• Super User

    @lukas said:

    Il problema principale dei domini di terzo livello creati è che ora sono stati tolti e non sono più online, quindi non so dirti com'erano ne quanti erano (dato che appunto site:nomedominio non funziona più per quel dominio).
    Esiste Yahoo...

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    @Stuart said:

    Esiste Yahoo...

    Infatti, per scoprire i sottodomini ho utilizzato Yahoo, il problema è che secondo me non sono stati mostrati tutti i sottodomini, perché molti sono stati cancellati.


  • User

    @Stuart said:

    Sì il dominio è stato bannato....
    Non dipende dalla rimozione del robots.txt

    Anche se è una cattiva notizia... grazie per essere intervenuto.

    Ora mi domando: è possibile che una società che si avvale di una web agency per il SEO, la quale impiega tecniche ritenute scorrette da Google, possa vedersi bannare il sito senza avere in realtà nessuna colpa direttamente?

    In questo caso la web agency non aveva accesso al contenuto del dominio di secondo livello, ma gestiva 5 o 6 domini di terzo livello, e se ho capito bene la causa del banning risiedeva proprio in questi ultimi.

    In ogni caso, prima di ricevere una sentenza di banning, l'assegnatario del dominio non avrebbe diritto ad una comunicazione di avviso, specialmente nel caso in cui l'attività SEO è di fatto svolta da un agenzia?

    Grazie


  • Super User

    @gitane said:

    Anche se è una cattiva notizia... grazie per essere intervenuto.
    Figurati 🙂

    @gitane said:

    Ora mi domando: è possibile che una società che si avvale di una web agency per il SEO, la quale impiega tecniche ritenute scorrette da Google, possa vedersi bannare il sito senza avere in realtà nessuna colpa direttamente?
    Si. Perchè viene bannato il sito, non la società. Se la tua società avesse altri 15 siti legittimi, oltre a prestitalia.it, non sarebbero stati bannati.

    A Google non interessa scoprire chi ha posto in essere tecniche contrarie alle guidelines, se il titolare stesso o una seo agency: il ban è diretto al sito.

    @gitane said:

    In questo caso la web agency non aveva accesso al contenuto del dominio di secondo livello, ma gestiva 5 o 6 domini di terzo livello, e se ho capito bene la causa del banning risiedeva proprio in questi ultimi.
    Non ho mezzi o strumenti atti a verificare l'effettivo motivo del ban. Da un sommario controllo su Yahoo sarei portato a pensare che è dovuto ai motivi che tu stesso hai menzionato.

    @gitane said:

    In ogni caso, prima di ricevere una sentenza di banning, l'assegnatario del dominio non avrebbe diritto ad una comunicazione di avviso, specialmente nel caso in cui l'attività SEO è di fatto svolta da un agenzia?
    In linea di principio sì. Alcuni titolari di siti sono stati avvisati prima di essere bannati. Qualche mese fa tramite una mail specifica; ora i webmaster che gestiscono siti legittimi (e rilevanti) vengono avvisati tramite l'account di Google Sitemap.

    Più in generale, volendo essere razionali al massimo, Google è di fatto una società privata, e accetta nei suoi archivi i siti che preferisce, a sua discrezione. Che poi sia detentore di uno pseudo monopolio delle ricerche su internet, che poi ormai nel senso comune essere su Google equivale ad essere su internet è un altro discorso.
    Resta valido il principio che esistono delle guidelines ben precise: chi le contravviene deve essere consapevole dei potenziali vantaggi (effimeri) e soprattutto dei rischi che corre.

    Lo so, il mio discorso appare come pura dietrologia, ma è così.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User

    @EmmeBar said:

    Ciao gitane e benvenuto sul forum 🙂

    Per prima cosa ti ho cambiato il titolo del post, così si capisce meglio 😉

    Da quel che vedo potrebbe essere bannato 😞

    La mancanza o rimozione del robots.txt non influisce sull'indicizzazione.

    Grazie, infatti il titolo era un po' insignificante 🙂

    A proposito, dalla cache di MSN, ad esempio:

    http://cc.msnscache.com/cache.aspx?q=3258027094301&lang=en-XA&mkt=en-XA&FORM=CVRE

    si legge il seguente messaggio:

    "This is a version of http://cessione-quinto.prestitalia.it/ as it looked when our crawler examined the site on 5/14/2006 ..."

    Vorrei chiedere se questo significa effettivamente che in data 14 Maggio 2006 la pagina che si vede in cache era ancora on line.

    Invece la cache di Yahoo non sembra riportare la data di passaggio dello spider.

