• Moderatore

    @fheller said:

    ....
    Possiamo trarre solo delle valutazioni di massima sulla base della nostra esperienza diretta e del numero di siti che gestiamo, e poi confrontarci a su forum come questi per trarre delle valutazioni spannometriche che sono utili fino a quando non diventano dogmi di fede.

    Quoto in pieno, ma non mi sembra poco quel "solo" che ho messo in bold.

    Il SEO nel suo lavoro secondo me dovrebbe
    1- attenersi alle poche certezze che ci sono
    2- cercare di rispettare le opinioni maggiormente condivise che escono dal confronto con i colleghi
    3- lavorare pensando al navigatore e non ai motori di ricerca

    Aggiungo:
    4- Cercare di "anticipare" gli algoritmi dei MDR, stimolarli a novità e vedere come (e se) reagiscono (a parità di condizioni)

    :ciauz:


  • User Attivo

    @paocavo said:

    Quoto in pieno, ma non mi sembra poco quel "solo" che ho messo in bold.
    :

    E' vero, non è poco, ma sembra che molti ritengano di riuscire a fare molto di più 🙂
    In giro è pieno di ipotesi suggestive e fantasiose che hanno basi poco solide e non portano a risultati concreti

    @paocavo said:

    Aggiungo:
    4- Cercare di "anticipare" gli algoritmi dei MDR, stimolarli a novità e vedere come (e se) reagiscono (a parità di condizioni)

    :ciauz:

    D'accordissimo, ma sono pronto a scommettere che nel prossimo futuro il punto 4 arriverà a combaciare perfettamente con il punto 3


  • Super User

    Ragazzi,
    c'è del sapere in questo forum 🙂

    ... Invito chiunque a esprimere liberamente le proprie opinioni,...
    ...ed è pure un sapere alto e nobile.

    Buon Natale a voi. image


  • User Attivo

    Ho letto attentamente il post di Kerouac3001 (ma leggo sempre con attenzione e piacere i post di tutti, senno a che serve un forum?) e a mio avviso e' estremamente lucido, non di parte ed offre degli spunti di discussione.

    Il problema e' che questo genere di interventi, diciamo di "rottura", spesso risentono di un tipico, classico "peccato", peccato che finisce immancabilmente nel spostare la discussione sullo stesso piuttosto che sui concetti esposti.

    Il peccato in questione e' che una verita' detta a meta' appare il piu' delle volte come una bugia.


    E' ovvio che: "prima di fare un test è importante aver chiaro ciò che si sta cercando"

    E' ovvio che se si fano buone domande sara' piu' facile scoprire risposte utili.

    Vero che un test per avvicinarsi un valore attendibile dovra' essere fatto su larga scala.

    Anche io: "personalmente preferisco gli scienziati che fanno affermazioni solo tramite il loro intuito" ma su questo aspetto siamo in netta minoranza, perche' buona regola e logica vuole che uno scienziato affermi cio' che puo' dimostrare o crede di poter dimostrare (anche in futuro) giocandosi (oggi) la sua credibilita'. Pertanto nostra scelta personale, assolutamente criticabile.

    Anche la parte conclusiva:

    "P.S. massimo rispetto comunque a chi si sforza di cercare e a chi fa errori..sempre meglio di chi trae tutte le sue conclusioni tramite ciò che dicono gli altri."

    mi sembra piu' che condivisibile.


    Quanto sopra e' la mezza verita'. Per mezza verita' non si intende un qualcosa in parte vero ed in parte falso, ma la meta' vera di un discorso lungo il doppio.

    E senza l'altra meta' vera il rischio e' come minimo di non essere capiti.


    I test vengono fatti o per cercare delle risposte a delle domande iniziali ben precise o per avere dei risultati precisi grazie ai quali porsi le domande giuste.

    Basta un test di una sola pagina per farsi in seguito le domande giuste.
    Posso creare una home scritta in modo assolutamente random, con key altrettanto random e disposte come capita ecc ecc.

    Vedere dove si posiziona quella pagina nelle serp dei vari motori per varie query e poi chiedersi: perche' ho ottenuto questi risultati?

    In questo semplice caso (la ricerca delle domande giuste) vediamo che non sono serviti test massicci, basta un nulla per trovare un nuovo spunto di ricerca, non serviva farsi delle buone domande prima del test, perche' non sono delle risposte che cerchiamo...


