• Super User

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo


  • Super User

    Se per pagamento però intendi davvero pagamento, non conosco termini nel codice civile.

    Esistono invece leggi circa le dilazioni di pagamento e l'applicabilità di interessi di mora (es. subfornitura).

    Paolo


  • User

    Grazie Martina, mi chiedo..., se generalmente la fattura contiene anche il termine di pagamento, la Nota di Accredito dovrebbe contenere anch'essa un termine entro il quale effettuare il pagamento, o sbaglio ?


  • User Attivo

    @Lucky said:


    Come ho scritto sopra la variazione in dimunizione sia di iva che di imponibile è una facoltà, non un obbligo..pertanto non esiste ( a mio modesto parere) un termine di pagamento perentorio ma contrattuale...


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo

    Quando posso sai che una mano te la do' volentieri..

    P.s. adoro la griffe "La Martina"....ma purtroppo non è mia...


  • Super User

    E lo fai bene (rispondere) 😉 !!!

    :ciauz:


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo

    Non parlatemi della marca "la Matina" a causa della quale la settimana scorsa ho dovuto passare 2 ore e mezza con la finanza...
    Qualcuno sa come ci si comporta quando deve essere emessa una nota di accredito di una fattura per la quale c'è anche la ritenuta d'acconto? A logica la nota d'accredito non dovrebbe riguardare la r.a. in modo tale che chi ha versato la r.a. venga rimborsato anche per questo importo. C'è qualche disposizione specifica in merito?


  • User Newbie

    Ho seguito la faccenda della nota di credito. Ma a me ad esempio sta capitando questo fatto: ho emesso una fattura al 31 marzo 2009 di 400 euro più iva (tot. 480 euro), per un servizio editoriale, ma il cliente ha pagato solo 400 euro e si è reso irreperibile; in pratica vuole scontarsi 80 euro. Come faccio a rettificare la fattura? Che cosa devo fare?


  • User Attivo

    Dovresti emettere una nota di accredito per euro 66.67 + IVA. In questo modo risulterebbe incassato 400 di cui 333,33 di tua spettanza e 66,67 di IVA a debito. Nella descrizione dovrebbe essere citato che si tratta di inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte, facendo attenzione che non sia trascorso più di un anno dall'emissione della fattura.


  • User

    Ciao ragazzi :ciauz: ..mi inserisco in questa discussione onde evitare di crearne una nuova..
    il mio problema infatti riguarda sempre le note di credito, solo dal punto di vista più "strettamente" contabile...
    procedo con un esempio, così ci capiamo:

    ad una certa data, supponiamo il 30/01, registro una fattura di acquisto merci dalla ditta "abc", per 500 euro...

    merci c/acquisti .....
    Iva ns/credito ......
    fornitore abc 500

    al 30/6 mi viene emessa nota di accredito per alcune merci difettose, per un importo di 200 euro..

    fornitore abc 200
    merci .........
    iva .........

    al 6/7 compro altre merci dalla stessa ditta e mi viene emessa fattura per 1000 euro.
    per cui, come al solito, avremo...

    merci...........
    iva..............
    fornitore abc 1000

    ...solo che il cliente pattuisce col fornitore di pagarne solo 800, data la nota di credito precedente..

    ecco, come posso contabilizzare il pagamento di quest'ultima fattura? :mmm:

    spero possiate aiutarmi..grazie! 😉


  • User Attivo

    Ciao Baudelaire,
    contabilmente metti in dare ed avere lo stesso fornitore. Mi spiego meglio.
    la società ha acquistato € 500,00 di merci e le paga.
    Poi restituisce la merce ed ottiene una nota di credito per € 200,00
    Acquista di nuovo € 1000,00 ma ne paga 800,00.
    Al momento della registrazione del pagamento della fattura di 1000,00 fai la scrittura:

    fornitori c/acquisti a diversi 1000,00

                             a fornitori c/acquisti            200,00
                             a  banca                           800,00
    

    Io faccio così e ad una verifica fiscale dove c'erano registrazioni del genere, il verificatore mi ha confermato che la scrittura era corretta.


