• User

    @fedclaud said:

    Nel regime dei minimi, i beni strumentali non vanno più in ammortamento, ma restano, diciamo, congelati.

    Se restano "congelati" cioè non me li posso scaricare allora tanto vale far finta di nulla, e non ammortizzarli, diversamente ci perdo.

    Ho iniziato l'attività a marzo 2007, con i minimi sarei costretto a restituire l'iva, praticamente ci perdo due volte.

    Sinceramente a me fare il minimo conviene, non ho altre redditi e poiché l'unica incombenza sarebbe quella di conservare le fatture beh mi va bene... ma mi sa tanto che questo minimo è una grande stronzata o comunque un parto un po' troppo frettoloso...


  • User Attivo

    @mruoppolo said:

    Se restano "congelati" cioè non me li posso scaricare allora tanto vale far finta di nulla, e non ammortizzarli, diversamente ci perdo.

    Ho iniziato l'attività a marzo 2007, con i minimi sarei costretto a restituire l'iva, praticamente ci perdo due volte.

    Sinceramente a me fare il minimo conviene, non ho altre redditi e poiché l'unica incombenza sarebbe quella di conservare le fatture beh mi va bene... ma mi sa tanto che questo minimo è una grande stronzata o comunque un parto un po' troppo frettoloso...
    Scusa,se li ammortizzi per la quota del 2007 che ci perdi ? anzi ci guadagni scaricando più costi no?


  • User

    @fedclaud said:

    Una sollecitazione.

    L'iva che, a seguito delle rettifiche (sui beni e/o servizi non ancora utilizzati, sui beni strumentali), un contribuente minimo riverserà, secondo voi, potrebbe essere considerata quale costo da dedurre?

    secondo me sicuramente si.


  • User

    @rivax said:

    1. ma il bollo va messo solo sulla fattura che va al cliente? Quindi avrò la fattura che resta a me con un importo diverso rispetto a quella del cliente?

    Si. No le fatture saranno uguali quella che ha il cliente ci va il bollo, l'altra la tua te la tieni diciamo come copia per l'archivio.

    1. Il bollo dove lo devo mettere (anche se un'idea... :vai:). Cioè, in fattura deve avere un posto ben preciso? Va al fondo di tutto?

    dove lo metti lo metti purché non copre le altre scritte, in fondo è preferibile

    1. Esempio di Fattura
      [...]
      TOTALE FATTURA 833,81
      il cliente mi pagherà 833,81... e sti benedetti 1,81? Che fine fanno? Come li gestisco.

    Qua mi hanno consigliato di farsi dare il netto, imporre l'acquisto del bollo al cliente, scrivercelo in fattura e scalarselo perché è un arrotondamento passivo. Io farò così. Altrimenti se te li fai dare te va tutto a ricavi l'acquisto dei bolli sarà un ulteriore costo.

    1. Escluso il discorso del Bollo, le ipotesi fatte sopra sono corrette?

    Dipende che professionista sei ci potrebbe essere pure la rivalsa della cassa,.


  • User

    Scusate la domanda stupida ma ho una perplessità... se devo inserire la marca da bollo sulla fattura che va al cliente, e il cliente si trova dall'altra parte dell' Italia, ciò significa che non posso inviare la fattura via fax o email ma solo per posta ? E se devo inviarla all' estero come spesso mi capita ?


  • User Attivo

    @GatZ said:

    Scusate la domanda stupida ma ho una perplessità... se devo inserire la marca da bollo sulla fattura che va al cliente, e il cliente si trova dall'altra parte dell' Italia, ciò significa che non posso inviare la fattura via fax o email ma solo per posta ? E se devo inviarla all' estero come spesso mi capita ?

    Beh, allora quelli dell'Ade manderanno una squadra speciale all'estero per vedere il ........ bollo ..!!!!!:eheh:

    Scusa. è carnevale.


  • User

    ehehhe lo so , per l'estero la vedo dura che vadano a controllare... pero' sai com'è 9 mesi di attività due controlli a casa della gdf mandati dall'ade... quindi preferisco essere sicuro per ogni cosa mi passi per la testa.


