• User Attivo

    @piernicola said:

    Ma con due condizioni:

    1. non a casa mia;
    2. assumendosene le responsabilità (quanti fanno i creativi e poi si lamentano che altri più "normali" hanno maggiori risultati?).

    Non vi pare equo?

    Si, mi pare più equo.
    E molto sensato.
    Secondo te è possibile dire che per poter fissare i prezzi "al più alto livello possibile" è necessario (tranne per i casi SEO Master of the Universe) strutturarsi e normalizzare i flussi di lavoro?


  • Super User

    @spacecozza said:

    a) sono imprenditrice
    b) sono consulente commerciale e web marketing
    c) sono seo junior

    ....'a tuttologa, per l'appunto! 😄

    Benvenuta nel team dei tuttologi 😄

    @spacecozza said:

    Quando mi scontro con altri commerciali, il punto è sempre quello: vendono cose che non ci sono, perchè si rifiutano letteralmente di formarsi con umiltà e pazienza sui prodotti e sui servizi.
    Invece gli operativi sono più o meno tutti strutturalmente incapaci di vendere, soprattutto perchè si rifiutano di "abbassarsi" al livello del cliente per parlare la sua lingua e aiutarlo a definire le proprie esigenze al meglio.

    Concordo pienamente.

    Hai ragione, non ho messo la giusta enfasi da entrambe le parti.

    @spacecozza said:

    Ho visto uscire i contratti migliori dalla sinergia coordinata di queste due entità, soprattutto quando si punta ad una linea di prodotto in particolare.
    Per esempio:

    • SEO indipendente: cerca e trova un commerciale di cui si fida, forma il commerciale, dettagliano insieme lo scheletro delle offerte e dei progetti (CONDIVISIONE D I TEMPISTICHE, COSTI E RICAVI), stabiliscono le procedure e i flussi di informazione cliente<->commerciale<->seo; le prime volte vanno insieme dal cliente, poi si confrontano così da limare l'appuntamento, poi... a ognuno il suo mestiere.

    Io però questa figura non la chiamerei "commerciale", ma come minimo "consulente", se non web marketer.

    Attenzione, non sto esagerando:
    Se vado a parlare con un cliente: raccolgo quelli che sono i suoi obiettivi; stilo un progetto/preventivo in cui pianifico con lui una strategia operativa; effettuiamo la scelta di cosa fare e come farlo; inseriamo una pianificazione temporale con budget concreti e risultati verificabili .....

    Che cosa abbiamo fatto se non un piano di web marketing?


  • User Attivo

    @spacecozza said:

    Si, mi pare più equo.
    E molto sensato.
    Secondo te è possibile dire che per poter fissare i prezzi "al più alto livello possibile" è necessario (tranne per i casi SEO Master of the Universe) strutturarsi e normalizzare i flussi di lavoro?

    Sintetizzando secondo me l'unica cosa da fare per vendere al prezzo più alto possibile è fornire il valore più alto possibile al cliente e farglielo percepire (è un altro paio di maniche, credetemi).

    E per esperienza se tutta l'azienda (compresa la donna delle pulizie) va nella stessa direzione è più facile che ciò si avveri.

    Attenzione però, non mi riferisco ad un discorso di competenze e ruoli ma semplicemente ad una convergenza ideale verso una direzione comune e condivisa.

    Se io sono più bravo a vendere e Stuart a fare il SEO è giusto che ognuno faccia ciò che viene meglio... a patto che io sia in grado di capire le sue esigenze, necessità e capacità e lui le mie.

    Se solo consideri il tempo che eviti di perdere tra conflitti interni guadagni il triplo anche senza alzare i prezzi 😄


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Io però questa figura non la chiamerei "commerciale", ma come minimo "consulente", se non web marketer.

    Attenzione, non sto esagerando:
    Se vado a parlare con un cliente: raccolgo quelli che sono i suoi obiettivi; stilo un progetto/preventivo in cui pianifico con lui una strategia operativa; effettuiamo la scelta di cosa fare e come farlo; inseriamo una pianificazione temporale con budget concreti e risultati verificabili .....

