• User Attivo

    A parte tutto... io sviluppo più di un milione di clic in uscita al mese dal mio sito principale e senza considerare i clic su adsense...
    Non ho un solo, un solo link che abbia il tag "nofollow" nelle mie pagine...

    Quando vedo i blogghetti che si premurano di inserire il "nofollow" dappertutto mi viene da sorridere... Google decide per sè, quel tag è solo una mera indicazione, poi è sempre una combinazione di algoritmi a decidere se seguire o no l'indicazione...

    Hanno creato un impero mondiale con questo metodo, pensate davvero che obbediscano ciecamente ad un webmaster con dieci visite al giorno che mette il tag "nofollow"... suvvia, sono dieci anni che sviluppo in Internet... non potete essere così ingenui...

    Oltretutto (ma questa è solo una mia impressione) neanche lo vede tanto bene Google il tag "nofollow", vi considera poco collaborativi...

    Fate come volete... ovviamente, ma per me è tutta una montatura... come lo è diventato il PR.


  • User Attivo

    Aldilà dei toni un po provocatori che utilizza @444523, devo dire che effettivamente il discorso che GG non consideri quello che scriviamo nell' attributo "rel" regge abbastanza, al pari dei META Tag: infatti li considera solo se coerenti con il contenuto della pagina (premiante) altrimenti li by-passa e penalizza la pagina. Mentre addirittura il META Keywords non lo vede proprio...


  • Moderatore

    Ma scusate, perchè diamo sempre valenze diverse alle cose?
    E' vero, verissimo che google fa quello che vuole. Il nofollow è una mera indicazione e poi google decide se seguirlo per "potenziare" o meno il sito ricevente.
    Non è però vero che google ci considera poco collaborativi se lo usiamo, anzi...gli indichiamo che stiamo vendendo un link, gli indichiamo che la risorsa che linkiamo non è propriamente a tema, ma vogliamo che però sia raggiunta lo stesso dal nostro navigatore.
    Il nofollow serve a noi per dire a google come vorremmo fosse convogliato il PR...poi ovvio che fa quel che vuole..il pallone è suo e le regole le decide lui.
    Non apro poi qua la questione sul PR dato che se ne è già parlato abbondantemente in altri post.
    Magari sarò ingenuo e non faccio un milione di click al mese, ma qualche prova l'ho fatta e risultato sull'uso del nofollow l'ho avuto...anche a mio discapito...
    :ciauz:


  • User Attivo

    A mio parere, forse non comprendiamo il reale valore (o almeno quello che Google attribuisce al tag) del NOFOLLOW.
    Comunque usando il suddetto tag in un link, la pagina linkata del mio sito viene indicizzata e messa nelle SERP per l'anchor text. :yuppi:
    Dunque forse non passa PR ma migliora il posizionamento.


  • User Attivo

    @PsYCHo said:

    Io ho notato dal centro webmaster di Google che vengono rilevati e segnalati determinati link in entrata che hanno l'attributo "nofollow".

    E' vero, Webmaster tool rileva i link con nofollow, anche quelli provenienti dai social network.
    E' possibile che Google quando trova un link con l'attributo nofollow cerchi comunque di verificare "l'autenticità" del link, e l'autorevolezza del sito su cui si trova il link. E potrebbe comunque decidere di ignorarlo.


  • User Attivo

    @ApVari said:

    E' vero, Webmaster tool rileva i link con nofollow, anche quelli provenienti dai social network.
    E' possibile che Google quando trova un link con l'attributo nofollow cerchi comunque di verificare "l'autenticità" del link, e l'autorevolezza del sito su cui si trova il link. E potrebbe comunque decidere di ignorarlo.

    Infatti questo è un altro argomento molto scottante e che interessa molto: come mai GG wmt rileva molti meno link che, ad es., Yahoo siteExplorer?
    Se è per il nofollow la cosa e appena stata smentita da @ApVari...

    :mmm:


  • ModSenior

  • Moderatore

    Noooooo, non ci voglio credere....il ritorno al passato proprio no.

