• Super User

    @Fuffissima said:

    <CUT>...l'utente non ha più modo di ragionare coscientemente sul "se comprare" ma concentra la sua attenzione esclusivamente sul portare a termine un task già iniziato<CUT>
    Fosse così facile... 😉
    Ma non posso che essere d'accordo con te (potrei mai contraddirti sul tuo campo da gioco? 😉 ) sull'effetto ipnotico ricercato -ed ottenuto- dalla landing tradizionale. Che è poi tra i motivi principali del suo successo.

    Segnalo questo PDF, che alcuni frequentatori di questa parte del Forum conosceranno a memoria, altri no.
    http://www.internet-marketing.it/news/landingpage.pdf

    Giusto per fare il punto della situazione.

    E ora vado a fare due salti in disco... goodnight! 😄

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    In questo modo l'utente non ha più modo di ragionare coscientemente sul "se comprare" ma concentra la sua attenzione esclusivamente sul portare a termine un task già iniziato, per poi eventualmente pentirsi quando ormai è troppo tardi e il tasto di conferma dell'acquisto è già stato cliccato :rollo:

    Ottima interpretazione.

    Ci tengo comunque a precisare, a fini di sviluppo del proprio business, che puntare ad una strategia del genere è in molti casi controproducente.

    Personalmente (ed in questo io e Stuart siamo d'accordissimo) preferisco usare la landing per selezionare il tipo di cliente con il quale ho voglia di avere a che fare, inserendo quindi una serie di contenuti che fanno leva su quel cliente ideale e non su tutti.

    Nel mio caso, soprattutto quando si parla di corsi dal vivo, attirare un cliente che non mi piace è un errore madornale.
    Ne parlavo proprio con Must al RadunoGT 🙂

    In questa luce anche l'approccio grafico diventa uno degli elementi della selezione, perché si può decidere di rivolgersi a clienti che si identificano solo in specifici core values.

    Per dirvi... mio padre guardando la landing più che trovarla "cool" avrebbe pensato "e che è questa cosa?" 🙂


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Ci tengo comunque a precisare, a fini di sviluppo del proprio business, che puntare ad una strategia del genere è in molti casi controproducente.
    Quoto, si tratta di una tecnica che può avere risvolti negativi sul breve, se le aspettative create sono palesemente eccessive (il pentimento avviene immediatamente dopo aver dato conferma dell'acquisto), e sul medio termine se il prodotto non corrisponde minimamente alle promesse (il pentimento avviene durante/dopo l'utilizzo del prodotto).

    Ciò che si rischia di perdere è la fiducia del consumatore che, dopo un'esperienza negativa, non sarebbe più disposto a comprare dallo stesso fornitore e, in alcuni casi, perderebbe parte della fiducia che riponeva nei siti che presentano i loro prodotti attraverso una "monopagina" associandoli ad una sensazione negativa che non vuole rivivere.

    @piernicola said:

    Personalmente (ed in questo io e Stuart siamo d'accordissimo) preferisco usare la landing per selezionare il tipo di cliente con il quale ho voglia di avere a che fare, inserendo quindi una serie di contenuti che fanno leva su quel cliente ideale e non su tutti.
    Naturalmente serve esperienza e sensibilità per progettare i contenuti da pubblicare e la loro distribuzione all'interno della pagina, ma come approccio direi che è ottimo e si applica a qualsiasi forma di landing page 😉


  • User

    Stuart:
    Il fine della mia landing è vendere un prodotto *entry level *a webmaster o seo che fra 3 mesi compreranno uno spam engine da $ 2000, non privati sfigati che pensano che con le doorway faranno i soldi a palate senza lavorare.

    Perchè adesso ti/vi mettete a vendere spam engine?!??


  • Super User

    @"Obeah Man" said:

    Perchè adesso ti/vi mettete a vendere spam engine?!??
    No 🙂

    Era un iperbolico esempio per dire che il cliente "sbagliato" chiede il rimborso di quanto speso dopo una settimana (anche meno, secondo la mia ormai quasi quinquennale esperienza di vendita di digital-garbage online); il cliente "giusto" può essere fidelizzato e, se particolarmente soddisfatto, già predisposto all'acquisto di prodotti più complessi e costosi (perchè ha scaricato quello che cercava, ha ottenuto assistenza ecc ecc...).

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Newbie

    @nbriani said:

    Ciao emmedi e benvenuto sul forum...

    mi piacerebbe vedere le landing di cui parli... magari se posti qualche esempio puo' essere d'aiuto alla discussione... ricordavo pero' di aver visto qualcosa del genere anche da noi, ho fatto qualche ricerca ("guadagnare su internet") e ho trovato questa:

    xhttp://www.vacanzeviaggi.net/lavorogoo.php?imk=GOOGLE-Tlv

    Intendi proprio qualcosa del genere?

    Grazie per il benvenuto. Queste sono le pagine che ho scritto ormai quasi due anni fa, ma funzionano sempre bene.

    http://www.alfiobardolla.com/wellnessfinanziario/immobili/store/seminari/iii/mailing/iiimailing.htm

    http://www.alfiobardolla.com/wellnessfinanziario/psicologia/store/seminari/wf/mailing/wfmailing.htm

    E' vero che negli USA si usano ancora informazioni sul direct marketing vecchie di 150 anni. Perche' funzionano ancora oggi.

    Io personalmente uso gli insegnamenti di John Caples, che hanno almeno 50 anni. E non si finisce mai di imparare.

    Come dice Lester Wunderman, padre del direct marketing moderno, "Tutte le nuove tecniche di direct marketing sono solo nuove sigle, la sostanza e' sempre la stessa".