    Questi 2 aspetti, filosofie di fare i test, hanno in comune principalmente una cosa: fare i test, appunto.

    Modi ed obbiettivi diversi che possono dare risultati solo grazie ai test.

    Pertanto i test strutturati male esistono solo nel primo caso, nel secondo caso spesso peggio sono e piu' sorprendenti risultano.

    E quando Paocavo dice:

    "Ognuno fa il proprio percorso nella ricerca della "verità" e sta al "savio" indicare la via, di volta in volta, di 3d in 3d...
    (*) Proponendo/correggendo/suggerendo le ipotesi, le tesi ed il metodo di sperimentazione"

    non e' assolutamente in contrasto con quanto sopra, semplicemente aggiunge un'altro pezzo di verita', che non e' la sua verita', ma quella comune.


    Del resto lo si capisce bene analizzando questa affermazione riguardo i test di questa sezione del forum:

    "....quanto interessantissimi sono totalmente campati in aria"

    Potrebbero essere interessantissimi se compati in aria?
    Sono forse interessantissimi anche grazie al fatto che sono campati in aria?

    Un test e' un test, ed e' sempre interessante, campato in aria o meno.
    Se e' campato in aria vuol dire che non dovremo cercare delle risposte ma delle domande.


    Forse Kerouac3001 vuole sottolineare che con test campati in aria non e' possibile ottenere le giuste risposte (soprattutto se anche le domande del test fossero mal definite) ma qui si entra in una zona pericolosa.

    A domanda corretta, a test corretto segue una risposta corretta.
    Ma il piu delle volte la risposta corretta e' priva di significato in quanto non e' che un semplice riscontro della realta', pertanto e' la risposta scientifica di un evento colto in un dato fattore T.

    Al variare di T, dopo un attimo, il test e' la fotografia di come ragionavano in quel momento i motori, forse poco piu'. Dice tutto e nulla...

    Pero' come dice Paocavo serve (ed e' qui la sua forza) per "Proporre/correggere/suggerire le ipotesi, le tesi ed il metodo di sperimentazione", dici poco...


    Insomma senza test continui un seo e' morto, e' vitale cercare domande, proporre, correggere e suggerire nuove ipotesi-tesi, ma guai a pensare che un test possa andare oltre a questo... piuttosto meglio un'affermazione in base all'intuito da discutere tra tutti, e su questo condivido in pieno con Kerouac3001.


  • User Attivo

    A proposito di test-analisi, questo del 2002-3 e' bellissimo:

    http://portal.acm.org/citation.cfm?id=1017074.1017077

    L'iscrizione per scaricarlo e' free, e' facilmente leggibile anche se scritto in inglese, e sembra non aver tempo, attuale anche dopo 4 anni...


  • Super User

    Ottimo intervento agoago..hai perfettamente ragione: ho detto una mezza verità. Purtroppo non per nascondere l'altra metà, ma semplicemente perché non mi è minimamente venuta in mente.

    E' correttissimo: fare test per trovare le domande giuste.

    Soprattutto quoto:

    "basta un nulla per trovare un nuovo spunto di ricerca, non serviva farsi delle buone domande prima del test, perche' non sono delle risposte che cerchiamo"

    Inoltre preciso che sono 2 filosofie spesso utilizzabili/utilizzate all'interno dello stesso test. Prima la ricerca delle domande giuste, poi la ricerca delle possibili risposte.

    P.S. buon anno 😄


  • Super User

    @agoago said:

    A proposito di test-analisi, questo del 2002-3 e' bellissimo:

    http://portal.acm.org/citation.cfm?id=1017074.1017077

    L'iscrizione per scaricarlo e' free, e' facilmente leggibile anche se scritto in inglese, e sembra non aver tempo, attuale anche dopo 4 anni...
    Grazie per la segnalazione, ago. Il paper è scaricabile anche senza registrazione, dal sito di Microsoft Research.

    Segnalo anche (dagli stessi autori):


  • Moderatore

    Thanks Ago & Everfluxx,
    Appena possibile leggerò tutto e poi magari vi faccio un sunto 😉

    stay tuned...


  • User

    Grazie Everfluxx per la segnalazione.


  • Super User

    A chi fosse interessato alla lettura di altri paper sull'argomento "web spam" (relativamente nuovo in ambito accademico/IR, ma che conta già un discreto numero di contributi autorevoli) consiglio una ricerca su Google Scholar. 😉