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- Non comprate i linketti, bimbi...
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@kyle46 ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
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Me lo sono inventato, Ah ah...Te lo sei inventato, ma guarda un po', c'è di peggio!!
Sei un cuore puro...
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OCCHIO CHE È UNA TRUFFA
È traffico fasullo fatto con dei bot.
1 Risposta -
@kal Oh, my god... E ci credo che si lasciano andare con un prezzo così basso!
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@kal ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
Roba da mettersi le mani nei capelli e che poi, non sorprendentemente, porta alla penalizzazione del sito su Google.
Dopo aver visto siti, indicizzati pure bene, che avevano nel footer uno spam di parole chiave in bianco su sfondo bianco, non mi meraviglio più di nulla.
Ma la fuori c'è un mondo di content farm e PBN senza alcun proprietario evidente, create su domini scaduti e popolate di articoli prodotti esclusivamente allo scopo di ospitare linketti venduti a pagamento.
Ormai hanno spopolato. Dispiace pure che hanno un po' mercificato il link, a volte mi sembra che alcuni articoli griderebbero link esterni per approfondire un dato tema ma, siccome ha un valore, viene evitato e penso ne perda un po' tutto internet. Ma forse è solo una mia impressione.
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Sono qui solo per testimoniare che sono un fiero sostenitore del backlink organico.
Collaborazioni invece di acquisti!
...e infatti il mio sito non si posiziona bene, ma chi mi trova trova qualità e mi fa i complimenti per i contenuti! Questo è quello che conta (per me).
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@g-lanzi ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
Collaborazioni invece di acquisti!
Effettivamente, i due link che ho citato sopra ricadono esattamente in questa definizione.
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@kal ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
Permettetemi uno sfogo lavorativo a caldo. Sto facendo un link audit per una sospetta penalizzazione da parte di Google.
Non è un sito "aziendale/prodotto" con obiettivo Lead Generation o vendita, corretto?
1 Risposta -
@simbus82 e invece è proprio un sito aziendale, putroppo.
E il bello è che nel 2013 andava anche "bene". Poi qualcuno si è messo in testa di fare link building e SBEM, il Pinguino ha colpito in modo inequivocabile. Il grafico di Sistrix per me parla chiarissimo (e anzi ci sono diversi altri "punti" critici che però non condivido per ragioni di riservatezza).
Non contenti, sono andati avanti negli anni successivi.
Hanno fatto anche dei disavow, ma nel frattempo hanno costruito questi link che mi sono ritrovato a dover marcare come spazzatura.
Ah, parliamo di un brand comunque dignitoso, con 2K ricerche/mese sulle query di brand. Mercato locale. Ma infatti nel corso del tempo ha fatto alti e bassi perché si vede che Google è indeciso. Il sito è decente, il brand è noto... ci sono le sedi su GMB e tutto il cucuzzaro... però ci sono anche dei chiari segnali spazzatura.
E quindi rimbalza ad ogni update dal Penguin 2.1 in qua.
E tutti i link acquistati nel corso degli ultimi 4 anni gli avranno portato boh, qualche centinaio di clic in tutto? Qualcuno anche qualche conversione, per fortuna.
Ma se lo marcavano da subito come sponsored avevano i clic e le conversioni E MAGARI ANCHE i ranking. E questo senza considerare il budget sprecato.
Davvero: non comprate i linketti, bimbi...
1 Risposta -
@kal ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
@simbus82 e invece è proprio un sito aziendale, putroppo.
E il bello è che nel 2013 andava anche "bene". Poi qualcuno si è messo in testa di fare link building e SBEM, il Pinguino ha colpito in modo inequivocabile. Il grafico di Sistrix per me parla chiarissimo (e anzi ci sono diversi altri "punti" critici che però non condivido per ragioni di riservatezza).
Ah ecco, era una domanda del tipo "speriamo di no, speriamo di no..." e invece!
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Per la cronaca... in seguito alla mia relazione certosina, è stata fatta una parte del lavoro di cleanup. Sono stati messi molti rel sponsored/nofollow da parte di testate para-giornalistiche.
La situazione per il momento è questa:
Notare come abbia recuperato qualcosa: non tutto e con una discreta volatilità, cionondimeno il recupero è visibile. Anche in Search console vi posso dire che si vedono le query che hanno rimbalzato positivamente.