  • User

    @i2m4y said:

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Solo in seconda istanza è co-obbligato a metterlo il ricevente.

    Se io avessi rapporti costanti con voi, respingerei ogni fattura non in regola, con ciò fermando anche i connessi pagamenti.

    Chiedo ancora qualche lume.

    Da quello che ho capito ci sono due strade

    1. Segno il bollo in fattura ma non me lo faccio pagare dal cliente egli quindi è obbligato ad apporlo.

    2. faccio tutte le cose per benino, compro il bollo e lo appiccico e do la fattura al cliente.

    nel caso 1 ci guadagno 1.81 euro perché il bollo lo metto cime un arrotondamento

    nel caso 2 vado in pari col bollo ma perdo in operatività, perché l'email la posso usare solo se passo attraverso uno scanner altrimenti sono costretto alle poste e in tal caso ci rimetto l'affrancatura.

    tutto ciò è corretto?

    Spiegami un'altra cosa (per piacere ovviamente) indicare il netto da pagare equivale a coobbligare il cliente all'acquisto del bollo? Ovvero, esiste qualche dicitura che può farlo?

    Perché se nn ricordo male nn mettere il bollo può equivalere ad evaderlo e non vorrei ritrovarmi con una sanzione da 100 a 500 volte ecc ecc


  • User

    @mruoppolo said:

    ... perché l'email la posso usare solo se passo attraverso uno scanner...

    Ecco, in realtà il mio dubbio era proprio questo:

    • inviare al cliente per email la scansione della fattura con il bollo
    • inviare al cliente per posta la fattura con il bollo

    da un punto di vista logico non sono la stessa cosa... la prima opzione avrebbe davvero validità da un punto di vista legale ?


  • User

    @fedclaud said:

    Come risposto in precedenza, se vuoi inserire tua sorella nell'attività senza costituire l'impresa familiare puoi chiederne l'iscrizione all'inps (e anche all'inail, ma chiede all'istituto) come coadiutore familiare. Pagherà i contributi, ma fiscalmente non puoi ripartire il reddito. Comunque sarai in regola in caso di controlli.
    Costituendo l'impresa familiare, farai l'iscrizione inps e inail, dall'anno successivo (2009) potrai ripartire il reddito: 51% al titolare e 49% al collaboratore (tua sorella).

    Grazie ancora, lunedi andrò all'inps seguirò il tuo consiglio, volevo però sapere i contributi miei da versare come ditta individuale saranno poi uguali a quelli versati da mia sorella come coadiutore? ogni quanto si pagano i contributi e qual'è la somma da versare, visto che io ancora non ho ricevuto i contributi da pagare?

    Antonio Vitolo


  • User Attivo

    @vtlntn said:

    Grazie ancora, lunedi andrò all'inps seguirò il tuo consiglio, volevo però sapere i contributi miei da versare come ditta individuale saranno poi uguali a quelli versati da mia sorella come coadiutore? ogni quanto si pagano i contributi e qual'è la somma da versare, visto che io ancora non ho ricevuto i contributi da pagare?

    Antonio Vitolo
    Gli importi sono gli stessi e, se non sbaglio, verranno tutti in capo al titolare dell'impresa.
    Solo se il coadiutore non ha compiuto i 21 anni i contributi sono ridotti.

    Se ti sei iscritto alla CCIAA, dovresti essere automaticamente iscritto anche all'Inps (è la CCIAA che lo comunica all'Inps). Se sono passati molti mesi, ti consiglio di rivolgerti all'Inps e verificare l'iscrizione.

    Ciao


  • User

    ciao ragazzi, qualcuno mi sa dire perchè il commercialista mi parla di 2500 euro come minimo di INPS, anche se il reddito non supera 13milaespicci + un 20% sull'eccedenza?

    Non sarebbe male poter pagare solo se si fattura e non essere gravati di un INPS a prescindere!

    Attendo sempre qualche riscontro sui costi di gestione della contabilità per un regime dei minimi...vorrei trovarmi un commercialista a un prezzo onesto!

