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Nessun CUD, mi mandano solo quella certificazione, che in pratica è una lettera in cui mi dicono quanto hanno versato all'INPS per mio conto e A MIO CARICO (cioè 1/3 del totale da loro versato).
Come detto, su quella lettera è scritto esplicitamente che me la rilasciano "a scopo dichiarazione dei redditi (oneri deducibili dal reddito)".
Nel "preambolo" mi ricordano anche che l'assegno di ricerca è esente IRPEF.Andando a senso direi che siete voi che dovete dedurre questi contributi da vostri eventuali altri redditi, perché l'università non paga per voi nessuna IRPEF, in quanto l'assegno è esente.
Ciò è diverso dal caso di un dipendente, a cui il datore di lavoro paga l'IRPEF deducendo i contributi INPS da lui stesso versati.
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Attenzione, perché come indicato in questo post:
i contributi si possono dedurre dal reddito imponibile ai fini dell'imposta sostitutiva del 20%, ma NON dal reddito imponibile per i contributi INPS gest.separata.
Insomma: non puoi dedurre i contributi dell'anno precedente dalla somma su cui calcoli i contributi per l'anno attuale.
Uff, sembra un rebus. Domattina dovrò annullare l'F24 che ho fatto poco fa. E farne uno nuovo con 400 euro in + da pagare. Fantastico!
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Toppa, ho letto l'Unico, lo spiega, mi pare che sia come dice augu, basta trovarlo nelle istruzioni.
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Il post sopra era relativo a come si calcolano gli acconti.
Invece relativamente alla deduziono dell'INPS versata per i cococo esenti IRPEF, sono di queste idee:- per i cocopro si dichiara il reddito avendo già tolto l'INPS, quindi tali contributi non si deducono essendo già stato fatto; di conseguenza figuriamoci se non il cococo non mi da reddito IRPEF se li tolgo da un'altra parte; in più il concetto che l'Università non paga l'IRPEF non so se si giusto non ho mai chiesto se lo fa o meno per questi casi, ma è sicuro che Noi non paghiamo l'IRPEF; inoltre non penso che l'IRPEF versata sono soldi per Me ma per lo Stato, quindi anche se non la pagassero non posso pretendere nulla; sarebbe vero se fossero i contributi INPS.
- Togliere tali INPS eventuali dal reddito dei minimi mi sembra ulterirmente sbagliato, perchè è vero che non è scritto da alcuna parte il contrario, ma è anche vero che non è scritto da nessuna parte che dal reddito dei minimi si possono togliere i contributi versati per attività diverse da quella professionale, cio il fatto che l'INPS sia come le spese per l'attività dovrebbe seguire il concetto di inerenza all'attività.
Pareri?
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Ad un normale dipendente il datore di lavoro paga tutto: IRPEF ed INPS.
Nel caso dell'assegno di ricerca l'università NON paga l'IRPEF per conto dell'assegnista, perché l'assegno è esente IRPEF e non c'è nulla da pagare.
Paga però i contributi INPS gest.separata all'assegnista, trattenendone 1/3 della cifra dall'assegno.
Di fatto quindi, quell'1/3 di contributi è a spese dell'assegnista.Se l'assegnista ha altri redditi (l'assegno non figura fra i redditi, perché è esente IRPEF), può dedurre questa spesa di 1/3 dei contributi per l'assegno.
Come già detto e ripetuto, l'università mi certifica questa cifra e mi "invita" a dedurla dal mio reddito. Non credo che l'università sbagli.Per quanto riguarda il fatto di dedurli dal reddito soggetto al regime dei minimi, leggo sulle istruzioni del modello Unico (fascicolo 3, quadro CM):
"Se l?importo indicato nel rigo CM6 è positivo, nel rigo CM7 (contributi previdenziali e assistenziali), colonna 1, va indicato l?ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali versati nel presente periodo d?imposta in ottemperanza a disposizioni di legge."
Direi che non ci sono dubbi sul fatto che 1/3 dei contributi versati da me per l'assegno di ricerca siano "contributi previdenziali e assistenziali versati nel presente periodo d?imposta in ottemperanza a disposizioni di legge".
Poi vedremo, alla peggio mi verranno a cercare.
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Non fa una piega né quello che dici Tu, né le mie deduzioni sulle non deduzioni.
Se riesco a fare un salto nei prossimi giorni all'Agenzia lo scrivo. Comunque mi hai quasi convinto.
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Sul discorso INPS da co.co.co. esenti irpef e deducibilità da reddito dei minimi ho risposto qui http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/113542-se-mi-aiutate-su-queste-4-domande-chiudo-lunico-grazie.html, dove si potrebbe continuare la discussione essendo diciamo più concentrato sull'argomento.
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Dal tenore delle norme, mi sembra, invece, che si possano dedurre i soli contributi versati e dovuti per legge in relazione all'attività esercitata e per la quale si applica, appunto, il regime dei minimi.
Se si versano i contributi per altri tipi di redditi, essi vanno dedotti dal reddito per il quale sono stati versati o al massimo dal reddito complessivo.
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Spero di essermi spiegato bene nell'intervento richiamato, appunto dicevo questo. Quindi dai minimi non li deduco.
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Salve vorrei proporvi questo esempio e sottoporlo alla vostra attenzione. E' il caso di un contribuente che svolge attività professionale con codice atecofin 89.20.23 e che ha aperto partita Iva ad aprile 2009. Lo stesso prevede di chiuderla a dicembre 2009. Premesso che i contributi inps saranno pagati a giugno in concomitanza con la presentazione Unico è corretto secondo voi poterli già dedurre in Unico 2010 ?
E il credito d'imposta che ne deriva può portarlo a riduzione della stessa inps?
Dovrà pagare acconti a giugno 2010 premesso che ha chiuso la partita iva a dicembre 2009? GrazieRicavi--------> 25000+ 4% 1000====> 26.000 euro
costi deducibili---->3000
base imponibile inps-----> 23.000
contributi inps---->25,72%*23.000====>5915,6
base imponibile imposta sostitutiva 20%---> 23.000- inps5915,6====>17.084
imposta===> 20%*17084====> 3417
ritenute d'acconto subite 26.000*20%===>5200
credito di imposta 3417-5200===> 1783