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- Berlusconi; internet deve essere regolamentato
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Quelli che ha elencato Paolo sono dei punti importantissimi, e spero vivamente che qualcosa si possa fare in queste direzioni.
Però, e scusate se sono un po' prevenuta ma i fatti me lo impongono, temo che uno degli scopi di Berlusconi sia quello di controllare l'informazione anche in rete.
Ormai se si vogliono informazioni attendibili si deve cercarle su internet in quanto la televisione sono controllate da terzi. Mi auguro che il premier non abbia questo scopo, e cioè quello di mettere le mani su un campo nel quale è pressochè impotente.
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Anche io me lo auguro, ma come gaetanuzza non trovo solide basi per questa speranza.
Ieri sera ho seguito degli interventi molto interessanti su Matrix (puntata più che altro dedicata al problema Province), che partendo dalla necessità di focalizzare l'entità della crisi (economica) che stiamo attraversando (che ancora e appunto pare non facilmente quantificabile), erano concordi nel sottolineare che il modo per affrontarla -visto che c'è ed è comunque grossa- non è davvero con l'"ottimismo berlusconiano" che spinge all'aumento dei consumi (con quali soldi??) ma con l'aumento dell'investimento (da parte -quindi- dello Stato e delle aziende) come appunto Obama ha promesso di fare nella tecnologia.
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Ma no, non penso, sarebbe vano qualsiasi tentativo.... penso.
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@i2m4y said:
Non penso imbavagliare... spero solo trovare elementi per eliminare definitivamente certe storture come la pedofilia, il phishing, il furto di identità, i furti di carte di credito, i messaggi ingannevoli, lo spamming ecc.
Me lo auguro che sia per questo...ma ci credo poco...:bho: e quoto Gaetanuzza a questo proposito...la mia idea è che il nostro premier voglia controllare dopo stampa e tv anche internet e quindi l'informazione...la mia paura è che piano piano arriveremo a non sapere più nulla di cosa accade... quasi-OT:Se penso ai tg che stanno diventando sempre più ridicoli e ci raccontano spesso e volentieri storielle frivole invece dei fatti importanti che accadono al mondo
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la mia paura è che piano piano arriveremo a non sapere più nulla di cosa accade...
Io sono convinta che le persone troverebbero allora nuovi modi di comunicare e di scambiare, magari tornando ai messaggi di fumo (stavolta forse virtuali) o passando direttamente alla telepatia.
L'importante è che non ci si faccia togliere la voglia di fare e di credere nell'altro. Perchè allora Berlusconi, ma se non lui chiunque, può solo rincorrere. Chiude una porta e se ne trova una più grande appena aperta.
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Qualche regola in più nel mondo internet prima o poi verrà, spero a tutela della sicurezza degli utenti. Trovo strano che il nostro premier voglia portare avanti la questione quando tempo fa dichiarava "Internet? Un mezzo che non conosco", vedasi vari filmati su youtube.
Io spero solo prima o poi arrivi qualche gestore a portarmi l'adsl o qualcosa del genere che non sia wireless, abito nel centro di una frazione di qualche migliaio di abitanti, a 50 metri dal sindaco, mica in mezzo al deserto!
A questo dovrebbero pensare i nostri politici, in Italia siamo ancora indietro.Ciao
<table style="width: 223px; height: 24px;" class="ts"><tbody><tr><td style="padding-right: 7px;" valign="top">
</td><td valign="top">
</td></tr></tbody></table>
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Non mi parre proprio che Berlusconi sia sulla stessa linea di Obama. Obama ha dichiarato di voler incentivare l'uso della rete, e di favorirne l'espansione, conscio (del resto lui ha vinto grazie anche al suo blog) che la rete ormai muove l?economia (il commissario Viviane Reading ha ricordato che il 50% della crescita del PIL europeo è legato allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, di cui Internet costituisce la spina dorsale).
In Italia, invece, non solo si sviluppa poco e si incentiva meno l?accesso alla rete (caso unico in Europa le famiglie con accesso alla rete sono calate, dal 43% al 42%, mentre nel resto d?Europa si raddoppia, con punte, per i paesi nordeuropei, del 96%), ma la rete è poco conosciuta dai nostri politici (sarà l?età ?) ed è anche peggio vista. Uno dei giornalisti che più occupano il video, Vespa, dichiara senza timore in TV che internet non la conosce e per lui è un ?mondo spaventoso? (il video è su YouTube: http :// it.youtube. com/ watch?v= opREnPQXbSw ). Si, è costume dei giornalisti che vanno in TV di parlare di cose che non conoscono !!!!!!!!!!!