    Che cosa abbiamo fatto se non un piano di web marketing?

    In effetti faccio riferimento sempre alla mia esperienza di commerciale.
    ...e in effetti sono consulente commerciale 😄


  • User

    Se vogliamo rimanere focalizzati sul tema di questo 3d "Prezzi servizi Seo Sem: come fissarli al più alto livello possibile?" io penso che dobbiamo concentrare la nostra attenzione su questi tre punti:

    a) come facciamo a capire quali sono le aree di intervento nelle quali il nostro lavoro di seo/sem può fare la differenza nella vita dell'azienda del nostro cliente?

    b) come facciamo a capire quali sono le esigenze che l'individuo/persona cliente (titolare dell'azienda o collaboratore che sia) pensa di soddisfare con l'aiuto di noi seo/sem?

    c) come dobbiamo organizzare la nostra attività impreditoriale di seo/sem per soddisfare al meglio i punti a-b?

    Ma prima di rispondere a quelle domande dovremmo sforzarci di rispondere a questa?

    • Siamo abbastanza umili, se non così intelligenti, da avere capito che le capacità lavorative/professionali del nostro cliente NON SONO MENO EFFICACI delle nostre?

  • User Attivo

    @pievis said:

    Ma prima di rispondere a quelle domande dovremmo sforzarci di rispondere a questa?

    • Siamo abbastanza umili, se non così intelligenti, da avere capito che le capacità lavorative/professionali del nostro cliente NON SONO MENO EFFICACI delle nostre?

    Non so gli altri, ma io questo atteggiamento non l'ho mai percepito.

    Semmai esattamente il contrario.

    Ovviamente è una mia percezione soggettiva....


  • Super User

    @pievis said:

    a) come facciamo a capire quali sono le aree di intervento nelle quali il nostro lavoro di seo/sem può fare la differenza nella vita dell'azienda del nostro cliente?
    .....

    Dobbiamo chiedere, chiedere, chiedere al cliente stesso.

    Chi meglio di lui sa:

    • Cosa vuole fare (i suoi obiettivi.... il posizionamento NON è un obiettivo, ma un mezzo)
    • Come si integra il web con il resto della sua attività, da un punto di vista logistico, economico, di marketing ....
    • Che cosa ha già fatto e con quali risultati

    Questo è il punto di partenza su cui iniziare a ragionare, assieme al cliente stesso, sul progetto.

    @pievis said:

    Ma prima di rispondere a quelle domande dovremmo sforzarci di rispondere a questa?

    • Siamo abbastanza umili, se non così intelligenti, da avere capito che le capacità lavorative/professionali del nostro cliente NON SONO MENO EFFICACI delle nostre?

    😉


  • User

    @Stefano said:

    Dobbiamo chiedere, chiedere, chiedere al cliente stesso.

    Chi meglio di lui sa:

    • Cosa vuole fare (i suoi obiettivi.... il posizionamento NON è un obiettivo, ma un mezzo)
    • Come si integra il web con il resto della sua attività, da un punto di vista logistico, economico, di marketing ....
    • Che cosa ha già fatto e con quali risultati

    Questo è il punto di partenza su cui iniziare a ragionare, assieme al cliente stesso, sul progetto.

    😉

    E' proprio vero che chiedere e chiedere e chiedere... è uno dei modi più importanti (ed efficaci) per capire le esigenze del cliente e così dovremmo anche chiedere a noi stessi:

    • Siamo davvero capaci di "chiedere"?? e a questo proposito,

    quando chiediamo, abbiamo presente che uno degli scopi del chiedere è quello di mettere in ordine e riordinare idee, sensazioni, intuizioni e quant'altro del genere è GIA' NELLA MENTE del nostro cliente? e sopratutto

    abbiamo presente il fatto che il cliente presterà attenzione alle nostre idee SOLO DOPO CHE avrà avuto la sensazione che noi abbiamo capito (e condividiamo) le sue?


  • Super User

    @pievis said:

    quando chiediamo, abbiamo presente che uno degli scopi del chiedere è quello di mettere in ordine e riordinare idee, sensazioni, intuizioni e quant'altro del genere è GIA' NELLA MENTE del nostro cliente?

