• Super User

    Più volte è stato insinuato il dubbio che troppi link con attributo di relazione nofollow potessero penalizzare il documento.

    Io non sono d'accordo, anche se in realtà un utilizzo totale del nofollow renderebbe il documento dangling (di fatto, senza link in uscita).

    Se il tuo documento prevede un gran numero di link affiliati o banner inseriti a scopo di traffico (quindi uno scopo diverso dalla trasmissione del Pagerank), credo sia cosa buona e giusta utilizzare il nofollow.

    .Stuart


  • User Attivo

    Molto spesso di e' parlato di questo attributo ma sono molte le cose che io non capisco dei motori,dei Seo e dei webmaster.

    Inanzitutto se io non voglio linkare un sito non lo linko giusto?
    Se io ho una cattiva opinione di un sito non lo CONSIGLIO ASSOLUTAMENTE e perche' dovrei?

    Il "No follow" al momento penso che sia una delle cose piu' terribili che sono state introdotte nel settore negli ultimi anni.

    E' un controsenso sul nascere e non capico perche' addirittura in molti casi sia "impostato di base"

    Proviamo un attimo a ragionare

    A che cosa serve effettivmanete questo tag?

    Non vogliamo dare forza ai nostri affiliati distribuendo un link "aperto" ma allo stesso tempo vogliamo guadagnare grazie a loro e allo stesso tempo SEGNALIAMO LA RISORSA.

    Strana questa cosa.

    Non sarebbe piu' semplice dato il valore di questo parametro farsi pagare anche per il ranking eventuale che generiamo Verso gli sponsor a prescindere dalle vendite?

    Nei blog:

    Sappiamo benissimo che ogni intervento commento costruttivo fatto dagli utenti diventa per noi e il nostro blog una risorsa - nuovo contenuto che, nel lungo termine ci potrebbe far salire in Serp e aumentare quindi possibili ed eventuali introiti.

    Noi pero' aministratori di Blog in che modo lo ringraziamo per il suo commento esaustivo?

    Con un No follow?

    Non mi sembra molto corretto anche se indirettamente ci sono sempre altri utenti che cliccano sul suo sito.

    Il "no follow" in questo caso lo trovo molto scorretto perche' ogni intervento utile e costruttivo di ogni utente a noi offre dei vantaggi.

    Gli spammer si possono sempre bloccare con Htaccess da una parte e cancellare sa loro che i loro commenti senza dover per forza utilizzare il "No follow"

    Eppure quasi tutti i blog hanno di base il NO FOLLOW.

    Sono solo 2 esempi ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

    Se ho allontanato il "punto G" della questioen mi scuso con tutti.


  • Super User

    @"xtiger" said:

    Inanzitutto se io non voglio linkare un sito non lo linko giusto?
    Se io ho una cattiva opinione di un sito non lo CONSIGLIO ASSOLUTAMENTE e perche' dovrei?
    Di casi ce ne possono essere molti.

    a. "Questo sito non è legato o affiliato in alcun modo a {url del sito con nofollow} "
    b. "Attenzione! Questo sito {url del sito con nofollow} ha copiato i nostri contenuti, diffidate delle imitazioni!"
    c. "Powered by {url del sito con nofollow}"
    d. "Ecco un nuovo sito {url del sito con nofollow} bannato proprio ieri da Google"

    ecc ecc...

    il nofollow diventa in questo modo indice dell'approvazione editoriale del webmaster e un modo per aiutare il motore a preservare la qualità dei risultati delle serp.

    @"xtiger" said:

    A che cosa serve effettivmanete questo tag?
    Non è un tag.

    @"xtiger" said:

    Non vogliamo dare forza ai nostri affiliati distribuendo un link "aperto" ma allo stesso tempo vogliamo guadagnare grazie a loro e allo stesso tempo SEGNALIAMO LA RISORSA.

    Strana questa cosa.

    Non sarebbe piu' semplice dato il valore di questo parametro farsi pagare anche per il ranking eventuale che generiamo Verso gli sponsor a prescindere dalle vendite?
    Certo, ma linkare un sito tramite codice di affiliazione non lo aiuta nel suo ranking. Ad ogni url affiliato, generalmente, è appeso un codice tracking unico (es: sitopartner.com/customers/click?=tuonomeaccount) che o redirige tramite 302 verso il sito vero e proprio oppure verso una landing che però è uguale a 1000 altre landing per altrettanti affiliati.

    @"xtiger" said:

    Nei blog:

    Sappiamo benissimo che ogni intervento commento costruttivo fatto dagli utenti diventa per noi e il nostro blog una risorsa - nuovo contenuto che, nel lungo termine ci potrebbe far salire in Serp e aumentare quindi possibili ed eventuali introiti.

    Noi pero' aministratori di Blog in che modo lo ringraziamo per il suo commento esaustivo?

    Con un No follow?
    Sono d'accordo.

