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- Lo stato della legislazione e della regolazione del mercato in EU e nel mondo per i servizi digitali
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Sempre sul filone del concetto: “se ci sono i dati qualcuno cercherà di usarli anche per altro”:
https://www.macitynet.it/google-vuole-limitare-limpatto-della-legge-sui-mercati-digitali-eu/
Come vediamo dagli Stati alle compagnie private, tutti se ne approfittano e cercano di abusare dei dati avuti illegalemente.
La legge non serve.
Ci vuole la consapevolezza delle persone.
1 Risposta -
@andreabo al contrario.
Chi ha ordinato all'europol di cancellare i dati?
La legge.
Contro chi sta facendo lobbismo Google?
Sempre la legge.
La legge funziona.
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È vero, ma in parte, secondo me.
Ti risulta che l'attività di lobbying non funzioni?
A me risulta il contrario, salvo, come per gli OGM, ad es., dove c'è una grande resistenza popolare e consapevolezza.Come ha ottenuto l'Europol i dati?
Immagino li avessero raccolti perché la legge lo consentiva.
Non è così? Allora perché la legge non ha vietato la raccolta, ma arriva sempre dopo?In ogni caso una parte della commissione europea si è detta favorevole alla non cancellazione, quindi in questo caso la legge non è evidentemente chiara.
La legge è una chimera per far credere alle masse che il Sistema funziona perché basato su diritti da tutelare e doveri da rispettare.
Purtroppo l'ignoranza e l'inconsapevolezza, in particolare in Italia, fa si che la gente non solo non abbia la minima indea di quali siano i suoi diritti, se non quando deve infrangere le leggi, ma, cosa ancora più grave, non vede neanche l'ipocrisia della realtà esteriore ed interiore.Subiamo una inequità e disparità costante nel modo della "legge" di difendere i nostri diritti, che chi ha potere ci può manipolare come coglioni essendo totalmente e facilmente al di fuori o al di sopra della legge.
Alle masse viene lasciata l'illusione della sicurezza e della giustizia o, al contrario, dell'impotenza di poterne essere garantiti, perché tanto tutto ci è imposto e nulla viene maturato, proprio come fossimo dei bambini.
E in effetti il risultato dell'inefficacia dei legge e di come nella privacy, ma non solo, le masse si facciano raggirare, direi che è sotto gli occhi di tutti senza bisogno di nessuna prova.
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Aggiornamento MOLTO importante: il Parlamento Europeo approva a larghissima maggioranza Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA)
Qua Thierry Breton (Commissario EU per il mercato interno) su LinkedIn:
https://www.linkedin.com/pulse/sneak-peek-how-commission-enforce-dsa-dma-thierry-breton
Tantissima roba.
Ciliegina per me spettacolare sulla torta: hanno creato una tassa APPOSTA per i GAFAM, per mettere in conto il personale deputato ai controlli.
A share of this head count will be financed, for DSA-related tasks, through a fee, which I initiated, that the Commission will collect from very large online platforms and very large online search engines to cover the additional costs needed for their supervision.
Ma c'è questo e molto altro nel provvedimento, finalmente una base legislativa ampia per iniziare a risolvere le distorsioni del mercato.
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Aggiungo per dovere di cronaca, ad inizio topic riportavo:
@kal ha detto in Lo stato della legislazione e della regolazione del mercato in EU e nel mondo per i servizi digitali:
Si parla insomma del 2023.
È arrivato con buoni 6 mesi di ANTICIPO.
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Le implicazioni per l'ecosistema ADV sono anche piuttosto impattanti...
Breton scrive:
A new framework for online advertising to limit the use of data and protect the most vulnerable users, especially children;
Qua un analisi più dettagliata:
https://mobiledevmemo.com/digital-services-act-impact-on-digital-advertising/
Riporto quelli per me più rilevanti:
A full ban on targeted advertising to minors. This is a common-sense, uncontroversial restriction introduced in the January amendments that is broadly popular across the advertising ecosystem. But the approach to implementation, and the degree to which this restriction is enforced, will depend on whether or not a platform can confirm that a person is not a minor.
Inversione dell'onere della prova. Se non sei sicuro che sia maggiorenne, niente adv basato su interessi. Punto e stop.
A ban on the use of sensitive data in advertising targeting. This is another restriction introduced in an amendment, and the specific text states that digital platforms “shall not present advertising to recipients of the service based on profiling within the meaning of Article 4(4) of Regulation 2016/679 using special categories of personal data” as defined by the GDPR, which includes sexual orientation, political opinions, racial or ethnic origin, etc.
Alla buon'ora direi.
Questo è ENORME:
Requirements around algorithmic transparency and data access.
Anche se è da capire come verrà implementato. Pare saranno ricercatori universitari con incarico istituzionale... Però sarà un casino da implementare perché faranno un'opposizione durissima. Ci sono segreti industriali da difendere.
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Vediamo dove si va a parare nel concreto.
Onestamente potrebbe essere tutto stupendo o tutto orribile perché, per esempio, nell'onda di "protect the children" poco tempo fa ventilavano l'obbligo di "monitorare tutti i messaggi di tutti i sistemi di messaggistica" (c'era anche un articolo su valigia blu a riguardo), che si ecco, qualche sopracciglio lo fa inarcare.
Come al solito bisogna vedere oltre agli slogan cosa impongono e come.
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Tanta, tantissima roba: https://twitter.com/gabrielazanfir/status/1524506046387134465?t=uBSmKOv0ost82WtRwfrR8g&s=19
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Altro mattoncino sulla questione.
