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- "Adottiamo le Parole Dimenticate" - Un'iniziativa della Biblioteca di GT
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Un contributo incantevole per la nostra collezione, Domenico_82.
Grazie di cuore, davvero: ogni parola che ricompare dal gorgo dell'oblio e si affaccia qui per una spolverata e per lasciarsi un po' ammirare dai lettori è una piccola gemma dimenticata che ci scalda il cuore con i suoi colori sgargianti.
Procurerò di inserire un po' di queste perle squisite nei miei futuri messaggi: magari mi prenderanno per un tipo compassato e un po' bizzarro (più del solito, almeno), ma che divertimento nel rievocare suoni tanto piacevoli e antichi...
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No so se sia da considerare "in disuso" ma dalle mie parti il verbo "imporre" è in via d'estinzione. Al suo posto si usano frasi poco "decorose" come "Bisognerebbe che te ne facessi fare quindici di problemi di matematica." piuttosto che un semplice "Bisognerebbe importi quindici problemi." . Forse è dovuto al fatto che imporre da alla frase un tono più imperativo, come se si stesse dando un'ordine imperativo e quindi si è più cauti ad usarlo...
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Due contributi.
Una parola triste, ma dal suono quasi "buffo" che nessuno usa più:
- Obito (accento sulla prima "o").
Significa morte, decesso, trapasso.
Un'altra che calza a pennello con questo piccolo "gioco":
- Oblivione.
Significa "dimenticanza assoluta", oblio completo.
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@Leonov said:
Vi piacciono le parole?
Che ne pensate di quelle un po' strane, poco note o che sembrano venire dritte dritte da un passato remoto?
Personalmente, le adoro; soprattutto alcune che nessuno cerca più. Hanno un fascino tutto speciale. Dunque mi sembra naturale preoccuparmi affinché certe espressioni siano difese e diffuse.
Mi spiego meglio.
Tutte le parole, così come le storie, hanno bisogno di una voce che le diffonda e le raccolga, che le gridi e le sussurri, che le strapazzi e le coccoli.
Ognuna non fa che chiedere silenziosamente cura, dedizione ed attenzione da parte delle ugole e delle corde vocali di coloro che ne fanno uso. Anche l'inchiostro con cui sono scritte è un cibo prelibato, e perfino i bit dei computer si sono rivelati, di recente, ottime culle in cui nutrire, coltivare ed allevare parole vecchie e nuove.
Leggendo queste tue parole è d'uopo intervenire e quindi.
All'uopo: all'occorrenza
Una piccola ciliegina Leonov, questa tua iniziativa così poeticamente descritta assomiglia ad un bel film per ragazzi: "Neverending Story" (la storia infinita") e quindi potremmo anche chiamarla "la parola infinita".
ciao
marlomb
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Ciao Marlomb.
Molto bello il tuo "all'uopo": tempismo perfetto e suono melodioso.
Grazie del contributo e del commento ().
A presto con altri termini dimenticati.
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A un'amica tedesca che stava imparando l'italiano avevo insegnato cicisbeo e salamelecco, cercava di utilizzarli ad ogni occasione e faceva restare tutti allibiti. Come sinonimo del secondo mi piace anche molto convenevoli. I ragazzi non sanno cosa significa.
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@bettacam said:
Come sinonimo del secondo mi piace anche molto convenevoli. I ragazzi non sanno cosa significa.
Come no
Non sono le cose giuste e buone ?"Veramente dunque bella
e convenevole comparazione
fu del cielo all'umana nobilitade"
Convivo - DanteValerio Notarfrancesco
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Ah, i "salamelecchi", che parola deliziosa...
Soprattutto, è uno di quei rari termini che nella vita (intendo la mia) ha avuto una sua evoluzione. È infatti passato da una fase in cui, semplicemente, mi faceva ridere il suono - come non pensare al salame? Da leccare, per giunta - ad una più matura in cui l'ho finalmente ricondotta alla sua etimologia piena e ne ho riscoperto il significato fondamentale di augurio di pace.
Viene infatti dall'arabo "salaam 'alaïk", "la pace sia sopra di te", in stretta relazione con l'ebraico "shalom", "pace".
Una parola molto più profonda e complessa di quanto il suo significato italiano ('saluto sdolcinato e cerimonioso, ossequio smanceroso, complimento esagerato') lasci trapelare.
Grazie a entrambi per i convenevoli interventi.
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Ma questa discussione è FANTASTICA! .
Qualche anno fa avevo un quadernino in cui mi scrivevo tutte le parole strane e belle che incontravo, ma l'ho perso
Qui però ce ne sono tante!
Contribuisco, dai!Invigliacchito = Reso o divenuto vigliacco
Borborigma = rumore che si fa con lo stomaco quando si ha fame
Capruggine = Intaccatura nella quale incastrare un sostegno
Deboscia = Comportamento scellerato (da cui la parola "debosciato")
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Ciao Zami.
