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- Codice fiscale come ostacolo alle vendite
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@Catone said:
In ogni caso credo sia un grosso errore richiedere l'inserimento di tutti i dati personali per il solo accesso al sito. Mi spiego: il mio ecommerce ideale dovrebbe essere navigabile immediatamente solo richiedendo login e password. Una volta che viene immesso il prodotto nel carrello, effettuata la fase di checkout, allora si possono richiedere i dati al cliente quali nome, cognome, piva o cod. fisc. In questo modo si è già conclusa il 50% della transazione e i ripensamenti dovrebbero essere in minima percentuale.
Probabilmente non conosci tutti i casini delle espotazioni e delle triangolazioni.
Se non conosci dove devi fatturare e dove spedire diventa arduo dare il costo reale dell'ordine specialmente se offri + metodi di spedizione.
Da noi puoi vedere tutto il negozio e mettere i prodotti nel carrello il tutto IVA esente ma se non ti registri e ti logghi non conoscerai mail l'importo vero dell'ordine.
Poi naturalmente dal 2° ordine tutto diventa veloce.
Ciao
Sèvero
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@Catone said:
Dipende da come viene sviluppato il form di iscrizione/registrazione. Io sto pensando da giorni ad un form completamente in Ajax che, anziché sbatterti in faccia tutti i campi in una volta sola, ti richieda la compilazione interattiva di un campo alla volta, con continui help in linea e un controllo della digitazione in tempo reale.
Peccato che non abbia nessun sito di E-Commerce in gestione!
io ci metto l'ecommerce e tu il form in ajax. ci stai?
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Non mi risulta che i baristi si segnino il codice fiscale di centinaia di clienti ogni giorno, se vendi ad un privato dovrebbe bastare il registro di corrispettivi.
Comunque credo che nel forum fisco oppure dal tuo commercialista puoi avere una risposta più certa della mia.
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@RockyMountains said:
Non mi risulta che i baristi si segnino il codice fiscale di centinaia di clienti ogni giorno, se vendi ad un privato dovrebbe bastare il registro di corrispettivi.
Comunque credo che nel forum fisco oppure dal tuo commercialista puoi avere una risposta più certa della mia.A parte il fatto che i baristi non svolgono attività di e-commerce, è certo che nel commercio online basta la tenuta del registro dei corrispettivi. Non è questo il problema in discussione.
Il fatto è che la maggior parte dei merchant ha sempre utilizzato la fattura perchè estremamente più comoda del registro, ma è anche vero che fino ad ora la fattura non richiedeva necessariamente l'indicazione del codice fiscale. Dopo l'entrata in vigore di questa norma invece le cose sono cambiate.
Qui si stava discutendo dell'opportunità di utilizzare un metodo piuttosto che l'altro (ragionando sulla psicologia del cliente) partendo dal presupposto evidente che sono entrambi validi dal punto di vista fiscale.
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Si, ma i negozianti e gli esercenti che hanno clienti privati (fra cui i baristi x fare un esempio) in genere non fanno fattura anche se potrebbero farla, probabilmente LORO trovano più comodo il registro dei corrispettivi (+ scontrino x loro), così LORO non sommergono il commercialista di un numero esagerato di fatture e quindi di registrazioni.
Non so per quale motivo, ma dando per scontato che invece per te ed altri gestori di siti di e-commerce è più comoda la fattura, comunque dal punto di vista psicologico come privato l'unica cosa che non mi piacerebbe è che tu comunichi al fisco le mie generalità come tuo cliente (quindi se fai la fattura, sempreché pure i privati vadano segnalati).
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il vero punto della questione, a mio avviso, é: ma siamo sicuri che serve il codice fiscale per emettere fattura?
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@RockyMountains said:
Si, ma i negozianti e gli esercenti che hanno clienti privati (fra cui i baristi x fare un esempio) in genere non fanno fattura anche se potrebbero farla, probabilmente LORO trovano più comodo il registro dei corrispettivi (+ scontrino x loro), così LORO non sommergono il commercialista di un numero esagerato di fatture e quindi di registrazioni.
