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- E' giusto acquistare link a pagamento ?
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Nonostante tutte le cose che sono state dette, ci sono numerosissimi siti sopratutto nel settore turistico, che nonostante le segnalazioni nel modulo di segnalazione di link comprati, restano indisturbati a primi posti.
Trovo che l'uscita fatta tempo fa da Matt Cutts, è stata solo per fare "spaventare" i webmaster e spingerli a non comprare.Tenete sempre presente che quando Google, ha avuto i mezzi e le potenzialità per scoprire e penalizzare siti che attuavano politiche a lui poco gradite, non hai mai chiesto aiuto a nessuno, ha penalizzato e basta...
Il fatto che chiede le autodenuncie, vuole dire che non sa ancora che pesci prendere a tal proposito.
In ogni caso, il pannello di segnalazione link che hanno fatto è solo una simpatica trovata, ma niente di piu. Ho segnalato alcuni siti che avevano appena acquistato link, ma quest'ultimi hanno scalato posizioni indisturbati e sono ancora li.. Quindi, per esperienza personali, dico che per adesso non hanno ancora toccato niente (ne venditori, ne acquirenti).
Buona giornata
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Beh non credo sia solo una simpatica trovata ... i motivi per cui siti possano trovarsi ancora al oro posto possono essere tanti.
Io ho vissuto l'esperienza del bannaggio con un Cliente, qualcuno aveva fatto la spia e sono cose che succedono, così come non è una favola quella che possiamo definire la fedina penale del sito che si sporca se ti beccano.
Tuttavia è altrettanto vero che segnalazioni spesso sembrano rimanere disattese. Anch'io ho visto delle cose talmente grossolane ed allo stesso tempo così efficaci da far scattare una segnalazione e bada bene non una segnalazione semplice ma da webmaster, dunque sanno che sono stato io a farla e non un utente anonimo qualunque eppure è ancora lì, ma questo non significa che non sia in atto una sperimentazione per eliminare certe tipologie di SPAM mediante modifiche all'algoritmo - questo lo so per certo.
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Credo che questo è il tema giustissimo per la discussione infinita (cio significa che è un tema ottimo, ampia discussione con tanti punti di vista è un vero valore). In generale la storia di google è una classica storia di successo: google prima era migliore motore di ricerca e dopo, grazie a questo e diventato popolare, monopolizzando addirittura tutto il mondo d'internet. Adesso essendo monopolista non deve essere più cosi buono, può fare questo che vuole perchè è lui chi stabilisce la legge. Per quello entriamo nella situazione dove google per forza fa il suo ruolo di monopolista (perch lo è) giustificando più e meno felicemente le sue scelte, e la gente fa il ruolo di anti-monopolisti (perchè nessuno vuole essere controllato) accusando anche più o meno giustamente google.
Per quanto riguarda stricte link a pagamento, credo che nel caso in cui non sono comprati puramente ai fini seo dovrebbero essere validi. Pubblicita in se non costituisce un danno, questo che è un danno è publiccità invasiva,senza senso, cercare di convincere la gente della cosa che in realtà non ha nessun valore.
@sjachille said:
Quindi noi non dovremmo acquistare (o vendere) link con l'obiettivo di acquisire visibilità organica - ha ragione l'utente quando fa riferimento al suo Cliente che opera nel settore odontoiatrico - fanno la fila per darli link spontanei ...
Vero, pero odontoiatro in motore di ricerca si mette in competizione con gli altri odnotiatri quindi sono tutti pari a livello di possibilita di acquisire popolarita, affidabilita etc.
@sjachille said:
L'accusa più bruciante che viene mossa in questo momento è questa: Siti commerciali non hanno appeal e quindi non ci diciamo niente di nuovo quando si constata che link organici sono rari o per lo meno pochi.
Eliminando i link a pagamento, alle prime posizioni degli indici resterebbero solo siti che hanno link spontanei e che non sono commerciali - ne consegue che i link commerciali sono solo le ADWORDS quindi un maggiore profitto per G.
E questo è il reale pericolo. Ci sono tanti altri (ad esempio tutti i business che si basano sul guadagno con googleadsense in un momento possono cadere etc. etc., tutti i motori verticali possono cadere quando google decide di fare il suo motore etc.) , perchè come ho scritto prima - google è un monopolista. Come un monopolista deve però avere un largo gruppo di gente che guadagna grazie alla sua politica (utenti, aziende, ma anche i seo che molto spesso non fanno nient'altro che promuovere ancora di più brand di google nell ambito dei suoi potenziali clienti che non riconoscno ancora suo valore). Dubito quinidi che dopo aver scritto "odontoiatra torino" nei risultati naturali appaiono solo un post di wikipedia circondato dalle pubblicita adwords.
