• User

    Ho letto con interesse il tuo post. Anch'io sto per aprire partita iva in questo campo e, secondo il mio commercialista, l'attività può essere esercitata come libero professionista qualora non possiedi una struttura dove svolgi il tuo lavoro nè delle attrezzature tali che il tuo lavoro sia chiaramente inquadrato come lavoro d'impresa... Come libero professionista, quindi, non paghi nessun contributo minimo all'INPS ma ti iscrivi alla gestione separata e versi il 18,20% su quello che guadagno, fermo restando che in fattura puoi aggiungere una rivalsa INPS del 4% a carico del committente...

    L'unico nodo che mi resta da sciogliere è proprio quello contibutivo perchè nè il mio commercilista, né gli impiegati dell'INPS della mia zona sanno se effettivamente l'attività col codice 92.11.0 sia soggetta a contributi inps o enpals perchè un decreto legislativo del 2005 recita...

    • [URL="javascript:openArticle('28544#01')"]Decreto ministeriale 15 marzo 2005*
      Sono obbligatoriamente iscritti all’Ente tutti gli appartenenti alle seguenti categorie di qualsiasi nazionalità:
      1) artisti lirici; 2) attori di prosa, operetta, rivista, varietà ed attrazioni, cantanti di musica leggera, presentatori, disc-jockey ed animatori in strutture ricettive connesse all’attività turistica; 3) attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; 4) registi e sceneggiatori teatrali e cinematografici, aiuti-registi, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi; 5) organizzatori generali, direttori, ispettori, segretari di produzione cinematografica, cassieri, segretari di edizione; 6) direttori di scena e doppiaggio; 7) direttori d’orchestra e sostituti; 😎 concertisti e professori d’orchestra, orchestrali e bandisti; 9) tersicorei, coristi, ballerini, figuranti, indossatori e tecnici addetti alle manifestazioni di moda; 10) amministratori di formazioni artistiche; 11) tecnici del montaggio, del suono, dello sviluppo e stampa; 12) operatori di ripresa cinematografica e televisiva, aiuto operatori e maestranze cinematografiche, teatrali e radio televisive; 13) arredatori, architetti, scenografi, figurinisti teatrali e cinematografici; 14) truccatori e parrucchieri; 15) macchinisti pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami e tappezzieri; 16) sarti; 17) pittori, stuccatori e formatori; 18) artieri ippici; 19) operatori di cabine, di sale cinematografiche; 20) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche e televisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa; maschere, custodi e personale di pulizia dipendenti dagli enti ed imprese soprannominati; 21) impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi e dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi; prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche; addetti agli impianti sportivi; dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti; 22) calciatori ed allenatori di calcio; 23) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films.

    Ma effettivamente all'INPS (nell'ufficio di zona) non sanno se questo decreto è applicabile ai professionisti che offrono servizi di ripresa e post-produzione video con codice 92.11.0 o ai soli lavoratori che operano in ambito televisivo e cinematografico in senso stretto...

    Qualcuno sul forum ha un'idea più chiara o maggiori informazioni?


  • User

    @pablitojuarez said:

    Ho letto con interesse il tuo post. Anch'io sto per aprire partita iva in questo campo e, secondo il mio commercialista, l'attività può essere esercitata come libero professionista qualora non possiedi una struttura dove svolgi il tuo lavoro nè delle attrezzature tali che il tuo lavoro sia chiaramente inquadrato come lavoro d'impresa... Come libero professionista, quindi, non paghi nessun contributo minimo all'INPS ma ti iscrivi alla gestione separata e versi il 18,20% su quello che guadagno, fermo restando che in fattura puoi aggiungere una rivalsa INPS del 4% a carico del committente...

    L'unico nodo che mi resta da sciogliere è proprio quello contibutivo perchè nè il mio commercilista, né gli impiegati dell'INPS della mia zona sanno se effettivamente l'attività col codice 92.11.0 sia soggetta a contributi inps o enpals perchè un decreto legislativo del 2005 recita...