    Capita (spesso) che il cliente NON sa esattamente come integrare il suo business con il web, non conosca (minimamente) il modo per ottenere dei risultati su web....
    magari ha sentito dei discorsi con un solo orecchio...

    La "sindrome d'ansia da commerciale"... fanno paura i silenzi... quindi gli si racconta a voce il listino (Si può fare questo e costa tot, oppure si può fare quest'altro e costa tot)...
    Così facendo si lascia al cliente la responsabilità di scegliere la strategia per operare in un ambiente che non conosce....

    Fare parlare il cliente permette tre vantaggi fondamentali:
    **
    1)** Capire il suo punto di vista, i suoi obiettivi, il suo modo di agire.
    O anche cose molto più banali (ma fondamentali) come scoprire che quello lo ha già fatto con risultati ZERO, quindi se glielo proponiamo anche noi siamo automaticamente out.

    2) Mostrare un atteggiamento realmente professionale (come faccio a darti una soluzione vera senza conoscere bene il problema?).
    Cosa che, credetemi, ci permette di distinguerci dai concorrenti.

    3) Creare chiarezza nella mente del cliente.
    Raccontare una cosa, spiegarla realmente confrontandosi con un professionista, rende palesi nella testa del cliente una serie di possibili "incongruenze", di cose a cui non aveva pensato, e soprattutto gli permette di strutturare un percorso logico e lineare (per arrivare lì, dobbiamo necessariamente passare di quì).

    @pievis said:

    abbiamo presente il fatto che il cliente presterà attenzione alle nostre idee SOLO DOPO CHE avrà avuto la sensazione che noi abbiamo capito (e condividiamo) le sue?

    Verissimo.
    La fiducia nasce dall'empatia... più lui ha la sensazione che noi lo abbiamo ascoltato/capito, e più avrà fiducia nelle soluzioni che gli proporremo.


  • User Attivo

    Per stabilire i prezzi mi è sembrata molto utile la guida scritta da Claudio Erba: Mucche da mungere e gatti selvatici.


  • Super User

    @Pierquinto said:

    Per stabilire i prezzi mi è sembrata molto utile la guida scritta da Claudio Erba: Mucche da mungere e gatti selvatici.

    vero, ottimo suggerimento. invito anche io tutti a leggerla, che male non fa


  • User Attivo

    Scusate l'ot..

    Ma perche non vi fate pagare a visita?
    0 visite al giorno> 0€
    100 visite al giorno> x€

    Può essere un idea.. per convincere il cliente di cosa gli "rendera" in termini di visibilità il sito:)


  • Super User

    @superjeff said:

    Scusate l'ot..

    Ma perche non vi fate pagare a visita?
    0 visite al giorno> 0?
    100 visite al giorno> x?

    Può essere un idea.. per convincere il cliente di cosa gli "rendera" in termini di visibilità il sito:)

    Il discorso e' OT se preso a se stante, ma inquadrato in: "in che modo farsi pagare per fissare .... alto possibile?" 🙂

    Penso che questo punto sia talmente importante da poter essere un 3d autonomo... di altre 8 pagine...
    Perché no?
    😉

    Comunque solitamente le logiche sono queste:

    • più sei "forte" e più tendi a spostarti da un "prezzo a risultato" (click o visualizzazioni) verso un "prezzo a tempo" (per un mese/anno paghi tot).
    • più il tuo cliente è "informatizzato" più tendi a spostarti dal prezzo a tempo al prezzo a risultato.

    Al player di solito conviene ragionare a tempo (posso calcolare esattamente quanto prendo; ragionare anche a medio e lungo periodo con investimenti certi; semplifico i parametri; fidelizzo; ecc.).

    Mentre il cliente evoluto spesso preferisce gestire e monitorare le cose direttamente, ragionando ad un livello più basso (percentuali di conversione, numero click, ecc.).
    Viceversa il cliente poco informatizzato si trova più a suo agio a pensare ad un periodo temporale (sugli altri media non ragioni a click o visualizzazioni, ma ad uscite e spazi temporali).


