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- Il NoFollow, da Google, è interpretato sempre allo stesso modo?
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Bene ragazzi, dopo quasi due anni di test su Nofollow e Social, affermo con sicurezza quello che il 65% ha detto durante l'apertura di questo sondaggio: *No: Google non lo interpreta sempre allo stesso modo.
*Per quanto mi riguarda e da quello che ho visto, Google ignora il Nofollow in alcuni casi.
I casi da me riscontrati sono:
- quando verifica un account di una persona e dai profili dei social linka un sito proprio. Ad esempio, quando dal nostro profilo twitter linkiamo un nostro sito. In questo caso Google Profiles è ottimo (secondo me non manca molto che Google colleghi strumenti del genere agli strumenti per webmaster tools
- quando una risorsa molto affidabile linka un'altra risorsa molto affidabile e già conosciuta nel suo db.
- quando la persona che mette i link è una persona molto affidabile a volte ignora il nofollow anche in presenza di siti con una scarsa popolarità (devo approfondire, non sono riuscito a stabile con certezza questo criterio).
La mia esperienza però è limitata. I test li ho condotti tutti su account che gestisco personalmente e ad alto valore.
Voi avete riscontrato altri casi?
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Da quello che ho potuto verificare:
- tutti i link vengono conteggiati e (a mio parere) passano in qualche modo pr anche se "nofollow", o meglio... aiutano a tuirare su il pr
- i link provenienti dai big social vengono seguiti da gg anche se verso siti a basso pr, ne ho la certezza perchè ho fatto indicizzare pagine senza link nel sito
- i link provenienti da blog vengono seguiti a seconda del livello di pr del sito (almeno 5)
Quello che dice Giorgio su siti anche con basso pr non sono in grado di confermarlo.
ciao
Luca
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Salve ragazzi,
per quanto mi riguarda ho brutte notizie in merito
Nei prossimi mesi assisteremo ad un bella dichiarazione di Matt Cutts che dirà più o meno:
il nofollow viene trattato allo stesso modo da Google su tutti i link, tuttavia Google è diventato sempre più sofisticato nel giudicare i link e quindi si riserva il diritto di trattare diversamente alcuni link nofollow.
Google contribuisce al W3C e sono sicuro che questa filosofia verrà applicata alle linee guida ufficiale.
Come?
L'HTML5 è attualmente in fase di definizione (draft) e il paragrafo sul nofollow è fermo attualmente a questa affermazione:
The nofollow keyword indicates that the link is not endorsed by the original author or publisher of the page, or that the link to the referenced document was included primarily because of a commercial relationship between people affiliated with the two pages.
I grassetti e la parte ingrandita sono miei.
Ma come or?
Di tutti gli altri valori dell'attributo rel= nessuno ha due significati così diversi. La seconda parte prima non c'era, mi ricordo le bozze.
Quindi questo giustificherà il passaggio di Pagerank ed il trattamento dei link con rel=nofollow in modo completamente diverso tra i motori di ricerca, ma cosa secondo me ancora più scandalosa, in modo completamente diverso anche nel giudizio di un solo motore di ricerca.
Se tutto restasse così, Google sarebbe in grado seguendo le linee guida del W3C, di interpretare il nofollow come pare a lui.
Ed ecco che bisognerà capire:
- quando l'attributo è rel="me nofollow" (caso del profilo di Twitter) come i motori di ricerca interpreteranno questo caso? E' vero che Twitter non ha un controllo su quel link (nofollow), ma è vero che quella pagina è dell'autore (me) che ha un controllo. E non c'è accordo commerciale.
- quando il nofollow non è usato per la seconda parte della frase, può essere usato nel calcolo del Pagerank.
Secondo me questa è una delle più grosse cavolate che sono state innescate da Google.
Spero di sbagliarmi...magari qualcuno mi spieghi che non è così...
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@Giorgiotave said:
Di tutti gli altri valori dell'attributo rel= nessuno ha due significati così diversi. La seconda parte prima non c'era, mi ricordo le bozze.
Confermato: http://www.w3.org/TR/2008/WD-html5-20080122/#link-type9
The nofollow keyword indicates that the link is not endorsed by the original author or publisher of the page.
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@Giorgiotave said:
Ed ecco che bisognerà capire:
Il web semantico potrebbe rientrare negli oscuri piani di Google?
E' la mia idea da un po' di tempo, che include non solo il rel="me" e Google Profiles, ma anche il markup semantico dell'html5 e la recente acquisizione di Freebase.
Potrebbe non passare pagerank nel caso Google non trovi informazioni correlate nel Social Graph viceversa passarlo in caso affermativo.Valerio Notarfrancesco
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Google divorerà le informazioni contenute nell'HTML 5.
E' membro attivo del W3C e contribuisce anticipando quindi i tempi avendo spider già pronti.
Ci sarà un algoritmo che valuterà se il nofollow è usato per il motivo numero uno o il motivo numero due.
Infatti ora il nofollow è abusato dai webmaster che per paura lo usano troppo, con svantaggi anche per Google.
Infatti andando avanti così perderà un bel pò di voti...non può permetterselo ... ecco secondo me il motivo del "doppio significato" del nofollow sul W3C.
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[LEFT]Su Facebook alla condivisione del messaggio sopra:
[/LEFT]
[LEFT]Stuart De Una dichiarazione d'intenti di questo tipo, da parte di Google, è scandalosa perchè dal retrogusto tirannico.
Posso però dirti che, in minima parte e non in modo sistematico, lo fa già adesso. Da test eseguiti -con tutte le limitazioni che possono avere i test seo, per carità!- ho rilevato che alcuni link nofollow, se rispondenti a certe caratteristiche, vengono seguiti senza problemi, parallelamente alcuni link dofollow, specie se con pattern apparentemente decontestualizzato, non vengono considerati minimamente.