L'Antitrust apre un'istruttoria su Google per abuso di posizione dominante sui dati
Secondo l'Autorità il gigante americano limiterebbe il diritto alla portabilità dei datiCome mi è capitato di ricordare più volte: la questione privacy per le Big Tech è legata a doppio filo al potenziale abuso di posizione dominante sul mercato dei servizi digitali.
Sono due facce della stessa medaglia.
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4 MILIARDI di euro di multa confermati per Google.
Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato una multa da oltre 4 miliardi di euro inflitta a Google per aver violato le regole sulla concorrenza
Il Tribunale dell’Unione europea, il secondo organo giurisdizionale europeo insieme alla Corte di Giustizia, ha confermato oggi la decisione con la quale la Commissione Europea aveva multato la società Alphabet, che possiede Google, per aver imposto restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili per consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca.La multa ammontava in origine a 4,343 miliardi di euro, la più alta mai inflitta da un’autorità di vigilanza sulla concorrenza in Europa, ma la sentenza della Corte l’ha ridotta a 4,125 miliardi.
https://www.ilpost.it/2022/09/14/google-multa-concorrenza/
Il procedimento comunque non è finito, anche se siamo all'ultimo grado:
Le parti potranno ora fare appello alla Corte di giustizia dell’Unione europea, che rappresenta il più alto organo giurisdizionale.
1 Risposta -
Sei sempre sul pezzo, ma non credo chhe la legge basti a fermare le pratiche scorrette di qualsiasi compagniaa, soprattutto perché, secondo ill mio modesto parere, queste multe non vengono dalla volontà di tutelare il cittadino, ma di fare cassa sapendo quanto hanno evaso queste compagnie e quanto siamo in difficoltà adesso, anche per colpa della politica di m... degli USA in Europa.
Quindi per me potrebbe aanche essere parzialmente un segnale politico.Detto questo @giorgiotave cosa ne pensa?
Ha appena fatto un libro molto intenso, ma anche molto compiacente sul sistema Google, senza però evidenziare la pericolosità della sua posizione di dominio oligarchico.
La gravità di questa cosa è che se chi ci lavora non prende coscienza che bisogna iniziare ad opporsi a queto approccio, tra l'altro in controtendenza con lo sviluppo tecnologico che vedrà l'incremento della decentralizzazione tramite la Blockchain, sempre secondo il mio punto di vista, un cambiamento sarà sempre difficile e problematico.
Come per il Covid e post covid, ancora tante persone non accettano il cambiamento e si faranno sempre più male, rendendolo difficile anche agli altri.Quindi, secondo il mio parare, con tutto il rispetto per il lavoro di Giorgio e del suo team, il favorire la continuità con Google 4, oltre che essere fatto da molti solo per interesse personale (vedi Zambon con il suo tag manager), è un fatto di grave irresponsabilità, perché non aiuterà a produrre una domanda che a sua volta potrebbe portare alla nascita di alternative economiche e più rispettose rispetto a Google.
Apparentemente vogliamo tutti la libertà, ma poi segliamo la viaa dei soldi facili, anche se sappiamo benissimo che quanddo una cosa è gratis, come dice un vecchio detto, il prodotto siamo noi stessi.
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@kal Anche questa dall'oriente
South Korea fines Google, Meta over privacy law violations
The authorities said in a statement that they imposed a fine of 69.2 billion won ($50 million) on Alphabet’s Google, and 30.8 billion won ($22 million) on Meta (formerly Facebook) for not clearly informing their users and getting their consent before collecting and tracking behavioral information to identify their interests and show them personalized ads.
Along with the fine, PIPC also ordered the companies to make necessary changes to correct the privacy law violations.
https://mobilemarketingreads.com/south-korea-fines-google-meta-over-privacy-law-violations/
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Un'interessante aggiornamento della causa C-252/21 in corso presso la CGUE nei confronti di Meta VS Antitrust EU:
Qua il commento di un giurista su Linkedin: https://www.linkedin.com/posts/alessandrodelninno_according-to-advocate-general-rantos-a-competition-activity-6978350977749803008-atKS?utm_source=share&utm_medium=member_desktop
Qua il testo chiave del parere oggetto di analisi:
According to Advocate General Rantos, a competition authority may, in exercising its powers, take account of the compatibility of a commercial practice with the General Data Protection Regulation
https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2022-09/cp220158en.pdf
Come dicevo in un messaggio precedente in questa discussione: il rispetto della privacy è l'altra faccia della medaglia delle regole antitrust. Sono due cose diverse, con autorità di vigilanza diverse... ma si intersecano profondamente al punto che un'Autorità Antitrust ha il pieno diritto di chiamare in causa il rispetto della GDPR come fattore giudicante.
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Meta prohibited from use of personal data for advertisment
Meta (Facebook and Instagram) prohibited from using personal data for advertisement. Major blow to Meta's business model in Europe, following noyb litigation. Fine for Meta more than tenfold from € 28 million to € 390 million. Third case on WhatsApp pending.https://noyb.eu/en/breaking-meta-prohibited-use-personal-data-advertisment
In super sintesi: Meta ha violato platealmente la GDPR, e lo stato irlandese AVEVA PRESO LE DIFESE DI META.
La EDPB (organo di regolazione delle autorità privacy EU) ha moltiplicato X10 la sanzione.
Sanzione che finirà versata nelle casse dello stato irlandese.
È tutto veramente bellissimo.
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Sta per arrivare una botta di livello epico per Meta.
Preparatevi.
https://www.politico.eu/article/meta-faces-record-privacy-fine-for-data-transfers-to-the-us/