Ma questo è un altro discorso.Tornando alla proposta di Berlusconi, probabilmente è legata alle recenti proposte di legge (ordine del giorno della Camera dei Deputati di inizio novembre) presentate da esponenti del governo, che si rifanno pesantemente alla cosiddetta Dottrina Sarzoky. Per chi non la conoscesse, tale dottrina nasce da una proposta di Denis Olivennes, presidente della FNAC (da ciò si capisce da che parte sta la sua proposta!), che vedendo con il fumo negli occhi la rete (ha scritto un libro dove asserisce che la gratuità è un furto, da cui io, che uso OpenOffice, Joomla, Gimp, Firefox e tanti altri programmi free e OpenSource mi sono grandemente preoccupato !!!), ha proposto di creare un?autorità con poteri ispettivi e sanzionatori, in grado di imporre ai provider di sospendere l?accesso alla rete fino ad un anno per chi si macchi di reati di pirateria. In sintesi, se scarichi 3 (dico 3) canzoni da internet, per il totale di circa 3 euro di danno alle major, rischi di vederti sospeso l?accesso all?unico veicolo di cultura rimasto libero e non in mano ai solito privati. Se invece crei un fallimento di 14 miliardi di euro, oppure corrompi dei giudici, in Italia ti fai una settimana di carcere e basta. Le proporzioni sono interessanti !!!!!
Tale autorità avrebbe, quindi, poteri ispettivi, potendo affiancare la magistratura nelle indagini (o scavalcarla ?), e sanzionatori. In Italia si è già pensato forse di attribuire tali poteri alla SIAE ? La stessa SIAE che continua a chiedere l?apposizione del famigerato bollino ai privati nonostante la sonora bocciatura della Comunità Europea (quindi, in violazione delle leggi !) ? Vedremo !
Il problema grosso sarebbe che il controllo dovrebbe essere affidato ai provider, coloro che ci permettono di accedere alla rete. Loro, coordinati dall?autorità, controllerebbero TUTTO il nostro traffico in rete! E poi se riscontrano violazioni, lo comunicano all?autorità suddetta. Ora, a parte che gli stessi provider si sono ribellati a questa proposta che li vedrebbe trasformati in cyber poliziotti (con notevoli responsabilità che i provider ovviamente non vogliono), sembrano palesi le storture di una cosa del genere. Se si commette un reato, qualunque reato, le norme già ci sono, per procedere per pedofilia, furto, phishing, spamming, ecc? Il problema è spesso dato dal fatto che gli investigatori e la magistratura sono ormai privi di mezzi ed uomini per agire tempestivamente (infatti nella città in cui vivo alcun querele del febbraio 2007 non risultano ancora assegnate ad un magistrato!), non è che mancano le leggi (del resto è comprensibile, se i magistrati potessero fare realmente il loro lavoro avremmo un parlamento semivuoto!!!). Allora, perché fare nuove leggi per la pirateria ? Anzi, perché creare nuovi organismi per contrastare la pirateria, cioè un reato che colpisce esclusivamente interessi economici privati ? Non si capisce.Inoltre, un tale modo di fare le indagini (controllo totale delle comunicazioni per vedere se un cittadino commette un reato) cozza pesantemente contro tutti i principi costituzionali. Le indagini devono essere affidate alla magistratura non ai privati, perché è possibile che loro ne abusino (chi ci dice che il controllo sulle comunicazioni poi non venga usato per fini commerciali, pubblicitari, o addirittura politici ?). Ancora, l?accesso ad internet è considerato ormai, a livello comunitario, come indispensabile per una corretta e completa realizzazione della personalità degli individui, perché la rete è il veicolo principe dell?accesso alla cultura (visto l?obbrobrio che passa in TV!), e quindi non può essere sospeso per un reato di minore rilievo come la violazione del diritto d?autore, che non ha nemmeno rilievo costituzionale. Ancora. Il modo di indagare della suddetta proposta è contrario alla normativa sulla privacy, anch?essa recepita a livello comunitario, e costituzionale. Insomma, la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto alla riservatezza (privacy), il diritto di libero accesso alla cultura, il diritto all?informazione, sono tutti diritti costituzionali e comunitari che non possono essere sospesi per una violazione di interessi economici privati delle major e dei distributori. A me pare come se si impedisse di andare a fare la spesa ad un tizio perché è stato beccato una volta a rubare al supermercato.