    Non a caso i blogger più assennati stanno progressivamente eliminando il nofollow di default, a favore di premoderazione e strumenti per limitare il comment spamming (captcha et similia).

    .Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Di casi ce ne possono essere molti.

    a. "Questo sito non è legato o affiliato in alcun modo a {url del sito con nofollow} "
    b. "Attenzione! Questo sito {url del sito con nofollow} ha copiato i nostri contenuti, diffidate delle imitazioni!"
    c. "Powered by {url del sito con nofollow}"
    d. "Ecco un nuovo sito {url del sito con nofollow} bannato proprio ieri da Google"

    ecc ecc...

    il nofollow diventa in questo modo indice dell'approvazione editoriale del webmaster e un modo per aiutare il motore a preservare la qualità dei risultati delle serp.

    Non è un tag.


    Ok,Attributo.:)


    Certo, ma linkare un sito tramite codice di affiliazione non lo aiuta nel suo ranking. Ad ogni url affiliato, generalmente, è appeso un codice tracking unico (es: sitopartner.com/customers/click?=tuonomeaccount) che o redirige tramite 302 verso il sito vero e proprio oppure verso una landing che però è uguale a 1000 altre landing per altrettanti affiliati.


    Si puo' benissimo decidere di inviare un link diretto senza tracking facendo pagare magari un tot al mese e con Url "pulito" era questo ilc aso che volevo porre.


    Sono d'accordo.

    Non a caso i blogger più assennati stanno progressivamente eliminando il nofollow di default, a favore di premoderazione e strumenti per limitare il comment spamming (captcha et similia).

    .Stuart

    Grazie Stuart per il tuo intervento come sempre ADATTO e CONSONO.


  • Super User

    [LEFT]Non credo che la discussione dovrebbe spostarsi sulla correttezza etica o meno del nofollow in quanto tale.
    Almeno per ora è implementato dai motori e noi non possiamo farci niente.

    Quello che possiamo invece fare è, come suggerisce il post iniziale di Micky, capire in quali situazioni i motori possano eventualmente arrivare a considerare penalizzabile un utilizzo "estremo" del parametro.

    C'è da dire che nel tempo Google non ha risparmiato indicazioni ai webmaster su come e dove il nofollow dovesse essere utilizzato:

    http://googleblog.blogspot.com/2005/01/preventing-comment-spam.html
    http://www.mattcutts.com/blog/text-links-and-pagerank/
    http://www.mattcutts.com/blog/tell-me-about-your-backlinks/
    http://www.mattcutts.com/blog/quick-comment-on-nofollow/

    [/LEFT]


  • User Attivo

    Come al solito, secondo me, non conta l'uso che si fa, ma la sistematicità dell'uso.

    Il meta-tag keywords era stato inventato per uno scopo ed a quello scopo serviva e bene. Quando è diventato inutile, se non penalizzante? Quando i SEO, scoperto l'uso, ne hanno abusato!

    Questo nel SEO è vero per tutto. Ogni cosa di cui si abusa, prima o poi cessa di essere utile, se addirittura non diventa penalizzante. Persino per i redirect ed il cloaking è stato così.

    Il no-follow era stato inventato per dare al webmaster la possibilità di indicare (dico indicare, non proibire) al motore che una certa risorsa era stata indicata "per dovere", ma si reputava inutile per il motore.
    Una, però, non tutte!

    Il punto, secondo me, sta proprio in ciò. Se il no-follow si usa quando serve, nessuno lo contesterebbe, anzi il motore potrebbe anche ringraziare.
    Se invece per default lo uso per tutto, anche dove è chiaro che lo faccio per non cedere PR (a parte che la cosa è un non-senso) o per non promuovere, aiutare i siti degli altri, pur citandoli, ecco che questo non è lo scopo al quale il motore aveva pensato, anzi tutto l'inverso.
    Se fossi un addetto al controllo qualità dei siti, dipendente di un motore, se vedessi un blog o sito che mette sistematicamente il no-follow su tutto, bello e buono, brutto e cattivo, immediamente considererei quel webmaster come uno che tenta di rubarmi contenuti.

    Il motore non è una macchina. Il motore si chiama Google Inc. E' una società, con Direttore Generale, amministrativi, commerciali, tecnici e personale da pagare. Il software che noi chiamiamo motore è il risultato del lavoro di questi tizi e deve per forza perseguire l'obiettivo dell'azienda, che è pagare gli stipendi e far soldi.

    Come fa soldi il motore? Vende pubblicità
    Come può vendere pubblicità? attirando utenti e presentandogliela
    Come può presentare più pubblicità? Avendo serp più lunghe (e non necessariamente migliori!)
    Come può avere SERP più lunghe? Avendo più siti.

    Ecco. Non scordiamolo mai. Il motore ha bisogno dei siti. Sempre.
    Tentare di nascondere un sito al motore, in modo sistematico, senza motivo, solo per interesse nostro, non suo.... non può alla lunga che portare ad un risultato...