    Grazie e ciao a tutti


  • User Attivo

    @bruco_mela said:

    ciao ragazzi, qualcuno mi sa dire perchè il commercialista mi parla di 2500 euro come minimo di INPS, anche se il reddito non supera 13milaespicci + un 20% sull'eccedenza?

    Non sarebbe male poter pagare solo se si fattura e non essere gravati di un INPS a prescindere!

    Attendo sempre qualche riscontro sui costi di gestione della contabilità per un regime dei minimi...vorrei trovarmi un commercialista a un prezzo onesto!

    Grazie e ciao a tutti
    Il minimale di reddito ai fini INPS è di ? 13.598, perciò anche se hai un reddito inferiore paghi sempre la % su quell'importo.
    Certo,anch'io penso che si dovrebbe pagare solo se si guadagna,ma purtroppo non è così!
    Ciao.


  • User Attivo

    @bruco_mela said:

    ciao ragazzi, qualcuno mi sa dire perchè il commercialista mi parla di 2500 euro come minimo di INPS, anche se il reddito non supera 13milaespicci + un 20% sull'eccedenza?

    Non sarebbe male poter pagare solo se si fattura e non essere gravati di un INPS a prescindere!

    Attendo sempre qualche riscontro sui costi di gestione della contabilità per un regime dei minimi...vorrei trovarmi un commercialista a un prezzo onesto!

    Grazie e ciao a tutti
    I contributi per la pensione sono comunque dovuti sulla base di un minimale di reddito, fissato per il 2007 in ?. 13.598,00, da versare alle scadenze previste per un importo complessivo di ?.2671,20 (per i commercianti) e di ?. 2.659,08 (per artigiani). Per lredditi superiori al minimale è dovuta una ulteriore contribuzione per la pensione, così calcolata:
    da ?. 13.589 fino a ?. 40.083 il 19,50% (artigiani) e 19,59% (commercianti);
    da ?. 40.083 fino a ?. 66.805 il 20,50% (artigiani) e 20,59% (commercianti).

    Mi sembra che per il 2008, le percentuali sono aumentate di 0,50%.

    Per l'altra domanda .......non saprei.... risponderti.


  • Super User

    @GatZ said:

    Ecco, in realtà il mio dubbio era proprio questo:

    • inviare al cliente per email la scansione della fattura con il bollo
    • inviare al cliente per posta la fattura con il bollo

    da un punto di vista logico non sono la stessa cosa... la prima opzione avrebbe davvero validità da un punto di vista legale ?

    La prima opzione puoi anche non farla se non adotti un sistema di archiviazione ottica, la seconda devi farla per forza.
    Non puoi fare la prima senza la seconda se la controparte non ti ha espressamente autorizzato.
    Saluti.


  • User

    ciao a tutti sono roberto , vi chiedo un prezioso aiuto . sono un ambulante che svolge attività al dettaglio ,premetto che ho i requisiti per il regime dei minimi, presto donerò la mia attività a mia figlia , facendola rientrare in questo regime . vista la situazione precaria di vendita del mio articolo vorrei vendere 2 posti, ed eventualmente comprarne in futuro 2 migliori . questi 2 posti che voglio vendere valgono 7-8000 euro ognuno . la vendita di questi posti mi fa uscire dai parametri per il regime dei minimi ? questi 2 posti che venderei, come vengono collocati nella dichiarazione dei redditi ? vengono calcolati come ricavi ? inoltre vendendo questi 2 posti , e quindi percependo 15-16000 e poi comprandone eventualmente un altro o 2 di pari valore , permetterebbero poi a mia figlia di rientrare in questo regime ? è consigliabile venderli prima di intestare a lei l attività ? non avendo piu intestata l attività , perchè passata a mia figlia secondo voi posso tenere intestati 1 o 2 posti ? scusate le numerose domande , ma non riesco a trovare risposta . ringrazio anticipatamente tutti quanti mi potranno e vorranno rispondermi . la vostra conoscenza è davvero grande. grazie . roberto :ciauz:


