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Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
Salve, sono un giovane qualificato operatore tv e montaggio digitale, come tanti altri, che nonostante la passione e il punteggio molto alto, sono stato ignorato e superato dai soliti raccomandati di turno , ma ho tentato di mettermi in proprio investendo i risparmi delle buste paga del corso professionale e allestendo uno spazietto a casa. La ditta artigiana individuale è durata poco più di un anno, non riuscendo a superare il difficile periodo di start up a causa del lavoro insufficiente e soprattutto delle pesanti rate Inps fisse. Lavoravo e pagavo Inps:x , non facevo altro, intanto mi fermavo anche per motivi di studio universitario per la laurea di tecnologo della comunicazione, ma i cosiddetti fondi per la pensione mi toglievano il respiro. Da poco ho parlato con un mio collega di corso, che si sta avviando bene con la seguente posizione di Piccolo imprenditore-sezione speciale-servizi di videoripresa, con iscrizione alla gestione separata Inps. Qualcuno sa se tale posizione è veramente regolare ed esistente? Ho notato che nelle liste attività per l'apertura della partita iva, o in quelle della camera di commercio si citano solo coltivatori o servizi alle imprese come attività fotografiche. Io non riesco a capire se posso essere inquadrato in una maniera diversa dalla solita e onerosa ditta individuale artigiana. Ho lavorato in diverse occasioni con ricevute di prestazione occasionale, ma vorrei fare tutto in modo professionale, per offrire i miei servizi freelance agli ormai soliti clienti, faticosamente acquisiti, quali scuole, associazioni, ditte.:bho:
I miei servizi sono di ripresa video e attività correlate all'immagine e comunicazione.
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Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
Ciao
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@fausand said:
Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
CiaoOk, grazie mille per l'aiuto. certamente lavorerei in proprio e non alle dipendenze di nessuno, ma come potrei fare lavori per ditte e associzioni che mi chiamino potre anche fare servizi freelance occasionali per eventuali emittenti, sempre rimanendo in proprio? Ora verifico a cosa corrispondono i codici 92.20.0 e 92.11.0 nella lista dell'Agenzia delle Entrate . E se scegliessi il codice di attività connesse all'informatica? :(): tra i servizi alle imprese? forse potre avere meno limitazioni e ricoprire pienamente gli ambiti di mia competenza, visto che le riprese, il montaggio, il suono e la comunicazione multimediale in generale sono strettamente correlate all'informatica...
L'alternativa legale che cerco è per evitare l'obbligo di iscrivermi nuovamente come ditta artigiana e avere pesanti quote fisse di Inps:( , davvero insostenibile nella situazione attuale, e specifico "attuale" .
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Al giorno d'oggi quasi tutte le attività si svolgono utilizzando il computer.
Non per questo motivo si può fare rientrare tutto nelle attività connesse all'informatica (72.60.0).
Per quanto riguarda il tuo lavoro se utilizzi il codice relativo 72.60.0 puoi solo fare elaborazione grafica, non puoi manipolare video o audio se non per videoconferenze (per quest'ultimo tralaltro devi necessariamente essere impresa) , webcam, o altro attinente prettamente all'informatica.
Quindi No spot, documentari ecc. anche se fatti con sistemi digitali.
Ciao
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@fausand said:
Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
Ciaocaspita, avevo già il famigerato codice 92.11.0 quando mi imposero che dovevo iscrivermi come ditta individuale artigiana, e fu la mia rovina.
forse non esiste alternativa e la posizione segnalata dal mio collega è in parte illegale, in quanto lui è iscritto alla Camera di Commercio come piccolo imprenditore, sezione speciale, servizi di videoripresa, ma sembra non esistere tale inquadramento, eppure lavora per tutti, fa le fatture ed è nella gestione separata Inps. Quando gli ho chiesto il codice allegato alla partita iva mi ha detto che non c'è codice attività...ma forse risulta come lavoratore autonomo, anche se in questo caso non capisco l'iscrizione in Camera di Commercio. Secondo un commercialista non posso essere inquadrato tra i liberi professionisti ma soltanto come ditta artigiana. Povera Italia, poveri giovani di buoni propositi ma di tasca misera...!:( Il commercilista mi ha anche detto che secondo la legge italiana se io non ci rientro perché non posso permettermi di essere obbligatoriamente ditta artigiana con spese fisse non ho alternativa se non quella i rimanere un sognatore disoccupato, pronto a dover fare le valigie.