    Decreto ministeriale 15 marzo 2005
    Sono obbligatoriamente iscritti all’Ente tutti gli appartenenti alle seguenti categorie di qualsiasi nazionalità:
    1) artisti lirici; 2) attori di prosa, operetta, rivista, varietà ed attrazioni, cantanti di musica leggera, presentatori, disc-jockey ed animatori in strutture ricettive connesse all’attività turistica; 3) attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; 4) registi e sceneggiatori teatrali e cinematografici, aiuti-registi, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi; 5) organizzatori generali, direttori, ispettori, segretari di produzione cinematografica, cassieri, segretari di edizione; 6) direttori di scena e doppiaggio; 7) direttori d’orchestra e sostituti; 😎 concertisti e professori d’orchestra, orchestrali e bandisti; 9) tersicorei, coristi, ballerini, figuranti, indossatori e tecnici addetti alle manifestazioni di moda; 10) amministratori di formazioni artistiche; 11) tecnici del montaggio, del suono, dello sviluppo e stampa; 12) operatori di ripresa cinematografica e televisiva, aiuto operatori e maestranze cinematografiche, teatrali e radio televisive; 13) arredatori, architetti, scenografi, figurinisti teatrali e cinematografici; 14) truccatori e parrucchieri; 15) macchinisti pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami e tappezzieri; 16) sarti; 17) pittori, stuccatori e formatori; 18) artieri ippici; 19) operatori di cabine, di sale cinematografiche; 20) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche e televisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa; maschere, custodi e personale di pulizia dipendenti dagli enti ed imprese soprannominati; 21) impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi e dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi; prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche; addetti agli impianti sportivi; dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti; 22) calciatori ed allenatori di calcio; 23) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films.

    Ma effettivamente all'INPS (nell'ufficio di zona) non sanno se questo decreto è applicabile ai professionisti che offrono servizi di ripresa e post-produzione video con codice 92.11.0 o ai soli lavoratori che operano in ambito televisivo e cinematografico in senso stretto...

    Qualcuno sul forum ha un'idea più chiara o maggiori informazioni?

    Grazie per il contributo alla conoscenza e alla risoluzione dei dubbi, ma il suo commercialista le ha detto con certezza che il codice attività corrispondente a: "produzione cinematografica e di video" può essere scelto anche inquadrandosi come libero professionista, e non solo come ditta individuale artigiana? alla camera di commercio mi hanno detto che un libero professionista non ha bisogno di iscrizione al loro registro, che deve solo richiedere partita iva e farsi iscrivere alla gestione separata dell'Inps.
    Per quanto riguarda l'Enpals ci andai quando aprii la ditta individuale artigiana e mi dissero che non spettava a me iscrivermi e che doveva interessarsi il mio datore di lavoro, quindi in caso di lavoro dipendente,inoltre le aliquote solo assai salate. Io credo che comunque tutto dipenda anche dal punto di vista, io parlo da squatrinato, onesto ma squatrinato!
    Ops, dimenticavo chi chiederle come faccio a capire quali sono i limiti di attività e di attrezzature con una posizione di libero professionista?


  • User

    @fausand said:

    La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
    Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
    Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
    http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
    Quindi con cassa gestione separata.
    I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
    Ciao

    :sbav: Mi scusi ancora, ma se il collega è iscritto al registro imprese quale potrebbe essere il motivo che gli permette di essere iscritto alla gestione separata Inps senza avere le quote minine annuali che le ditte commerciali o artigianali dovrebbero pagare obbigatoriamente? Forse dipende semplicemente dal fatto che è iscritto nella sezione speciale? Ho verificato i requisiti per la sezione speciale alla Camera di Commercio, ma si parla di piccoli imprenditori nel campo dell'agricoltura...


  • Super User

    La "gestione separata Inps" è infatti riservata ai lavoratori autonomi non coperti da altra forma di previdenza obbligatoria e non alle imprese individuali (anche piccole).

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    La "gestione separata Inps" è infatti riservata ai lavoratori autonomi non coperti da altra forma di previdenza obbligatoria e non alle imprese individuali (anche piccole).

    Paolo

    salve, ma il mio collega operatore di ripresa come fa ad essere iscritto alla gestione separata se risulta iscritto alla Camera di Commercio? Ha forse a che vedere con la sua iscrizione nella "sezione speciale" da piccolo imprenditore? Esiste sul serio alternativa regolare alla ditta artigiana?
    Se fosse solo un semplice libero professionista mi pare che non dovrebbe essere iscritto in Camera di Commercio, invece lo è, e col vantaggio di pagare l'Inps con la gestione separata e non con il minimo fisso. ?!?
    Questo mistero si infittisce sempre di più.:?


  • User

    Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
    Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?


  • User

    p.s. per quanto riguarda l'enpals ho chieto ulteriori informazioni...
    anche un lavoratore autonomo (libero professionista) è tenuto al versamento obbligatorio dei contributi enpals se la sua prestazione appartiene alle categorie elencate nel mio post precedente...
    Da quanto ho capito, non è il codice 92.11.0 che obbliga all'iscrizione enpals ma la prestazione erogata... cioè se lei lavora come operatore video in un ambito non legato allo spettacolo (ad esempio video aziendali) è tenuto al versamento dei contributi inps, se invece lavora per una emittente televisiva (anche come lavoratore autonomo) rientra nelle categoria "operatore di ripresa televisiva" che è tenuta al versamento dei contributi enpals... insomma, mi sembra una bella complicazione... Va da sè che il contributo enpals grava sul lavoratore solo per il 9% (quello inps per il 18.20%) mentre il resto (circa 23%) grava sull'azienda... quindi lei costa di più all'azienda...
    E' comunque una questione che vorrei approfondire...