    Volendo riassumere. Si al no-follow se si usa per quello a cui era stato pensato. No al no-follow se si usa solo per non fare seguire i link che scocciano a noi, tipo i commenti, i trackback, i link a siti di concorrenti ecc. ecc.

    my 2 cents


  • Super User

    quoto tutti e due per gli ottimi interventi :): quello che ho capito è che il nofollow è giusto che esista, ma che dobbiamo imparare quando e come usarlo, e non sempre, come ogni questione di natura controversa, può risultare facile saperlo (come il mio caso delle affiliazioni in ogni pagina del sito con diciamo 6 banner di media per pagina, con relativo nofollow, (prima avevo esagerato il numero in 20 per rendere il discorso più estremo) ).

    Per completezza posto questo thread che rileggo sempre con piacere, dove c'era stato un piccolo dibattito appunto su questo attributo :).

    Allora analizziamo i casi specifici [url=http://www.giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/24866-rel-nofollow.html#post187029]come il mio a cui Stuart ha già dato la sua risposta:

    "Più volte è stato insinuato il dubbio che troppi link con attributo di relazione nofollow potessero penalizzare il documento.

    Io non sono d'accordo, anche se in realtà un utilizzo totale del nofollow renderebbe il documento dangling (di fatto, senza link in uscita).

    Se il tuo documento prevede un gran numero di link affiliati o banner inseriti a scopo di traffico (quindi uno scopo diverso dalla trasmissione del Pagerank), credo sia cosa buona e giusta utilizzare il nofollow.
    "

    Cosa ne pensano gli altri? Come comportarti in un caso del genere? Può esistere, e deve esistere, una contemplazioni di casi del genere negli algoritmi? E' relegato il tutto ad un controllo manuale a quando scatta un "campanello di anomalia"?


  • Community Manager

    @beke said:

    [LEFT]C'è da dire che nel tempo Google non ha risparmiato indicazioni ai webmaster su come e dove il nofollow dovesse essere utilizzato:

    http://googleblog.blogspot.com/2005/01/preventing-comment-spam.html
    http://www.mattcutts.com/blog/text-links-and-pagerank/
    http://www.mattcutts.com/blog/tell-me-about-your-backlinks/
    http://www.mattcutts.com/blog/quick-comment-on-nofollow/
    [/LEFT]

    Belle queste risorse 🙂


  • User Attivo

    Il nofollow è stato creato per indicare al motore che si sta "puntando" un sito che non si ritiene debba essere inserito nel database.
    Ogni uso diverso da questo è potenzialmente anomalo e pericoloso, alla lunga.
    Perché siti puntati con banner al motore non dovrebbero interessare? Che ne sappiamo noi? Se così fosse, allora nessun link dovrebbe interessare.
    Il motore i link li deve vedere e seguire. Poi decide lui.
    Solo se puntiamo qualcosa che già sappiamo non gli interessi, usiamo il no-follow.
    Questo sarebbe il criterio, secondo i motori.
    Se invece li vogliamo usare solo per nostra comodità, è un altro discorso. Ma allora inutile parlare di giusto e sbagliato.


  • Super User

    @fradefra said:

    Il nofollow è stato creato per indicare al motore che si sta "puntando" un sito che non si ritiene debba essere inserito nel database.
    Ogni uso diverso da questo è potenzialmente anomalo e pericoloso, alla lunga.
    Perché siti puntati con banner al motore non dovrebbero interessare? Che ne sappiamo noi? Se così fosse, allora nessun link dovrebbe interessare.
    Il motore i link li deve vedere e seguire. Poi decide lui.
    Solo se puntiamo qualcosa che già sappiamo non gli interessi, usiamo il no-follow.
    Questo sarebbe il criterio, secondo i motori.
    Se invece li vogliamo usare solo per nostra comodità, è un altro discorso. Ma allora inutile parlare di giusto e sbagliato.

    Quindi stai indirettamente suggerendo che è meglio non mettere il nofollow, come logica richiede del resto, per quanto riguarda link di affiliazione presenti in ogni pagina del sito? Del resto sarebbero forse i link per eccellenza "suggeriti" agli utenti.


  • User Attivo

    @micky said:

    Quindi stai indirettamente suggerendo che è meglio non mettere il nofollow, come logica richiede del resto, per quanto riguarda link di affiliazione presenti in ogni pagina del sito? Del resto sarebbero forse i link per eccellenza "suggeriti" agli utenti.
    Tagliamola corta. Io i no-follow non li metto su nulla e li faccio togliere come prima azione a tutti i clienti che seguo.
    Solo un caso, ho trovato su centinaia di situazioni, in cui valeva la pena che ci fosse. Guarda caso, però, quella pagina l'avevo fatta proprio io e sapevo che non aveva senso perché era una ripetizione, di ripetizione, di ripetizione.