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Vero, pero odontoiatro in motore di ricerca si mette in competizione con gli altri odnotiatri quindi sono tutti pari a livello di possibilità di acquisire popolarita, affidabilita etc.
Questo è vero per tutti i settori, poi qualcuno vuol primeggiare subito senza badare a come arrivare ed ecco che ci troviamo nel mondo reale.
Concordo con la riflessione che il monopolista gestisce abilmente il suo potere nei confronti delle varie lobby che si alimentano in virtu del suo monopolio
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Ciao a tutti,
@sjachille said:
... per non parlare della campagna di evangelizzazione di M. Cutts facendo appello al senso dell'integrità degli utenti incitati a denunciare chi vende links - noi siamo abituati a questa mentalità in Italia dove la legge non la rispetta nessuno, poi capita il disgraziato di turno che viene pizzicato e passa le pene d'inferno - se sei accusato di vendere link ...
(Bold mio)Secondo me spesso non valutiamo attentamente il fatto che la legge e i regolamenti sono una cosa mentre le costrizioni imposte dagli altri sono altro...
Vendere e comprare link non infrange nessuna legge italiana né alcun regolamento sottoscritto: ergo la campagna di evangelizzazione di M. Cutts per me conta moooooooooooooooolto poco.
Teniamo presente che gg non è un'organizzazione di beneficienza, è un'azienda che, legittimamente, lucra sui propri mezzi... perché noi non dovremmo fare altrimenti?
GG è esploso sulla tecnica geniale ed innovativa della LP: oneri ed onori, funziona alla grande ma deve tener conto che i link possano anche essere comprati e venduti.
Secondo me non solo è quindi legittimo vendere e comprare link, ma è doveroso: chi lavora non lo fa per la gloria, il meccanismo della LP non lo abbiamo scelto noi, ci è stato imposto e noi ci siamo semplicemente adattati ad esso per campare...
Senza tener conto del fatto che questa è concorrenza in senso lato: più noi acquistiamo e vendiamo link e più gg dovrà darsi da fare per migliorare i suoi algoritmi in relazione a tale fenomeno, a beneficio di tutti gli utenti.
Sbaglio?
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Non sbagli affatto - ho sentito qualcuno che era nella sessione e mi dicono che era molto calda ...
penso che siano in atto una combinazione di effetto protagonismo + gestione degli imprevisti - hai preso in pieno quando dici che hanno cambiato le regole del gioco con la LP e adesso non possono scaricare sugli utenti responsabilità che non hanno.
Con il PR se la sono cavata destreggiando con l'algoritmo - qui non è così semplice e più si va avanti più si complica il motore, più diventa difficile modificarlo, più diventano imprevedibili gli impatti delle variazioni che apportano ...
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Io credo di avere una posizione meno critica...
Evidentemente, cosi' com'e´"l'algoritmo" di Google, risente ancora molto dell'importanza dei BL, altrimenti, credo, non sarebbero cosi' "attenti" alla loro qualita' .
La ritengo, contrariamente ai commenti piu' polemici, una cosa giusta.
La prima cosa a cui deve guardare un MDR non sono i webmaster, ma gli utenti... e quindi piu' di ogni altra cosa e prima di ogni altra cosa cio' che conta e' la qualita' delle SERP...
E' chiaro che "il voto a pagamento" quando diventa una pratica diffusa e spesso preponderante nella formazione di una SERP , be' , mina proprio le basi della fortuna di Google... la qualita' dei suoi risultati....
Faccio anche notare che Google NON ha un proprio servizio di vendita LINK da salvaguardare, dato che in ADWORD i link per stessa scelta del motore NON concorrono alla formazione del PR ... anche se, diro' di piu', avrebbero benissimo potuto farlo ma hanno scelto (giustamente) il contario! che gli ci voleva a considerare anche i link negli annunci? allora si che sarebbe stata una mazzata al mercato dei link a pagamento con nofollow o non nofollow :)... ma la qualita' dei risultati?