    A parte che mi sembra un metodo macchinoso e contro i principi di google che va oltre la dispersione di PR, diventerebbe una perdita.
    (Sto parlando della risorsa linkata da Francesco).
    Il fatto poi di dover ricorrere a mezzucci quali javascript, flash e altro per non far vedere un link è una mossa quantomeno rischiosa a livello penalizzazioni, va a capire poi come la prende il bot di turno.

    Io continuo a sostenere e sperare che l'uso del nofollow magari sempre più coscienziente possa portare ad una miglioria del web, in stile 3.0 :wink3: non l'utente ma adirittura il SEO o il Webmaster concorrono per un web migliore :figo2:

    Tornando al ragionamento del post il WMT fa vedere solo quei link che lui ritiene di interesse per caratteristiche legate al suo algoritmo (del quale anche il nofollow fa parte, un po' come il Pagerank fa parte del Trustrank) per rispondere @luvaltol, mentre @valent direi dipende...se il link è buono e risorsa cmq utile (nofollow o dofollow non importa) aiuta nel ranking anche senza passare PR, in ogni caso veicola visite e utenti...

    Da questo un mio personale motto...che a me interessi veicolare utenti o voglia potenziare un sito...un link fa sempre bene, se do follow meglio, sempre ricordando che il PR non è morto, è vivo e vegeto, ma da leader incontrastato che era è ora un buon consigliere...

    :sun:


  • User Attivo

    Mettiamo caso io abbia un blog con i commenti aperti.

    Un utente che posta un link (in nofollow) disperderebbe il mio pagerank se fosse realmente cosi.............

    Oppure verrà fatta distinzione tra link interni e link esterni.


  • Moderatore

    Questa discussione, anche alla luce del post sul blog del tagliaerbe, sta prendendo connotazioni strane e interessanti.

    Ricapitoliamo:
    ieri si diceva che il passaggio di PR si poteva canalizzare con l'uso del nofollow (cosa ribadita anche da Piersante Paneghel venerdì scorso al corso Madri).
    La teoria vuole che il PR di una pagina sia diviso tra tutti i link presenti in questa (interni ed esterni). Chiamiamo il PR x e il numero di link n facilmente arriviamo a x/n PR per ogni link.
    Con il nofollow chiediamo/consigliamo/preghiamo google di non considerare il passaggio di PR per determinati link, in modo da avere un potenziamento maggiore per i do follow.
    Supponiamo di avere m link in nofollow la formula del passaggio PR per ogni link diventa x/(n-m)
    Ovviamente tutto in teoria, perchè in pratica google decide se tenere conto del nofollow o meno, passa interamente o parte del PR a seconda della tematicità e dell'utilità del link e via così per un'altra milionata di fattori...ma rimaniamo su una teoria puramente matematica.
    Con le cose viste ieri qua come nell'articolo messo in evidenza da mister.jinx la formula prende invece un valore di x/n suddivisi però per n-m link con una "perdita" netta nell'etere di x*m/n punteggio di PR.
    OK...e fin qua ci siamo.
    Si diceva allora, cosa che non mi trovava d'accordo per i motivi che ho descritto nel mio post precedente, di ricorrere a flash, javascript e altri mezzucci.
    Però con il post di stamattina letto dal taglia che ho citato all'inizio le cose cambiano, i link da javascript passerebbero PR e quindi tutte le teorie vanno praticamente "a farsi fottere".
    Se tutto ciò è vero quindi google vuole "contare" e far passare PR a tutti i link, ma caldeggia l'uso del nofollow..una delle contraddizioni più grosse mai viste da quando mi occupo di MdR.
    Cosa vuol dire secondo voi? "Faccio quello che mi pare", "Non voglio farvi capire nulla e faccio quello che mi pare", "Consigliatemi ma tanto faccio quello che mi pare"....o cosa?
    :ciauz:


  • ModSenior

    Ciao Criss,

    in realtà ante Madri/Paneghel a quanto detto sulla ripartizione del valore del PR c'è stata una variazione segnalata a Settembre, cioè la ripartizione diseguale del valore del PR tra i link restanti dopo la sterilizzazione da nofollow; diseguale perché considerava risorse interne ed esterne in modo diverso.