Lieto che ti piaccia la nostra campagna di recupero delle parole dimenticate; l'avevo un po' lasciata andare io stesso, e tu me l'hai provvidenzialmente rammentata.
Aggiungo un po' di termini alla serie, pescando qua e là tra memoria e vocabolario:
? Obrizzo; aggettivo (e relativo sostantivo derivato) che denota l'oro di crogiolo, purissimo, senza mondaglia.
? Gnorri; nella locuzione familiare "fare lo gnorri", ignorare, fingere di non capire.
? Quinterno; meno noto del collega quaderno, indica un "insieme di cinque fogli di carta piegati in due e messi uno dentro l'altro".
? Balausta (a volte balaustra); il nome del fiore e del frutto della pianta di melograno.
Alla prossima e grazie del contributo.
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Uhm... rilancio con:
-miriagrammo: unità di misura fra il chilogrammo e il quintale.
-zazzera: ciuffo abbondante e disordinato di capelli.
-cartapecora: tipo di carta ricavata dalla pelle delle pecore messa a disseccare (forse ci si fanno i quinterni!).
C'era poi un'altra parola che denotava le attività leggere e prive di scopo, fatte al solo fine di passare una noiosa domenica pomeriggio scansando doveri quali lo studio del PHP...
Mi pare che questa parola cominciasse per finisse per -eggio...
Forse era "taleggio"?
Boh, quando mi ricordo la posto ù_ù
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Vorrei anche io inserirmi con una "corbelleria".
Queste sezioni mi stanno ridando il gusto "intrepido" di amare di nuovo la nostra "vetusta" lingua.
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Alla mia prossima "missiva" farò partecipare tutti i compagni del calcetto in modo da far avere una squadra "tetragona" che possa meglio affrontare l'argomento senza "tergiversare" nella ricerca dei sinonimi.
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Ti riferisci ad un attacco a rombo che non faccia "melina"!
Anche nel calcio stanno scomparendo alcuni termini come libero, stopper, terzino, ala, regista, ora si parla di centrale, esterno basso, esterno alto, trequartista.
ciao
marlomb
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Beh..... in un certo senso......
Considera che una volta c'era anche il "portiere" ora invece parliamo di estremo difensore.
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Ciao a tutti...
Mi descrivete un pò tutti il vostro **suppellettile
**Oggi credo di averla letta e pronunciata per la prima volta come parola e subito mi siete venuti in mente voi con il quale condividere questo mio momento
buona serata
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Stamane sul treno mentr esi viaggaiva per andare al lavoro discutendo della situazione politica italiana è venuto fuori il vocabolo "pantomima".
Che dire, la "sceneggiata" era meglio quella del grande Mario.
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@Anika said:
Ciao a tutti...
Mi descrivete un pò tutti il vostro suppellettile
buona serata
Sulla credenza del mio atrio c'è una bugia, che quando non è smorzata, illumina la casa con colori tenui e la mente con ombre tetre!:o
ciao
marlomb
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Bellissimi questi vostri contributi, cari amici!
Il richiamo a mobili e accessori domestici mi ha fatto tornare in mente gli attrezzi da camino usati un tempo, che l'avvento dei riscaldamenti ? centralizzati prima, autonomi poi ? ha quasi spazzato via.
Ho pensato al vecchio soffietto a mantice ? oggi è un accessorio di moda per abitazioni di benestanti, ovvero per magioni ? utilissimo strumento per ravvivare le braci.
E che dire del tipico attizzatoio? A renderlo celebre non solo i ritratti di vita agreste e le scene di quotidianità borghese, ma anche tanta letteratura gialla (non si contano, ormai, gli omicidi nei quali il corpo contundente era proprio il tipico ferro da camino).
Per un mondo che sparisce anche tante figure professionali si perdono nel gorgo dell'oblio: se non erro, sono ormai irreperibili gli spazzacamino resi immortali da film (Mary Poppins, per citare un classico) e racconti (gli affreschi magistrali di Dickens sulla poverissima Londra ottocentesca, con annesse incisioni di Doré).
Se ne andavano per la città con il loro sacco di ferri del mestiere pieno di scovoli, garbugli, arpioni sagomati sulle antiche alabarde medievali, sempre pieni di nerofumo e di altro sudiciume assortito.
Ciò non di meno, proprio non riesco a dimenticarli, così come non riesco a lasciarmi definitivamente alle spalle tutte queste parole che stanno affondando.
Mi servirà una barca più grande [cit.].
e a presto!
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Bellissima. Le "bugie" ormai non si usano quasi più. Che ricordi!!!!..... Ormai andati nei tempi.
Sarà un lento "oblio".