Per ilcommercio diretto è obbligatorio il Registratore di cassa, eid oltre non devono gestire il Diritto di regesso, per tuttue leforme di commercio Indiretto l'unico obbligo vero è il Registro dei Corrispettivi che puoi non tenere se emetti fattura.
@RockyMountains said:
Non so per quale motivo, ma dando per scontato che invece per te ed altri gestori di siti di e-commerce è più comoda la fattura, comunque dal punto di vista psicologico come privato l'unica cosa che non mi piacerebbe è che tu comunichi al fisco le mie generalità come tuo cliente (quindi se fai la fattura, sempreché pure i privati vadano segnalati).
Guarda che sino a non molti anni fà era obbligatorio specificare in fattura il CF, ma poi era stato tolto.
Se emetti fattura in ogni caso comunichi al fisco i dati dei clienti sia privati che non.
La norma non altro che reintrodurre il CF.Ciao
Sèvero
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@must said:
il vero punto della questione, a mio avviso, é: ma siamo sicuri che serve il codice fiscale per emettere fattura?
Si Must. Questo è l'unico punto fermo.
Nel momento in cui lo stato ti richiede con la recente riforma di trasmettere l'elenco clienti/ fornitori (anche privati) con cui hai intrattenuto rapporti commerciali nell'anno precedente e ti chiede di inserire in quell'elenco i loro dati compreso il codice fiscale, direi che il problema non si pone nemmeno.
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@RockyMountains said:
Si, ma i negozianti e gli esercenti che hanno clienti privati (fra cui i baristi x fare un esempio) in genere non fanno fattura anche se potrebbero farla, probabilmente LORO trovano più comodo il registro dei corrispettivi (+ scontrino x loro), così LORO non sommergono il commercialista di un numero esagerato di fatture e quindi di registrazioni.
Non devi equiparare i negozianti normali (tra cui i baristi) con chi vende online, le normative da seguire sono diverse!
Chi vende su internet deve garantire al cliente la possibilità di esercitare il diritto di recesso. Se uno mi fa recesso ed io non ho emesso fattura non posso nemmeno emettere la nota di accredito ed ho dei grossi problemi con l'IVA.Non so per quale motivo, ma dando per scontato che invece per te ed altri gestori di siti di e-commerce è più comoda la fattura, comunque dal punto di vista psicologico come privato l'unica cosa che non mi piacerebbe è che tu comunichi al fisco le mie generalità come tuo cliente (quindi se fai la fattura, sempreché pure i privati vadano segnalati).
Togli pure il *sempreché pure i privati vadano segnalati. *Vanno segnalati, punto.
Se l'idea che io comunichi i tuoi dati al fisco non ti piace sei sempre libero di non comprare online. Ma fino ad oggi la maggior parte dei negozi che vendono su internet ha sempre fatto fattura, e quindi il nome dei clienti era comunque visionabile da qualsiasi controllo di tipo fiscale.
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@Kya said:
Ma fino ad oggi la maggior parte dei negozi che vendono su internet ha sempre fatto fattura, e quindi il nome dei clienti era comunque visionabile da qualsiasi controllo di tipo fiscale.
Un conto è che le mie generalità finiscano stampate nella tua fattura conservata presso il tuo commercialista e quindi che si può sapere che sono tuo cliente (ma non si può risalire facilmente a tutti i negozi presso i quali ho acquistato) nella poco probabile ipotesi di un controllo (non informatico) da parte della finanza.
E questo per le vecchie fatturazioni e per chi usa il reg. corrispettivi.Un altro conto è che le mie generalità finiscano nell'elenco dei clienti che il tuo commercialista trasmetterà via telematica all'amministrazione finanziaria, e che quindi, ipoteticamente, qualcuno senza spostarsi dal computer potrebbe sapere tutti i negozi online (che fatturano ai privati) presso i quali ho acquistato.