Dettaglio importante: tutto questo è successo senza che vi sia stato un aggiornamento algoritmico... segno che è probabilmente Google ad aver riconsiderato il sito in seguito ad una variazione dei segnali di qualità. A conferma della bontà della strategia di intervento.
È stato poi caricato molto di recente anche un Disavow contenente una caterva di PBN/Content farm di qualità decisamente orrenda (del giro dei linketti prezzolati) che non avevano risposto alle richieste di rimozione link... ma a quanto vedo ancora non ha sortito effetto.
Ma sono fiducioso, perché è un altro segnale abbastanza netto che dovrebbe andare ad aggiungersi al resto.
In cantiere poi ci sono altri interventi tra cui una revisione del layout (non dell'archiettura) e l'ottimizzazione dei CWV che nelle intenzioni dovrebbero andare ad aggiungersi come ulteriore segnale positivo di qualità.
Vediamo come va.
Nel frattempo... repetita iuvant: non comprate i linketti, bimbi!!
I 1 Risposta -
Come valuti i link da togliere?
A parte quelli evidenti. Domini con buon DA e ZA non andrebbero comunque lasciati se aggiornati "normalmente"?
1 Risposta -
@applem ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
Come valuti i link da togliere?
A parte quelli evidenti. Domini con buon DA e ZA non andrebbero comunque lasciati se aggiornati "normalmente"?Tutti, se sono link a pagamento. Senza eccezioni.
Davvero eh.
Il caso in oggetto aveva fatto molto link building negli anni. Anche da siti "con buon DA e ZA". Non vuol dire nulla e Google non si basa su questi parametri per giudicare un sito.
Non guarda nemmeno il singolo link... quello che Google guarda (e che è PERFETTAMENTE in grado di mappare) è la "campagna" di link building.
Anche tutte le storie che si fanno alcuni SEO sul "dare un'impronta umana" cambiando gli anchor text... sono tutte fandonie.
Io ho visto alcune "campagne di link building" e sono fatte con lo stampino, sempre sugli stessi siti e sempre con le stesse modalità (es. "5 link al mese, per 12 mesi")
Google ha la mappa del link graph dell'intera internet, aggiornata costantemente... ci mette due nanosecondi a capire che un certo gruppo di siti apparentemente non collegati tra di loro linkano altri siti di volta in volta differenti, ma con un pattern simile.
La vicinanza delle reti nei grafi di link è una cosa che si può vedere anche a colpo d'occhio se sai come farla.
tl;dr: non comprate i linketti, bimbi.
A 1 Risposta -
@kal ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
testate para-giornalistiche
Cosa intendi per "testate para-giornalistiche" e come le distingui dallle testate giornalistiche veramente autorevoli ?
1 Risposta -
@isotopia ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
@kal ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
testate para-giornalistiche
Cosa intendi per "testate para-giornalistiche" e come le distingui dallle testate giornalistiche veramente autorevoli ?
Sono siti che in calce riportano "testata registrata al tribunale di Vergate sul Membro", ma a guardarlo lo vedi chiaramente che non è un giornale vero e proprio, ma al meglio una webzine. Spesso non hanno una redazione né gli articoli sono firmati. L'unico menzionato è il direttore responsabile (se una testata è registrata, è un obbligo di legge).
Nella maggior parte dei casi sono siti di network di agenzie, a scarso, scarsissimo valore aggiunto.
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@kal quindi non fai LB di alcun tipo?
Per alcune query vedo comunque che i primi risultati hanno 3-4 link dofollow chiaramente da LB.
Altri utilizzano wikipedia
1 Risposta -
@applem ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
@kal quindi non fai LB di alcun tipo?
Yep. Quando lo dico tutti mi guardano così
Eppure.
Per alcune query vedo comunque che i primi risultati hanno 3-4 link dofollow chiaramente da LB.
Altri utilizzano wikipedia
Sono tutte correlazioni che non vogliono dire nulla. I link artificiali vengono quasi sempre sgamati da Google.
Pensaci: se tu sei in grado di dire subito che quelli link sono "chiaramente da LB", pensi che Google non sia in grado di calcolarlo?
Al 99% quei link vengono azzerati.
Poi ogni tanto succede come al sito di cui sopra, che passa Penguin (o qualcuno dei suoi figli e figliastri) ed il tuo sito va su e giù.
Comunque non è solo una questione di link.
