione che estenda l'agevolazione prevista per l'imprenditore, anche per il lavoratore autonomo
In settiama, farò una ricerca più approfondita, chissà che non riesca a trovare qualcosa, foss'anche un interpello o una circolare;nel caso, riposterò in questo stesso 3d.
La logica mi farebbe pensare alla possibilità anche per il professionista di usufruire di quanto previsto dall'art. 65
Tu hai sempre escluso tale possibilità? Te lo chiedo, perchè mi farebbe piacere anche un tuo parere; i colleghi con i quali ho avuto modo di parlarne in passato, erano concordi nell'estensione, ma il dubbio, in effetti, è più che legittimo
Ciao, a presto
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Ciao Fulvio,
la questione mi ha sempre attanagliato e fortunatamente non ho mai dovuto darvi pratica applicazione a casi di professionisti.... tutti infatti si portavano minimi beni e gli investimenti per l'attività iniziavano a farli dopo l'apertura dell'attività.
A mia memoria di TUIR non ricordavo una disposizione così per professionisti, per questo mi chiedevo su cosa ti basassi..... visto che è un caso che può capitare.
Mi piacerebbe leggere gli articoli del sole che hai detto....... se mai avessi tempo di postare due riferimenti, avresti aiutato un collega.... a buon rendere logicamente.Paolo
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provvederò quanto prima
buon lavoro
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Fulvio, figurati, con calma e tranquillità.... è solo per mio studio.
Grazie
Paolo
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Scusate l'ignoranza,
ma il passaggio del cespite-auto (usata e in proprietà del soggetto in qualità di privato-non professionista) tra i beni necessari a svolgere la professione da parte di un libero professionista, avviene in che modo?
Autocertificazione?
Autofatturazione? (ma in questo caso avremmo dell'iva a debito?)
Grazie
Emanuele
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Vedendo quanto postato sembrerebbe con la sola iscrizione sul registro cespiti ammortizzabili (visto che il professionista non ha registro inventari) sulla base del valore stabilito a norma dell'art. 65 tuir.
Ma attenderei perchè io non ne sono sicuro e attendo anche io di leggere in merito la procedura..... non mi è mai capitato il caso.
Andrebbe poi indicato anche negli studi di settore.
Paolo
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Salve a tutti e complimenti per l'interessantissimo forum.
Vorrei porre un quesito in merito al regime fiscale dell'auto per liberi professionisti.Io sono un ingegnere edile con studio privato che utilizza l'automobile quasi esclusivamente per lavoro (ipotizziamo 80% e non 50%).
primo quesito: l'iva sull'acquisto posso portarla in detrazione nella misura del 50% o diversa percentuale, nel caso si utilizzi il mezzo in diversa misura, sul totale del costo dell'auto o solo per la quota di iva relativa al costo deducibile (? 18.075,00) ?
secondo quesito: per portare in detrazione l'iva invece che al 50% in percentuale superiore (80%) in che modo devo dimostrare che l'utilizzo effettivo per lavoro è maggiore? (e sono tenuto a farlo)?
Grazie per l'attenzione..
Lorenzo.
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Ciao e benvenuto,
abbiamo già dato risposta ai presenti quesiti più e più volte negli ultimi mesi. Ti invito dunque cortesemente a fare ricerca in questa sezione del forum.
Troverai spiegato il principio di inerenza/afferenza per ciò che concerne la detrazione iva e il 25% con il limite di 18075 euro circa per il solo veicolo del professionista.
Paolo
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Ciao a tutti
Sono mancato per parecchi mesi, ma non mi sono dimenticato dell'impegno che avevo assunto con Paolo
Riporto su questo topic, visto che credo non sia opportuno aprirne un altro
Personalmente, il problema del passaggio dell'auto dalla sfera privata a quella professionale, mi è capitato un paio di volte; in entrambe le situazioni ho optato per il passaggio, pur mancando una normativa specifica in proposito.
Paolo, in realtà, non esiste proprio nessuna disposizione che possa sostenere tale passaggio: come hai scritto te, il TUIR all'articolo 65 parla solo di beni inerenti l'impresa.
Cercando un pò, ho però trovato un paio di risposte dell"esperto risponde", che trattano l'argomento
Il numero 92 del 28 novembre 2005 ed il numero 24 del 26 marzo 2007.
Se hai difficoltà nel reperirle, puoi contattarmi via pm
In effetti, l'argomento appare delicato.
Solo ragioni di opportunità, potrebbero far propendere per una estensione di quanto disposto dall'art. 65 c. 3bis del TUIR anche al lavoro autonomo
Ciao
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Paolo alla fine sei riuscito a reperire tale informazione?
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Grazie mille Fulvio, resta ancora questione sanzionabile aleatoriamente purtroppo.... nemmeno io ho trovato una soluzione adatta e certa.
Paolo
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Riprendo questo vecchissimo post per tornare sull'argomento e per vedere se i colleghi sono ancora sul pezzo:).
L'agenzia delle entrate contesta ad un professionista la deduzione delle spese per carburanti in quando l'autovettura era stata acquistata prima dell'apertura della partita iva e non era stata iscritta a registro cespiti.
Secondo voi è corretto? avete esperienze in merito?