    Grazie


  • Super User

    @gitane said:

    @MsnCache said:
    "This is a version of http://cessione-quinto.prestitalia.it/ as it looked when our crawler examined the site on 5/14/2006 ..."
    Vorrei chiedere se questo significa effettivamente che in data 14 Maggio 2006 la pagina che si vede in cache era ancora on line.

    Se è passato il crawler, e ha indicizzato quella pagina è perchè in quel preciso momento la pagina era online e raggiungibile (e non protetta da robots.txt, of course)

    Cordialmente,
    Stuart


  • User

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?


  • Super User

    @sobao said:

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?
    Generare molti subdomain non porta al ban.
    Può però diventare tecnica contraria alle guidelines quando la creazione di 1 o 100 subdomain è volta unicamente a sfruttare il minimo boost che il nome di dominio ti concede, infarcendo le pagine di contenuti duplicati o inutili per l'utente.

    Detto ciò, non è dato sapere se è questo il motivo del ban del sito oggetto del thread.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?


  • Super User

    @sobao said:

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?

    Generare molti subdomain non porta al ban.
    Può però diventare tecnica contraria alle guidelines quando la creazione di 1 o 100 subdomain è volta unicamente a sfruttare il minimo boost che il nome di dominio ti concede, infarcendo le pagine di contenuti duplicati o inutili per l'utente.

    Detto ciò, non è dato sapere se è questo il motivo del ban del sito oggetto del thread.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Community Manager

    @gitane said:

    Ciao a tutti!

    Un saluto particolare a Giorgio che ho conosciuto a Roma in occasione del corso di Madri.

    Ciao Gitane e Benvenuto nel Forum GT 🙂

    [url=http://cc.msnscache.com/cache.aspx?q=3253434192926&lang=en-US&mkt=en-US&FORM=CVRE2]Link

    Software automatico di generazione delle pagine con contenuto simile in quando randomizza le frasi (molto probabilmente, ora non vado a guardare tutte le cache). Un lavoro di un giorno.

    Essendo un settore competitivo e siccome Google usa i quality rater è normale essere bannati per questo lavoro.

    Arrivando su quelle pagine si vede quel tipo di contenuto e dopo che "i ragazzi che puliscono le SERP" hanno invitato TOT segnalazioni il sito è bannato 🙂

    Soluzione: eliminare tutto, scrivere a Google spiegando che il lavoro non è stato fatto da te e che ti impegnerai a sviluppare solo contenuti validi 🙂

    Mi dispiace cavolo è un bel dominio, di solito questi lavori si dovrebbero fare su altri domini, se è quella la strada che si è scelta.

    Hai altri domini su cui lavorare e presentare il tuo lavoro di anni, oppure hai solo quello?

    Nel contratto eri tutelato?


  • Super User

    @sobao said:

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?

    Perché fino a due mesi fa, sopratutto in Italia esistevano domini con PR altissimo e domini creati molti anni fa, che avevano creato anche 100000 domini di terzo livello con contenuto sostanzialmente duplicato, e quindi Google ora ci sta molto attento a questa cosa.


  • User

    @sobao said:

    Scusatemi l'ignoranza, ma perchè generare molti domini di terzo livello può portare al ban?

    Nessun collegamento tra le due cose....è solamente che spesso una tecnica di posizionamento utilizzata per comodo consisteva proprio nel creare siti o minisiti "doorway".

    E' molto probabile che si tratti di banning, e probabilmente, visto che tutto è stato tolto, è anche probabile che entro 30/60 giorni questo banning venga rimosso.

    Nota a margine che mi permetto di fare, è che un'approccio di questo tipo non credo venga più utilizzato da aziende SEO serie o se proprio venisse fatto si spera venga fatto su un dominio completamente diverso da quello del cliente proprio per evitare questo tipo di problemi.....immaginando chi fosse l'azienda SEO interessata, sono altresi convinto che si trattasse di inerzia nel mantenimento di una soluzione sicuramente un po' datata probabilmente anche con la complicità del cliente ( perchè spendere nuovi soldi per aggiornare una soluzione che comunque va bene? Per un rischio ipotetico ? ....Vedremo....).

    La voce responsabilità su eventi di questo tipo deve essere sicuramente una voce di contrattazione alla firma del contratto....e può essere anche una buona discriminante sulla professionalità del fornitore di servizio....ma purtroppo è un problema che necessita ancora di una grande maturazione nel nostro paese....sia dal lato aziende SEO che dal lato clienti.

    Ultima cosa per finire: segnalazioni da parte di Google di banning ci sono è vero state via mail, ma, voce di Matt Cutts, d'ora innanzi si avrà speranza di riceverle solo tramite le informazioni fornite da Google SiteMaps e per casi di uso di tecniche spam non particolarmente gravi....ovvero se hai provato a barare ma per comparire per effettivi e validi contenuti del tuo sito.

    Passo e Chiudo