• Super User

    [LEFT]1) Il PR è calcolato contendo tutti i link che puntano al documento, anche quelli che appartengono allo stesso sito.

    1. Il PR viene ricalcolato in modo continuativo e quindi suoi effetti sono visibili nel tempo necessario a rilevare un nuovo link e fare i calcoli. Il valore che si legge sulla barretta verde è l'approssimazione di una "fotografia" dei valori di PR che Google aggiorna ogni due o tre mesi e che quindi non corrispondono praticamente mai alla situazione reale che, come ti ho spiegato sopra, è in continuo mutamento.

    Per il resto è chiaro che ognuno ti dà il suo parere, supportato dalla propria esperienza e dalle prove effettuate nel tempo 🙂
    [/LEFT]


  • User Attivo

    Ok beke.

    Aspetta, però, una precisazione. Chiariamoci meglio.
    Il sito A ha queste otto pagine:

    homeA, int1A, int2A, int3A, int4A, int5A, int6A, int7A

    dalla int7A partono 14 links: 7 a siti esterni (fra cui il sito B) e 7 alle altre pagine del sito A (homeA, int1A, int2A, int3A, int4A, int5A, int6A).

    Al sito B arriva il PR della pagina int7A "diviso" 7 links o 14 link? Non può essere che Google tenga conto solo dei link a siti esterni nel "dividere" il PR?


  • Super User

    La formula del pagerank tiene conto di tutti i link presenti nel documento, ovunque puntino.


  • User Attivo

    @beke said:

    La formula del pagerank tiene conto di tutti i link presenti nel documento, ovunque puntino.

    Se fosse così un sito con molte pagine ti passerebbe poco PR, a meno che non ti metta in una pagina poco collegata al resto del sito. Però non so se è come dici tu; ad esempio, questa pagina di DMOZ ha 28 link esterni e ben 47 interni e secondo me passsa molto PR, come se avesse 28 e non 28+47=75 link totali uscenti dalla pagina.

    Il caso di Manfred potrebbe essere interessante, perchè vi è un solo link che punta al secondo sito. Se vi sono molti link interni nella Home del primo sito si fa presto a vedere se questi ultimi vengono considerati.

    Ciao :ciauz:


  • Super User

    Ciao Mauriz,

    fai attenzione, non cadere in errore
    😉

    Lo so che guardando le SERP trovi in alto tutti siti con un elevato PR...

    Fare queste analisi può essere difficile... molto difficile.
    Tu, o io, o anche i titolari di quei siti, non sapremo mai veramente perché quel sito si trova lì e quell'altro la'....
    ma....

    Ma proviamo ad approfondire l'analisi: se noi guardiamo NON in PR, ma l'ancor-text di chi linka quei siti scopriamo che questo fattore, preso da solo, riesce molto meglio a predire la posizione di un sito rispetto al PR preso da solo.

    La prova?
    Io nelle mie SERP non ho MAI trovato un sito con PR dal 6 in su (e a PR6 ho dei competitor), ma se utilizzo l'operatore "allinanchor:Key" ottengo la stessa SERP (quasi identica, anche nell'ordine dei risultati) che ottengo utilizzando solo "Key".

    Ti sottolineo: il PR non è un obiettivo, se il tuo obiettivo è il posizionamento, lavora su quello, e fallo direttamente.


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Ti sottolineo: il PR non è un obiettivo, se il tuo obiettivo è il posizionamento, lavora su quello, e fallo direttamente.

    Hai ragione.

    Il dubbio è che per il posizionamento il PR potrebbe essere importante. Magari non basta, però potrebbe essere importante.

    L'altro dubbio è che nel valore del PR siano già (o saranno) compresi degli appropriati anchor test e altri fattori che tempo fa non erano considerati (la non ripetizione solo casuale delle parole, il rapporto fra quantità di testo e codice, ecc. ecc.) così da fare del PR un indice di qualità del sito, oltre che un numeretto da esibire. Se cosi' fosse lavorare sul posizionamento e lavorare sul PR sarebbe la stessa cosa. Sarebbe quello che io farei se fossi Google: vuoi un buon voto? Te lo devi guadagnare correttamente, dimenticando i "tempi d'oro" degli alti PR dovuti alle Link Farm.

    Faccio solo ipotesi, intendiamoci, lascio ai professionisti l'ultima parola. Il fatto è che sollevando qualche dubbio potrei finire per saperne di più. :mmm:


  • Super User

    @Mauriz said:

    Hai ragione.

    Il dubbio è che per il posizionamento il PR potrebbe essere importante. Magari non basta, però potrebbe essere importante.

    L'altro dubbio è che nel valore del PR siano già (o saranno) compresi degli appropriati anchor test e altri fattori che tempo fa non erano considerati (la non ripetizione solo casuale delle parole, il rapporto fra quantità di testo e codice, ecc. ecc.) così da fare del PR un indice di qualità del sito, oltre che un numeretto da esibire. Se cosi' fosse lavorare sul posizionamento e lavorare sul PR sarebbe la stessa cosa. Sarebbe quello che io farei se fossi Google: vuoi un buon voto? Te lo devi guadagnare correttamente, dimenticando i "tempi d'oro" degli alti PR dovuti alle Link Farm.

