• Contributor

    @angyluna ha detto in Il Blog è definitivamente morto?:

    Quindi anche rincorrere visualizzazioni è pressoché una perdita di tempo?

    Solo con "un blog", sì.

    L'approccio da avere oggigiorno è quello del "content creator", che significa:

    • multiformato (ma soprattutto VIDEO)
    • fidelizzazione di un pubblico
    • finanziamento diretto dal pubblico fedele (tramite donazioni/Patreon/etc.)
    • sponsorizzazioni dirette dei contenuti

    Questo è un modello di business sicuramente ancora fattibile nel breve periodo anche da soli (anche se non so quanto sostenibile nel lungo, la pressione di creator professionisti o semi-professionisti è già altissima!)


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  • User

    @kal chiarissimo.. Certo, ci vuole dedizione e capacità e non basta solo inserire articoli..grazie infinite!


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  • User Attivo

    @angyluna si esatto, quello che oggi chiamano blog richiede dedizione e contenuti di qualità. All'inizio è un passatempo che ti permette di farti una pizza poi forse un lavoro.


  • User Attivo

    @angyluna dipende dal tuo progetto e dal tempo che ci dedichi. Pensa ma secondo te guadagnano con il primo video messo online?
    Lo stesso è con il blog hai i tuoi contenuti principali dove guadagni, poi esplori altri articoli per vedere l'interesse. Ti fai la tua newsletter e scrivi regolarmente al tuo pubblico.
    Si guadagnerà, nessuno lo sa, prima copi quelli bravi poi rapidamente sviluppi il tuo stile.
    L'ia nei contenuti? Per adesso è un bimbo che non sa quello che scrive. E tu devi essere l'autorità altrimenti perdi i lettori e inoltre non sei credibile quando spieghi qualcosa.
    Io quando devo comprare le scarpe da corsa vedo sia video che articoli, e per entrambi, spesso capiti su sbrodolante di parole inutili, quindi scegli il nome del sito o dell'autore esperto.
    La domanda non è dove si guadagna, ma dove sei esperto o dove vuoi essere esperto?
    Quella è la domanda.


  • Moderatore

    @angyluna Solo se il modello di business non prevede la monetizzazione via adsense o affiliazioni. Ormai Google sta spezzando le gambe ai siti web nati per monetizzare esclusivamente via affiliate, ha letteralmente ucciso anche grandi blog USA.

    Diverso invece se trovi il modo di monetizzare direttamente e soprattutto se riesci ad affidarti a più fonti di traffico (oggi la SEO non è più una garanzia).


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  • User Attivo

    @van-basten il problema è di chi pensa che adsense faccia tutto da solo e poi genera siti copia incolla inguardabili anche per la troppa pubblicità.

    Qualsiasi modello si preveda bisogna essere esperti del settore o di una nicchia del settore e non aver paura di ammettere gli errori. Gli errori sono un'esperienza unica che insegna e consentono di prendere la strada giusta prima degli altri.
    Inoltre tieni presente che devono essere scritte centinaia di pagine originali e ci vogliono anni salvo che non hai una redazione motivata.


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  • Moderatore

    @infermieri-attivi sono crollati siti con migliaia di articoli verticali di qualità eccelsa. Siamo entrati in una nuova era, quello che è stato non sarà più.


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  • Moderatore

    @kal ha detto in Il Blog è definitivamente morto?:

    @angyluna ha detto in Il Blog è definitivamente morto?:

    Quindi anche rincorrere visualizzazioni è pressoché una perdita di tempo?

    Solo con "un blog", sì.

    L'approccio da avere oggigiorno è quello del "content creator", che significa:

    • multiformato (ma soprattutto VIDEO)
    • fidelizzazione di un pubblico
    • finanziamento diretto dal pubblico fedele (tramite donazioni/Patreon/etc.)
    • sponsorizzazioni dirette dei contenuti

    Questo è un modello di business sicuramente ancora fattibile nel breve periodo anche da soli (anche se non so quanto sostenibile nel lungo, la pressione di creator professionisti o semi-professionisti è già altissima!)

    dipende il settore. Ad esempio la parte del finanziamento da parte del pubblico in alcuni vertical è assolutamente impossibile.
    Questo modello da content creator funziona solo in alcuni settori, in altri o vendi un prodotto/servizio oppure non entra un centesimo.

    Il vantaggio delle affiliazioni nasceva proprio dalla possibilità di non dover produrre, quindi in tutti quei mercati dove non c'era altra soluzione che vendere semplicemente si vendeva un prodotto altrui.

    Recentemente ho conosciuto content creator con fan base da capogiro, non riescono nemmeno a raccogliere quanto basta per sostenere la partita iva. Il motivo è semplice, hanno seguito ma non hanno nulla su cui monetizzare in modo tangibile e continuo.


  • User Attivo

    @van-basten il fatto che un sito cresca o crolli nelle visite ha anche fattori "umani", quel sito interessa ancora?
    Poi ci sono fattori tecnici, hanno aggiunto qualcosa al sito che doveva fare miracoli e invece ha modificato la lettura che il crawler faceva e le sue logiche sono da ricostruire?
    Io non darei sempre la colpa a Google.
    Però la darei anche ai SEO che pensano che esista un solo sito perfetto, quello che ha un pagespeed alto e tutte le regole di Google a posto. E danno consigli che sono sempre perfetti a dir loro.


  • User Attivo

    @angyluna a Bologna c'è un "piadinaro" che ha pranzo fa dei capolavori. E molti lavoratori ci vanno tutto l'anno.
    Ma non ci sono altri piadinari come lui o vicino.
    Ha un prodotto che fan tutti, ma lo fa meglio e lo rende unico.
    Lavoro e guadagno sono i due piatti della bilancia.
    Le regole base del commercio sono sempre presenti.
    Tu apri la tua attività e ti metti in gioco.
    Ma devi rischiare e trovare il modo di fare la piadina migliore di tutti, solo così vinci.