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Togliti stà curiosità cercando il tuo collega qui:
http://www.infoimprese.it/impr/index.jsp
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@fausand said:
Togliti stà curiosità cercando il tuo collega qui:
http://www.infoimprese.it/impr/index.jspgrazie, proposta molto utile. ho verificato la posizione del mio collega e ho avuto conferma che la sua attività è: servizi di videoripresa, e non è quindi sotto il codice attività 92.11.0 che avevo io quand'ero ditta artigiana (produzioni cinematografiche e di video).
ho controllato la coerenza della descrizione anche per altri colleghi ma sono tutte diverse, e non appare da nessuna parte il codice attività corrispondente nella lista dell'Agenzia delle Entrate.:? Direi che da nessuna parte compaiono simili descrizioni di attività come ad es.:ATTIVITA': SERVICE PER VIDEORIPRESE IN QUALITA' PROFESSIONALE DIGITALE.
oppure
ATTIVITA': SERVICE DI MONTAGGIO TELEVISIVO
e ancora
ATTIVITA': SERVIZI DI RIPRESA VIDEO
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La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
Ciao
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@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoGrazie ancora, ci vuole certamente tanta pazienza per spiegare a un disperato certi argomenti, comunque ora comincio a scorgere una soluzione al mio caso.
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@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoMa se il mio collega è iscritto alla gestione separata non capisco come possa essere anche ditta individuale non iscritta all'artigianato, e neppure libero professionista, perché in questo caso non dovrebbe essere neppure iscritto in Camera di Commercio...non capisco proprio, c'è qualcosa che mi sfugge alla comprensione.
Intanto tanti auguri di buone feste!!!
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Ho letto con interesse il tuo post. Anch'io sto per aprire partita iva in questo campo e, secondo il mio commercialista, l'attività può essere esercitata come libero professionista qualora non possiedi una struttura dove svolgi il tuo lavoro nè delle attrezzature tali che il tuo lavoro sia chiaramente inquadrato come lavoro d'impresa... Come libero professionista, quindi, non paghi nessun contributo minimo all'INPS ma ti iscrivi alla gestione separata e versi il 18,20% su quello che guadagno, fermo restando che in fattura puoi aggiungere una rivalsa INPS del 4% a carico del committente...
L'unico nodo che mi resta da sciogliere è proprio quello contibutivo perchè nè il mio commercilista, né gli impiegati dell'INPS della mia zona sanno se effettivamente l'attività col codice 92.11.0 sia soggetta a contributi inps o enpals perchè un decreto legislativo del 2005 recita...
- [URL="javascript:openArticle('28544#01')"]Decreto ministeriale 15 marzo 2005*
Sono obbligatoriamente iscritti all’Ente tutti gli appartenenti alle seguenti categorie di qualsiasi nazionalità:
1) artisti lirici; 2) attori di prosa, operetta, rivista, varietà ed attrazioni, cantanti di musica leggera, presentatori, disc-jockey ed animatori in strutture ricettive connesse all’attività turistica; 3) attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; 4) registi e sceneggiatori teatrali e cinematografici, aiuti-registi, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi; 5) organizzatori generali, direttori, ispettori, segretari di produzione cinematografica, cassieri, segretari di edizione; 6) direttori di scena e doppiaggio; 7) direttori d’orchestra e sostituti; concertisti e professori d’orchestra, orchestrali e bandisti; 9) tersicorei, coristi, ballerini, figuranti, indossatori e tecnici addetti alle manifestazioni di moda; 10) amministratori di formazioni artistiche; 11) tecnici del montaggio, del suono, dello sviluppo e stampa; 12) operatori di ripresa cinematografica e televisiva, aiuto operatori e maestranze cinematografiche, teatrali e radio televisive; 13) arredatori, architetti, scenografi, figurinisti teatrali e cinematografici; 14) truccatori e parrucchieri; 15) macchinisti pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami e tappezzieri; 16) sarti; 17) pittori, stuccatori e formatori; 18) artieri ippici; 19) operatori di cabine, di sale cinematografiche; 20) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche e televisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa; maschere, custodi e personale di pulizia dipendenti dagli enti ed imprese soprannominati; 21) impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi e dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi; prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche; addetti agli impianti sportivi; dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti; 22) calciatori ed allenatori di calcio; 23) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films.