  • User

    @pablitojuarez said:

    Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
    Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?

    Devo dire che sul dubbio sull'iscrizione o meno del libero professionista alla Camera di Commercio resta la certezza che per tale categoria è sufficiente la sola partita iva e gestione separata Inps, pare senza neppure l'obbligo dell'Inail, ma dovrei informarmi bene sull'iscrizione alla "sezione speciale" della Camera di Commercio, forse la chieve di tutto sta li. Resta anche da vedere quali sono i limiti di servizio per un libero profesionista rispetto alla ditta individuale.
    Io avevo già la partita iva col codice 92.11.0 ma era sotto il nome di fantasia della ditta individuale, ora la nuova partita iva dovrei chiederla direttamente con il mio nome e cognome? e in tal modo avere minori vincoli di scelta obbligatoria di una forma giuridica al posto di altra?


  • User

    @pablitojuarez said:

    p.s. per quanto riguarda l'enpals ho chieto ulteriori informazioni...
    anche un lavoratore autonomo (libero professionista) è tenuto al versamento obbligatorio dei contributi enpals se la sua prestazione appartiene alle categorie elencate nel mio post precedente...
    Da quanto ho capito, non è il codice 92.11.0 che obbliga all'iscrizione enpals ma la prestazione erogata... cioè se lei lavora come operatore video in un ambito non legato allo spettacolo (ad esempio video aziendali) è tenuto al versamento dei contributi inps, se invece lavora per una emittente televisiva (anche come lavoratore autonomo) rientra nelle categoria "operatore di ripresa televisiva" che è tenuta al versamento dei contributi enpals... insomma, mi sembra una bella complicazione... Va da sè che il contributo enpals grava sul lavoratore solo per il 9% (quello inps per il 18.20%) mentre il resto (circa 23%) grava sull'azienda... quindi lei costa di più all'azienda...
    E' comunque una questione che vorrei approfondire...

    All'Inps ho chiesto con quali criteri accettano di iscrivermi alla gestione separata e mi hanno risposto comunicandomi che i termini della domanda vengono accettati a seguito di indagine sul codice fiscale, anche alla fine del primo anno di attività in osservazione, ma non è comunque chiaro su quali valori economici si basa tale osservazione. Devo ancora chiarire.


  • User

    @Evandro Curreli said:

    Io avevo già la partita iva col codice 92.11.0 ma era sotto il nome di fantasia della ditta individuale, ora la nuova partita iva dovrei chiederla direttamente con il mio nome e cognome? e in tal modo avere minori vincoli di scelta obbligatoria di una forma giuridica al posto di altra?
    Se apri la partita IVA come libero professionista non puoi scegliere alcun nome di fantasia (altrimenti saresti ditta) ma usare il tuo nome e congome... Quando apri la partita IVA, inoltre, non mi sembra che si possa specificare se si esercita da libero professionista o da impresa quindi se non ti iscrivi al registro imprese significa che eserciti da libero professionista, hai la ritenuta d'acconto sulle fattura e non devi essere organizzato sotto forma d'impresa... Poichè la nostra professione è un po' al limite tra le due forme giuridiche, bisogna stare molto attenti a come si esercita la professione... Se non hai a disposizione una struttura di lavoro fissa (uno studio), lavori per lo più come collaboratore per strutture più grosse (studi, televisioni etc...), non fai grossi investimenti in attrezzatura etc... puoi essere considerato un libero professionista, ma anche se hai un computer con cui fai dei montaggi potresti rientrare nell'ambito delle libere professioni quindi è una questione delicata che è meglio approfondire con un commercialista che ti segua e con cui puoi confrontarti ogni volta che hai dei dubbi...

    Ritornando all'inps-enpals, invece, anche il mio commercialista ha difficoltà perchè anche all'interno dei due enti previdenziali hanno le idee un po' confuse... Ora sto aspettando che l'ENPALS mi faccia sapere qualcosa perchè effettivamente anche loro dicono di non avere dei riferimenti precisi su una libera professione come la nostra perchè, mi è stato confessato dall'impegato con cui ho parlato, sembra che quando l'enpals abbia deciso di gestire anche i liberi professionisti nello spettacolo i riferimenti principali erano musicisti, registi, attori, doppiatori, montatori cinematografici etc... il cui lavoro è strettamente legato allo spettacolo mentre il fare video non è necessariamente legato all'ambito dello spettacolo... quindi... aspetto...