Le uniche variabili che metti in gioco sono
fornire il codice fiscale <- vs -> perdere tutti i vantaggi della fattura
e tutti gli altri sono punti fissiIo invece non ho problemi a fornire il mio codice fiscale.
I problemi per me sono altri, ma li ho già detti.
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O sono OT i miei neuroni (beh, di domenica sera... sì, probabile) o forse c'è finito il 3d: il focus di questa discussione non era sull'elemento psicologico della richiesta del codice fiscale come inibizione alla vendita?
Poi magari ho capito male io.Punto fermo: il codice fiscale sarà obbligatorio.
La Legge 248/06 reintroduce l?obbligo da parte dei titolari di p. iva di presentare gli elenchi di fornitori e clienti, non ci piove.A questo punto, come questo fattore influenzerà le vendite?
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Mi scuso se ho introdotto nuovi elementi di valutazione x la scelta "fatturazione <> reg. corrispettivi" oggetto del topic, quale quello della privacy, con tutti questi vs punti fermi i margini di discussione sono veramente ridottissimi.
[/OT]
Per me calano le vendite, ma di poco poco.
OK?
Ciao
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@RockyMountains said:
Mi scuso se ho introdotto nuovi elementi di valutazione x la scelta "fatturazione <> reg. corrispettivi" oggetto del topic, quale quello della privacy, con tutti questi vs punti fermi i margini di discussione sono veramente ridottissimi.
[/OT]
Per me calano le vendite, ma di poco poco.
OK?
Ciao
I punti fermi li mette la legge.
Indubbiamente sarebbe più comodo per tutti (cliente e merchant) non richiedere niente al privato, ma da gennaio non si potrà più fare.Comunque è probabile che richiedendo tutti i negozi il codice fiscale, in modo particolare i big, effettivamente non si registrino delle difficoltà nelle vendite e il cambio non sia poi così traumatico, soprattutto se il form di richiesta dei dati per la fatturazione sarà ben fatto.
Eventualmente potrebbe essere carino implementare nel form un js che spieghi con chiarezza e semplicità al cliente il motivo della richiesta del codice fiscale: verificando la correttezza e puntualità del rivenditore, non vedo perchè il cliente dovrebbe abbandonare l'acquisto.
Certo che se poi buona parte dei merchant continua a non richiedere il codice fiscale, come sta accadendo per la fuffa della privacy nei confronti della quale la maggior parte dei siti (e-commerce o meno) non è in regola...
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@'Alessio [OkPrezzi.it said:
']I punti fermi li mette la legge.
Indubbiamente sarebbe più comodo per tutti (cliente e merchant) non richiedere niente al privato, ma da gennaio non si potrà più fare.Si infatti, sto punto fermo è proprio scomodo, ma è diverso da quello di Kia il quale stabilisce che se si passa al registro dei corrispettivi non c'è bisogno di chiedere il codice fiscale.
Dopo tutte le risposte sbagliate che ho dato (vabbé, che volete, c'ho provato!) sono curioso di sapere la risposta giusta alla domanda del topic:Conviene fatturare (con codice fiscale) o passare al registro dei corrispettivi (senza codice fiscale)?
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@RockyMountains said:
Si infatti, sto punto fermo è proprio scomodo, ma è diverso da quello di Kia il quale stabilisce che se si passa al registro dei corrispettivi non c'è bisogno di chiedere il codice fiscale.
Guarda che è vero, stando alle attuali normative, se non emetti lafattura ma compili il librodei corrispettivi non devi chidere il CF.
E' solo l'emissione della fattura che lo rende obbligatorio.Ciao
Sèvero
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vedo che nn sono l'unica a pensare che il codice fiscali ostacoli le vendite. Per ora noi gestivamo l'emissione delle fatture per ogni singola vendita. Ora vi pongo 2 domande:
- Evitando l'emissione delle fattura rimane: ricevuta fiscale - nota spesa ?? Differenze e registrazione nei corrispettivi? Ci saranno delle voci imponibile e altre no.. vedi spese di spedizione addebitate al cliente
- come gestisco i resi?