Ma effettivamente all'INPS (nell'ufficio di zona) non sanno se questo decreto è applicabile ai professionisti che offrono servizi di ripresa e post-produzione video con codice 92.11.0 o ai soli lavoratori che operano in ambito televisivo e cinematografico in senso stretto...
Qualcuno sul forum ha un'idea più chiara o maggiori informazioni?
- [URL="javascript:openArticle('28544#01')"]Decreto ministeriale 15 marzo 2005*
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@pablitojuarez said:
Ho letto con interesse il tuo post. Anch'io sto per aprire partita iva in questo campo e, secondo il mio commercialista, l'attività può essere esercitata come libero professionista qualora non possiedi una struttura dove svolgi il tuo lavoro nè delle attrezzature tali che il tuo lavoro sia chiaramente inquadrato come lavoro d'impresa... Come libero professionista, quindi, non paghi nessun contributo minimo all'INPS ma ti iscrivi alla gestione separata e versi il 18,20% su quello che guadagno, fermo restando che in fattura puoi aggiungere una rivalsa INPS del 4% a carico del committente...
L'unico nodo che mi resta da sciogliere è proprio quello contibutivo perchè nè il mio commercilista, né gli impiegati dell'INPS della mia zona sanno se effettivamente l'attività col codice 92.11.0 sia soggetta a contributi inps o enpals perchè un decreto legislativo del 2005 recita...
Decreto ministeriale 15 marzo 2005
Sono obbligatoriamente iscritti all’Ente tutti gli appartenenti alle seguenti categorie di qualsiasi nazionalità:
1) artisti lirici; 2) attori di prosa, operetta, rivista, varietà ed attrazioni, cantanti di musica leggera, presentatori, disc-jockey ed animatori in strutture ricettive connesse all’attività turistica; 3) attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; 4) registi e sceneggiatori teatrali e cinematografici, aiuti-registi, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi; 5) organizzatori generali, direttori, ispettori, segretari di produzione cinematografica, cassieri, segretari di edizione; 6) direttori di scena e doppiaggio; 7) direttori d’orchestra e sostituti; concertisti e professori d’orchestra, orchestrali e bandisti; 9) tersicorei, coristi, ballerini, figuranti, indossatori e tecnici addetti alle manifestazioni di moda; 10) amministratori di formazioni artistiche; 11) tecnici del montaggio, del suono, dello sviluppo e stampa; 12) operatori di ripresa cinematografica e televisiva, aiuto operatori e maestranze cinematografiche, teatrali e radio televisive; 13) arredatori, architetti, scenografi, figurinisti teatrali e cinematografici; 14) truccatori e parrucchieri; 15) macchinisti pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami e tappezzieri; 16) sarti; 17) pittori, stuccatori e formatori; 18) artieri ippici; 19) operatori di cabine, di sale cinematografiche; 20) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche e televisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa; maschere, custodi e personale di pulizia dipendenti dagli enti ed imprese soprannominati; 21) impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi e dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi; prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche; addetti agli impianti sportivi; dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti; 22) calciatori ed allenatori di calcio; 23) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films.Ma effettivamente all'INPS (nell'ufficio di zona) non sanno se questo decreto è applicabile ai professionisti che offrono servizi di ripresa e post-produzione video con codice 92.11.0 o ai soli lavoratori che operano in ambito televisivo e cinematografico in senso stretto...