  • Super User

    @superjeff said:

    Scusate l'ot..

    Ma perche non vi fate pagare a visita?
    0 visite al giorno> 0?
    100 visite al giorno> x?

    Può essere un idea.. per convincere il cliente di cosa gli "rendera" in termini di visibilità il sito:)

    Perchè il numero delle visite non è direttamente proporzionale ai risultati ottenuti. Però poi il discorso si sposta alla modalità con cui ognuno di noi sceglie di lavorare....e quello è ancora un altro discorso 🙂


  • User

    Oggetto di questo 3d è come fare per fissare al più alto livello possibile i prezzi dei nostri servizi di Seo Sem.

    Io penso che l'INSICUREZZA sia il NODO da SCIOGLIERE se vogliamo riuscire ad ottimizzare i nostri ricavi (presenti e futuri).

    Se non ci sentiamo SICURI nel momento in cui siamo chiamati a mettere nero su bianco il prezzo (ovvero il ricavo) che vogliamo ottenere dal cliente, questa INSICUREZZA si trasferirà in modo più o meno palpabile anche nella relazione con il cliente (questo è quello che constato ogni giorno)

    Se i servizi Seo e Sem possono incidere fortemente sul futuro delle aziende (cosa di cui almeno noi Seo Sem dovremmo essere davvero convinti):

    • Affidereste il futuro della vostra azienda nelle mani di una persona insicura o che percepite come tale??

  • User

    @Pierquinto said:

    Per stabilire i prezzi mi è sembrata molto utile la guida scritta da Claudio Erba: Mucche da mungere e gatti selvatici. la leggo quano prima ad ogni modo se qualcuno sa rispondere
    a mio modo di vedere è molto utile per completare il discorso e radicarlo scoprendo i punti di forza di questa attività ** nei dettagli che cosa svolge un seo ???? **


  • User

    Se posso fare il ganzo di turno ( da noi si dice ganzo ), vi posso dire che per quanto mi riguarda cerco di capire chi ho di fronte, e poi sparo.

    Nel senso:

    • cerco di capire quanta è la motivazione e l'orgoglio che spinge il Cliente ( lo scrivo tutto sommato maiuscolo, visto il rispetto ) a voler vedere il proprio nome tra i primi risultati nei motori.

    • per il discorso " ma l'azienda mi propone... " Risp.: " Sì, ma te hai un professionista a completa disposizione. Le aziende... sai come sono le aziende... hanno molto lavoro... te invece hai un professionista, e basta che tu alzi il telefono... " - e già questo esalta il Cliente -

    • Per il discorso pagamento ( $ ) io sto spostando il pagamento anzichè ad un tot certo, ad un corrispettivo al beneficio...

    Intendo dire: mi sono fatto questa domanda:
    perchè io lavorando in un contesto ad alto valore aggiunto, e con una alta conoscenza ed esperienza ( ed una costante rottura di cxoglioni e aggiornamento ) debba "solo" ricevere un tot... ( che possa essere più o meno a 3 zeri ) quando invece il Cliente dal mio lavoro beneficia di un incremento considerevole del fatturato?!...

    In Sostanza:
    in base al contesto lavorativo ed alla crescita aziendale, cerco di strappare un tot sul fatturato. Come fare?... dire: " guarda, tu sai benissimo che oggi giorno tutto passa attraverso Internet - e questo si puo' dire che è vero -
    e quindi grazie ad Internet puoi aumentare il tuo fatturato in maniera considerevole. E' naturale... tot visite, tot % di probabilità di interessamento al prodotto, di conseguenza richiesta, ed aumento del fatturato. Se vuoi si fa un discorso di partnership, e sei sicuro che i soldi non li spendi a caso, magari comprando parole così, ma avendo uno strumento di marketing tra le mani, ed uno dei più potenti, dopo la televisione... anzi... più della televisione... perchè i prodotti che si vedono in televisione di per certo si sa che hanno speso $ ( anzi ? 😃 ) per essere lì, aldilà del fatto che siano più o meno validi. In Internet si ha la sottile considerazione che se un sito è in alto o compare entro una cerchia di presenze, è perchè è fortemente inerente a cosa stiamo cercando, ed anche valido, perchè premiato in una determinata posizione.".

