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- Modello fattura contribuenti minimi
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@enricomario said:
Al di là delle numerose sottodiscussioni che questo thread ha generato, riporto un link che ritengo chiarificatore, almeno per ingegneri e architetti: in base alla tipologia di cliente, all'iscrizione o meno alla cassa o all'INPS ecc. ecc., genera un fac-simile di fattura o ricevuta.
www . professionearchitetto.com/tools/fattura/index.html
Buone prove.
EnricoN.B. Se i moderatori riterranno opportuno evidenziare questo post avranno tutto la mia riconoscenza
Trovo che il link fornito sia utilissimo, soprattutto come creare la fattura...ma flaggando su:
- fattura
- architetto iscritto all'albo
- regime dei contribuenti
- architetto iscritto all'inarcassa
Il fac simile di fattura appare senza la rivalsa del 2% all'inarcassa! Nei post precendenti si diceva che doveva essere calcolata sull'imponibile...quindi la rivalsa va messa in fattura o no?!?!? Dilemma...
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Se selezioni come cliente una persona iscritta a Inarcassa allora non va messa in fattura.
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Non ho capito come devo fare questa ricevuta ripeto sono in regime speciale e lavoro come professionista presso un ospedale.
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@gcarlo64 said:
Non ho capito come devo fare questa ricevuta ripeto sono in regime speciale e lavoro come professionista presso un ospedale.
Mi sembra che in questa discussione non vi siano altre domande postate da te, per cui non si capisce bene la tua richiesta.
Cerca di specificare meglio il regime e l'attività esercitata a cui ti riferisci: nuove attività o dei contribuenti minimi, impresa o professionista.
Ciao
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buonasera a tutti..............
sono un lavoratore dipendente e sto x aprire un sito di ecommerce di prodotti all ingrosso e non x la pulizia, o fatto una ditta individuale con p.iva, e in base a varie letture e spiegazioni della confcom. ho scelto il regime dei minimi (30000) ma leggendo questo e proprio stamani pensavo a questo problemino,:? (oppure no?) ecco leggendo questo mess.:salve, vorrei sapere se qualcuno puo' aiutarmi.
Sono in contabilità ordinaria ed ho ricevuto ina fattuira da contribuente minimo. In pratica, il contribuente minimo emette fattura senza Iva ed allo stesso tempo non si è detratto l'iva sugli acquisti. Il prezzo che mi ha praticato, quindi, è calcolato applicando un margine sul costo d'acquisto iva compresa". Ne consegue...di fatto...che ho pagato di più il bene acquistato e quindi l'iva rappresenta un costo anche per me??
es
contribuente minimo acquista a 10+iva=12 quindi costo =12; se ad esempio applica un ricarico del 20%, se vendesse ancora a 10+20% non guadagnerebbe nulla quindi venderà a 12+20%. Ne consegue che, io che acquisto da lui, avro' un costo di 14,4 e non più di 12!!
Aiuto!!!risposta:
A livello teorico questo ragionamento fila, ma a livello pratico bisogna considerare che normalmente un che acquista per 10+2 di IVA e rivende a 12+2,4 di IVA non è un contribuente che ha interesse a rientrare nel regime. Questo perchè la minor detrazione IVA renderebbe poco conveniente l'appartenenza al regime. Infatti se per avere lo stsso livello di reddito precedente all'ingresso nel regime fosse costretto ad aumentare il prezzi potrebbe venire facilmente "sbaragliato" dalla concorrenza (il prezzo diventerebbe 14.4 e non più 12).
Un ulteriore considerazione (comunque remota) potrebbe essere quella di chi effettuando operazioni nei confronti dei consumatori finali, ove non applicasse rincari in virtù di una minore detrazione, potrebbe di fatto vendere a prezzi più bassi. Ma questo avverrebbe talvolta a suo discapito. Se il soggetto in esame è un commerciante la perdita per lui sarebbe evidente, ma se ad esempio fosse un avvocato che opera principalmente con privati la perdita sarebbe più bassa, questo perchè è evidente che un professionista normalmente sostiene un livello minore di acquisti.
mess. 24 e mess. 38, non essendo ancora un utente premium, non riesco ad postare il link.
ma allora x me era piu conveniente aderire al regime:
nuove iniziative imprenditoriali?
o sbaglio qualcosa ?
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@babusca said:
Al di là delle considerazioni che avevo espresso e che ritengo sensato definirle in un certo senso delle "pippe", ritengo che il regime delle nuove iniziative imprenditoriali sia normalmente più vantaggioso. Tuttavia non in tutte le casistiche può essere scelto. Nel tuo caso ad esempio (se ho capito bene) essendo già appartenente al regime dei minimi escludo che sia possibile un passaggio a quello delle nuove attività, il che sarebbe in contraddizione con il principio stesso di tale regime.
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Come già postato nel topic principale, ho caricato su un sito gratuito un fac-simile di fattura/parcella adattabile per i minimi e per il regime agevolato.
Reinserisco anche qui l'indirizzo web (spero si dica così!!!):
www.
megaupload.com/?d=PPL3SYT0.Spero possa essere utile.
Comunque, gradirei dei commenti ed eventualmente suggerimenti per migliorarlo.