Qualcuno sul forum ha un'idea più chiara o maggiori informazioni?
Grazie per il contributo alla conoscenza e alla risoluzione dei dubbi, ma il suo commercialista le ha detto con certezza che il codice attività corrispondente a: "produzione cinematografica e di video" può essere scelto anche inquadrandosi come libero professionista, e non solo come ditta individuale artigiana? alla camera di commercio mi hanno detto che un libero professionista non ha bisogno di iscrizione al loro registro, che deve solo richiedere partita iva e farsi iscrivere alla gestione separata dell'Inps.
Per quanto riguarda l'Enpals ci andai quando aprii la ditta individuale artigiana e mi dissero che non spettava a me iscrivermi e che doveva interessarsi il mio datore di lavoro, quindi in caso di lavoro dipendente,inoltre le aliquote solo assai salate. Io credo che comunque tutto dipenda anche dal punto di vista, io parlo da squatrinato, onesto ma squatrinato!
Ops, dimenticavo chi chiederle come faccio a capire quali sono i limiti di attività e di attrezzature con una posizione di libero professionista?
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@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoMi scusi ancora, ma se il collega è iscritto al registro imprese quale potrebbe essere il motivo che gli permette di essere iscritto alla gestione separata Inps senza avere le quote minine annuali che le ditte commerciali o artigianali dovrebbero pagare obbigatoriamente? Forse dipende semplicemente dal fatto che è iscritto nella sezione speciale? Ho verificato i requisiti per la sezione speciale alla Camera di Commercio, ma si parla di piccoli imprenditori nel campo dell'agricoltura...
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La "gestione separata Inps" è infatti riservata ai lavoratori autonomi non coperti da altra forma di previdenza obbligatoria e non alle imprese individuali (anche piccole).
Paolo
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@i2m4y said:
La "gestione separata Inps" è infatti riservata ai lavoratori autonomi non coperti da altra forma di previdenza obbligatoria e non alle imprese individuali (anche piccole).
Paolo
salve, ma il mio collega operatore di ripresa come fa ad essere iscritto alla gestione separata se risulta iscritto alla Camera di Commercio? Ha forse a che vedere con la sua iscrizione nella "sezione speciale" da piccolo imprenditore? Esiste sul serio alternativa regolare alla ditta artigiana?
Se fosse solo un semplice libero professionista mi pare che non dovrebbe essere iscritto in Camera di Commercio, invece lo è, e col vantaggio di pagare l'Inps con la gestione separata e non con il minimo fisso. ?!?
Questo mistero si infittisce sempre di più.:?
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Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?
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p.s. per quanto riguarda l'enpals ho chieto ulteriori informazioni...
anche un lavoratore autonomo (libero professionista) è tenuto al versamento obbligatorio dei contributi enpals se la sua prestazione appartiene alle categorie elencate nel mio post precedente...
Da quanto ho capito, non è il codice 92.11.0 che obbliga all'iscrizione enpals ma la prestazione erogata... cioè se lei lavora come operatore video in un ambito non legato allo spettacolo (ad esempio video aziendali) è tenuto al versamento dei contributi inps, se invece lavora per una emittente televisiva (anche come lavoratore autonomo) rientra nelle categoria "operatore di ripresa televisiva" che è tenuta al versamento dei contributi enpals... insomma, mi sembra una bella complicazione... Va da sè che il contributo enpals grava sul lavoratore solo per il 9% (quello inps per il 18.20%) mentre il resto (circa 23%) grava sull'azienda... quindi lei costa di più all'azienda...
E' comunque una questione che vorrei approfondire...
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@pablitojuarez said:
Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?Devo dire che sul dubbio sull'iscrizione o meno del libero professionista alla Camera di Commercio resta la certezza che per tale categoria è sufficiente la sola partita iva e gestione separata Inps, pare senza neppure l'obbligo dell'Inail, ma dovrei informarmi bene sull'iscrizione alla "sezione speciale" della Camera di Commercio, forse la chieve di tutto sta li. Resta anche da vedere quali sono i limiti di servizio per un libero profesionista rispetto alla ditta individuale.