    Faccio solo ipotesi, intendiamoci, lascio ai professionisti l'ultima parola. Il fatto è che sollevando qualche dubbio potrei finire per saperne di più. :mmm:

    Ti sottolineo: se guardi solo gli ancor-text ottieni circa la serp reale, se guardo solo il pr ottieni qualcosa di molto diverso.

    Entra nella directory di GG ed ordina i siti per PR.... confronta i risultati con quelli delle query e scopri che l'ordinamento per PR non ha nulla a che vedere.....

    Prova a fare delle ricerche per le quali nessuno ha ottimizzato il proprio sito, es "il tuo account", questa scritta compare in testa al sito di Adobe, PR8, ma nei risultati della SERP adobe non c'e':

    1. pr4
    2. pr2
    3. pr2

  • Super User

    La mia personale opinione è che il PR indicato dalla barretta della toolbar sia esattamente quello della formula ben conosciuta e che trovi dettagliatamente spiegata, insieme ad altre informazioni su come Google fosse strutturato e posizionasse i documenti, in questi paper:

    The PageRank Citation Ranking: Bringing Order to the Web

    The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine

    A differenza di altri motori di ricerca, del Google degli inizi si conoscono molti particolari, perchè è nato inizialmente in ambito accademico e non c'era l'intenzione di trasformarlo in una azienda, pertanto l'interesse dei suoi ideatori era più che altro quello di far conoscere e apprezzare la loro nuova tecnologia della quale hanno scritto con dovizia di particolari.

    Nota che, da quando Gooogle è diventata una azienda, non si è saputo più niente dell'evoluzione degli algoritmi che hanno ideato e perfezionato, solo registrazioni di alcuni brevetti, voci ed allusioni, alcune delle quali, a mio parere, fatte circolare "pro domo" loro.

    Io, e questa è una mia personalissima opinione, credo che Google non abbia il minimo interesse a far sapere ai webmaster che grado di autorevolezza-fiducia-importanza dà realmente a siti e documenti, per evitare che le sue serp vengano manipolate più di quanto non lo siano adesso.

    Tornando al discorso iniziale: penso che da una parte ci sia il PR della barretta, che serve a far scannare i webmaster desiderosi di influenzare le serp e a fargli inseguire un bersaglio fantoccio e dall'altra ci siano i veri parametri che Google usa per posizionare i documenti, quali (evidentissimi) il trust e l'anzianità del dominio.

    Se questi siano punteggi separati che compensano il PR o fattori che ne modificano il calcolo possono saperlo soltanto gli ingegneri di Google, in ognuno dei due casi però l'effetto sulle SERP è verificabile e noi da lì dobbiamo partire per mettere a punto le nostre strategie.


  • Super User

    @"beke" said:

    ...penso che da una parte ci sia il PR della barretta, che serve a far scannare i webmaster desiderosi di influenzare le serp e a fargli inseguire un bersaglio fantoccio e dall'altra ci siano i veri parametri che Google usa per posizionare i documenti, quali (evidentissimi) il trust e l'anzianità del dominio.

    **Amen.

    **E non ti nascondo che nell'ultimo periodo ho maturato l'ipotesi che questa sostanziale differenza dia vita a due "score" materialmente separati: il Pagerank (sommatoria brutale di tutti i link in entrata, esportata ogni tot mesi e riportata sulla TB) e uno score effettivo dato dal Pagerank, al netto dei link che Google svaluta (da stesso dominio, potenzialmente acquistati, da risorse offtopic ecc ecc...), più il trust, l'età, numero pagine indicizzate, co-citazioni ecc ecc...

    .Stuart


  • Super User

    @Stuart said:

    ...non ti nascondo che nell'ultimo periodo ho maturato l'ipotesi che questa sostanziale differenza dia vita a due "score" materialmente separati: il Pagerank (sommatoria brutale di tutti i link in entrata, esportata ogni tot mesi e riportata sulla TB) e uno score effettivo dato dal Pagerank, al netto dei link che Google svaluta (da stesso dominio, potenzialmente acquistati, da risorse offtopic ecc ecc...), più il trust, l'età, numero pagine indicizzate, co-citazioni ecc ecc...

    E' esattamente quello che penso anch'io 🙂

    Come lo faccia, nei dettagli, a noi (a me almeno) non è dato sapere,
    Quello che possiamo fare è cercare di estrapolare un modello comportamentale funzionale in base a test, confronti ed esperienze e regolarci in base a quello.

    Oppure... spionaggio indstriale 😄


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Amen.

    E non ti nascondo che nell'ultimo periodo ho maturato l'ipotesi che questa sostanziale differenza dia vita a due "score" materialmente separati: il Pagerank (sommatoria brutale di tutti i link in entrata, esportata ogni tot mesi e riportata sulla TB) e uno score effettivo dato dal Pagerank, al netto dei link che Google svaluta (da stesso dominio, potenzialmente acquistati, da risorse offtopic ecc ecc...), più il trust, l'età, numero pagine indicizzate, co-citazioni ecc ecc...

    .Stuart

    Interessante.
    E questo score effettivo lo saprebbe solo Google ed è quello che effettivamente genera le SERP


  • Super User

    E così finalmente stiamo parlando tutti della stessa cosa :yuppi: