• User

    @marcoaroma said:

    Io penso diversa dalla separata, anche se hai 2 iscrizioni.
    Aggiungo che in alcuni casi, come per Inarcassa, bisogna chiedere l'esenzione all'iscrizione, anche se ne ha diritto, altrimenti potrebbe succedere che mandano i pagamenti.
    Dato che avete la stessa situazione, vi chiedo se i contributi che vengono detratti dallo stipendio (1/3 di quelli versati e presenti sul CUD) li inserite nell'UNICO per dedurli o l'assegno di ricerca è fantasma anche per l'INPS separata? Ovviamente ho altri redditi da cui poter dedurre tale cifra.

    Io non sono un assegnista, ma penso di poterti rispondere lo stesso. Quando sei un collaboratore, quella quota di 1/3 va a già ridurre l'imponibile IRPEF. Per lo meno, dalla mia busta paga risulta così...

    Però non sono un commercialista, sono un ingegnere ;), quindi non fidarti troppo di me :bigsmile:
    Ciao!


  • User Attivo

    Anch'Io. Grazie. Comunque molti assegni di ricerca come il mio sono cococo esenti IRPEF, quindi se per gli altri già l'INPS è stata detratta dall'imponibile, in questo caso a maggior ragione non si dovrebbe dedurre dal reddito che non crea?!


  • User

    Grazie Gius80, non è una buona notizia, ma lo sospettavo!
    Mi daresti il link preciso sul sito INPS? Io avevo trovato una pagina meno dettagliata sulla gest.separata.

    Per marcoaroma:
    anche il mio assegno di ricerca è esente IRPEF, cosi' come lo era per me la borsa di dottorato prima.
    E' altrettanto vero però che i contributi INPS gestione separata a carico dell'assegnista (1/3 del totale) sono deducibili dal reddito.

    L'università per cui lavoro ogni anno mi manda una lettera con la certificazione dei contributi che sono stati versati di tasca mia, e scrivono: "si rilascia per uso dichiarazione dei redditi (oneri deducibili dal reddito)."

    Anche per la borsa di dottorato era così. E' esente, ma puoi cmq dedurre i contributi dal tuo reddito in fase di dichiarazione (se hai altri redditi, ovviamente, altrimenti il tuo reddito risulta nullo).

    Io per la cronaca li dedurrò dal reddito della mia partita iva con regime dei minimi, perché non ho letto da nessuna parte che i contributi INPS deducibili siano esclusivamente quelli legati all'attività.
    Già non detraggo spese mediche, mutuo, ... almeno i contributi INPS me li deduco.


  • User

    @augu said:

    Grazie Gius80, non è una buona notizia, ma lo sospettavo!
    Mi daresti il link preciso sul sito INPS? Io avevo trovato una pagina meno dettagliata sulla gest.separata.

    Eccolo qui (aggiungi www)
    inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4725%3B4730%3B&lastMenu=4730&iMenu=1&iNodo=4730

    Nella parte in alto della pagina trovi due ulteriori link che rimandano ad approfondimenti (Miniguide e TuttoInps): fai attenzione perché l'aliquota indicata lì è ancora del 24,72%.
    Ciao!


  • User

    Grazie Gius!
    Però scusami, i contributi a saldo del 2008 non devono essere calcolati con l'aliquota del 2008?

    Io pensavo di fare cosi':

    • contributi a saldo 2008: reddito 2008 * 24,72%
    • contributi 1° acconto 2009: reddito 2008 * 25,72% * 40%

  • User

    @augu said:


    Non saprei... :gtsad:
    Io l'ho aperta pochi giorni fa, quindi dovrò occuparmi di questi dettagli l'anno prossimo. Se vuoi un consiglio pratico, prova a contattare il call center dell'INPS: nel mio caso ho trovato una persona molto competente. Ti dirò di più, mi hanno chiamato loro dopo che gli avevo scritto io dal form presente sul loro sito!


  • User Attivo

    Per l'acconto devi fare il 40% dell'INPS che paghi per l'anno prima, cioè INPS 2008 per 0.4, in totale paghi 24,72% * imponibile IRPEF * 1,4.


  • User Attivo

    Per augu
    E ti manda il CUD pure? In pratica quella scritta a me non la mandano, però dal CUD vedo che dal lordo tolgono solo l'INPS separata.


  • User

    Nessun CUD, mi mandano solo quella certificazione, che in pratica è una lettera in cui mi dicono quanto hanno versato all'INPS per mio conto e A MIO CARICO (cioè 1/3 del totale da loro versato).

    Come detto, su quella lettera è scritto esplicitamente che me la rilasciano "a scopo dichiarazione dei redditi (oneri deducibili dal reddito)".
    Nel "preambolo" mi ricordano anche che l'assegno di ricerca è esente IRPEF.

    Andando a senso direi che siete voi che dovete dedurre questi contributi da vostri eventuali altri redditi, perché l'università non paga per voi nessuna IRPEF, in quanto l'assegno è esente.
    Ciò è diverso dal caso di un dipendente, a cui il datore di lavoro paga l'IRPEF deducendo i contributi INPS da lui stesso versati.


  • User

    Attenzione, perché come indicato in questo post:

    giorgiotave.it/forum/regime-contribuenti-minimi/113456-calcolo-reddito-per-imposta-sostitutiva-e-inps.html

    i contributi si possono dedurre dal reddito imponibile ai fini dell'imposta sostitutiva del 20%, ma NON dal reddito imponibile per i contributi INPS gest.separata.