Viceversa il Link a pagamento, grazie appunto al NOFOLLOW, rimane tranquillamente "al suo posto " di concorrente di ADWORDS in termini di acquisto "visite e visibilita'", perche' una cosa e' comprare appunto "visite" e "visibilita'" una cosa e' comprare "elementi" che hanno il solo scopo di manipolare l'algoritmo di questo o quel motore...
Ritengo che comprare 100 visite fra coloro che hanno cercato "hotel a Firenze" su un MDR o acquistare 100 visite da un portale di alberghi della citta' sia assolutamente "paragonabile"
Ma poi, insomma, io dico.. Google poteva tranquillamente venderle le prime posizioni delle sue serp... ma se ho deciso di fare un motore dove NON voglio mescolare i siti che pagano da quelli che non pagano ... ma perche´mai dovrei permettere che siano altri a guadagnare e a vendere servizi tali da far si che le mie serp diventino " a pagamento" ???
...dico ma quale logica puo' controbattere un tale piu che giustificato timore? va bene il monopolio e tutto il resto, ma in questo caso a me sembra un comportamento sensato... (mi ricorda il motto dell'amico Giorgio... "siamo friend ma non strunz" :D)Quindi a dire il vero a me pare una politica sensata e coerente, per niente "Evil" ... ma si sa io sono sempre stato un amante di Google, quindi pronto alle vs smentite
(per esempio legate al fatto che cercando "link a pagamento" o roba simile , i link sponsorizzati non mancano... )
Riguardo alle segnalazioni "non ascoltate".. mah, che dire, effettivamente non parrebbe a prima vista che vi sia un funzionamento analogo ai ban per utilizzo di tecniche scorrette (testo nascosto, cloaking, ecc) ma non e' detto...
Innanzitutto le segnalazioni potrebbero principalmente servire a flaggare i siti che vendono link e non chi gli acquista, e che magari non si tratti di bannarli o altro, ma semplicemente di "annullare" il valore dei loro outbound link... quindi un sito bene piazzato potrebbe rimanere tale anche perdendo il valore di qualche link comprato qua e la , a patto che tale attivita', non sia stata assolutamente preponderante rispetto alle altre attivita' di seo...
Inoltre lo stesso Cutts, defini' quel tipo di segnalazione utile ad affinare i loro algoritmi gia' all'opera per scovare le "link farm"... ad esempio potrebbero servire a formare dei seeds alla stregua di quelli del trust Rank... attraverso cui propagare la penalizzazione...
Nicola
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Segnalo anche questa discussione di qualche mese fa...
Nicola
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Beh Nicola,
il tuo è ancora un altro punto di vista ma secondo me come direbbero gli inglesi:You're walking on thin ice
se dobbiamo far finta che chi lavora a sviluppare una visibilità del proprio sito lo fa perché è un evangelizzatore e lo fa solo a fin di bene per migliorare l'indice di Google e perché non ha altro da fare ... ci possiamo anche credere e concordare e stringere la mano e farci dare una pacca sulla spalla da big G. che nell'ultimo quarter ha riportato 1,25 miliardi di dollari di profitto ... non che sia evil il suo profitto - anzi.
Ma da l' a dire che i risultati organici non si debbano sporcare è un tesi puritana che non mi sento di sposare - forse ne ho viste e sentite troppe in giro tra una birra e l'altra parlando la sera dopo le conference, sai quando la gente comincia a sbottonarsi ...
Ultima cosa su cui riflettere è che questo non è un discorso di webmaster, qui stiamo parlando di business. Ed ancora una volta la realtà si scontra con la teoria e le belle parole. Ed i Clienti hanno bisogno di risultati.
Dico solo questo che comunque non è nulla di nuovo per chi fa questo mestiere. Ho fatto una analisi di benchmarking ieri l'altro per un Cliente e capire quanto ancora dobbiamo pedalare per arrivare #1 per una query - la conclusione dell'analisi:
Sentiti male e poi svieni.
c'è di tutto nelle prime posizioni delle SERP, ma veramente di tutto (lo so che lo sai ma questo è un piccolo sfogo o rant).
Il business dei link lo hanno creato loro - non noi.
Forse sarebbe stato meglio stare zitti, evitando tanto rumore e portando l'attenzione del grande pubblico sull'argomento che adesso sa, mentre prima non sapeva ... o forse lo hanno fatto di proposito ...