È un discorso più generale di "segnali di qualità".
I link sono solo un pezzo del puzzle... Oramai bisogna considerare che Google usa algoritmi che fanno l'analisi multivariata tramite reti neurali.
Bisogna sempre guardare il quadro complessivo.
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@seowebcoach ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
non mi ha mai dato brutte sorprese nè guai di alcun tipo.
Giusto una nota su questo: attenzione al survivorship bias.
Solo perché tu non hai mai avuto brutte sorprese non vuol dire che non arrivino. In SERP trovi sempre quelli che "ce l'hanno fatta", perché quelli che non ce l'hanno fatta beh... sono stati abbattuti!
E sono proprio quelli che bisognerebbe guardare, se si vuole evitare di farsi abbattere.
E un'altra nota su questo:
@seowebcoach ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
@kal Sono d'accordo con te su tutta la linea ma ci sono dei però e delle specifiche aree merceologiche che non attrarranno MAI e poi MAI backlink naturali e soprattutto di valore.
Rispondo quello che rispondevo ancora in tempi non sospetti, era il 2013 ed era il primissimo periodo post-Penguin...
https://www.martinomosna.com/blog/perche-ho-cambiato-idea-sullacquisto-di-link/#comment-68
Detto questo, concordo assolutamente col senso generale del tuo post! Se ne parla a mio parere sempre troppo poco e dovremmo confrontarci di più su questi argomenti.
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@seowebcoach ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
Comunque è un piacere parlare con te di questo argomento perchè con il post che hai taggato ho fatto un viaggio nel passato incredibile!!!! Penguin mi ha tolto il sonno per anni!!!! ahah ah ah ah a
Io ti confesso che ogni tanto vado a rileggermeli per controllare se sono ancora "in squadra" (come si suol dire) o se ho cambiato linea nel tempo.
Per il momento non cambierei nulla di quell'articolo, tranne una:
A quel punto è sufficiente inviare una bella notifica per gettare nel panico colpevole il webmaster (o i fornitori del servizio di SEO).
Non c'è mai stata nessuna notifica per le penalizzazioni algoritmiche. Come si vede benissimo dall'indice di Visibilità di Sistrix... arrivano e basta e lo vedi poi sui ranking a posteriori.
Ti chiama il cliente che si controlla tutti i giorni e ti dice "dove è sparito il sito che eravamo primi?!"
E a quel punto: PANICO
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Faccio un'altra considerazione su questo:
@seowebcoach ha detto in Non comprate i linketti, bimbi...:
@kal Si conoscevo l'errore logico applicabile in molti ambiti... nel mio esempio si tratta di un leader di mercato ancora piantato li da anni che non ha subito alcuna variazione... diciamo uno di quei lavori fatti davvero egregiamente e che risulta, per i suoi competitor, il campione impossibile da battere, la bestia nera ed il sito da cui copiare tutto, anche dove metti gli heading.
La logica sembrerebbe suggerire che stia sempre primo non tanto per i backlink, ma perché "è famoso".
Io è da mò che lo dico: i link non sono il miglior indicatore di quanto un brand è famoso. Sicuramente pesano nel complesso... ma ci sono altrettanto sicuramente altri fattori. Come ad esempio di dati di ricerca (volume, trend, etc.) delle query di brand.
Ma sto divagando.
Per quanto riguarda l'articolo @kal dovrei riscrivere ciò che ho detto prima nel senso che ci sono attività di un certo tipo da cui NON si riesce a generare partecipazione disinteressata ma solo guerra, guerra e guerra. I link spontanei sono così pochi da dover comunque prendere in considerazione metodi alternativi per avere qualche buon back e migliorare l'impianto.
Il mio punto è: esiste la concreta probabilità che quei link che tu vedi siano effettivamente stati azzerati. Per lui, come per i competitor.
E che quei siti godano del ranking per degli altri fattori comunque collegati alla popolarità del brand che tuttavia non vengono presi in considerazione.
Questo per chiarire che quando dico "non comprate i linketti", non sto dicendo "non promuovete il vostro sito".
Al contrario: PROMUOVETELO ABBESTIA, con ogni centesimo del budget promozionale a vostra disposizione, coprendo al meglio tutti i momenti dell'acquisizione dell'utente, pre e post vendita.
Ogni euro speso in branding (brand awareness, brand identity, etc.) oggi come oggi è un euro speso bene.