Ecco perché la dottrina Sarkozy è stata per due volte bocciata dalla Comunità Europea. Quindi?? viene recepita in Italia e in questa direzione si sono avviate le proposte di legge in materia.Le norme per combattere la pedofilia online ci sono. La normativa consente il blocco di siti in molti paesi, si tratta solo di ampliare lo spettro dei paesi che aderiscono a questi protocolli. Le norme per combattere i reati che si commettono in rete ci sono, si può combattere adeguatamente la violazione del diritto d?autore, lo spamming, il phishing (recentissima una grande operazione contro il phishing, e in particolare i finacial manager, cioè i riciclatori dei soldi truffati), si tratta solo di ampliare ad altri paesi queste norme, già valide, applicate più e più volte senza alcun problema. Ciò che mancano sono i mezzi a disposizione della magistratura e della polizia giudiziaria. Sono loro che non hanno tempo e mezzi per poter perseguire i reati, per cui come non riescono più a perseguire un furto di una macchina, oppure un fallimento di meno di 10.000 euro, allo stesso modo non hanno i mezzi e il tempo per prendere il singolo pedofilo, oppure il singolo utente che commette un reato di piccolo cabotaggio, in rete. Non mancano le norme. Ma al governo fa comodo far pensare così, perché la rete è rimasto l?unico luogo dove chi vuole dire la sua liberamente, può farlo.
Se io voglio dire il mio pensiero, una mia riflessione sull?attualità, in rete posso, in TV no, suoi giornali nemmeno. Ecco perché i politici ogni giorno si svegliano e dicono che la rete ha bisogno di nuove leggi, non perché ciò sia vero, ma semplicemente perché hanno necessità di avere nuovi strumenti per censurare la rete. I vecchi strumenti che utilizzano per censurare la TV e i giornali (le TV e i giornali o sono di proprietà dei politici, o sono direttamente controllate dai politici, oppure sono indirettamente controllare, tramite i finanziamenti pubblici).N.B. Tutto quanto sopra detto è da intendersi espresso quale parere personale e non quale moderatore del forum.
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@bsaett said:
Ecco perché i politici ogni giorno si svegliano e dicono che la rete ha bisogno di nuove leggi, non perché ciò sia vero, ma semplicemente perché hanno necessità di avere nuovi strumenti per censurare la rete.
Anch'io sono di questo parere, recentemente un amico mi ha fatto notare che anche nei piccoli comuni i blog che argomentano di politica locale hanno centinaia di iscritti.
In situazioni dove per fare un'assessore bastano un centinaio di voti, la cosa diventa interessante e i politici lo sanno. Par condicio anche sul web ?
Forse no, ma censure e divieti al posto di informazione e istruzione.Vedremo ...:?
Ciao.
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Nel frattempo, sempre per mantenere vivo il paragone e sperare che anche in Italia si tocchino punte simili di civiltà, Obama ha aperto, da Presidente, un sito per raccogliere le idee, i suggerimenti sulle priorità, da parte dei suoi elettori.
Nel sito puoi raccontare la tua storia e dire cosa ti aspetti dalla nuova amministrazione... Ci sono poi e inoltre, notizie e dati di ogni genere, in modo da rendere palese la partenza, gli obiettivi e l'operato futuro dell'amministrazione stessa.Per quanto tutto ciò -per ora- resta utopia, direi che su queste premesse si può tirare un respiro di sollievo. Dal momento che l'utilità, i modi giusti e le soluzioni per utilizzare internet ci sono, speriamo che tutto questo sia d'esempio.
Alemanno, intanto, mostra di saper utilizzare internet: Parla di sicurezza e fa gli auguri ai romani tramite
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Ciao ragazzi/e
Ho letto in un sito del decreto legge che serve secondo me a OSCURARE internet, uso appunto questo vocabolo oscurare, perche in altri tempi questa legge era tale.
Secondo me il governo stà usando l'Oscuratismo, e noi spariremo dal web, o per lo meno la NOSTRA LIBERA OPINIONE.
Parliamoci chiaro, internet è sempre stato un universo libero, dove la gente "comune" può interagire dicendo la sua.
Non basta che manipolano le notizie ai quotidiani e le filtrano al piacere loro, ci fanno vedere la peggio immondizia in TV, dando la parola a certi "personaggi" come il Comunda, invece di dar la parola a Diplomati e Laureati, ora che vogliono fare? Oscurare anche la rete? Vedremo!