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@sjachille said:
se dobbiamo far finta che chi lavora a sviluppare una visibilità del proprio sito lo fa perché è un evangelizzatore e lo fa solo a fin di bene per migliorare l'indice di Google e perché non ha altro da fare ... ci possiamo anche credere e concordare e stringere la mano e farci dare una pacca sulla spalla da big G.
ma io non ho detto questo ! Penso pero' che Google nasce ed esiste (cosi come gli altri motori) per organizzare l'informazione in rete, a fianco di coloro che la cercano non di coloro che la producano...
Che poi grazie all'ottimo lavoro che hanno fatto sono capaci di guadagnarci cosi' tanto.. be' i miei complimenti!
Ma da l' a dire che i risultati organici non si debbano sporcare è un tesi puritana che non mi sento di sposare - forse ne ho viste e sentite troppe in giro tra una birra e l'altra parlando la sera dopo le conference, sai quando la gente comincia a sbottonarsi ...
Eppure mi pare che guadagnino talmente tanto dai risultati a pagamento paralleli alle ricerche organiche , che a me non sembra follia pensare che vi sia uno stimolo di fondo a preservarne la qualità.... poi, certo, tutto puo' essere, ma sarebbero dei pazzi... ovviamente imho...
Ultima cosa su cui riflettere è che questo non è un discorso di webmaster, qui stiamo parlando di business. Ed ancora una volta la realtà si scontra con la teoria e le belle parole. Ed i Clienti hanno bisogno di risultati.
Scusa ma questo (giustissimo) ma che c'entra con Google? Ma che gli frega a lui se guadagna questo o quel sito? ..a Google "interessa" che si posizioni il migliore. Punto. Cosi' gli utenti continuano ad usarlo e a cliccare sulla pubblicità che vendono. Poi che guadagnino o meno i siti che presenta ma che gli frega? Perchè mai dovrebbe "mettersi" in questo gioco... quello ce lo lascia a noi seo..no?
Il business dei link lo hanno creato loro - non noi.
Non sono d'accordo.. sarebbe come dire che avrebbero fatto bene allora anche a lasciare il key stuffing, il testo nascosto, il cloaking, .... i link a pagamento... è soltanto un altro dei tanti stratagemmi inventati da noi webmaster per cercare di forzare i **loro **risultati...
Nicola
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Facciamo a capirci su una cosa - io non compero o vendo link. Per fortuna (ed un pochino per bravura ... forse) non ne ho mai avuto bisogno.
Ciò detto non me la sento di dire che la posizione di Big G. sia da sponsorizzare per un solo motivo - che tu hai abilmente dribblato nella tua risposta - e che riguarda l'indice.
E' "sporco" per dirla in maniera soft e tutti lo sanno; e nonostante questo continua a rimanere così. Allora con quale faccia [tu Big G.] (è un po il punto di vista che penso di poter riassumere avendo fatto una letta dei quello che si dice in giro) mi vieni a dire che l'indice lo dobbiamo mantenere pulito da link a pagamento quando è popolato da spam di tutti i tipi e tutti i colori ?
L'impressione generale è questa e non sembra corretto intraprendere una crociata di questo tipo che sembra essere mossa da interessi di tipo economico e non tecnico (spingere risultati orientati al business below the fold per lasciare quelli amatoriali in evidenza, favorendo quindi i click sulle ADWORDS).
Forse mi sbaglio ma a mio avviso Andreotti diceva bene quando ha detto che a pensare male si fa peccato ma ci si piglia quasi sempre.
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Ciao,
per come la vedo acquistare link non è nè giusto nè sbagliato, è un'opportunità che finchè Google non è in grado di penalizzare (per motivazioni sue e molto contraddittorie) può essere colta.
Perchè se Google continua a far pesare palesemente e immeritatamente l'anzianità di un sito io non posso "spingere" il mio sito con metodi che non arrecano alcun danno alla qualità complessiva delle SERP e all'esperienza dell'utente?
Se faccio un danno ne faccio tanto quanto ne fa Google con la sua policy all'insegna dell'eccessiva prudenza sulle new entries.
In questo caso specifico è sbagliato secondo me porre la questione in termini di "è giusto/non è giusto"
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Io penso e trovo giusto porre il problema del giusto/non giusto, perché tanto così va a finire poi - si fa o non si fa in base ad una decisione pesando tutti i fattori che entrano in gioco - allo stesso modo mi trovi d'accordo con la filosofia dell'opportunità e la rispetto (rispettarla non significa che uno poi lo faccia - questa è una discussione per misurarci sul tema in discussione).