    Emmedi


  • User Attivo

    Visto che sto facendo rinascere questo thread dopo mesi di pausa, volevo prima apprezzare tantissimo la tecnologia usata. Infatti potrebbe essere un buon complemento alle landing pages lunghe (quelle americane) e anche per i cosiddetti minisiti. Voglio chiedere a Stuart, Nelly, Pernicola e tutti gli esperti se avete già usato questa soluzione nella pratica, e, se sì, quali risultati (conversioni) ha portato?


  • User Attivo

    @Micgaw said:

    Visto che sto facendo rinascere questo thread dopo mesi di pausa, volevo prima apprezzare tantissimo la tecnologia usata. Infatti potrebbe essere un buon complemento alle landing pages lunghe (quelle americane) e anche per i cosiddetti minisiti. Voglio chiedere a Stuart, Nelly, Pernicola e tutti gli esperti se avete già usato questa soluzione nella pratica, e, se sì, quali risultati (conversioni) ha portato?

    Personalmente non l'ho testata nella versione proposta da Stuart ma semplicemente mettendo delle ancore nella sales page lunga.

    Nel mio caso rimane la graduatoria di efficacia:
    Landing lunga "normale"
    Landing con ancora
    Minisito

    In particolare la landing americana (prima o poi dovremmo anche trovare un modo universale per chiamarla, io propenderei per sales letter) converte in molti casi il doppio che un minisito.

    Liberi di contraddirmi ma i miei dati sono quelli 😉

    Credo che la versione con l'ancora abbia risultati minori perché, seppur mettendo le informazioni a disposizione molto facilmente, di fatto spezza il flusso del discorso.

    Ed invece io vedo la sales letter come un semplice discorso di vendita, con tanto di storie, metafore, etc... che se vengono saltate interrompono il processo.

    E poco mi interessa se su 100 persone solo 2 hanno la pazienza di leggere... perché sono sicuro di convertire al 100% quei due lì 😛


  • Super User

    Molto interessante questo discorso.

    C'è un punto che mi ha colpito molto e che credo possa complicare ulteriormente la nostra analisi. 😄
    @piernicola said:

    Credo che la versione con l'ancora abbia risultati minori perché, seppur mettendo le informazioni a disposizione molto facilmente, di fatto spezza il flusso del discorso.
    Non è che l'efficacia della landing è direttamente collegata al modo di scrivere il testo?

    Se il mio è un unico discorso, costruito in modo tale da dare nella prima parte delle "suggestioni" collegate alla seconda/terza/... parte, creando più pagine, o un menù interno alla pagina, di fatto "spingo" il lettore ad una lettura spezzata che naturalmente va a "sconfusionare" il ritmo e la logica che avevo dato al mio testo....

    Mentre se ristrutturo il testo, ricreandolo per adattarlo ad una lettura ipertestuale, introduco una seconda variabile: quello che mi genera dei risultati diversi è la struttura modificata o il testo che viene redatto in modo differente?

    Di fatto è più semplice pensare ad un unico discorso letto da inizio alla fine, piuttosto che scrivere 3/5 o più testi che possono veramente essere letti in modo indipendente (collocati o meno sulla stessa pagina).

    Personalmente mi capita di preferire la soluzione a minisito, perché riesco a strutturarla meglio....
    Ma questo, nel mio caso, si lega di più al mio modo, al mio stile, e a quello che mi riesce meglio.

    Delle volte mi riuscirebbe difficile costruire un'unica pagina con tutto... se questa pagina deve rispettare veramente le regole di web writing e web usability (diviene troppo lunga e/o pesante).


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Personalmente mi capita di preferire la soluzione a minisito, perché riesco a strutturarla meglio....
    Ma questo, nel mio caso, si lega di più al mio modo, al mio stile, e a quello che mi riesce meglio.

    Beh, allora qualche volta ti contatto per creare un minisito "di controllo" visto che a me non piacciono 😄

    Chissà che non sia semplicemente una questione di mio stile che non si adatta al minisito.... potrei anche cambiare idea se avessi dei dati.


  • Super User

    @piernicola said:

    Beh, allora qualche volta ti contatto per creare un minisito "di controllo" visto che a me non piacciono 😄

    Chissà che non sia semplicemente una questione di mio stile che non si adatta al minisito.... potrei anche cambiare idea se avessi dei dati.
    Ok, vediamo cosa salta fuori.
    😉


  • User Newbie

    anzitutto complimenti, questo effetto ascensore è veramente bello! vorrei avere delucidazioni su come posso usarlo partendo da una frame, in modo che il menù resti li dovè mentre la pagina principale scorre morbidamente. grazie mille


  • User Attivo

    molto bella, secondo me non disorienta lo user che ci si potrebbe trovare molto bene da subito.

    Tralasciando la novitá cool e venendo al discorso minosito Vs pagina unica secondo me non si puó generalizzare. Entrambi i modelli sono validi, quale sia piú valido dipende da alcuni fattori tra cui il primo é il target di utenza.

    Se il nostro target sono user che si collegano dal lavoro, che non hanno tempo, che non hanno grandi restrizioni di budget, che sanno giá bene di cosa hanno bisogno e quindi voglio capire veloce se é la cosa che fa al caso loro e quanto devono spendere allora meglio la pagina unica e stringata

    Se invece il target sono user che devono essere convinti, in cui bisogna fare nascere il desiderio, l'esigenza dell'oggetto/servizio venduto allora meglio un minisito che intrattenga un minimo il visitatore e gli faccia nascere tutte quelle emozioni che lo porteranno a capire il bisogno per la cosa e magari a chiudere l'acquisto.