  • User

    @pablitojuarez said:

    Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
    Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?

    Quest'ultima è la domanda da un milione di dollari! Io non ho ancora avuto risposta, ma se un mio collega è iscritto in Camera di Commercio, non è impresa ma è registrato nella sezione speciale come piccolo imprenditore e nella gestione separata Inps senza minimo fisso...due sono le cose:

    1. Sta ingenuamente pagando un' iscrizione del tutto inutile, ma non credo, vista la convinzione della sua commercialista.
    2. E' opzionale e forse c'è qualche vantaggio per chi è iscritto e chi non lo è. Ma gari chi non è iscritto è un semplice lavoratore autonomo legato ad altra attività più grande che gli assicura l'occupazione.

    Ma il solo fatto che sia iscritto nella sezione speciale continua a farmi pensare che bisogna chiedere maggiori informazioni su di essa.


  • User

    @Evandro Curreli said:

    Quest'ultima è la domanda da un milione di dollari! Io non ho ancora avuto risposta, ma se un mio collega è iscritto in Camera di Commercio, non è impresa ma è registrato nella sezione speciale come piccolo imprenditore e nella gestione separata Inps senza minimo fisso...due sono le cose:

    1. Sta ingenuamente pagando un' iscrizione del tutto inutile, ma non credo, vista la convinzione della sua commercialista.
    2. E' opzionale e forse c'è qualche vantaggio per chi è iscritto e chi non lo è. Ma gari chi non è iscritto è un semplice lavoratore autonomo legato ad altra attività più grande che gli assicura l'occupazione.

    Ma il solo fatto che sia iscritto nella sezione speciale continua a farmi pensare che bisogna chiedere maggiori informazioni su di essa.

    Su questo non so aiutarti ma tip osso dire una cosa che a me sta facendo riflettere molto sull'aprire partita IVA...
    Dal 2005, tutte le attività comprese nel codice 92.11.0 svolte sia da dipendente che con partita IVA sono obbligatoriamente soggette a contributi ENPALS, per cui un libero professionista,, oltre alla ritenuta d'acconto, è obbligato a pagare salatissime quote contributive...

    Io sto tentando una strada alternativa che è quella di associarmi a una cooperativa di lavoratori... In pratica paghi una quota di circa 50 euro annue e dai 10 ai 20 euro al mese di gestione e puoi emettere fattura a nome della cooperativa che si occupa, per te, di tutte le pratiche burocratiche e contributive e ti paga l'imponibile che tu hai fatturato meno i contributi che vengono versati da loro per te... Sono cooperative di lavoratori del teatro, del cinema, del video che si sono uniti proprio con lo scopo di ridurre al minimo gli oneri e le preoccupazioni di noi video operatori e montatori che, per un motivo o per l'altro, non veniamo assunti ma ci chiedono di fatturare e siamo costretti ad aprire partita iva quando non abbiamo un giro d'affari tale da giustificarlo...

    Vai sul sito www.ziogiorgio.it e cerca la sezione "associazioni di tecnici"... ci sono diverse realtà a cui ci si può rivolgere e molti siti internet da cui ottenere informazioni. Se fai una ricerca in google e cerchi "cooperative di tecnici dello spettacolo" ottieni anche altri indirizzi. C'è un mio collega che ha scelto questa strada e si trova molto bene... Io la sto valutando seriamente...

    Non è assolutamente un modo per eludere il fisco ma un modo per lavorare nel pieno rispetto delle regole contributive e fiscali senza essere vessati inultilmente dalle spese di gestione che una partita iva comporta... Inoltre, facendo così, si accululano anche giornate lavorative non solo a fini previdenziali ma anche per accedere a un eventuale sostegno di disoccupazione...


  • User

    @fausand said:

    Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
    Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
    Ciao

    Salve! e buona Epifania.:)
    :sbav: Sa se il libero professionista deve per forza essere un lavoratore autonomo parasubordinato di ditta, organizzazione più grande, e debba collaborare obbligatoriamente con la stessa, senza libertà di accettare collaborazioni anche per altri che ne facciano richiesta occasionalmente?
    Fare il libero professionista può essere alternativa alla ditta individuale, che non posso economicamente permettermi?


  • User

    @pablitojuarez said:

    Su questo non so aiutarti ma tip osso dire una cosa che a me sta facendo riflettere molto sull'aprire partita IVA...
    Dal 2005, tutte le attività comprese nel codice 92.11.0 svolte sia da dipendente che con partita IVA sono obbligatoriamente soggette a contributi ENPALS, per cui un libero professionista,, oltre alla ritenuta d'acconto, è obbligato a pagare salatissime quote contributive...