Quanto al fattore età ... forse sarebbe da approfondire. Anche qui è una questione di lavoro, quanto sei in grado di investire per superare il fattore età con la generazione di buoni contenuti e links.
Porto un esempio molto eloquente - Searchengineland di Danny Sullivan.
Sito nato a fine 2006, è rimasto nel limbo per 3 mesi - tanto è bastato per uscire da quella che potremmo chiamare la sandbox ed avere top rankings.
Il problema con cui ci misuriamo spesso è l'assoluta mancanza di volontà di investire da parte di chi investe: quindi dobbiamo fare il lavoro, portare a casa risultati e spendere poco e questo quasi sempre equivale ad "arrangiarsi" per non perdere il Cliente (che tanto se non lo fai tu lo fa un altro), e portare a casa dei risultati ...
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@sjachille said:
Il problema con cui ci misuriamo spesso è l'assoluta mancanza di volontà di investire da parte di chi investe: quindi dobbiamo fare il lavoro, portare a casa risultati e spendere poco e questo quasi sempre equivale ad "arrangiarsi" per non perdere il Cliente (che tanto se non lo fai tu lo fa un altro), e portare a casa dei risultati ...
Hai centrato in pieno il problema: dare risultati tangibili in tempi accettabili a clienti che magari affrontano il search marketing per la prima volta e che devono/dovrebbero essere educati nel tempo.
p.s.
se è sbagliato pagare i link, allora mi chiedo se allo stesso modo non sia sbagliato mettere un link nella propria firma o mettere un link nel proprio blog o...insomma la questione si allarga.
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Si potenzialmente la questione si allarga ... sai cosa mi da fastidio ? Il pontificare elargendo consigli e standard che tutti sanno essere solo di facciata. Mi da molto fastidio questa cosa e la vedo (e la sento) in conferenze - ma non alle sessioni di lavoro ma DOPO, quando la gente è stanca e comincia ad alzare il gomito e sciogliere la lingua ... vado senz'altro fuori tema qui ma porto un esempio di pochi giorni fa - un personaggio internazionale che conosco ha sparlato di facebook come un giocattolo pe' ragazzini - una perdita di tempo, una cosa inutile ... ma è li anche lui a pavoneggiare ...
**eallora de che stemo a parlà ? **
(si direbbe così dalle mie parti)
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@sjachille said:
Il pontificare elargendo consigli e standard che tutti sanno essere solo di facciata
Già, in genere questi consigli e standard hanno lo scopo di volersi distinguere dagli smanettoni.
Sempre restando sull'argomento mi è capitato più volte di sentire i CEO di varie agenzie importanti sostenere in pubblico che "questo non si fa", "quello è superato", "noi facciamo marketing"...e poi magari mandare lo stagista a elemosinare link in directory in giro per la rete.
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@nbriani said:
Evidentemente, cosi' com'e´"l'algoritmo" di Google, risente ancora molto dell'importanza dei BL, altrimenti, credo, non sarebbero cosi' "attenti" alla loro qualita' .
Sono totalmente d'accordo! Anche tutta la storia di Adam Lasnik sul fatto di eliminare il PR,come le indicazioni di M. Cutts che spinge a credere che il PR conta poco. Permettetemi il piccolo OT... in America ho idea che tendono a bersela un po' troppo, pensate solo che da un sondaggio del 2004 emergeva che il 40% degli americani pensavano che fosse Saddam il responsabile dell'attacco alle Torri Gemelle... questo la dice lunga sull'uso delle informazioni ufficiali.
Detto ciò...
@nbriani said:La prima cosa a cui deve guardare un MDR non sono i webmaster, ma gli utenti... e quindi piu' di ogni altra cosa e prima di ogni altra cosa cio' che conta e' la qualita' delle SERP...
Io direi che ancora prima degli utenti vengoni i preventi (scusate la rima:D): gg non va alla grande per il bene degli altri, fa solo i suoi interessi... e noi i nostri...
@nbriani said:
che gli ci voleva a considerare anche i link negli annunci?
Le sue serp non sarebbe più state le stesse e qualcuno gli avrebbe probabilmente scippato una fetta di mercato... io credo che ogni virgola di gg sia studiata per trarre il maggior benificio economico e mantenere solido il dominio. Pensa ad esempio agli annunci alberghieri che dominano su Yahoo... secondo me gg guadagna di più dagli adwords sugli hotel che da una possibile vendita diretta tipo Yahoo...