  • User

    Ciao Siantona 🙂 grazie anzitutto per avermi risposto...

    ..si, anch'io avevo pensato a questa soluzione, e ciò che mi dici tu conforta maggiormente la mia idea..

    solo mi chiedo, giusto per capirci qualcosa in più.. ma se storno un'altra volta il fornitore in "avere" per 200 euro, alla fine dell'esercizio il mastrino contabile non mi rimarrà aperto per quelle famose 200 euro? :mmm:
    a te è capitato?...

    Scusa la confusione e grazie ancora!


  • User Attivo

    Ciao... a me capita spesso ... purtroppo.... ma se storni il fornitore il mastrino si azzera.
    infatti sempre nell'esempio.. in avere avrai mille del debito, con l'operazione precedente ti troverai 200,00 in dare come storno, e poi sempre in dare ti troverai 800,00 come saldo del debito avvenuto con pagamento per cassa o banca.


  • User Attivo

    @Baudelaire said:

    fornitore abc 500 (tuo debito nei suoi confronti)

    fornitore abc 200 (tuo credito nei suoi confronti)

    fornitore abc 1000 tuo debito nei suoi confronti)

    solo che il cliente pattuisce col fornitore di pagarne solo 800, data la nota di credito precedente.. ecco, come posso contabilizzare il pagamento di quest'ultima fattura? :mmm:
    spero possiate aiutarmi..grazie! 😉

    Ho sintetizzato il tuo post con una aggiunta di note.

    Se pattuiscono di pagare solo 800 ossia la differenza tra l'importo della seconda fattura e la nota di credito significa che la prima fattura è stata a suo tempo pagata.

    Non vedo dove stia la difficoltà della registrazione.

    Il tuo mastrino a scalare del fornitore sarà

    500 debito (fattura)
    500 credito (pagamento) saldo 0
    200 credito (nota credito) saldo + 200
    1000 debito (fattura) saldo -800
    800 credito (pagamento) saldo 0


  • User

    Ciao Siantona e ciao Acconto..
    Grazie, di nuovo, per aver attenzionato la mia situazione..

    ...ma se la fattura non dovesse essere stata pagata? (dico quella iniziale di 500 euro..) ...in effetti che ve lo chiedo a fare a voi..nel senso che dovrei già saperlo io..! però pensavo potessero sorgere, in quel caso, problemi col mastrino...

    si si, cmq..mi avete convinto...:) adotterò anch'io questa soluzione..

    un'ultima cosa però..: ma le note credito possono anche essere pagate con denaro liquido dal fornitore, giusto?.... (la risposta penso sia ovvia..ma giusto per saperne un po' di più...)

    Grazie ancora..ciao!


  • User Attivo

    Ciao Baudelaire,
    certo che la nota di credito può essere rimborsata per contanti dal fornitore. Attento però che potrebbero esserci implicazioni sulla contabilità se sei in regime di contabilità ordinario. Supponendo ad esempio che la transazione in oggetto avvenga tra due soggetti in contabilità ordinaria, le scritture contabili dovrebbero essere speculari per i due soggetti.


  • User

    certo...credo di aver capito! 🙂

    Ancora grazie!! 😉


  • User

    Buongiorno a tutti!
    Nel febbraio 2010 ho emesso una fattura a Tizio invece che a Caio. Premettendo che le 2 società sono rappresentate dalla medesima persona oggi mi sono trovato a sollecitare il pagamento della fattura.
    Mi viene richiesto di stornare la fattura emessa a Tizio e riemetterne una a Caio.
    Essendo passato oltre un anno ci devo rimettere obbligatoriamente l'iva sulla prima fattura emessa a Tizio? Esiste una soluzionedifferente?

    Grazie a Tutti
    Buon tempo

    A.b.u. Lab


  • User

    Grazie Criceto!

    Si tratta di prestazioni di servizi, fisicamente Tizio e non si riesce a capire se sia stata contabilizzata o meno.. L'unica cosa sicura è che non mi è stata saldata..

    Grazie di nuovo

    A.b.u. Lab