[/LEFT][LEFT]
Danilo Pontone Anche Madri ha realizzato un test che dimostra come i link nofollow vengano comunque interpretati dai motori di ricerca. La teoria di Madri la condivido a pieno.http://www.wmtools.com/news/posizionamento-motori/test-seo-e-social-i-links-nofollow-da-twitter-facebook-youtube-e-wikipedia-passano-pagerank[/LEFT]
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@Giorgiotave said:
Bene ragazzi, dopo quasi due anni di test su Nofollow e Social, affermo con sicurezza quello che il 65% ha detto durante l'apertura di questo sondaggio: *No: Google non lo interpreta sempre allo stesso modo.
Non posso che quotare... ho riletto questa vecchia discussione e scusate se talvolta appaio un po' sprezzante nei miei commenti, è colpa mia. Spesso do per scontato certi ragionamenti, quando in realtà sono solo già presenti nella mia testa, ma non in quelle altrui... come è giusto che sia (ognuno di noi è la somma di esperienze e accadimenti diversi nella vita personale e professionale...)
Purtroppo è uno dei miei difetti principali...
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@444523 said:
(ognuno di noi è la somma di esperienze e accadimenti diversi nella vita personale e professionale...)
Confermo questo passaggio mentre non confermo "talvolta appaio un po' sprezzante nei miei commenti".
Non mi è mai parso che tu lo fossi, anzi andando a rileggere quello che hai scritto all'inizio di questo topic non noto niente di strano.
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Il nofollow ci ha permesso fino ad ora di dare rank solo a chi volevamo noi.
Pensiamo a quando si replica l'articolo di un sito internet e si cita la fonte. Spesso il link è mascherato col nofollow per non andare ad intaccare il posizionamento del nostro.
Logicamente google non puo' permettere che questo accada allora ha deciso di prendere lui le redini. (come fa sempre)
Tuttavia non ci vedo grossi danni, se uno ha lavorato correttamente fino ad ora non ha nulla da temere.
L'unico vero danno puo' essere lo spam. Questo aggiornamento sarà la gatorade degli spammer che ritorneranno in massa. Logicamente per un forum come giorgiotave.it questo sarà un problema.
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Ai fini della link building questo però dovrebbe favorirci, o no?Intendo dire, se stiamo spargendo link, possibilmente commentando con un senso nei blog, ora dovremo fare "meno fatica" per trovare blog o forum tematici di valore ove apporre la nostra firma/link. Essendo che anche se prevedono solo link nofollow la loro attinenza semantica e le nuove regole di G. permettono che il bot possa seguire il link, ciò dovrebbe favorirci e dovrebbe aumentare il numero di forum\siti di valore. Ovvio poi che per chi gestisce il sito o il blog questo può costituire un problema di diluizione del pr....e questo conseguentemente danneggerebbe anche noi. Però ci sono pro e contro. O mi sbaglio?
Ema
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Stavo controllando un test strano che ho fatto qualche mese fa e solo ieri ho visto il risultato.
Da prendere con le pinze.
Google non trova alcun Giorgio Taverniti nella directory di Facebook.
Ho registrato qualche mese fa l'account Facebook per la lingua inglese e Google finalmente lo ha indicizzato.
Quel profilo ha solo due link, dal mio account inglese di Twitter, aperto appositamente per questo test e dal Google Profiles.
Sono stato molto attento a fare questo test, non linkando mai il profilo Facebook, ovviamente non posso essere sicuro al 100% che il test sia pulito.
Inoltre, probabilmente, il link per l'indicizzazione lo ha preso dal Google Profiles anche se...
... mi resta un dubbio: perchè lo ha mostrato ora se lo conosce da tempo dal Google Profiles?
Vuoi vedere che ora l'account Twitter è diventato autorevole perchè è stato messo in firma ad un paper che ho scritto e che hanno tradotto in Tedesco e Inglese e quindi Google gli ha passato popolarità considerandolo finalmente importante?
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@luvaltol said:
Io ho risolto il problema inviando l' url che non voglio venga seguito come parametro ad una pagina che fa un redir (che piace poco a gg) per di più inserita in una cartella indicata come "noindex" nel robots.txt.
Infatti nella diagnostica del WMT, google mi scrive che "non ha potuto seguire quel link perchè limitato da robots"... più di così!
ciao
LMi sembra abbastanza normale che se un link o cartella viene limitato tramite robots google non lo segua, ma l'esperimento credo vada fatto semplicemente verificando il nofollow e non l'efficacia del disallow...
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Alcuni nofollow google li segue. Un link con nofollow ha meno peso di un semplice, ma lo ha.
Ci sono interi siti come Twitter e Facebook che google segue anche se hanno nofollow, inoltre, per valutare i link (follow o dofollow) google si avvale dei dati utenti.
Poi dipende dalla posizione del link col nofollow. Si sta tornando indietro, ormai anche Google pian piano sta abbandonando la distinzione tra follow e nofollow, valutando altri parametri per definire e giudicare la valenza e portata di un link/voto.
La differenza tra nofollow e dofollow si è smussata parecchio negli anni e la si sta quasi bilanciando.
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@luvaltol said:
Io ho risolto il problema inviando l' url che non voglio venga seguito come parametro ad una pagina che fa un redir (che piace poco a gg) per di più inserita in una cartella indicata come "noindex" nel robots.txt.
Infatti nella diagnostica del WMT, google mi scrive che "non ha potuto seguire quel link perchè limitato da robots"... più di così!
ciao
LIo infatti ho un problema simile con google che mi segue anche dentro Javascript, Ajax, Analytics event tracking e altro ancora... ora provo a fare tutto con un /noindex/ e metterlo in robots.txt
GRAZIE!!!