    Quindi la proposta: "ti aiuto a crescere di sicuro, solo che visto che c'è un mega lavoro dietro, - ed è vero a seconda dei contesti - giustamente questo lavoro va premiato.".

    • tot entro un determinato incremento di fatturato ( non vi preoccupate... se una azienda è da anni in un settore, e fattura un tot, e dopo che ha incontrato voi ha tot, vuol dire che qualcosa c' è stato, come dire: piove sul bagnato ( ho detto la frase giusta?!... ) a meno che non sia stata usata un' altra arma di marketing, tipo farsi pubnlicità su Mediaset 😃 😃 ).

    ed oltre un tot % altri x.000 Euro

    • % fissa sul fatturato nuovo

    Fidatevi di un pazzo.
    Pazzo mica scemo.

    bye Tarabas


  • User Attivo

    Non è detto che si incontri gente davvero onesta
    mettiamo caso che l'azienda alla quale hai fatto questo bel discorsetto una volta raggiunto il beneficio ti dica e ma veramente l'aumento di fatturato e dovuto a un altro tipo di publicità tipo (volantinaggio)cosa gli rispondi?
    ciccio ho vedo dalle statistiche che hai ottenuto per merito mio 200 contatti tramite il sito?
    quello ti puo dire si ma 200 contatti significa 100 sopralluoghi e altrettanti preventivi e 20 lavori acquisiti
    a quel punto che diavolo gli dici ?


  • User Attivo

    @cicciopasticcio said:

    Non è detto che si incontri gente davvero onesta
    mettiamo caso che l'azienda alla quale hai fatto questo bel discorsetto una volta raggiunto il beneficio ti dica e ma veramente l'aumento di fatturato e dovuto a un altro tipo di publicità tipo (volantinaggio)cosa gli rispondi?

    Concordo. Per lavorare su percentuale rispetto all'incremento del fatturato va regolamentato il tutto molto attentamente e non tutte le aziende sono disposte a farlo. Diciamo che può essere uno dei modi con cui lavorare, ma non l'unico.

    Personalmente preferisco legare le variazioni di pagamento alle visite ottenute, valutabili da contratto solo con uno strumento di analisi di mia scelta (cioè: sia io che il cliente facciamo riferimento a quello e solo a quello per contratto).
    Quindi una cosa del gerere: entro tot. visite il prezzo è x000, se te ne porto fino a y in più mi paghi z000, etc.
    In alcuni casi lavoro con un fisso di startup e un costo a visita, in altri in revenue sharing (%uale sul fatturato - MA solo per progetti molto grossi e con clienti di un certo tipo, con cui magari collaboro già per altre cose e ho già testato l'affidabilità).

    :ciauz:


  • User

    per rispondere a Ciccio Pasticcio:
    hai magari strumenti di statistica che ti vengono incontro, con i quali puoi impostare degli obiettivi. Es.: obiettivo ===> pagina dei contatti ( Google Analytics ). Da uan aprte ha ragione... forse perchè finora le persone con le quali mi sono venuto a trovare erano oneste anche perchè anche io ero trasparente, e poi se volevano fare un lavoro serio.. ( E comunque pensandoci... ... sennò gli levavo il giochino... )

    to Space Cozza:
    in realtà è facile portare visite... però bisogna vedere quante sono "qualificate"... perchè: se cmnq porti visite, e il cliente riscontra che nessuno chiama / contatta, allora pensa che lo strumento Internet alla fine non è utile più di tanto, quindi facendogli pensare di rivolgersi ad altre forme di marketing migliori... magari più dispendiose, ma redditizie...

    quindi il discroso è che se hai gli strumenti giusti puoi ( dimostrando quindi "padronanza" dello strumento, dinanzi al cliente ) far vedere quanti di questi lo potrebbero aver contattato grazie a te, poichè sono andati a finire in tot % nella pagina dei contatti, o nel form di contatto.

    E magari far pagare di più la visita qualificata.