• User Attivo

    @gecoreds said:

    gopuglia è una integrazione booking xml mi pare...
    o sbaglio ?

    No. Software proprietario.


  • User

    Simile a quello che ho appena finito,
    ma è un clone di booking.com, molto curato nei dettagli.

    mi piacerebbe sapere quanto ti hanno pagato 🙂


  • User Newbie

    ...


  • Moderatore

    @PInod said:

    Vedere Gopuglia.it .
    Poi bisogna posizionarlo e con gopuglia sono stati ottenuti ottimi risultati. Da uno conosce il progetto dall'inizio.
    Gran bel sito! complimenti davvero!

    Però non puoi paragonarlo a booking...


  • User Attivo

    @gecoreds said:

    Simile a quello che ho appena finito,
    ma è un clone di booking.com, molto curato nei dettagli.

    mi piacerebbe sapere quanto ti hanno pagato 🙂

    E' un clonissimo. Non ho realizzato tecnicamento il progetto. Ho dato le dritte giuste. Invece l'indicizzazione è tutta opera mia. Con decine di Keywords il sito è in prima pagina su google. Stò completando insieme ad un amico un cms dedicato al settore turistico.


  • User Attivo

    @Van Basten said:

    Gran bel sito! complimenti davvero!

    Però non puoi paragonarlo a booking...

    D'accordo anche io con te questa volta.

    Complimenti davvero per il sito. Però resto dell'idea che di strada per arrivare a paragonarsi con certi software e staff ce ne sia da fare.

    Mi viene in mente un certo Atrapalo (non so se lo conoscete) che ha creato una macchina di turismo online davvero vincente, soprattutto dal punto di vista delle azioni di marketing. Nonostante la grandezza di Atrapalo e staff, la distanza da certi portali (come booking.com) è parecchia, e penso difficile da colmare.

    Sono convinto anche io che basti poco, sia da un punto di vista economico che di risorse umane, per creare un software valido, ma non si può pensare OGGI di competere o emergere.
    Quello dei portali turistici è ormai un terreno che è già stato battuto e coltivato. Davanti ci sono dei mostri, e difficilmente si troverà spazio.

    E poi, un portalino di prenotazione a livello nazionale, come può pensare di competere con portali a livello internazionale con sedi sparse in tutta Europa e in tutto il mondo?

    Io lavoro nel settore turistico, e ho lavorato anche per un portale di prenotazioni alberghiere, e se oggi dovessi investire su un progetto riguardante l'ospitalità alberghiera, sono sicuro che non lo farei mai attraverso un portale!

    Chi invece ha la convinzione di potercela fare, tanto di cappello 😉


  • User Attivo

    @gecoreds said:

    Simile a quello che ho appena finito,
    ma è un clone di booking.com, molto curato nei dettagli.

    mi piacerebbe sapere quanto ti hanno pagato 🙂

    Il tuo è già online e visibile da qualche parte?


  • User

    Si Pinod ,
    è online ma non lo passo qui.

    Cmq è molto simile per logica di ricerca e visualizzazione.
    Valuta che è stato costruito valutando le dinamiche commerciali di booking insieme ad un albergatore.

    Sono previsti, gestione release, min stay, blocco vendita per singolo giorno/camera, gestione totale dei contenuti da parte dell'albergatore e superadmin, alert di riepilogo mensile da parte degli hotel, gestione indirizzo con google maps per creazione dei tag geo in modo automatico.


  • User

    Per Danilo:
    Io credo invece che si possa fare.
    ci sono ancora troppi buchi che i portali lasciano.
    Più grandi diventano e più diventano miopi.

    Le nicchie sono i segmenti da prendere , non certo un segmento Nazionale.
    La verità è che l'integrazione nei siti degli hotel di un sistema di booking flessibile, possa dare un senso al processo di prenotazione.
    Solo chi è sul territorio può ipotizzare di affrontare questo tipo di distribuzione conprendendo e risolvendo le problematiche dei singoli.


  • User Attivo

    Per gecoreds
    Puoi passarlo in pvt ?


  • User Attivo

    @gecoreds said:

    La verità è che l'integrazione nei siti degli hotel di un sistema di booking flessibile, possa dare un senso al processo di prenotazione.

    Su questo mi trovi tremendamente d'accordo 😉


  • Moderatore

    @gecoreds said:

    Per Danilo:
    Io credo invece che si possa fare.
    ci sono ancora troppi buchi che i portali lasciano.
    Più grandi diventano e più diventano miopi.

    Le nicchie sono i segmenti da prendere , non certo un segmento Nazionale.
    La verità è che l'integrazione nei siti degli hotel di un sistema di booking flessibile, possa dare un senso al processo di prenotazione.
    Solo chi è sul territorio può ipotizzare di affrontare questo tipo di distribuzione comprendendo e risolvendo le problematiche dei singoli.

    Questo post parlava di un portale delle dimensioni di booking o venere se tu parli di entrare in un nicchia allora è un altro discorso.


  • User

    Non so da che punto di vista guardi lo sviluppo di un portale.
    Separliamo disviluppo è aan cosa, se parliamo di risorse commerciali è un altra.
    A me sembra che sia un pò di confusione tra le cose.