    Insomma: non puoi dedurre i contributi dell'anno precedente dalla somma su cui calcoli i contributi per l'anno attuale.

    Uff, sembra un rebus. Domattina dovrò annullare l'F24 che ho fatto poco fa. 😞 E farne uno nuovo con 400 euro in + da pagare. Fantastico!


  • User Attivo

    Toppa, ho letto l'Unico, lo spiega, mi pare che sia come dice augu, basta trovarlo nelle istruzioni.


  • User Attivo

    Il post sopra era relativo a come si calcolano gli acconti.
    Invece relativamente alla deduziono dell'INPS versata per i cococo esenti IRPEF, sono di queste idee:

    1. per i cocopro si dichiara il reddito avendo già tolto l'INPS, quindi tali contributi non si deducono essendo già stato fatto; di conseguenza figuriamoci se non il cococo non mi da reddito IRPEF se li tolgo da un'altra parte; in più il concetto che l'Università non paga l'IRPEF non so se si giusto non ho mai chiesto se lo fa o meno per questi casi, ma è sicuro che Noi non paghiamo l'IRPEF; inoltre non penso che l'IRPEF versata sono soldi per Me ma per lo Stato, quindi anche se non la pagassero non posso pretendere nulla; sarebbe vero se fossero i contributi INPS.
    2. Togliere tali INPS eventuali dal reddito dei minimi mi sembra ulterirmente sbagliato, perchè è vero che non è scritto da alcuna parte il contrario, ma è anche vero che non è scritto da nessuna parte che dal reddito dei minimi si possono togliere i contributi versati per attività diverse da quella professionale, cio il fatto che l'INPS sia come le spese per l'attività dovrebbe seguire il concetto di inerenza all'attività.
      Pareri?

  • User

    Ad un normale dipendente il datore di lavoro paga tutto: IRPEF ed INPS.

    Nel caso dell'assegno di ricerca l'università NON paga l'IRPEF per conto dell'assegnista, perché l'assegno è esente IRPEF e non c'è nulla da pagare.
    Paga però i contributi INPS gest.separata all'assegnista, trattenendone 1/3 della cifra dall'assegno.
    Di fatto quindi, quell'1/3 di contributi è a spese dell'assegnista.

    Se l'assegnista ha altri redditi (l'assegno non figura fra i redditi, perché è esente IRPEF), può dedurre questa spesa di 1/3 dei contributi per l'assegno.
    Come già detto e ripetuto, l'università mi certifica questa cifra e mi "invita" a dedurla dal mio reddito. Non credo che l'università sbagli.

    Per quanto riguarda il fatto di dedurli dal reddito soggetto al regime dei minimi, leggo sulle istruzioni del modello Unico (fascicolo 3, quadro CM):

    "Se l?importo indicato nel rigo CM6 è positivo, nel rigo CM7 (contributi previdenziali e assistenziali), colonna 1, va indicato l?ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali versati nel presente periodo d?imposta in ottemperanza a disposizioni di legge."

    Direi che non ci sono dubbi sul fatto che 1/3 dei contributi versati da me per l'assegno di ricerca siano "contributi previdenziali e assistenziali versati nel presente periodo d?imposta in ottemperanza a disposizioni di legge".

    Poi vedremo, alla peggio mi verranno a cercare. 🙂


  • User Attivo

    Non fa una piega né quello che dici Tu, né le mie deduzioni sulle non deduzioni. 😄
    Se riesco a fare un salto nei prossimi giorni all'Agenzia lo scrivo. Comunque mi hai quasi convinto.


  • User Attivo

    Sul discorso INPS da co.co.co. esenti irpef e deducibilità da reddito dei minimi ho risposto qui http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/113542-se-mi-aiutate-su-queste-4-domande-chiudo-lunico-grazie.html, dove si potrebbe continuare la discussione essendo diciamo più concentrato sull'argomento.


  • User Attivo

    Dal tenore delle norme, mi sembra, invece, che si possano dedurre i soli contributi versati e dovuti per legge in relazione all'attività esercitata e per la quale si applica, appunto, il regime dei minimi.
    Se si versano i contributi per altri tipi di redditi, essi vanno dedotti dal reddito per il quale sono stati versati o al massimo dal reddito complessivo.:ciauz:


  • User Attivo

    Spero di essermi spiegato bene nell'intervento richiamato, appunto dicevo questo. Quindi dai minimi non li deduco.


  • User Newbie

    Salve vorrei proporvi questo esempio e sottoporlo alla vostra attenzione. E' il caso di un contribuente che svolge attività professionale con codice atecofin 89.20.23 e che ha aperto partita Iva ad aprile 2009. Lo stesso prevede di chiuderla a dicembre 2009. Premesso che i contributi inps saranno pagati a giugno in concomitanza con la presentazione Unico è corretto secondo voi poterli già dedurre in Unico 2010 ?
    E il credito d'imposta che ne deriva può portarlo a riduzione della stessa inps?
    Dovrà pagare acconti a giugno 2010 premesso che ha chiuso la partita iva a dicembre 2009? Grazie

    Ricavi--------> 25000+ 4% 1000====> 26.000 euro

    costi deducibili---->3000

    base imponibile inps-----> 23.000

    contributi inps---->25,72%*23.000====>5915,6

    base imponibile imposta sostitutiva 20%---> 23.000- inps5915,6====>17.084

    imposta===> 20%*17084====> 3417

    ritenute d'acconto subite 26.000*20%===>5200

    credito di imposta 3417-5200===> 1783