P.S. Alcune celle sono protette, per evitare che accidentalmente vengano cancellate. Comunque, in seguito, se lo volete, caricherò un file sprotetto.
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@Bax said:
Al di là delle considerazioni che avevo espresso e che ritengo sensato definirle in un certo senso delle "pippe", ritengo che il regime delle nuove iniziative imprenditoriali sia normalmente più vantaggioso. Tuttavia non in tutte le casistiche può essere scelto. Nel tuo caso ad esempio (se ho capito bene) essendo già appartenente al regime dei minimi escludo che sia possibile un passaggio a quello delle nuove attività, il che sarebbe in contraddizione con il principio stesso di tale regime.
Son dal 26/02 registrato come ditta individuale e regime dei minimi ho scelto......
Non ho forse 30 gg. di tempo per poter scegliere se trovo un altro regime tipo nuove iniziative imp. non posso forse cambiare in questi 30 gg. di tempo?.....:)Buona serata.
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Ricordo che, grazie al Moderatore Lorenzo-74, abbiamo inserito una F.A.Q. relativa a un fac_simile di parcella/fattura con calcolo automatico, utile soprattutto per i regimi ...agevolati.
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il credito d'imposta e' compensabile puoi quindi usalo per pagare i contributi Inps da versare. Sul sito dell'Inps troverai spiegazioni esaurienti per il calcolo
dei contributi da versare e alle scadenze.
Spero di esserti stata utile
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Salve.
Volevo confrontarmi con chi conosce bene la materia e chiedere se nel caso di regime "contribuenti minimi" come impostare la fattura se il cliente è un privato e, quindi, senza partita IVA.
A mio modo di vedere non si può fatturare con ritenuta d'acconto.
Vi chiedo, in ogni caso, quali voci bisogna inserire in fattura.
Grazie.
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Al post n. 60 c'è il link al fac simile fattura con calcolo automatico.
Nel caso di fatture a privati non va indicata la ritenuta.
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OK, la ritenuta d'acconto non va' indicata; e sempre per i clienti senza Partita IVA, devo indicare in fattura la rivalsa del 4% (contributi INPS) ?????
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Da considerare che la rivalsa inps non è un diritto/obbligo, ma è una facoltà (indipendentemente se si tratta di privati o di imprese/professionisti).
Essa, ai fini fiscali costituisce reddito per il percipiente, mentre per il cliente costituisce un maggior costo.
Pertanto, addebitarla o meno dipende dalla forza contrattuale delle parti (ammesso che ambedue conoscano la normativa sulla rivalsa).
Quindi, dire che l'onorario è di 1.040 oppure che è di 1.000 più 40 a titolo di rivalsa inps non cambia nulla (forse solo a livello psicologico).
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OK.
Ti ringrazio molto per i suggerimenti.
Cordiali saluti e BUONA PASQUA.
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Più che una risposta ho anch'io una domanda.
Ho la partita IVA come contribuente minimo e sono anche un dipendente con posizione Inps aperte.
Sulle fatture che emetto devo mettere lo stesso il 4% per l'inps? si va a cumulare con i contributi da lavoratore dipendente? Se si come faccio i versamenti INPS?
Grazie
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Io sapevo che la ritenuta andava conteggiata sulla prestazione e non sulla prestazione + 4%.
Dove si può verificare?!?
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Ciao dariobarbaria e benvenuto nel Forum GT :).
Se sei iscritto alla gestione separata inps, la rivalsa del 4% concorre alla formazione dei compensi e quindi alla tassazione irpef. Nella ritenuta pertanto va considerata.
Diverso è il discorso delle casse private (non so se tutte!); con inarcassa ad esempio il contributo integrativo del 2% non va considerato visto che non entra nel calcolo dei compensi.
Ciao
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Salve, vi prospetto il mio caso:
sono un fotografo iscritto alla gestione separata inps con il regime dei contribuenti minimi che devo fatturare il mio primpo lavoro ad un cliente privato.
Come va fatta la fattura?
Ad esempio:onorario= 1000
rivalsa inps 4%= 40
totale imponibile= 1040
ritenuta d'acconto= -208
netto a percepire= 832Devo mettere questo 4% inps o non mi cambia la vita? anche perchè con un privato si patteggia il compenso finale....
E la ritenuta d'accanto va messa con un privato?
In più devo indicare la dicitura:
Operazione effettuata ai sensi art. 1, c. 100, L. 244/07 ovvero senza applicazione ritenuta L. 388/2000 oppure esente art. 10, comma….E la dicitura sulla marca da bollo? La faccio mettere al cliente sulla sua copia?
Poi la fattura devo stamparla in 2 copie e firmarle e poi fai firmare il cliente?Vi faccio tutte queste domande perchè il mio commercialista mi ha dato un fac simile in cui c'è l'onorario, la dicitura che non c'è iva per il regime dei minimi e il netto da percepire identico all'onorario....
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Ciao,
volevo sapere se il fac_simile di ricevuta riportato al post 60 è ancora valido, ovvero se ci sono state modifiche normative ad oggi.La marca da bollo va apposta sia sulla copia del cliente che su quella del professionista?
Se si lavora per un cliente privato e si aderisce al regime dei minimi in sostanza è sufficiente indicare un onorario unico (senza rivalse e ritenute) e poi si paga tutto in sede di dichiarazione, giusto?
Grazie