    Ricordo quando atrapalo cercava il marketing web manager per il mercato italia.
    Parliamo del 2007...
    E oggi vedo che elogiate le sue scelte.( chissa che quota di mercato ha)
    Quindi se un altro competitor si affacciasse nel mercato avrebbe possibilità a parità di risorse ?

    Chissà perchè si pensa che quello che non facciamo "noi" sia sempre meglio.
    La differenza tra uan cosa che funziona una che non funziona a parità di professionalità è solo la dedizione , la passione e le "risorse economiche" .

    Ripeto, si ci deve credere.
    Ma non illudersi è chiaro.


  • User Attivo

    gecoreds, personalmente apprezzo molto il tuo discorso, infatti qualche commento addietro dicevo "tanto di cappello" per chi vuole affrontare questo immenso mare dei portali turistici.

    Ma cerco e voglio essere più realista, cercando di vedere come lanciarsi nel settore turistico con una strada già così tanto spianata da altri sia molto difficile.

    Atrapalo ha fatto grandi cose, ma ad oggi, non si può ancora paragonare ad altri colossi. Indipendentemente dalla sua quota di mercato. Che poi Atrapalo è esploso sul mercato per un'azione di web marketing che ha fatto molto molto discutere. Finita l'onda del "l'importante è che se ne parli", cosa rimarrà?

    I portali turistici tradizionali, quelli che conoscono tutti, difficilmente riusciranno ad essere scalfiti, sia per il software in dotazione che hanno e che offrono agli utenti, sia per le innumerevoli risorse che hanno a disposizione. Questi portali non hanno bisogno di far parlare di sè, o non hanno bisogno di una "trovata commerciale" per far sapere che esistono. Stanno su colonne portanti molto rigide, e la cosa più incredibile è che gli albergatori non guardano altrove, preferiscono cedere ad essi anche il 50% delle commissioni (se mai un giorno si arriverà a tale percentuale).

    Portali in giro ce ne sono tantissimi, di nucchia e non, e probabilmente anche validi con commissioni bassissime, ma trovarli è impossibile, e il motivo è semplicemente uno: non sono valorizzati dagli stessi albergatori e soprattutto non riescono a sgomitare tra i grandi del settore.


  • User

    Ciao Danilo,

    in parte hai ragione, è vero che gli albergatori hanno poco tempo per aggiornare i portali e spesso usano quelli che ritengono di maggiore efficacia.

    Ma spesso succede che un albergatore aggiorni i prezzi su un portale e in realtà ne aggiona infiniti grazie alle integrazioni xml.

    Atrapalo, come edreams come altri portali usano aggregatori di flussi xml derivati da società terze.

    A volte si inizia con un agregatore e dopo si inseriscono strutture proprie creando ibridi.

    Quindi la medaglia si rovescia...
    con internet non si è mai sicuri da chi compriamo se non direttamente nel sito dell'hotel. Anche lì non è sempre così, vedi blastness o genares.

    In ogni caso i channel manager tendono a semplificare l'accesso a tutti i portali aggiornabili via xml, quindi questo sembra solo un limite di tecnologia non un blocco mentale o di tempo dell'albergatore.

    Semmai poi si entra in un discorso di marketing di seo e di potere pubblicitario.

    La distribuzione web turistica non è assolutamente chiara, e permette di confonderci sulle reali possibilità del mercato.

    A quello che so, solo il 15% dei potenziali acquirenti in italia utilizzano
    l'ecommerce e il restante 85% da qui a 10 anni a chi andrà ?

    Ciao.


  • User

    Diventi bravo e ti fai un nome solo se il tuo cliente considera il tuo costo una sciocchezza in relazione a quanto lo fai guadagnare.

    Con questo non dico che il tuo guadagno deve essere basso, ma **il profitto che il tuo cliente ha, rispetto al tuo costo, deve farlo rimanere piacevolmente sorpreso. ;)**Durante il thread l'argomento è cambiato più volte, ma mi sembrava molto interessante la parte iniziale. Spesso chi si occupa di SEM in campo turistico (intendo seriamente) non si rende conto di tre componenti fondamentali:

    • L'albergatore medio italiano non è un imprenditore, non calcola le spese come investimenti ma come costi.

    • Decine di Web Agency offrono in questo campo delle sòle da paura, e questo anche Web Agency molto conosciute. Anche in destinazioni dove la promozione sui motori di ricerca è un servizio molto richiesto, a forza di sòle si è creato un mercato giustamente molto diffidente.

    • Da questo consegue che pochissimi fortunati albergatori hanno veramente in mente il ROI che una promozione fatta seriamente può portare. Lo scoprono dopo diversi mesi, ma vendere all'inizio il servizio ad un prezzo che non sia stracciato è davvero difficile (ci sono Web Agency che chiedono 500 euro l'anno, per questo c'è chi pretende di spendere un budget simile - tanto poi di risultati non si parla nemmeno perché invece di Google Analytics si usa la "chiappina" del "report di posizionamento delle parole chiave"...)

    :ciauz:


  • User

    Avete finito di rifare Booking o ci state ancora lavorando?


  • User Newbie

    maa sbaglio o booking è sparito da google???