    Io sto tentando una strada alternativa che è quella di associarmi a una cooperativa di lavoratori... In pratica paghi una quota di circa 50 euro annue e dai 10 ai 20 euro al mese di gestione e puoi emettere fattura a nome della cooperativa che si occupa, per te, di tutte le pratiche burocratiche e contributive e ti paga l'imponibile che tu hai fatturato meno i contributi che vengono versati da loro per te... Sono cooperative di lavoratori del teatro, del cinema, del video che si sono uniti proprio con lo scopo di ridurre al minimo gli oneri e le preoccupazioni di noi video operatori e montatori che, per un motivo o per l'altro, non veniamo assunti ma ci chiedono di fatturare e siamo costretti ad aprire partita iva quando non abbiamo un giro d'affari tale da giustificarlo...

    Vai sul sito www.ziogiorgio.it e cerca la sezione "associazioni di tecnici"... ci sono diverse realtà a cui ci si può rivolgere e molti siti internet da cui ottenere informazioni. Se fai una ricerca in google e cerchi "cooperative di tecnici dello spettacolo" ottieni anche altri indirizzi. C'è un mio collega che ha scelto questa strada e si trova molto bene... Io la sto valutando seriamente...

    Non è assolutamente un modo per eludere il fisco ma un modo per lavorare nel pieno rispetto delle regole contributive e fiscali senza essere vessati inultilmente dalle spese di gestione che una partita iva comporta... Inoltre, facendo così, si accululano anche giornate lavorative non solo a fini previdenziali ma anche per accedere a un eventuale sostegno di disoccupazione...

    Grazie per questa nuova "illuminazione", non ci ho mai pensato ma può essere una via.


  • User

    @pablitojuarez said:

    Su questo non so aiutarti ma tip osso dire una cosa che a me sta facendo riflettere molto sull'aprire partita IVA...
    Dal 2005, tutte le attività comprese nel codice 92.11.0 svolte sia da dipendente che con partita IVA sono obbligatoriamente soggette a contributi ENPALS, per cui un libero professionista,, oltre alla ritenuta d'acconto, è obbligato a pagare salatissime quote contributive...

    Io sto tentando una strada alternativa che è quella di associarmi a una cooperativa di lavoratori... In pratica paghi una quota di circa 50 euro annue e dai 10 ai 20 euro al mese di gestione e puoi emettere fattura a nome della cooperativa che si occupa, per te, di tutte le pratiche burocratiche e contributive e ti paga l'imponibile che tu hai fatturato meno i contributi che vengono versati da loro per te... Sono cooperative di lavoratori del teatro, del cinema, del video che si sono uniti proprio con lo scopo di ridurre al minimo gli oneri e le preoccupazioni di noi video operatori e montatori che, per un motivo o per l'altro, non veniamo assunti ma ci chiedono di fatturare e siamo costretti ad aprire partita iva quando non abbiamo un giro d'affari tale da giustificarlo...

    Vai sul sito www.ziogiorgio.it e cerca la sezione "associazioni di tecnici"... ci sono diverse realtà a cui ci si può rivolgere e molti siti internet da cui ottenere informazioni. Se fai una ricerca in google e cerchi "cooperative di tecnici dello spettacolo" ottieni anche altri indirizzi. C'è un mio collega che ha scelto questa strada e si trova molto bene... Io la sto valutando seriamente...

    Non è assolutamente un modo per eludere il fisco ma un modo per lavorare nel pieno rispetto delle regole contributive e fiscali senza essere vessati inultilmente dalle spese di gestione che una partita iva comporta... Inoltre, facendo così, si accululano anche giornate lavorative non solo a fini previdenziali ma anche per accedere a un eventuale sostegno di disoccupazione...

    Interessante la soluzione con la cooperativa, se ne trovi una adatta alla nostra esigenza ti chiedo se per cortesia me la puoi segnalare, non riesco a trovarla. Ma oltre ai servizi video potrei anche proporre altri servizi di mia competenza, quali il suono e l'illuminazione? Ho cercato sia su Zio Giorgio.it che sui motori di ricerca ma non trovo niente di particolarmente rassicurante.


  • User

    Ho fatto i salti mortali insieme alla mia commercialista per capire qualcosa di enpals (perchè anche per lei l'argomento è nuovo) e inps e alla fine abbiamo sentito sia la sede centrale inps che quella enpals a roma, ho anche contattato qualcuno dei miei colleghi per laovra in cooperativa e quello che ne è venuto fuori è questo...