Grazie
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Il codice fiscale viene generato secondo dei parametri ben precisi, delle regole insomma....
Infatti quando si diventà papà e si devono fare per il pargolo tutte le registrazioni del caso, dati anagrafici ecc... nel momento in cui si richiede il codice fiscale, l'impiegato dell'ufficio utilizza un software e non certo dei codici random
Morale:
http://www.linklavoro.it/index.asp?f=generatore_codice_fiscale.aspIo ho cercato di spiegare nei miei siti di ecommerce che è importante lasciarci il codice, però aggiungendo... se hai fretta dimmi almeno la tua data di nascita e luogo di nascita, penseremo noi per te a richiedere il CF al comune.
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@Dell'Orto Fabio said:
Io ho cercato di spiegare nei miei siti di ecommerce che è importante lasciarci il codice, però aggiungendo... se hai fretta dimmi almeno la tua data di nascita e luogo di nascita, penseremo noi per te a richiedere il CF al comune.
Ma questo nn ti sembra un "intrusione nella vita della persona" che da te cerca solo di acquistare un oggetto ??
In questo modo uno può scegliere benissimo di rinunciare all'oggetto e di comprarlo da un altra parte ....Non tutti hanno questo blocco psicologico ma molti mi sa che preferiscono dare meno dati possibili, e nn così personali.
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@regalidea1 said:
Ma questo nn ti sembra un "intrusione nella vita della persona" che da te cerca solo di acquistare un oggetto ??
In questo modo uno può scegliere benissimo di rinunciare all'oggetto e di comprarlo da un altra parte ....Non tutti hanno questo blocco psicologico ma molti mi sa che preferiscono dare meno dati possibili, e nn così personali.La tua osservazione è giustissima ! Non ho forzato l'inserimento dei dati nei campi in oggetto, li lascio opzionali... quindi il cliente riesce in ogni caso a portare a termine l'ordine.
Egli però solitamente li lascia... nei pochi casi in cui non succede è compito del custumer care contattarlo per comunicargli che se veramente interessato all'acquisto del prodotto dovrebbe darci il suo CF o accosentire la generazione utilizzando quel tool che è interfacciato con i comuni...
In Gennaio... "sposerò" questo sistema nell'e-commerce più importante e con il più alto indice di traffico e di volumi di vendita... vediamo cosa succede ..
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Personalmente vedo due generi di problemi nel richiedere al cliente il codice fiscale:
1 - Problema di tipo psicologico: chiedere dei dati così personali sembra una forzatura, una specie di intromissione nella sua sfera privata.
E questo perchè:- Andando in negozio ad acquistare la stessa cosa (sempre che sia possibile reperirla altrove) non gli verrebbe chiesto nulla
- Non conosce la normativa e quindi non sa che al merchant il dato serve forzatamente per emettere fattura
- Non conosce il merchant, quindi il suo livello di fiducia è già basso, se poi vengono chiesti dati privati inizia addirittura a crearsi dubbi sull'onestà del negozianteTutti questi elementi ovviamente si intersecano, sono estremamente concatenati. Il tutto va inoltre rapportato al tipo di acquisto: se un cliente comprasse un gioiello potrebbe trovare più facile lasciare dei dati personali, mentre se comprasse una scatola di biscotti da 5 euro magari troverebbe la stessa richiesta un pò eccesiva.
2 - Problema pratico (da non sottovalutare a mio parere): non sempre il cliente si ricorda il CF a memoria e quando glielo chiediamo deve alzarsi per andarlo a recuperare. Una perdita di tempo per fare una cosa che non gli piace. Considerando che meno azioni gli facciamo compiere prima della conclusione dell'ordine e meglio è, questo diventerebbe un grosso ostacolo.
Probabilmente non vorrebbe perder tempo inutile e quindi c'è il rischio che chiuda direttamente il sito.
Oppure potrebbe andare avanti con l'ordine, ma perderebbe buona parte della spinta emotiva che lo aveva indotto all'acquisto.