    Sempre da qualche mese c'è una discussione oltreoceano questa in cui si parla anche di PageRank "virtuale" per certe pagine.

    Le considerazioni più recenti e succose secondo me oltre che qui qui sono nel commento di Vanessa Fox qui, ovvero: usa il nofollow per non far perdere tempo a Googlebot a spiderizzare pagine come la registrazione utente o altre pagine "inutili" perché meno tempo passa in queste pagine Googlebot e più ne avrà a disposizione per indicizzare le pagine veramente "utili" del tuo sito web.


  • Moderatore

    Ciao Francesco,
    certo la mia era una considerazione basata sulle letture degli ultimi due giorni.
    Messa come la descrivi tu ha certamente un valore la "mossa" di google, rimaniamo sempre però "sulle uova" con il discorso sterilizzazione, perchè in fondo la fa lui a sua discrezione.
    Giustissimo tra l'altro ripartire diversamente, a mio avviso, il PR tra link esterni e interni.
    Rimane solo il dubbio del passaggio di PR dei link da Javascript..

    Per la discussione sul PR virtuale l'avevo letta stamattina come mi avevi segnalato e ti dirò che anche questa aprirebbe nuovi scenari interessanti...ma secondo me siamo ancora un po' sul fantascientifico o per lo meno sul "poco preciso" se dovesse avvenire in modo completamente algoritmico.

    In ogni caso speriamo di arrivare ad una situazione "ok decidi tu, ma ascolta bene quel che ti dico" :wink3:


  • User

    Ottima discussione ragazzi, è sempre un piacere leggere punti di vista ed esperienze diverse.


  • Community Manager

    Bene ragazzi, dopo quasi due anni di test su Nofollow e Social, affermo con sicurezza quello che il 65% ha detto durante l'apertura di questo sondaggio: *No: Google non lo interpreta sempre allo stesso modo.

    *Per quanto mi riguarda e da quello che ho visto, Google ignora il Nofollow in alcuni casi.

    I casi da me riscontrati sono:

    • quando verifica un account di una persona e dai profili dei social linka un sito proprio. Ad esempio, quando dal nostro profilo twitter linkiamo un nostro sito. In questo caso Google Profiles è ottimo (secondo me non manca molto che Google colleghi strumenti del genere agli strumenti per webmaster tools :1:
    • quando una risorsa molto affidabile linka un'altra risorsa molto affidabile e già conosciuta nel suo db.
    • quando la persona che mette i link è una persona molto affidabile a volte ignora il nofollow anche in presenza di siti con una scarsa popolarità (devo approfondire, non sono riuscito a stabile con certezza questo criterio).

    La mia esperienza però è limitata. I test li ho condotti tutti su account che gestisco personalmente e ad alto valore.

    Voi avete riscontrato altri casi?


  • User Attivo

    Da quello che ho potuto verificare:

    • tutti i link vengono conteggiati e (a mio parere) passano in qualche modo pr anche se "nofollow", o meglio... aiutano a tuirare su il pr
    • i link provenienti dai big social vengono seguiti da gg anche se verso siti a basso pr, ne ho la certezza perchè ho fatto indicizzare pagine senza link nel sito
    • i link provenienti da blog vengono seguiti a seconda del livello di pr del sito (almeno 5)

    Quello che dice Giorgio su siti anche con basso pr non sono in grado di confermarlo.

    ciao
    Luca


  • Community Manager

    Salve ragazzi,

    per quanto mi riguarda ho brutte notizie in merito :fumato:

    Nei prossimi mesi assisteremo ad un bella dichiarazione di Matt Cutts che dirà più o meno:

    il nofollow viene trattato allo stesso modo da Google su tutti i link, tuttavia Google è diventato sempre più sofisticato nel giudicare i link e quindi si riserva il diritto di trattare diversamente alcuni link nofollow.

    Google contribuisce al W3C e sono sicuro che questa filosofia verrà applicata alle linee guida ufficiale.

    Come?