    Come libero professionista non puoi essere iscritto all'enpals perchè il singolo professionista (se non musicista o attore) non può iscriversi... E' il suo datore di lavoro che deve iscriverlo... (quindi conferma quello che avevi scritto nel tuo primo post)... Quindi il professionista deve iscriversi all'inps gestione separata... La questione però è che, nel nostro caso, avremo comunque una doppia posizione...

    Se lavori con un soggetto (privato, azienda, un fotografo) che non è soggetto a versare ai suoi dipendenti contributi enpals o lavori per un evento che non richiede agibilità enpals... versi all'inps...

    Se il tuo datore di lavoro invece è un'azienda o un soggetto che è obbligato a versare ai dipendenti (anche se liberi professionisti) i contributi enpals (quindi teatro, cinema, radio, emittenti televisive, case di produzione audiovisiva) o lavori per un evento che richiede un agibilità enpals (concerti, spettacoli teatrali e in genere tutte le esibizioni dal vivo, anche i concerti nei locali) e la tua prestazione rientra in quelle soggette al contributi enpals (operatore video, tecnico luci etc...) il tuo datore di lavoro verserà i contributi enpals per te (con una rivalsa sulla tua fattura del 8,90%)... In questo caso tu non devi versare l'inps ma il datore di lavoro verserà per te l'enpals (cioè gli costi di più)... Quindi è sempre opportuno verificare col tuo datore di lavoro... Lui è "obbligato" a versare il contibuto per te ma, per esperienza di colleghi, alcuni datori di lavoro fanno figurare la tua prestazione come "consulenza" quindi sei tu a dover versare l'inps... A mio avviso, questa pratica, non è corretta nei confronti del lavoratore che, diventando complice del datore di lavoro evasore, rischia sanzioni...

    Sulle cooperative... dipende da dove vivi... A Verona ci sono Technè (mi hanno detto che è affidabile) e DocServizi (che ha sedi anche a Bolzano, Rimini e Venezia). A Modena c'è la CoopArt (anche questa, per sentito dire, è affidabile)... Ce ne sono tante, in tutta Italia: Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige etc... Anche se non sei residente nel luogo dove ha sede la cooperativa puoi comunque iscriverti ma almeno una volta dovrai andarci di persona...

    Per quanto mi riguarda, visto che l'ambiente in cui lavoro io è compossto per lo più da soggetti non rientranti nelle categorie contributive enpals, ho deciso di aprire partita IVA con gestione separata inps e quando mi toccherà lavorare sotto enpals... lo farò... tanto i contributi sono ricongiungibili...

    Lo svantaggio ella cooperativa è che non puoi tenere sotto controllo personalmente tutto il sistema di deduzioni e detrazioni che la partita iva comporta...

    Valuta bene e buona fortuna...


  • User

    @pablitojuarez said:

    Ho fatto i salti mortali insieme alla mia commercialista per capire qualcosa di enpals (perchè anche per lei l'argomento è nuovo) e inps e alla fine abbiamo sentito sia la sede centrale inps che quella enpals a roma, ho anche contattato qualcuno dei miei colleghi per laovra in cooperativa e quello che ne è venuto fuori è questo...

    Come libero professionista non puoi essere iscritto all'enpals perchè il singolo professionista (se non musicista o attore) non può iscriversi... E' il suo datore di lavoro che deve iscriverlo... (quindi conferma quello che avevi scritto nel tuo primo post)... Quindi il professionista deve iscriversi all'inps gestione separata... La questione però è che, nel nostro caso, avremo comunque una doppia posizione...

    Se lavori con un soggetto (privato, azienda, un fotografo) che non è soggetto a versare ai suoi dipendenti contributi enpals o lavori per un evento che non richiede agibilità enpals... versi all'inps...

    Se il tuo datore di lavoro invece è un'azienda o un soggetto che è obbligato a versare ai dipendenti (anche se liberi professionisti) i contributi enpals (quindi teatro, cinema, radio, emittenti televisive, case di produzione audiovisiva) o lavori per un evento che richiede un agibilità enpals (concerti, spettacoli teatrali e in genere tutte le esibizioni dal vivo, anche i concerti nei locali) e la tua prestazione rientra in quelle soggette al contributi enpals (operatore video, tecnico luci etc...) il tuo datore di lavoro verserà i contributi enpals per te (con una rivalsa sulla tua fattura del 8,90%)... In questo caso tu non devi versare l'inps ma il datore di lavoro verserà per te l'enpals (cioè gli costi di più)... Quindi è sempre opportuno verificare col tuo datore di lavoro... Lui è "obbligato" a versare il contibuto per te ma, per esperienza di colleghi, alcuni datori di lavoro fanno figurare la tua prestazione come "consulenza" quindi sei tu a dover versare l'inps... A mio avviso, questa pratica, non è corretta nei confronti del lavoratore che, diventando complice del datore di lavoro evasore, rischia sanzioni...