@nbriani said:
Google poteva tranquillamente venderle le prime posizioni delle sue serp
Non credo che sarebbe stata la cosa più vantaggiosa, come spiegato prima avrebbe mostrato il fianco a possibili competitors.
@nbriani said:
ma perche´mai dovrei permettere che siano altri a guadagnare e a vendere servizi tali da far si che le mie serp diventino " a pagamento" ???
Credo perché tutto ciò mi fa gioco (a me gg). GG ha trovato a mio parere l'equilibrio migliore tra guadagno e difesa della posizione: la prima con adwords la seconda con la buona serp e tutti i servizi accessori. Non a caso è divenuto un colosso economico, è tutto studiato a tavolino nei punti e nelle virgole e non per il bene degli utenti ma per quello delle sue tasche, come è legittimo che sia!
Avendo quindi escluso il bene degli utenti, (che eufemisticamente non rientra nei primi interessi di chi controlla l'informazione), legittimità per legittimità, che gg guardi i proprio interessi che noi ci guardiamo i nostri...
Quando gg chiede ai webmaster di non acquistare link, noi gli dovremmo rispondere: va bene, se tu però ne diminuisci il potere di far scalare la serp... non è logico? Il rapporto è paritario, tu chiedi e devi essere pronto a dare... o no? Se fai benificenza puoi anche chiedere "sfacciatamente", se fai business no.
Ecco, credo che questo sia il nodo: è come se ci fossero due aziende che si scambiano servizi: gg e i webmaster, dove la prima chiede di non abbassare troppo i prezzi alla seconda perché non regge il mercato (si fa per dire!)Se invece la vogliamo proprio buttare sul bene degli utenti allora la possiamo anche mettere così: gg si sforza di migliorare la serp, e noi ci sforziamo di superarne i meccanismi affinché gg possa ulteriormente migliorarsi per il bene di tutti.
D'altronde se non fosse stato per le verie tecniche forzate dei webmaster staremmo ancora su altavista... no? E visto che ci siamo... siamo quindi noi i veri artefici della bontà della serp di gg!Che ben vengano gli acquisti dei link, l'arma del duello non l'abbiamo scelta noi!
@sjachille said:
Il business dei link lo hanno creato loro - non noi
Sacrosanto! Figurarsi che bello andare in giro a farsi *solare *(come si dice dalle mie parti) per una scritta sottolineata! Per non parlare di scrivere contenuti a manetta sui siti degli altri (sempre per la stessa scritta sottolineata) o a morire gonfi di scambi link frustranti ed assolutamente improduttivi.
Decisamente non l'abbiamo scelto noi!
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Tanto per rimanere in tema fate questa ricerca:
http://www.google.com/search?hl=en&q=buy+text+links&btnG=Google+Search
C'è ADWORDS a volontà (anche con sponsor premium) a vendere proprio quello che non si dovrebbe vendere - link testuali ...
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@sjachille said:
Tanto per rimanere in tema fate questa ricerca:
http://www.google.com/search?hl=en&q=buy+text+links&btnG=Google+Search
C'è ADWORDS a volontà (anche con sponsor premium) a vendere proprio quello che non si dovrebbe vendere - link testuali ...
In compenso però Adwords c'è qui e qui.
Saluti
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Io la "penalizzazione" dei siti che ospitano link a pagamento la vedo solo come una "rivalsa" di Google verso chi non usa adWords, altro che evangelizzazione di Cutts e compagnia bella.
Io (o chiunque altro) sul mio dominio ci faccio quello che mi pare, posso vendere banner, link o pagine intere, non infrango alcuna legge.
Sta a Google migliorare il proprio bot nel caso, come hai vecchi tempi del testo con lo stesso colore dello sfondo della pagina o delle liste chilometriche di keyword.
Il "disattivare" questi pseudo-accorgimenti ha portato un notevole miglioramento nelle SERP dei vari motori, con un unico risultato: migliorare le ricerche degli utenti e premiare chi produce contenuti e non usa mezzucci.
Quella dei link a pagamento e la loro individuazione quindi è solo un'altra battaglia della lunga querra tra SEO e motori: passata la moda dei link a pagamento ci sarà qualcosa di nuovo.
Oh, poi ce l'hanno dato loro il giocattolo del PageRank, vuoi non usarlo?