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Carissimo bsaett, concordo con il tuo intervento di cui cito una parte.
@bsaett said:
Obama ha dichiarato di voler incentivare l'uso della rete, e di favorirne l'espansione, conscio (del resto lui ha vinto grazie anche al suo blog) che la rete ormai muove l?economia (il commissario Viviane Reading ha ricordato che il 50% della crescita del PIL europeo è legato allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, di cui Internet costituisce la spina dorsale).
Le indagini devono essere affidate alla magistratura non ai privati, perché è possibile che loro ne abusino (chi ci dice che il controllo sulle comunicazioni poi non venga usato per fini commerciali, pubblicitari, o addirittura politici ?).
L?accesso ad internet è considerato ormai, a livello comunitario, come indispensabile per una corretta e completa realizzazione della personalità degli individui, perché la rete è il veicolo principe dell?accesso alla cultura (visto l?obbrobrio che passa in TV!), e quindi non può essere sospeso per un reato di minore rilievo come la violazione del diritto d?autore, che non ha nemmeno rilievo costituzionale.
Insomma, la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto alla riservatezza (privacy), il diritto di libero accesso alla cultura, il diritto all?informazione, sono tutti diritti costituzionali e comunitari che non possono essere sospesi per una violazione di interessi economici privati delle major e dei distributori.
Le norme per combattere la pedofilia online ci sono. La normativa consente il blocco di siti in molti paesi, si tratta solo di ampliare lo spettro dei paesi che aderiscono a questi protocolli.
Le norme per combattere i reati che si commettono in rete ci sono, si può combattere adeguatamente la violazione del diritto d?autore, lo spamming, il phishing (recentissima una grande operazione contro il phishing, e in particolare i finacial manager, cioè i riciclatori dei soldi truffati), si tratta solo di ampliare ad altri paesi queste norme, già valide, applicate più e più volte senza alcun problema. Ciò che mancano sono i mezzi a disposizione della magistratura e della polizia giudiziaria.Non mancano le norme. Ma al governo fa comodo far pensare così, perché la rete è rimasto l?unico luogo dove chi vuole dire la sua liberamente, può farlo. Se io voglio dire il mio pensiero, una mia riflessione sull?attualità, in rete posso, in TV no, suoi giornali nemmeno. Ecco perché i politici ogni giorno si svegliano e dicono che la rete ha bisogno di nuove leggi, non perché ciò sia vero, ma semplicemente perché hanno necessità di avere nuovi strumenti per censurare la rete. I vecchi strumenti che utilizzano per censurare la TV e i giornali (le TV e i giornali o sono di proprietà dei politici, o sono direttamente controllate dai politici, oppure sono indirettamente controllare, tramite i finanziamenti pubblici).
N.B. Tutto quanto sopra detto è da intendersi espresso quale parere personale e non quale moderatore del forum.
Quello che vorrei aggiungere è che probabilmente la salvezza d'Internet è nella sua tecnologia e nella sua storia::)
- Internet non ha un centro che si possa colpire ma è distribuita su tutta la rete, è come, scusatemi l'accostamento, l'organizzazione di Al Quaeda, puoi anche spegnere il nodo "Cina" staccando le sue connessioni, ma l'informazione continuerà a circolare su altri nodi
- Internet nasce per scopi militari, (la possibilità d'informare le truppe in mancanza di altri sistemi - radio, telefono, ...), viene presto però deviata verso un sistema di comunicazione universitario che ne inizia il corso verso quello che oggi è la rete, a questo punto sarebbe probabilmente morta o relegata ad un ambito accademico per mancanza di soldi, ma questi gli vengono forniti dal business, qualcuno si accorge che la rete può muovere l'economia, a questo punto sembra fatta, nasce il concetto di autostrade informatiche ed agli occhi dei potenti Internet è il mezzo per arricchirsi facendo business, ma ancora una volta la rete è deviata gli hacker (una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse, ma in tutti gli aspetti della sua vita), ne fanno uno strumento di democrazia, il web, le comunità, i forum, i blog nascono con l'intento di favorire una discussione molti a molti.
Vigiliamo quindi sulla rete e protestiamo, ma spero che ogni volta che i potenti cerchino di portare una tecnologia verso i loro scopi, degli spiriti liberi la devino verso gli interessi del popolo.
Marcello