  • User Attivo

    @roberto65 said:

    ciao a tutti sono roberto , vi chiedo un prezioso aiuto . sono un ambulante che svolge attività al dettaglio ,premetto che ho i requisiti per il regime dei minimi, presto donerò la mia attività a mia figlia , facendola rientrare in questo regime . vista la situazione precaria di vendita del mio articolo vorrei vendere 2 posti, ed eventualmente comprarne in futuro 2 migliori . questi 2 posti che voglio vendere valgono 7-8000 euro ognuno . la vendita di questi posti mi fa uscire dai parametri per il regime dei minimi ? questi 2 posti che venderei, come vengono collocati nella dichiarazione dei redditi ? vengono calcolati come ricavi ? inoltre vendendo questi 2 posti , e quindi percependo 15-16000 e poi comprandone eventualmente un altro o 2 di pari valore , permetterebbero poi a mia figlia di rientrare in questo regime ? è consigliabile venderli prima di intestare a lei l attività ? non avendo piu intestata l attività , perchè passata a mia figlia secondo voi posso tenere intestati 1 o 2 posti ? scusate le numerose domande , ma non riesco a trovare risposta . ringrazio anticipatamente tutti quanti mi potranno e vorranno rispondermi . la vostra conoscenza è davvero grande. grazie . roberto :ciauz:
    Premesso che non sono d'accordo con alcune interpretazioni dell'ADE su alcune questioni riguardanti il regime dei minimi,
    alla luce delle risposte fornite con la circolare n. 7, potremmo ritenere che il corrispettivo derivante dalla vendita di questi posteggi, configurandosi come cessioni di ramo di azienda, non rileveranno ai fini del limite dei ricavi di 30.000 (si tratterà eventualmente di plusvalenze).
    Per quanto riguarda l'acquisto di posteggi (acquisto di azienda o di un ramo di essa) rileverà solo il corrispettivo pagato per i beni strumentali e non anche quello pagato per un eventuale avviamento. Converrebbe acquistare in modo tale che il valore dei beni strumentali (nel caso vi fossero) sia minimo in modo da non superare i 15.000 nei tre anni.
    Questo in quanto l'ADE nella circolare n. 7, al quesito h, ha praticamente risposto, in sostanza, che l'avviamento non è un bene strumentale.
    Pertanto!!!!!!!!
    La donazione non dovrebbe incidere poichè il donatario non paga nessun corrispettivo per l'azienda, mentre la norma e l'ADE richiedono che vi sia il pagamento di un corrispettivo.
    Salvo ripensamenti.


  • User

    Salve, sono nuovamente qui, in cerca del vostro aiuto in merito a due dubbi:

    1. Per poter dedurre i costi della bolletta telefonica, sia del fisso che del cellulare, occorre che l'abbonamento sia di tipo business? La percentuale di deduzione è del 50%?

    2. I software necessari per l'attività con quale percentuale si deducono?

    Infine una domanda banale:

    • Se alla fine del primo anno di regime, mi ritrovo un passivo, cosa accade?

  • User Newbie

    @fedclaud said:

    L'ADE ha chiarito che per i beni in comodato gratuito non vengono considerati.
    Quindi, poichè non paghi nulla di locazione, non hai nessun problema ai fini del superamento dei 15.000 di beni strumentali nel triennio. Le spese di luce, acqua, gas, ecc... sono spese di gestione e non vanno considerate ai fini di cui sopra, ma solo come costi da dedurre dai compensi.

    Grazie mille della risposta.
    quindi queste spese ho modo di dedurle al 100%, mentre nei 15000 rimangono solo quelle di arredamento, pc, e automobile e scooter(al 50%).
    E' corretto?
    Scusate se le domande paiono stupide, ma sono veramntealle prime armi con questo genere di cose.


  • User Attivo

    @Fulgore said:

    Grazie mille della risposta.
    quindi queste spese ho modo di dedurle al 100%, mentre nei 15000 rimangono solo quelle di arredamento, pc, e automobile e scooter(al 50%).
    E' corretto?
    Scusate se le domande paiono stupide, ma sono veramntealle prime armi con questo genere di cose.

    Ok.