    L'HTML5 è attualmente in fase di definizione (draft) e il paragrafo sul nofollow è fermo attualmente a questa affermazione:

    The nofollow keyword indicates that the link is not endorsed by the original author or publisher of the page, or that the link to the referenced document was included primarily because of a commercial relationship between people affiliated with the two pages.

    I grassetti e la parte ingrandita sono miei.

    Ma come or?

    Di tutti gli altri valori dell'attributo rel= nessuno ha due significati così diversi. La seconda parte prima non c'era, mi ricordo le bozze.

    Quindi questo giustificherà il passaggio di Pagerank ed il trattamento dei link con rel=nofollow in modo completamente diverso tra i motori di ricerca, ma cosa secondo me ancora più scandalosa, in modo completamente diverso anche nel giudizio di un solo motore di ricerca.

    Se tutto restasse così, Google sarebbe in grado seguendo le linee guida del W3C, di interpretare il nofollow come pare a lui.

    Ed ecco che bisognerà capire:

    • quando l'attributo è rel="me nofollow" (caso del profilo di Twitter) come i motori di ricerca interpreteranno questo caso? E' vero che Twitter non ha un controllo su quel link (nofollow), ma è vero che quella pagina è dell'autore (me) che ha un controllo. E non c'è accordo commerciale.
    • quando il nofollow non è usato per la seconda parte della frase, può essere usato nel calcolo del Pagerank.

    Secondo me questa è una delle più grosse cavolate che sono state innescate da Google.

    Spero di sbagliarmi...magari qualcuno mi spieghi che non è così...

    :ciauz:


  • Community Manager

    @Giorgiotave said:

    Di tutti gli altri valori dell'attributo rel= nessuno ha due significati così diversi. La seconda parte prima non c'era, mi ricordo le bozze.

    Confermato: http://www.w3.org/TR/2008/WD-html5-20080122/#link-type9

    The nofollow keyword indicates that the link is not endorsed by the original author or publisher of the page.😮


  • ModSenior

    @Giorgiotave said:

    Ed ecco che bisognerà capire:
    Il web semantico potrebbe rientrare negli oscuri piani di Google?
    E' la mia idea da un po' di tempo, che include non solo il rel="me" e Google Profiles, ma anche il markup semantico dell'html5 e la recente acquisizione di Freebase.
    Potrebbe non passare pagerank nel caso Google non trovi informazioni correlate nel Social Graph viceversa passarlo in caso affermativo.

    Valerio Notarfrancesco


  • Community Manager

    Google divorerà le informazioni contenute nell'HTML 5.

    E' membro attivo del W3C e contribuisce anticipando quindi i tempi avendo spider già pronti.

    Ci sarà un algoritmo che valuterà se il nofollow è usato per il motivo numero uno o il motivo numero due.

    Infatti ora il nofollow è abusato dai webmaster che per paura lo usano troppo, con svantaggi anche per Google.

    Infatti andando avanti così perderà un bel pò di voti...non può permetterselo ... ecco secondo me il motivo del "doppio significato" del nofollow sul W3C.


  • Community Manager

    [LEFT]Su Facebook alla condivisione del messaggio sopra:

    [/LEFT]

    [LEFT]Stuart De Una dichiarazione d'intenti di questo tipo, da parte di Google, è scandalosa perchè dal retrogusto tirannico.
    Posso però dirti che, in minima parte e non in modo sistematico, lo fa già adesso. Da test eseguiti -con tutte le limitazioni che possono avere i test seo, per carità!- ho rilevato che alcuni link nofollow, se rispondenti a certe caratteristiche, vengono seguiti senza problemi, parallelamente alcuni link dofollow, specie se con pattern apparentemente decontestualizzato, non vengono considerati minimamente.
    [/LEFT]

    [LEFT]
    Danilo Pontone Anche Madri ha realizzato un test che dimostra come i link nofollow vengano comunque interpretati dai motori di ricerca. La teoria di Madri la condivido a pieno.http://www.wmtools.com/news/posizionamento-motori/test-seo-e-social-i-links-nofollow-da-twitter-facebook-youtube-e-wikipedia-passano-pagerank[/LEFT]