    Sulle cooperative... dipende da dove vivi... A Verona ci sono Technè (mi hanno detto che è affidabile) e DocServizi (che ha sedi anche a Bolzano, Rimini e Venezia). A Modena c'è la CoopArt (anche questa, per sentito dire, è affidabile)... Ce ne sono tante, in tutta Italia: Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige etc... Anche se non sei residente nel luogo dove ha sede la cooperativa puoi comunque iscriverti ma almeno una volta dovrai andarci di persona...

    Per quanto mi riguarda, visto che l'ambiente in cui lavoro io è compossto per lo più da soggetti non rientranti nelle categorie contributive enpals, ho deciso di aprire partita IVA con gestione separata inps e quando mi toccherà lavorare sotto enpals... lo farò... tanto i contributi sono ricongiungibili...

    Lo svantaggio della cooperativa è che non puoi tenere sotto controllo personalmente tutto il sistema di deduzioni e detrazioni che la partita iva comporta...

    Valuta bene e buona fortuna...

    Che gentile, grazie per questa cooperazione nel trovare chiarimenti e soluzioni. Dimenticavo di dire che risiedo a Cagliari, con un mercato assai difficile. Giusto a titolo di cronaca risulta esistente una cooperativa anche in Sardegna? anche se comunque io viaggio spessissimo per andare a Bologna, e da li raggiungere Ferrara o Argenta per gli esami e laboratori del corso di laurea in Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale. E si! quanti sacrifici per fare della propria innata passione una vera professione senza confini!
    Rimane un dubbio fondamentale per completare il "puzzle":
    Il libero professionista è vincolato a lavorare per una azienda in particolare come "lavoratore autonomo", oppure può lavorare semplicemente per chi ne fa richiesta? forse non mi sono espresso perfettamente ma spero che si comprenda ciò che intendo dire.


  • User

    @pablitojuarez said:

    Ho fatto i salti mortali insieme alla mia commercialista per capire qualcosa di enpals (perchè anche per lei l'argomento è nuovo) e inps e alla fine abbiamo sentito sia la sede centrale inps che quella enpals a roma, ho anche contattato qualcuno dei miei colleghi per laovra in cooperativa e quello che ne è venuto fuori è questo...

    Come libero professionista non puoi essere iscritto all'enpals perchè il singolo professionista (se non musicista o attore) non può iscriversi... E' il suo datore di lavoro che deve iscriverlo... (quindi conferma quello che avevi scritto nel tuo primo post)... Quindi il professionista deve iscriversi all'inps gestione separata... La questione però è che, nel nostro caso, avremo comunque una doppia posizione...

    Se lavori con un soggetto (privato, azienda, un fotografo) che non è soggetto a versare ai suoi dipendenti contributi enpals o lavori per un evento che non richiede agibilità enpals... versi all'inps...

    Se il tuo datore di lavoro invece è un'azienda o un soggetto che è obbligato a versare ai dipendenti (anche se liberi professionisti) i contributi enpals (quindi teatro, cinema, radio, emittenti televisive, case di produzione audiovisiva) o lavori per un evento che richiede un agibilità enpals (concerti, spettacoli teatrali e in genere tutte le esibizioni dal vivo, anche i concerti nei locali) e la tua prestazione rientra in quelle soggette al contributi enpals (operatore video, tecnico luci etc...) il tuo datore di lavoro verserà i contributi enpals per te (con una rivalsa sulla tua fattura del 8,90%)... In questo caso tu non devi versare l'inps ma il datore di lavoro verserà per te l'enpals (cioè gli costi di più)... Quindi è sempre opportuno verificare col tuo datore di lavoro... Lui è "obbligato" a versare il contibuto per te ma, per esperienza di colleghi, alcuni datori di lavoro fanno figurare la tua prestazione come "consulenza" quindi sei tu a dover versare l'inps... A mio avviso, questa pratica, non è corretta nei confronti del lavoratore che, diventando complice del datore di lavoro evasore, rischia sanzioni...

    Sulle cooperative... dipende da dove vivi... A Verona ci sono Technè (mi hanno detto che è affidabile) e DocServizi (che ha sedi anche a Bolzano, Rimini e Venezia). A Modena c'è la CoopArt (anche questa, per sentito dire, è affidabile)... Ce ne sono tante, in tutta Italia: Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige etc... Anche se non sei residente nel luogo dove ha sede la cooperativa puoi comunque iscriverti ma almeno una volta dovrai andarci di persona...