Io avevo già la partita iva col codice 92.11.0 ma era sotto il nome di fantasia della ditta individuale, ora la nuova partita iva dovrei chiederla direttamente con il mio nome e cognome? e in tal modo avere minori vincoli di scelta obbligatoria di una forma giuridica al posto di altra?
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@pablitojuarez said:
p.s. per quanto riguarda l'enpals ho chieto ulteriori informazioni...
anche un lavoratore autonomo (libero professionista) è tenuto al versamento obbligatorio dei contributi enpals se la sua prestazione appartiene alle categorie elencate nel mio post precedente...
Da quanto ho capito, non è il codice 92.11.0 che obbliga all'iscrizione enpals ma la prestazione erogata... cioè se lei lavora come operatore video in un ambito non legato allo spettacolo (ad esempio video aziendali) è tenuto al versamento dei contributi inps, se invece lavora per una emittente televisiva (anche come lavoratore autonomo) rientra nelle categoria "operatore di ripresa televisiva" che è tenuta al versamento dei contributi enpals... insomma, mi sembra una bella complicazione... Va da sè che il contributo enpals grava sul lavoratore solo per il 9% (quello inps per il 18.20%) mentre il resto (circa 23%) grava sull'azienda... quindi lei costa di più all'azienda...
E' comunque una questione che vorrei approfondire...All'Inps ho chiesto con quali criteri accettano di iscrivermi alla gestione separata e mi hanno risposto comunicandomi che i termini della domanda vengono accettati a seguito di indagine sul codice fiscale, anche alla fine del primo anno di attività in osservazione, ma non è comunque chiaro su quali valori economici si basa tale osservazione. Devo ancora chiarire.
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@Evandro Curreli said:
Io avevo già la partita iva col codice 92.11.0 ma era sotto il nome di fantasia della ditta individuale, ora la nuova partita iva dovrei chiederla direttamente con il mio nome e cognome? e in tal modo avere minori vincoli di scelta obbligatoria di una forma giuridica al posto di altra?
Se apri la partita IVA come libero professionista non puoi scegliere alcun nome di fantasia (altrimenti saresti ditta) ma usare il tuo nome e congome... Quando apri la partita IVA, inoltre, non mi sembra che si possa specificare se si esercita da libero professionista o da impresa quindi se non ti iscrivi al registro imprese significa che eserciti da libero professionista, hai la ritenuta d'acconto sulle fattura e non devi essere organizzato sotto forma d'impresa... Poichè la nostra professione è un po' al limite tra le due forme giuridiche, bisogna stare molto attenti a come si esercita la professione... Se non hai a disposizione una struttura di lavoro fissa (uno studio), lavori per lo più come collaboratore per strutture più grosse (studi, televisioni etc...), non fai grossi investimenti in attrezzatura etc... puoi essere considerato un libero professionista, ma anche se hai un computer con cui fai dei montaggi potresti rientrare nell'ambito delle libere professioni quindi è una questione delicata che è meglio approfondire con un commercialista che ti segua e con cui puoi confrontarti ogni volta che hai dei dubbi...Ritornando all'inps-enpals, invece, anche il mio commercialista ha difficoltà perchè anche all'interno dei due enti previdenziali hanno le idee un po' confuse... Ora sto aspettando che l'ENPALS mi faccia sapere qualcosa perchè effettivamente anche loro dicono di non avere dei riferimenti precisi su una libera professione come la nostra perchè, mi è stato confessato dall'impegato con cui ho parlato, sembra che quando l'enpals abbia deciso di gestire anche i liberi professionisti nello spettacolo i riferimenti principali erano musicisti, registi, attori, doppiatori, montatori cinematografici etc... il cui lavoro è strettamente legato allo spettacolo mentre il fare video non è necessariamente legato all'ambito dello spettacolo... quindi... aspetto...