    Per quanto mi riguarda, visto che l'ambiente in cui lavoro io è compossto per lo più da soggetti non rientranti nelle categorie contributive enpals, ho deciso di aprire partita IVA con gestione separata inps e quando mi toccherà lavorare sotto enpals... lo farò... tanto i contributi sono ricongiungibili...

    Lo svantaggio della cooperativa è che non puoi tenere sotto controllo personalmente tutto il sistema di deduzioni e detrazioni che la partita iva comporta...

    Valuta bene e buona fortuna...

    Che gentile, grazie per questa cooperazione nel trovare chiarimenti e soluzioni. Dimenticavo di dire che risiedo a Cagliari, con un mercato assai difficile. Giusto a titolo di cronaca risulta esistente una cooperativa anche in Sardegna? anche se comunque io viaggio spessissimo per andare a Bologna, e da li raggiungere Ferrara o Argenta per gli esami e laboratori del corso di laurea in Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale. E si! quanti sacrifici per fare della propria innata passione una vera professione senza confini!
    Rimane un dubbio fondamentale per completare il "puzzle":
    Il libero professionista è vincolato a lavorare per un'azienda in particolare come "lavoratore autonomo", oppure può lavorare semplicemente per chi ne fa richiesta? forse non mi sono espresso perfettamente ma spero che si comprenda ciò che intendo dire. Ringrazio ancora per la collaborazione.


  • User

    Beh, se sei "libero" professionista mi sembra difficile che qualcuno possa vincolarti a lavorare per sé e basta... 🙂 anche perché da libero professionista il tuo unico obbligo nei confronti del committente è eseguire il lavoro professionalmente, ad arte, nei tempi concordati e per la cifra concordata... non sei voncolato né a lavorare solo con lui, né ad orari né a un sacco di altre cose ma anche la resposabilità di quello che fai grava solo su te stesso e non sul committente)

    fatti consigliare dal tuo commercialista su come comportarti eventualmente coi committenti... per quelli di cui mi fido ho deciso che andrò tranquillo... con quelli che non conosco preparerò dei bei contrattini scritti da firmare prima di muovere un dito...
    Io ho già avuto esperienze con clienti che ti fanno preparare un lavoro per mesi, investi tempo denaro, richiedi preventivi, fai dei viaggi e due giorni prima di consegnare il lavoro ti mollano lì...
    io chiederò una consulenza al mio commercialista su come tutelarmi in ogni eventualità e ti consiglio di fare lo stesso...

    meglio spendere prima che rimetterci dopo...


  • User

    @pablitojuarez said:

    Beh, se sei "libero" professionista mi sembra difficile che qualcuno possa vincolarti a lavorare per sé e basta... 🙂 anche perché da libero professionista il tuo unico obbligo nei confronti del committente è eseguire il lavoro professionalmente, ad arte, nei tempi concordati e per la cifra concordata... non sei voncolato né a lavorare solo con lui, né ad orari né a un sacco di altre cose ma anche la resposabilità di quello che fai grava solo su te stesso e non sul committente)

    fatti consigliare dal tuo commercialista su come comportarti eventualmente coi committenti... per quelli di cui mi fido ho deciso che andrò tranquillo... con quelli che non conosco preparerò dei bei contrattini scritti da firmare prima di muovere un dito...
    Io ho già avuto esperienze con clienti che ti fanno preparare un lavoro per mesi, investi tempo denaro, richiedi preventivi, fai dei viaggi e due giorni prima di consegnare il lavoro ti mollano lì...
    io chiederò una consulenza al mio commercialista su come tutelarmi in ogni eventualità e ti consiglio di fare lo stesso...

    meglio spendere prima che rimetterci dopo...

    Coi tempi che corrono mi pare giusto il ragionamento, ma da liberi professionisti sai se entriamo nell'ambito dei lavoratori parasubordinati?
    E' su questa categoria che rientrano strani vincoli, se non sbaglio è come essere dei PARAdipententi esterni a un'impresa. Quì mi sfugge qualcosa, meglio fare una considerazione. Allego una descrizione sui requisiti dei parasubordinati. ?!?!? ma ho notato che c'è distinzione tra professionista e collaboratore.

    Parasubordinati

    CHI SONO

    I lavoratori parasubordinati sono quei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata che hanno redditi derivanti da:
    collaborazione coordinata e continuativa o a progetto
    attività professionale
    lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
    vendita a domicilio (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
    associazione in partecipazione
    Parasubordinati